Anno Accademico 2021/22 - Regolamento 2021

Corso di laurea in Tecnologie e biotecnologie degli alimenti

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Il Corso di Laurea Magistrale in Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti (CdLM in TBA) ha lo scopo di preparare laureati con buone conoscenze di base nei principali settori delle scienze agro-alimentari e con conoscenze avanzate e qualificanti nel settore delle tecnologie e biotecnologie degli alimenti, delle produzioni birrarie ed olivicolo-olearie. In questo contesto, particolare attenzione viene rivolta alla formazione di laureati con elevato livello di preparazione, sia per quanto riguarda l'approccio scientifico alla risoluzione dei problemi, sia per quanto concerne l'individuazione dei metodi d'indagine e di sperimentazione.
I laureati in TBA acquisiranno specifiche competenze operative finalizzate all'assolvimento dei molteplici compiti gestionali propri delle attività produttive e tecnologiche, laboratori e servizi all'interno della filiera della trasformazione delle materie prime in prodotti alimentari derivati. Le competenze in termini di comunicazione e gestione dell'informazione rappresenteranno per i laureati in TBA la chiave per operare con completa autonomia in ambito professionale e per garantire il loro inserimento negli ambienti di lavoro, in ambito nazionale ed internazionale. In particolare, il CdLM in TBA rivolge la sua attenzione alla formazione di laureati che possano svolgere con competenza le attività di un professionista operante all'interno dei differenti aspetti della filiera agro-alimentare, con specifico riferimento a quelli di seguito descritti:
- gestione di linee di produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti agro-alimentari, delle produzioni birrarie ed olivicolo-olearie;
- studio, progettazione, direzione, sorveglianza, conduzione e collaudo dei processi di lavorazione degli alimenti e di prodotti biologici correlati, ivi compresi i processi di depurazione degli effluenti e di recupero dei sottoprodotti;
- operazioni di distribuzione ed approvvigionamento delle materie prime e dei prodotti finiti, degli additivi alimentari, degli impianti alimentari;
- analisi dei prodotti alimentari, il controllo di qualità e quantità di materie prime alimentari, prodotti finiti, additivi, coadiuvanti tecnologici, semilavorati, imballaggi e quanto altro attiene alla produzione e trasformazione di prodotti agroalimentari, la definizione degli standard e dei capitolati per i suddetti prodotti, nell'interesse di strutture sia private che pubbliche.
- funzioni peritali ed arbitrali in ordine alle attribuzioni elencate nelle lettere precedenti;
- ricerche di mercato e le relative attività in relazione alla produzione agroalimentare;
- ricerca e lo sviluppo di processi e prodotti nel campo agro-alimentare, delle produzioni birrarie ed olivicolo-olearie;
- studio, progettazione, sorveglianza, gestione, contabilità e collaudo per i lavori che attengono alla ristorazione collettiva in mense aziendali, mense pubbliche, mense ospedaliere e qualsivoglia tipo di servizio di mensa e ristorazione;
- attività, operazioni e attribuzioni comuni con altre categorie professionali nei limiti delle rispettive competenze;
- insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado delle materie tecnico-scientifiche concernenti il campo agro-alimentare e quelli affini e ad esso afferenti.

Il corso in Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti è articolato in tre curricula:
_ Tecnologie Alimentari (TA)
_ Tecnologie olivicolo-olearie (TOO)
_ Tecnologie Birrarie (TB)
Il CdLM in TBA ha la durata di 2 anni, durante i quali lo studente deve acquisire 120 crediti formativi. La ripartizione dell'impegno orario riservato ad ogni CFU è regolata dalle norme riportate nel Regolamento didattico del corso di studio. Relativamente ai CFU totali, 69 CFU sono impegnati con attività caratterizzanti per i curricula TA e TOO, mentre 63 CFU per il curriculum TB, costituite da insegnamenti di tipo fisico, chimico, tecnologico, giuridico ed economico; 21 CFU riguardano le attività affini ed integrative per i curricula TA e TOO, mentre 27 CFU per il curriculum TB;3 CFU sono dedicati alla lingua inglese (livello B2), 8 CFU le attività a scelta dello studente, 15 CFU le attività per la preparazione della prova finale e 4 CFU per il tirocinio pratico-applicativo.
Le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con modalità didattiche diverse (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, seminari, ecc.). In particolare, ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio. In ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono sempre svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli.
In uscita, l'orientamento alla professione è realizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali. Tutti gli aspetti relativi all'organizzazione ed alla gestione del CdLM in TBA sono descritti nell'apposito Regolamento didattico, disponibile nel sito web del DSA3.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale in Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti (TBA) è orientato alla formazione completa del Tecnologo Alimentare, figura professionale caratterizzata da buone conoscenze di base nei principali settori delle scienze agro-alimentari e conoscenze avanzate e qualificanti nel settore delle tecnologie e biotecnologie alimentari. Il CdLM fornisce elevato livello di preparazione per quanto riguarda l'approccio scientifico alla risoluzione dei problemi, sia per quanto concerne l'individuazione dei metodi d'indagine e di sperimentazione in tutte le filiere agroalimentari (prodotti di origine vegetale, di origine animale, prodotti da fonti alimentari innovative), e permette di ottenere competenze più specifiche attraverso l’articolazione in tre curricula:
_ Tecnologie Alimentari (TA). Fornisce competenze relative alla produzione delle materie prime, alla difesa, alle tecniche analitiche e alle innovazioni tecnologiche in tutti i settori agro-alimentari.
_ Tecnologie Olivicolo-Olearie (TOO). Fornisce competenze specifiche ed aggiornate nel settore dell’olio di oliva dalla produzione delle olive, alla tecnologia di estrazione, condizionamento e confezionamento, sino alle tecniche analitiche.
_ Tecnologie Birrarie (TB). Fornisce competenze specifiche ed aggiornate nel settore della birra dalla produzione delle materie prime tradizionali ed innovative, alle tecnologie di produzione, sino alle tecniche analitiche.
Conoscenze richieste per l'accesso
L'iscrizione al CdLM in TBA è subordinato al possesso della Laurea triennale o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
L'iscrizione è anche subordinata al possesso di idonei requisiti curriculari e di un'adeguata preparazione personale.
In particolare, il possesso di requisiti curriculari di coloro che intendono iscriversi al CdLM in TBA sono dati per accertati nel caso in cui chi chiede di iscriversi è in possesso della laurea triennale in Scienze e Tecnologie Agroalimentari (classe L-26), conseguita presso l'Università degli Studi di Perugia oppure lauree triennali in Tecnologie Alimentari conseguite in altre Università Italiane, con Ordinamento didattico riferito sia alla classe L-26, del DM 16/03/2007 che alla classe 20 del DM 04/08/2000, come specificato in dettaglio nel Regolamento didattico del corso di studio.
In tutti gli altri casi, per l'iscrizione è necessario, relativamente ai requisiti curriculari, che il richiedente abbia il possesso di almeno 80 CFU in settori scientifico-disciplinari di base e caratterizzanti, distribuiti come specificato in dettaglio nel Regolamento didattico del corso di studio
Tale verifica è effettuata da un'apposita commissione nominata dal Consiglio di Corso di Laurea
La verifica dell'adeguata preparazione personale del richiedente, da svolgere necessariamente dopo la verifica del possesso dei requisiti curriculari, è effettuata da un'apposita commissione nominata dal Consiglio di Corso di Laurea, attraverso un colloquio che si svolge con le modalità definite nel Regolamento didattico del corso di studio. In ogni caso, tale adeguatezza del richiedente è automaticamente verificata per i laureati triennali che abbiano ottenuto un voto di laurea superiore a 99/110 o con voto medio di carriera di almeno 27/30.
In caso di esito positivo delle verifiche, il richiedente potrà perfezionare l'iscrizione alla laurea magistrale entro i termini indicati nel Regolamento didattico di Ateneo ed in quello del corso di studio. Nel caso in cui le precedenti verifiche mettano in evidenza carenze rispetto ai requisiti richiesti, il richiedente, prima di perfezionare l'iscrizione al corso, dovrà dare evidenza del superamento delle carenze secondo le modalità previste dal Regolamento didattico del corso.
Modalità di ammissione
La verifica dell'adeguata preparazione personale del richiedente, che deve essere svolta necessariamente dopo l'accertamento del possesso dei requisiti curriculari, è effettuata da un'apposita Commissione nominata dal Consiglio di Corso di Laurea, attraverso un colloquio che si svolge con le modalità definite nel Regolamento Didattico del corso di studio.
In ogni caso, la personale preparazione del richiedente è data per comprovata per i laureati triennali che hanno ottenuto un voto di laurea superiore a 99/110 o voto medio di carriera di almeno 27/30.
In caso di esito positivo delle verifiche, il richiedente potrà perfezionare l'iscrizione alla laurea magistrale entro i termini indicati nel Regolamento Didattico di Ateneo ed in quello del corso di studio. Nel caso in cui al richiedente siano stati assegnati debiti formativi, lo stesso non potrà perfezionare l'iscrizione al corso fino a quando non avrà assolto agli stessi debiti attraverso il superamento di esami specifici, nell'Ateneo di Perugia o in altri Atenei. Nel caso in cui il richiedente non abbia dimostrato di avere un'adeguata preparazione personale, prima di perfezionare l'iscrizione, dovrà completare la propria preparazione secondo le modalità previste dal Regolamento Didattico del corso
Orientamento in ingresso
ATTIVITÀ SVOLTE DAL DSA3 - periodo maggio 2020- aprile 2021


15 maggio 2020: nell'ambito dell'iniziativa Open Day Virtuali dell’Ateneo, il DSA3 ha partecipato alla giornata di orientamento rivolto a numerose scuole della regione e fuori regione durante la quale è stata presentata dell'Offerta Formativa del DSA3 da parte della Commissione Orientamento.

Il DSA3 aveva programmato molte altre attività finalizzate all'orientamento in ingresso ed in uscita ma a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19 sono state annullate o rinviate.
Orientamento e tutorato in itinere
Attività svolte dal DSA3



  • L'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione e, a questo fine, il DSA3 ha istituito una Commissione per l'Orientamento composta da:
    Dott.David Grohmann (Coordinatore della Commissione),
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Dott.ssa Domizia Donnini,
    Dott.ssa Michela Farneselli
    Dott. Maurizio Micheli
    Prof. Roberto Romani
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Responsabile Segreteria Didattica).

    Dal 26 Febbraio 2020, data di approvazione del Consiglio del DSA3, la suddetta Commissione è così composta:
    Dott.ssa Michela Farneselli (Coordinatore della Commissione),
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Prof. Roberto Romani
    Dott.ssa Domizia Donnini,
    Dott.David Grohmann
    Dott. Maurizio Micheli
    Dott. Gianluca Veneziani
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Responsabile Segreteria Didattica).

    La Commissione collabora con tutte le iniziative organizzate dall'Ateneo (vedi quadro B5 Orientamento in ingresso).
    Realizzazione di brochures dell'Offerta Formativa, con ulteriore aggiornamento dei materiali sia cartacei che su supporto informatico, per la distribuzione brevi manuali e/o per la fruizione sul web, descrittivi dei percorsi offerti dall'Ateneo, con adeguamento del progetto grafico e dei formati; in particolare sono state realizzate sia le brochures dipartimentali che le brochures di area.
    Il Dipartimento ha creato una pagina facebook e twitter al fine di comunicare agli studenti tutte le iniziative di orientamento.



  • Descrizione link: Orientamento
    Link inserito:
    http://dsa3.unipg.it/didattica/informazioni-per-studenti/orientamento/



Numero degli iscritti
I dati utilizzati per le seguenti osservazioni relativi alle caratteristiche degli studenti in ingresso, alla regolarità del percorso formativo con un focus sulle esperienze all'estero e tirocini curriculari fino alla laurea derivano da fonti AlmaLaurea profilo dei laureati anno di laurea 2019 (LM70) e dai dati di Ateneo aggiornati al 7 settembre 2020 quando espressamente dichiarato.
INGRESSO
Nell’a.a. 2019/2020 il numero degli iscritti al corso di Tecnologie Biotecnologie degli Alimenti (TBA) (LM-70) è diminuito in misura apprezzabile, riducendosi da 74 a 57. Situazione analoga si delinea per la regolarità negli studi. Si osserva, una lieve flessione del numero di studenti iscritti in corso nell’a.a. 2019/2020 tale percentuale risulta dell’83%, che va ad incrementare il numero degli iscritti fuori corso (17%). Dall’analisi del profilo degli iscritti al primo anno si rileva che l’84,6% ha conseguito la laurea triennale presso l’Ateneo di Perugia e solo l’15% da altro Ateneo, con un voto medio del titolo precedente inferiore a 90 per il 7,6 %, compreso nel range tra il 91-105 per il 61,5% e una percentuale più alta del 30% tra 106-110 (Fonte: dati elaborati dall’Università degli Studi di Perugia).

PERCORSO
La serie storica evidenzia come i flussi in uscita e in entrata sia rimasta invariata negli ultimi anni. Il tasso di abbandono tra il 1° e 2° anno nell’a.a. 2019/2020 è del 4%, ed è interamente dovuto a una 1 rinuncia e 2 mancato rinnovo, mentre non si registra nessun flusso in entrata. Cresce il numero di studenti che hanno usufruito delle opportunità di studio all’estero nell’ambito di Accordi quadro 3,5%. A tale positivo risultato si aggiunge una quota importante di chi coloro che hanno partecipato a programmi di studio all’estero nell’ambito del programma ERASMUS e ERASMUS TRAINEESHIP (7% per entrambi) (Fonte: Università degli Studi di Perugia, dati riferiti al 30/04/2020).
Il monitoraggio della progressione delle carriere degli studenti di TBA restituisce un quadro più completo delle principale performance del corso di laurea. La regolarità negli studi, che misura la capacità di concludere il corso di laurea nei tempi previsti dall’ordinamento, risulta tendenzialmente stabile e consolidata. Questa tendenza è testimoniata da una consistente percentuale di iscritti che al primo anno hanno sostenuto esami (77%), con una media conseguita di 27/30. Negli anni successivi al primo, il voto medio agli esami superati si mantiene elevato e, superiore a 28,21. A fronte di questi risultati brillanti, si è però ridotto sensibilmente il numero di CFU acquisito (18,3 media CFU).

USCITA
Va sottolineato che la riuscita negli studi degli studenti di TBA ha registrato negli ultimi anni un miglioramento marcato. Nell’anno di riferimento, 22 studenti hanno concluso il percorso di studi laureandosi. I dati relativi al profilo dei laureati mostrano che l’86% si è laureato in corso. In particolare, il voto medio di laurea è compreso nel range tra 91- 105 per il 4,5% mentre per il 95,4% è compreso tra 106- 110. Tali dati confermano un trend più che positivo che viene registrato negli ultimi anni.
Risultati in termini di occupabilità
Per favorire l’occupabilità di studenti, laureandi e neolaureati in TBA sono stati organizzati una serie di seminari e con esperti e rappresentanti del mondo del lavoro ed inoltre consultazioni con le parti sociali (http://dsa3.unipg.it/it/servizi/per-i-nostri-laureati):
- 31 Ottobre 2019, incontro di consultazione con le Parti Sociali su 'Il DSA3 incontra professionisti e imprese, Tavola rotonda sulla formazione dei futuri laureati'. L’incontro, oltre ad essere previsto dalla normativa ANVUR, ha rappresentato una preziosa occasione di confronto sul ruolo della formazione universitaria a servizio dell’agricoltura e dell’agroindustria italiana. Inoltre è stato di stimolo per studenti e laureandi per decidere il proprio futuro professionale. L'iniziativa è stata particolarmente utile in vista della revisione degli ordinamenti didattici per rinnovare l’offerta formativa del DSA3 a partire dall’Anno Accademico 2020-2021, per raccogliere i pareri e i suggerimenti di autorevoli professionisti.
- Job placement di DSA3 (http://dsa3.unipg.it/index.php/job-placement-laureati): il DSA3 ha organizzato un servizio dedicato ai laureati dei propri CdS per rafforzare e specializzare i servizi già offerti dall'Ateneo tendenti a: i, migliorare l'efficacia dei servizi agli studenti; ii, migliorare l'efficacia dei servizi alle imprese; iii, creare una community tra i laureati in Scienze agrarie di Perugia; iv, mantenere un collegamento stabile tra DSA3 e i laureati. Gli strumenti adottati sono: i, mailing list dei laureati in agraria di Perugia; ii, banca dati dei curricula; iii, incontro domanda/offerta; iv, network tra i laureati. Gli incontri realizzati online sulla piattaforma Teams a causa della pandemia di COVID-19 sono stati i seguenti: 1) 29 settembre 2020 - Gestione dell’azienda agraria: Dr. Emanuele Bizzi (Direttore azienda agricola La Pucciarella); Dr. Giacomo Italiani (Responsabile oliveti Gruppo Farchioni); 2) 13 ottobre 2020 - Pubblica amministrazione: Dr.ssa Francesca Cionco (Unione europea); 3) 27 ottobre 2020 - L’industria alimentare: Dr.ssa Chiara Falcioni (Ambruosi&Viscardi), Dr.ssa Chiara Monotti (Barilla).

L’indagine del 2019 ha coinvolto: 17 laureati del 2018 a 1 anno dalla laurea, 21 del 2016 a 3 anni e 15 del 2014 a 5 anni. Per una migliore confrontabilità della documentazione si riportano i dati relativi ai soli laureati che non lavoravano al momento della laurea, che in questo commento considera come collettivo esaminato 8, 15 e 9 intervistati rispettivamente a 1 anno, 3 anni e 5 anni della laurea.
Il rapporto di indagine 2019, che delinea la situazione occupazionale dei laureati magistrali in TBA a 1 anno, 3 anni e 5 anni dal conseguimento del titolo, secondo le informazioni fornite dalla banca dati Almalaurea (https://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2019&corstipo=LS&ateneo=70023&facolta=1351&gruppo=tutti&pa=70023&classe=11078&postcorso=0540107307100001&isstella=0&annolau=tutti&condocc=2&iscrls=tutti&disaggregazione=&LANG=it&CONFIG=occupazione), mostra un marcato miglioramento dei principali indicatori esaminati rispetto alle rilevazioni precedenti. In generale, i dati osservato riflettono un sensibile aumento della capacità di assorbimento del mercato del lavoro rivolta ai laureati di TBA. Dal collettivo intervistato emerge che il tasso di occupazione dei laureati di TBA del 2018 (che include anche quanti risultano impegnati in attività di formazione retribuita) è complessivamente il 100% ad un anno dal titolo, l’86,7% e 88,9% rispettivamente a 3 e a 5 anni dal conseguimento del titolo (Fonte ISTAT). Il confronto con le precedenti rilevazioni evidenzia un consistente miglioramento del tasso di occupazione che, nell’ultimo anno era dell’83%. Il miglioramento delle performance occupazionali appare più evidente nel confronto con i dati rilevati a livello di ateneo e di classe su il totale di atenei. Tale effetto figura ancora più apprezzabile se si tiene conto della fase di crisi economica che questi laureati stanno affrontando. Per un approfondimento sulla condizione occupazionale, sono stati considerati anche coloro che lavoravano già al momento del conseguimento del titolo. La disponibilità di informazioni permette di rilevare che tra gli occupati esiste una quota apprezzabile di coloro che hanno iniziato a lavorare dopo la laurea, pari al 100% per i laureati del 2014. Tale quota va riducendosi per i laureati del 2016 (78,6), fino al 66,7% per quelli del 2018, sottolineando una forte incidenza di coloro che proseguono il lavoro iniziato prima della laurea. La quota dei laureati impegnata in attività di formazione retribuita, che può comprendere dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, master universitarie e tirocinio/praticantato, risulta in crescita sia rispetto al dato osservato a livello di ateneo e di classe sul totale degli atenei. I tempi di ingresso nel mercato del lavoro (dall’inizio della ricerca al reperimento del primo lavoro) si allungano trascurabilmente, passando dai 7,5, media in mesi per i laureati del 2018 a 9,4 media in mesi per quelli del 2016 e ai 10,9 media in mesi per i laureati a 5 anni dal conseguimento del titolo. Tempi più ristretti a 5 anni dal conseguimento del titolo si osservano, invece, a livello di ateneo (7,8 media in mesi) e a livello di classe sul totale degli atenei (7,6 media in mesi). Per un altro indicatore relativo all’efficacia della laurea (occupati che nel lavoro utilizzano in misura elevata le competenze acquisite con la laurea) si osserva, invece, una certa fluttuazione negli anni di riferimento. Ponendo l’attenzione sul relativo indice si evidenzia che ad 1 anno dal titolo il 33,3% degli occupati utilizza in misura elevata le competenze acquisite con la laurea, mentre sono i laureati del 2016 a sfruttare maggiormente quello appreso all’università (72,7%). L’indice di efficacia rilevato sia a livello di ateneo sia a livello di classe su totale di atenei mostra un andamento tendenzialmente più stabile. Un focus sulle caratteristiche dell’attuale lavoro, in particolare, sulla professione svolta e sulla tipologia dell’attività lavorativa, evidenzia una situazione variegata legata alla diffusione di diverse tipologie di contratto di lavoro tra Jobs Act, riforme del lavoro, leggi di Stabilità, Decreto Dignità e i decreti legislativi ad esse collegati. Le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione coinvolgono per una elevata percentuale soprattutto i laureati del 2018 (50%) e del 2016 (42%). Molti dei laureati del 2018 ricoprono mansioni di tipo esecutivo nel lavoro d’ufficio (33,3%); mentre, i laureati a 3 e 5 anni dal titolo sono principalmente impegnati in professioni tecniche, rispettivamente per il 63,3% e 42,9.
Per quanto concerne la tipologia dell’attività lavorativa, i contratti formativi interessano in prevalenza i laureati a 1 anno dalla laurea (50%) ed in minor misura i laureati a 3 e a 5 anni dal conseguimento del titolo, rispettivamente per il 18,2% e 14,3%. Assunti con un contratto non standard sono principalmente i laureati a 1 anno e a 3 anni dal titolo. I laureati a 5 anni dal conseguimento del titolo sono caratterizzati da una maggiore diffusione dei contratti a tempo indeterminato. Di contro, questa forma di contratto non riguarda i laureati del 2018 occupati. Il settore e il ramo di attività sono coerenti con il percorso di studi appena concluso.
Si confermano significative le tradizionali differenze di genere a livello di retribuzione mensile netta (1313€ per i soli uomini). La retribuzione mensile netta per gli occupati neolaureati è in media pari a 1167 euro. Il miglioramento delle condizioni retributive si osserva per i laureati occupati a 5 anni dalla laurea (1459 euro). Nel confronto tra ateneo e classe su totale di atenei, si assiste ad un andamento simile, rilevando però, differenze tra le retribuzioni, che sono più basse.
Tutti gli intervistati hanno riscontrato un miglioramento nel proprio lavoro dovuto alla laurea grazie alle competenze acquisite durante il percorso formativo. Dall’analisi del profilo del laureato fornita da Alma laurea emerge inoltre che gli stessi sono occupati principalmente nel settore privato.
È decisamente elevata la soddisfazione per il lavoro svolto, valutata su una scala 1-10, che in media raggiunge l’7,8 per i laureati occupati a 1 anno dalla laurea, rispetto a quelle rilevate a livello di ateneo 7,6 e classe totale di atenei 7,5. In conclusione, dal rapporto di indagine 2019 che delinea la situazione occupazionale dei laureati TBA, secondo le informazioni fornite dalla banca dati Almalaurea mostra un apprezzabile miglioramento se confrontati con i dati osservati a livello di ateneo e di classe su totale di atenei.
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