Anno Accademico 2021/22 - Regolamento 2021

Corso di laurea in Agricoltura sostenibile

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
La progettazione del Corso di Laurea Magistrale in Agricoltura Sostenibile muove dall'analisi dei fenomeni di "globalizzazione" dei sistemi agroindustriali e quelli di "digitalizzazione" dell'economia che richiedono nuove professionalità per l'ideazione, progettazione e gestione delle risorse agrarie e territoriali in chiave di crescente sostenibilità ambientale, economica e sociale.

La LM ha quindi l'intento di formare laureati con una solida "formazione scientifica multidisciplinare" e con adeguate conoscenze professionali necessarie a svolgere attività di gestione sostenibile delle produzioni agrarie, di programmazione, gestione e valutazione di progetti per lo sviluppo sostenibile dei territori rurali e per la valorizzazione della "sostenibilità" del settore primario. La LM, inoltre, rivolgerà la sua attenzione alla formazione di laureati capaci di svolgere con competenza le attività di un libero professionista interessato alle funzioni proprie di un "dottore agronomo".

Il laureato magistrale dovrà raggiungere una conoscenza scientifica approfondita delle interazioni sistemiche
"suolo-pianta-atmosfera" tipiche della produzione agraria ed agroalimentare e sarà in grado di gestire l'uso delle risorse interessate al fine di garantire la sostenibilità della produzione, la qualità dell'ambiente e della vita delle aree rurali in rapporto sempre più stretto e multifunzionale con gli agglomerati urbani e le aree più antropizzate del pianeta.

Il laureato dovrà poter acquisire conoscenze ed abilità professionali per poter ideare e gestire con ampia autonomia iniziative progettuali per:

- gestire in maniera eco-compatibile le risorse agro-ambientali mediante l'elaborazione di interventi di sistemazione idraulica, di mitigazione del rischio idrogeologico, di ingegneria naturalistica, pianificazione e gestione della risorsa idrica;
- elaborare bilanci: idrici ed irrigui, ambientali, nutrizionali, economici e di concimazione;
- elaborare sistemi integrati di controllo delle avversità; analisi del rischio da inquinanti inorganici ed organici e di degradazione dei suoli e l'elaborazione delle relative azioni per il risanamento;
- implementare modelli, sistemi esperti e metodiche per il monitoraggio di tutti i parametri di interesse ambientale (nutrienti, acqua, fitofarmaci, inquinanti) del sistema "suolo-pianta-atmosfera";
- elaborare progetti di salvaguardia e conservazione della biodiversità vegetale e microbica;
- programmare, gestire, valutare progetti inerenti alla valorizzazione della produzione agraria, che dall'analisi del consumo dei beni agroalimentari giungono fino alle strategie di sviluppo dell'impresa, delle politiche di distribuzione, di prezzo e di promozione della domanda dei prodotti agroalimentari;
- analizzare e gestire progetti e opere relative allo sviluppo dei territori rurali, anche con l'impiego di modelli matematici e di strumenti informatici e telematici;
- sviluppare progetti di approvvigionamento e di certificazione dei prodotti agro-alimentari per la gestione della sicurezza alimentare;
- organizzare e gestire le imprese delle filiere alimentari e delle imprese di consulenza e servizi ad esse connesse, utilizzando appropriati metodi di analisi economica;
- realizzare progetti relativi alla politica agraria, rurale ed ambientale;
- produrre stime dei beni privati e dei beni ambientali con appropriati metodi e strumenti operativi per giungere alla valutazione di impatto ed incidenza ambientale.
- affrontare le questioni inerenti alla fiscalità generale, al diritto privato, al diritto societario, al diritto agrario ed alla legislazione comunitaria attinenti al settore delle imprese agricole e dei servizi ad esse connesse.

Nella LM il percorso di acquisizione degli skills offre agli studenti tre "curricula" di approfondimento professionale.

- Il "primo curriculum" incentrato sulla gestione eco-compatibile degli agro-ecosistemi biologici. In questo ambito l'approfondimento è incentrato sulla gestione della complessità dei sistemi produttivi in chiave eco-compatibile e di interazione continua con i sistemi ambientali e territoriali di offerta.
- Un "secondo curriculum" orientato alle sfide della Bioeconomia e dell'Economia Circolare, le quali richiedono un approfondimento professionale delle Scienze Manageriali e della Politica Agricola Comunitaria per l'ideazione e gestione di nuovi percorsi imprenditoriali orientati alla sostenibilità dei processi produttivi e alla riduzione degli sprechi alimentari lungo le filiere di approvvigionamento.
- In fine un "terzo curriculum" orientato alla progettazione, realizzazione e gestione degli interventi di indirizzo delle trasformazioni del paesaggio e del verde urbano sempre più integrato con gli agro-ecosistemi produttivi e le risorse ambientali del territorio.

In tutti gli ambiti il focus è incentrato sull'introduzione e gestione delle innovazioni che richiede sia conoscenze scientifiche dei processi di interazione biologica che l'utilizzo della modellistica e delle tecnologie digitali come risorse per la gestione della complessità e delle specificità dei territori rurali.

Il CdL magistrale in Agricoltura Sostenibile ha la durata di 2 anni, durante i quali lo studente deve acquisire 120 crediti formativi (CFU). La ripartizione dell'impegno orario riservato ad ogni CFU è normata dal Regolamento didattico del corso di studio.
Le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, ecc.). In particolare, ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli.

Nel primo anno, il Corso di studio trasferisce competenze e abilità nell’ambito delle discipline economico gestionali (Economia ambientale ed economia circolare), della fertilità e conservazione del suolo (Pedologia e chimica dell'ambiente agrario), dell'ingegneria agraria (Fondamenti di idrologia e approvvigionamento idrico, Rilievo e rappresentazione del territorio) e della produzione (Metodologia della sperimentazione in agricoltura). Nel secondo anno si vogliono fornire agli studenti percorsi differenziati, incentrati su argomenti come l’agricoltura biologica, privilegiando le discipline della produzione, della difesa e del miglioramento genetico, la bioeconomia, dando spazio soprattutto alle discipline economico gestionali, la gestione del territorio e del paesaggio, privilegiando in particolare le discipline dell’ingegneria agraria.

Il percorso didattico prevede 3 CFU per il perfezionamento della lingua inglese e il raggiungimento del livello B-2.
Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati annualmente tra i dottorandi e gli assegnisti di ricerca del Dipartimento. In uscita, l'orientamento alla professione è realizzato dal Dipartimento ed il Laureato potrà usufruire di tutti i servizi di Job Placement dall'Ateneo perugino
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale in Agricoltura Sostenibile (AS) forma laureati con una solida preparazione scientifica multidisciplinare e con le competenze professionali necessarie a gestire in modo sostenibile le attività produttive agrarie, a svolgere attività di programmazione, gestione e controllo per la valorizzazione dei processi produttivi del sistema agro-alimentare, per la salvaguardia del sistema agro-ambientale e per lo sviluppo dei sistemi rurali.
Il corso è articolato in tre curricula:
- Agricoltura biologica ed ecocompatibile;
- Bioeconomia;
- Territorio e paesaggio.
Conoscenze richieste per l'accesso
L'iscrizione al CdLM in Agricoltura Sostenibile è subordinato al possesso della Laurea triennale o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
In particolare, il possesso di requisiti curriculari di coloro che intendono iscriversi a tale CdLM sono dati per accertati nel caso in cui chi chiede di iscriversi è in possesso di Laurea triennale il cui ordinamento didattico fa riferimento alla classe 20 del DM 04/09/2000, alla classe L-25 del DM 16/03/2007, oppure della Laurea triennale in Economia e cultura dell'alimentazione, conseguita presso l'Università degli Studi di Perugia.
In tutti gli altri casi, per l'iscrizione è necessario, relativamente ai requisiti curriculari, che il richiedente abbia il possesso di almeno 80 CFU in settori scientifico-disciplinari di base e caratterizzanti, come specificato in dettaglio nel Regolamento Didattico del corso di studio.
Dopo l'accertamento del possesso dei requisiti curriculari, un'apposita Commissione, nominata dal Consiglio di Corso di studio, verifica il possesso della preparazione personale dello studente, secondo le modalità descritte nel Regolamento Didattico del corso di studio.
Modalità di ammissione
La verifica dell'adeguata preparazione personale del richiedente, che deve essere svolta necessariamente dopo l'accertamento del possesso dei requisiti curriculari, è effettuata da un'apposita Commissione nominata dal Consiglio di Corso di Laurea, attraverso un colloquio che si svolge con le modalità definite nel Regolamento Didattico del corso di studio.
In ogni caso, la personale preparazione del richiedente è data per comprovata per i laureati triennali che hanno ottenuto un voto di laurea superiore a 99/110 o voto medio di carriera di almeno 27/30.
In caso di esito positivo delle verifiche, il richiedente potrà perfezionare l'iscrizione alla laurea magistrale entro i termini indicati nel Regolamento Didattico di Ateneo ed in quello del corso di studio. Nel caso in cui al richiedente siano stati assegnati debiti formativi, lo stesso non potrà perfezionare l'iscrizione al corso fino a quando non avrà assolto agli stessi debiti attraverso il superamento di esami specifici, nell'Ateneo di Perugia o in altri Atenei. Nel caso in cui il richiedente non abbia dimostrato di avere un'adeguata preparazione personale, prima di perfezionare l'iscrizione, dovrà completare la propria preparazione secondo le modalità previste dal Regolamento Didattico del corso
Orientamento in ingresso
ATTIVITÀ SVOLTE DAL DSA3 - periodo maggio 2020- aprile 2021


15 maggio 2020: nell'ambito dell'iniziativa Open Day Virtuali dell’Ateneo, il DSA3 ha partecipato alla giornata di orientamento rivolto a numerose scuole della regione e fuori regione durante la quale è stata presentata dell'Offerta Formativa del DSA3 da parte della Commissione Orientamento.

Il DSA3 aveva programmato molte altre attività finalizzate all'orientamento in ingresso ed in uscita ma a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19 sono state annullate o rinviate.
Orientamento e tutorato in itinere
Attività svolte dal DSA3



  • L'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione e, a questo fine, il DSA3 ha istituito una Commissione per l'Orientamento composta da:
    Dott.David Grohmann (Coordinatore della Commissione),
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Dott.ssa Domizia Donnini,
    Dott.ssa Michela Farneselli
    Dott. Maurizio Micheli
    Prof. Roberto Romani
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Responsabile Segreteria Didattica).

    Dal 26 Febbraio 2020, data di approvazione del Consiglio del DSA3, la suddetta Commissione è così composta:
    Dott.ssa Michela Farneselli (Coordinatore della Commissione),
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Prof. Roberto Romani
    Dott.ssa Domizia Donnini,
    Dott.David Grohmann
    Dott. Maurizio Micheli
    Dott. Gianluca Veneziani
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Responsabile Segreteria Didattica).

    La Commissione collabora con tutte le iniziative organizzate dall'Ateneo (vedi quadro B5 Orientamento in ingresso).
    Realizzazione di brochures dell'Offerta Formativa, con ulteriore aggiornamento dei materiali sia cartacei che su supporto informatico, per la distribuzione brevi manuali e/o per la fruizione sul web, descrittivi dei percorsi offerti dall'Ateneo, con adeguamento del progetto grafico e dei formati; in particolare sono state realizzate sia le brochures dipartimentali che le brochures di area.
    Il Dipartimento ha creato una pagina facebook e twitter al fine di comunicare agli studenti tutte le iniziative di orientamento.




  • Descrizione link: Orientamento
    Link inserito:
    http://dsa3.unipg.it/didattica/informazioni-per-studenti/orientamento/




Numero degli iscritti
Gli iscritti al primo anno nell’A.A. 2019/2020 sono stati 60, in aumento rispetto al numero registrato nello scorso anno (39) ed in linea con l’incremento avuto nel poliennio, passando da 15 iscritti nel 2010/2011 a 41 nel 2016-17 secondo i dati forniti dall’Ateneo. Anche il numero complessivo degli studenti iscritti al CdS, pari a 110 (di cui 94 in corso), è risultato in aumento rispetto al 2018/2019 (91), confermando il trend positivo registrato nel poliennio precedente: 21 studenti nel 2010-11, 36 nel 2011-12, 44 nel 2012-13, 55 nel 2013-14, 66 nel 2014-15, 76 nel 2015/2016, 83 nel 2016/2017 e 95 nel 2017/2018. Pertanto, nel poliennio considerato si può concludere che non ci sono stati passaggi, trasferimenti o abbandoni.
Analizzando il profilo dei laureati dai dati forniti da AlmaLaurea (XXII sondaggio, http://www.almalaurea.it/), si vede come la maggior parte degli studenti iscritti al CdS proviene da licei scientifici (58%) ed istituti tecnici (21%) e ed in misura minore dal liceo classico (9%,) e dal liceo linguistico (9%); il restante 3% proviene invece da liceo socio-psico-pedagogico o istituto magistrale. Negli anni precedenti la provenienza degli studenti era simile a quella registrata nell’ultimo anno con la differenza della prevalenza di studenti provenienti da istituti tecnici su quelli provenienti da licei scientifici, invertitasi nell’ultimo anno. Il voto medio del diploma è stato di 77.3/100, leggermente inferiore a quello del triennio precedente che era invece pari a 81.5/100. Le motivazioni più importanti nella scelta del CdS risiedono in fattori sia culturali sia professionalizzanti per il 59%, prevalentemente culturali per il 17%, prevalentemente professionalizzanti per il 3%, mentre né gli uni né gli altri è stata la risposta del restante 21% degli intervistati. Il 79% degli studenti si iscrive al CdS entro un anno dal conseguimento della Laurea triennale, in aumento rispetto al dato del triennio precedente (66%) e a quello della media del poliennio 2012-2018 (75%)
La maggior parte degli iscritti al 1° anno (80%) proviene dallo stesso Ateneo ed il restante 20% da altri Atenei, in linea con la media del poliennio precedente (dati forniti dall’Ateneo). Il voto di laurea triennale è stato = 90/110 per 4 iscritti, mentre il 50% ha ottenuto un voto compreso tra 91 e 105/110 e il 43% un voto > 106/110.

Secondo dati forniti da AlmaLaurea (XXII sondaggio, http://www.almalaurea.it/) e aggiornati ad aprile 2020, il voto medio degli esami sostenuti dai laureati nel 2019 era di 28.4/30, leggermente superiore alla media del triennio precedente (27.9). La percentuale degli studenti in corso (81.8%) è aumentata sia rispetto a quella della media del triennio precedente (74.7%) sia rispetto alla media del poliennio 2012-2018 (79%), mentre il restante 18.2% ha completato gli studi entro il 1° anno fuori corso. La durata media degli studi dei laureati nel 2019 è stata pertanto uguale a 2.6 anni, in linea con quella media dei laureati nel triennio precedente (2.6). Il 90% dei laureati nel 2019 ha seguito regolarmente più del 75% degli insegnamenti previsti dal piano di studio, il 7% ha studiato all'estero con Erasmus o altro Programma dell'Unione Europea, mentre un altro 7% con altre esperienze riconosciute dal corso di studi. La percentuale di studenti che ha maturato un’esperienza all’estero nel 2019 è in linea con quella degli anni precedenti (13% nel 2018 e 16% nel 2017) risalendo dopo le basse percentuali avute nel 2016 e nel 2015 (5% e 6% rispettivamente). Il 55% dei neo-laureati nel 2019 ha svolto tirocini/stage o lavoro riconosciuti dal corso di laurea. Di questi, l’81% hanno svolto tali attività al di fuori dell’università, mentre la restante parte (19%) come periodo di lavoro successivamente riconosciuto dal corso. I dati mostrano un trend in aumento, rispetto agli ultimi due anni, dei laureati che hanno maturato tali esperienze. Il 66% dei neo-laureati nel 2019 ha acquisito esperienze di lavoro (lavoratori-studenti o tempo pieno o parziale o occasionale) durante gli studi di cui il 32% coerente con gli studi.
Secondo dati forniti da AlmaLaurea aggiornati ad aprile 2020, i laureati nel 2019 sono stati 34 con voto finale medio pari a 111.7/110, leggermente superiore alla votazione media del triennio precedente (110.3) e del poliennio (110.7). Il 18% dei laureati aveva un’età compresa tra 23 e 24 anni, il 70% tra 25 e 26 anni ed il restante 12%, 27 anni o oltre. Pertanto l’età media alla laurea è stata di 26.1 anni ed è risultata in linea con la media del triennio precedente. I laureati nel 2020, sulla base dei soli dati di febbraio 2020 (a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19), risultano 10 (questionari elaborati a cura del CdS).

L'analisi dei dati forniti dall'Ateneo ha evidenziato una riduzione, rispetto agli anni precedenti, della diversa provenienza culturale degli studenti che scelgono questo CdS, che sono risultati per la quasi totalità provenire dai licei scientifici (più della metà) e tecnici. Ciò ha migliorato le difficoltà nell'apprendimento e nell'organizzazione del corso. Tuttavia, essendo possibile l'iscrizione al primo anno del CdS entro la fine del primo semestre (28 febbraio), molti studenti di fatto perdono le lezioni di questo semestre, con ripercussioni sul prosieguo regolare degli studi. Nonostante ciò il CdS ha visto un aumento degli studenti laureatisi in corso (82%) o al massimo entro il 1° anno fuori corso (12%).
Il carico didattico non è stato modificato nell’ultimo triennio ed è ben dimensionato e distribuito in modo equilibrato durante il percorso degli studi. Nel 1° anno, comune in entrambi i curricula, lo studente deve acquisire 60 CFU (32 nel I semestre di cui 8 CFU di Attività formative a scelta dello studente) e 28 nel II semestre. Nel 2° anno, per entrambi i curricula, il carico didattico prevede 60 CFU, equamente distribuiti tra i due semestri, di cui 9 CFU per la prova finale. Il Piano di Studi così progettato si ritiene possa essere effettivamente completato nel tempo stabilito.
Risultati in termini di occupabilità
Secondo i dati forniti da AlmaLaurea (XXII sondaggio, http://www.almalaurea.it/), ad un anno dalla laurea il 64% degli intervistati ha partecipato ad almeno un’attività di formazione post-laurea, quali collaborazione volontaria (14%), tirocinio/praticantato (7%), dottorato di ricerca (7%), master universitario di II livello (14%), stage in azienda (21%), mentre secondo la media delle indagini del triennio precedente erano il 61%. A tre anni dalla laurea invece il 63% degli intervistati nel 2019 hanno avuto una formazione post-laurea, evidenziando un lieve decremento (-6%) rispetto alla media del triennio precedente (69%).
Il 50% degli intervistati è occupato ad un anno dalla laurea, il 7% non lavora ma cerca, mentre il restante 43% non lavora e non cerca; nel triennio precedente la condizione occupazionale era leggermente migliore poiché il 63% lavorava ad un anno dal conseguimento del titolo universitario. A tre anni dalla laurea comunque l’87.5% degli intervistati è occupato, dato questo leggermente inferiore alla tendenza del poliennio (97%), ma in linea alle medie di Ateneo (86%).
Ad un anno dalla laurea, per gli intervistati nel 2019, in media, il tempo di reperimento del primo lavoro dall’inizio della ricerca è stato di 5.3 mesi ed è risultato in aumento rispetto agli intervistati nel 2018 (4.6 mesi) e alla media del triennio precedente (2.9 mesi); segno evidente di un trend che rende sempre più lento l’ingresso nel mercato del lavoro per i neo-laureati. L’86% degli occupati lavora nel settore privato, ed il restante 14% nel pubblico. Analizzando più in dettaglio il ramo dell’attività lavorativa, il 43% degli occupati lavora nel settore agricolo (57% media del poliennio precedente), il 14% nel settore dell’istruzione e ricerca, il 14% nella pubblica amministrazione e forze armate, mentre un altro 14% è impegnato nel settore di altri servizi alle imprese.
Il 71% dei neo-laureati utilizza le competenze acquisite con la laurea in misura elevata. Per gli stessi, l'efficacia della laurea nel lavoro svolto risulta 'molto efficace' per l’83% ed abbastanza efficace per il 17%.
Il guadagno mensile netto è mediamente di 1501 euro/mese ad un anno dalla laurea e 1126 euro/mese a tre anni dalla laurea. Si nota, un aumento del guadagno mensile ad un anno dalla laurea ed una diminuzione per quello a tre anni dalla laurea, sia rispetto a quello medio registrato nel 2018 (822 e 1350 euro/mese ad uno e tre anni rispettivamente), sia rispetto ai dati di Ateneo 2019 (1168 e 1280 euro/mese ad uno e tre anni rispettivamente, fonte: XXII sondaggio, http://www.almalaurea.it/).
Per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati, il Consiglio del Corso di Laurea in Sviluppo Rurale Sostenibile ha organizzato, o partecipato, alle seguenti iniziative e/o incontri dedicati agli studenti, laureandi e neo-laureati:
- 31 Ottobre 2019, incontro di consultazione con le Parti Sociali su 'Il DSA3 incontra professionisti e imprese, Tavola rotonda sulla formazione dei futuri laureati'. L’incontro, oltre ad essere previsto dalla normativa ANVUR, ha rappresentato una preziosa occasione di confronto sul ruolo della formazione universitaria a servizio dell’agricoltura e dell’agroindustria italiana. Inoltre è stato di stimolo per studenti e laureandi per decidere il proprio futuro professionale. L'iniziativa è stata particolarmente utile in vista della revisione degli ordinamenti didattici per rinnovare l’offerta formativa del DSA3 a partire dall’Anno Accademico 2020-2021, per raccogliere i pareri e i suggerimenti di autorevoli professionisti.
- Job placement di DSA3 (http://dsa3.unipg.it/index.php/job-placement-laureati): il DSA3 ha organizzato un servizio dedicato ai laureati dei propri CdS per rafforzare e specializzare i servizi già offerti dall'Ateneo tendenti a: i, migliorare l'efficacia dei servizi agli studenti; ii, migliorare l'efficacia dei servizi alle imprese; iii, creare una community tra i laureati in Scienze agrarie di Perugia; iv, mantenere un collegamento stabile tra DSA3 e i laureati. Gli strumenti adottati sono: i, mailing list dei laureati in agraria di Perugia; ii, banca dati dei curricula; iii, incontro domanda/offerta; iv, network tra i laureati. Gli incontri realizzati online sulla piattaforma Teams a causa della pandemia di COVID-19 sono stati i seguenti: 1) 29 settembre 2020 - Gestione dell’azienda agraria: Dr. Emanuele Bizzi (Direttore azienda agricola La Pucciarella); Dr. Giacomo Italiani (Responsabile oliveti Gruppo Farchioni); 2) 13 ottobre 2020 - Pubblica amministrazione: Dr.ssa Francesca Cionco (Unione europea); 3) 27 ottobre 2020 - L’industria alimentare: Dr.ssa Chiara Falcioni (Ambruosi&Viscardi), Dr.ssa Chiara Monotti (Barilla).
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