Anno Accademico 2021/22 - Regolamento 2021

Corso di laurea in Biotecnologie

Attività Formative

Tirocinio
Premesso che la percentuale di studenti che decide di svolgere tirocini in azienda o comunque fuori Ateneo non è molto elevata, in questo anno è stata completata l'azione di monitoraggio del grado di soddisfazione delle aziende ospitanti attraverso la somministrazione di un questionario specifico compilato dal Tutor aziendale.
Questi esprimono una valutazione massima riguardo all'impegno, alla capacità di lavorare in gruppo, all'interesse e alla puntualità. Considerando che si tratta di Tirocinanti del percorso triennale, non stupisce che il giudizio riguardo al grado di autonomia, al livello culturale e alle competenze sia positivo ma non al massimo della valutazione. E' molto positivo il giudizio riguardo all'utilità del tirocinio per l'azienda da parte degli studenti.
In allegato il riepilogo delle risposte fornite dai Tutor delle aziende ospitanti nell'anno solare 2018.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto redatto dallo studente su un argomento coerente con gli obiettivi formativi del corso di studio di fronte alla commissione di laurea che valuterà la capacità sviluppata dal candidato nell'affrontare la problematica proposta. In base alla valutazione dell'elaborato, alla sua presentazione e alla relativa discussione, la commissione di laurea assegnerà al candidato il voto di laurea espresso in centodecimi.
Modalità di svolgimento della prova finale
Il lavoro di tesi prevede 75 ore (tre CFU) di attività presso un laboratorio dell'Ateneo o di altra Struttura pubblica o privata, o all'Estero in ambito Erasmus o altro programma di mobilità internazionale cui partecipi l'Ateneo Perugino. Lo studente richiede autorizzazione allo svolgimento del lavoro di tesi al Coordinatore del CdS con apposita istanza (modulistica disponibile anche on-line nel sito Web del CdS). L'attività deve essere svolta sotto la responsabilità di un relatore, nominato dal CdS e individuato tra i propri docenti e, nel caso di attività esterne al CdS, tale relatore affianca quello nominato dalla Struttura ospitante. Lo studente concorda con il relatore il contenuto del lavoro e il laboratorio presso cui esso verrà svolto. Il lavoro di tesi di norma è a carattere sperimentale ma non necessariamente di particolare originalità e può essere scritto anche in lingua Inglese.Ove non regolamentato da apposita convenzione, il lavoro sperimentale svolto dallo studente per preparare la tesi di laurea è da intendersi come attività formativa, i cui costi sono a carico della struttura ospitante che detiene la proprietà intellettuale delle conoscenze e dei risultati.
Alla fine del lavoro di tesi lo studente prepara un elaborato, della dimensione media di 50/100 pagine, che deve essere redatto in relazione al tipo di argomento scelto e al tipo di lavoro svolto.
Di norma deve contenere una introduzione generale, una descrizione degli obiettivi specifici, un'accurata descrizione dei metodi utili a perseguire gli obiettivi e un'accurata analisi della letteratura.
Lo studente, per essere ammesso alla prova finale deve aver acquisito tutti i crediti previsti dal piano di studi per le attività formative diverse dalla prova finale.
La prova finale per il conseguimento della laurea è pubblica e consiste nella presentazione ad una apposita commissione del proprio lavoro di tesi, anche avvalendosi di supporti informatici, audiovisivi, multimediali o altro.
La Commissione per gli esami di laurea è costituita da un minimo di sette e da non più di undici docenti e ricercatori dell'Ateneo, individuati dal Coordinatore del CdS e nominati con apposito decreto del Rettore.
Per la formazione del voto di laurea, la Commissione calcola la media ponderata dei voti ottenuti nelle attività formative valutate in trentesimi, compresi i voti conseguiti in esami superati presso altri corsi di studio e convalidati, utilizzando come pesi i relativi i crediti formativi; ha poi la possibilità di aggiungere alla media convertita in centodecimi la votazione dell'esame di laurea fino ad un massimo di sette punti, di cui tre riservati alla valutazione del lavoro di tesi, uno all'esposizione finale e tre alla lunghezza del percorso didattico (tre punti per la laurea conseguita entro i quattro anni, uno se la laurea è conseguita in cinque anni e zero punti se in un tempo più lungo). La Commissione, valutate le attività didattiche svolte all'esterno presso strutture pubbliche o private o all'estero in ambito Erasmus, o in altro programma di mobilità internazionale riconosciuto dall'Ateneo, può inoltre assegnare fino al massimo di due punti.

Qualora la prova abbia raggiunto elevati livelli di eccellenza e di originalità, la Commissione unanime può proporre la dignità di stampa dell'elaborato o la menzione d'onore.
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