Anno Accademico 2021/22 - Regolamento 2021

Corso di laurea in Scienze e tecnologie agro-alimentari

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Il CdL in Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, attraverso percorsi formativi differenziati permette di acquisire conoscenze specifiche ed approfondite nei settori delle scienze e tecnologie agro-alimentari ed enologiche, nonché di maturare competenze e professionalità nei processi di produzione, di analisi, di controllo qualità e nelle attività di indagine scientifica, di sperimentazione e di ricerca nei settori suddetti. Le figure professionali che ne emergono ed i loro compiti sono state da tempo definite a livello di organizzazioni nazionali ed internazionali.
La formazione è orientata all'acquisizione di conoscenze che coprano tutti gli ambiti relativi alla produzione, alla valutazione e al miglioramento della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari, alle indagini analitiche di controllo, alla gestione dei processi e alla commercializzazione.
Il corso di studi mira pertanto a fornire allo studente:
- una visione completa delle attività e dei problemi connessi con la produzione, la sicurezza, la qualità, la distribuzione ed il consumo di prodotti alimentari ed enologici;
- la conoscenza teorica e pratica dei metodi chimici, fisici, biochimici, microbiologici e sensoriali per il controllo e la valutazione dei prodotti alimentari ed enologici, delle materie prime e dei semilavorati;
- la conoscenza dei sistemi di gestione della sicurezza, della qualità e dell'igiene dei prodotti alimentari;
- la conoscenza dei principi dell'alimentazione e della nutrizione finalizzati alla salvaguardia della salute umana in relazione all'età ed alle condizioni fisiologiche;
- la conoscenza degli elementi di economia ai fini della organizzazione e dell'economia delle imprese agro-alimentari e viticolo-enologiche.
Il percorso formativo si articola in 6 esami al I anno di corso dedicati interamente alle attività di base, 7 esami al II anno (caratterizzanti ed affini degli ambiti delle tecnologie alimentari e della sicurezza e valutazione degli alimenti) e 6 al III anno (caratterizzanti alle quali, oltre ai precedenti ambiti si aggiunge quello economico). Ai 19 esami si aggiungono attività a scelta dello studente (3 CFU al I anno e 9 al II), attività di orientamento (2 CFU al I anno), e un tirocinio pratico applicativo (6 CFU al III anno).
Le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, ecc.). In particolare, ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli.
Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati annualmente tra i docenti, i dottorandi e gli assegnisti di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali DSA3. In uscita, l'attività di accompagnamento al lavoro è delegata al servizio di Job Placement del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali.
Gli aspetti relativi all'organizzazione e alla gestione del CdL sono descritti in questo Regolamento didattico.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il corso in Scienze e Tecnologie Agro-alimentari permette di acquisire conoscenze specifiche ed approfondite nei settori delle scienze e tecnologie agro-alimentari ed enologiche e di maturare competenze e professionalità nei processi di produzione, di analisi, di controllo qualità degli alimenti e nelle attività di indagine scientifica, di sperimentazione e di ricerca nei settori suddetti. La figura professionale che ne emerge ed i suoi compiti sono stati da tempo definiti a livello di organizzazioni nazionali ed internazionali, in relazione alla necessità di un continuo adeguamento dei prodotti alimentari ed enologici alle esigenze, sempre crescenti, di sicurezza e di garanzia dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo, e alla necessità di un razionale sfruttamento delle risorse dell'ambiente, nel pieno rispetto dello stesso. Il laureato in Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dovrà essere pertanto dotato di competenze operative tali da consentirgli di svolgere attività tecniche gestionali e di servizi aziendali, attività di laboratorio e di supporto alla produzione nelle filiere produttive di pertinenza.
Il corso in Scienze e Tecnologie Agro-alimentari è articolato in due curricula:
- Tecnologie Agro-alimentari,
- Viticoltura ed Enologia.

Ha una durata di 3 anni, durante i quali lo studente deve acquisire 180 crediti formativi. Il numero complessivo di esami è pari a 19, escluso le attività formative a scelta dello studente ed idoneità. Tali attività formative, organizzate su base semestrale e annuale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, etc.).
Tutti gli aspetti relativi all'organizzazione ed alla gestione del CdL in Scienze e Tecnologie Agro-alimentari sono descritti nell'apposito Regolamento didattico, disponibile nel sito web del Dipartimento.
Conoscenze richieste per l'accesso
L'accesso al CdL in Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari è subordinato al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test d'ingresso, non vincolante per l'iscrizione, volto a individuare eventuali lacune formative da colmare individualmente con la frequenza dei corsi preliminari organizzati del Dipartimento DSA3 e delle attività di supporto effettuate durante lo svolgimento dei singoli insegnamenti. Indicazioni specifiche a tale proposito sono contenute nel Regolamento didattico del CdL.
Modalità di ammissione
A causa dell'emergenza sanitaria Covid-19 le attività proposte dal DSA3 potrebbero essere svolte in presenza o con modalità in teledidattica.

Le conoscenze richieste per l'ammissione al CdS, le modalità attraverso le quali viene verificato il possesso di tali conoscenze e quelle per colmare eventuali lacune nonché i criteri utilizzati nell'assegnazione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da applicarsi in caso di esito negativo della verifica e da soddisfare nel primo anno di corso sono riportate nell'art. 5 del Regolamento del CdS: Art. 5 Iscrizione al Corso di Laurea.
1. L'immatricolazione al CdL è subordinata al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi
dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test volto a individuare eventuali lacune formative dello studente. Il test va sostenuto obbligatoriamente prima dell'immatricolazione secondo le procedure stabilite annualmente dal Consiglio del DSA3 e pubblicate sulla homepage del DSA3.
2. Se i risultati del test evidenziano specifiche lacune, lo studente potrà comunque immatricolarsi al CdS, ma gli verrà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) da soddisfare nel primo anno di Corso. Allo scopo di favorire l'assolvimento degli OFA il CdL provvede all'istituzione di attività di supporto alla didattica delle materie oggetto di OFA.
Al termine delle attività, lo studente ha la possibilità di iscriversi al relativo esame ma il CdL ha la possibilità di riverificare, a fini squisitamente statistici e di ricalibratura dell'OFA medesimo, la preparazione raggiunta dallo studente.
3. Per agevolare il superamento del test, prima dell'inizio delle attività formative previste dal piano di studio, il DSA3 organizza precorsi delle materie di base (matematica, fisica, chimica e biologia) di durata di 3 settimane con un impegno settimanale di 20 ore di lezioni. Il materiale delle lezioni è reperibile on-line sulla homepage del DSA3.
Il Test è composto da 20 domande a risposta multipla su temi di cultura scientifica di base. Ogni domanda riporterà 4 possibili risposte, di cui una sola è corretta. Il tempo a disposizione dei candidati è di 40 minuti: è attribuito 1 punto per ogni risposta esatta e 0 punti per ogni risposta sbagliata o non data. Lo studente avrà superato il test soltanto se conseguirà un punteggio pari o superiore a 9/16.
Il test si tiene in tre appelli le date sono indicate nel sito del DSA3 vedi link.
Orientamento in ingresso
ATTIVITÀ SVOLTE DAL DSA3 - periodo maggio 2020- aprile 2021

15 maggio 2020: nell'ambito dell'iniziativa Open Day Virtuali dell’Ateneo, il DSA3 ha partecipato alla giornata di orientamento rivolto a numerose scuole della regione e fuori regione durante la quale è stata presentata dell'Offerta Formativa del DSA3 da parte della Commissione Orientamento.

Il DSA3 aveva programmato molte altre attività finalizzate all'orientamento in ingresso ed in uscita ma a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19 sono state annullate o rinviate.
Orientamento e tutorato in itinere
Attività svolte dal DSA3



  • L'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione e, a questo fine, il DSA3 ha istituito una Commissione per l'Orientamento composta da:
    Dott.David Grohmann (Coordinatore della Commissione),
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Dott.ssa Domizia Donnini,
    Dott.ssa Michela Farneselli
    Dott. Maurizio Micheli
    Prof. Roberto Romani
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Responsabile Segreteria Didattica).

    Dal 26 Febbraio 2020, data di approvazione del Consiglio del DSA3, la suddetta Commissione è così composta:
    Dott.ssa Michela Farneselli (Coordinatore della Commissione),
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Prof. Roberto Romani
    Dott.ssa Domizia Donnini,
    Dott.David Grohmann
    Dott. Maurizio Micheli
    Dott. Gianluca Veneziani
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Responsabile Segreteria Didattica).

    La Commissione collabora con tutte le iniziative organizzate dall'Ateneo (vedi quadro B5 Orientamento in ingresso).
    Realizzazione di brochures dell'Offerta Formativa, con ulteriore aggiornamento dei materiali sia cartacei che su supporto informatico, per la distribuzione brevi manuali e/o per la fruizione sul web, descrittivi dei percorsi offerti dall'Ateneo, con adeguamento del progetto grafico e dei formati; in particolare sono state realizzate sia le brochures dipartimentali che le brochures di area.
    Il Dipartimento ha creato una pagina facebook e twitter al fine di comunicare agli studenti tutte le iniziative di orientamento.




  • L'attività di tutorato in itinere è svolta da tutti i docenti del CdS durante le ore di ricevimento, dal Presidente del CdS e da quattro studenti senior o iscritti a un Dottorato di Ricerca. L'attività è volta ad assistere gli studenti nella risoluzione di problemi riguardanti il metodo di studio, per avere suggerimenti utili ad organizzare e gestire le proprie attività didattiche, a segnalare eventuali disservizi o specifiche difficoltà, ad avere informazioni sul funzionamento dei corsi di studio.
    Il DSA3 ha istituito, una Commissione Tutorato al quale gli studenti si possono rivolgere in caso di necessità per migliorare il loro percorso di formazione e di apprendimento. La Commissione Tutorato è composta da:
    Dott. Emiliano Lasagna (Coordinatore della Commissione),
    Dott. Marco Vizzari,
    Dott.ssa Lucia Rocchi,
    Dott. Euro Pannacci,
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Referente per il settore Didattica del DSA3).

    Dal 26 Febbraio 2020, data di approvazione del Consiglio del DSA3, la suddetta Commissione è così composta:

    Dott.ssa Lucia Rocchi, (Coordinatore della Commissione),
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Dott. Marco Vizzari,
    Dott. Euro Pannacci,
    Dott. Emiliano Lasagna
    Dott. Giovanni Beccari
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Referente per il settore Didattica del DSA3)


  • La Commissione si occupa di redigere, entro il mese di giugno di ciascun anno, il piano del Tutorato che viene poi sottoposto all’approvazione del Consiglio di Dipartimento.
    Il piano del Tutorato contiene tutte le iniziative che il Dipartimento mette in atto nell’ambito delle possibili azioni di tutoraggio rivolte agli studenti, con particolare attenzione agli studenti del primo anno delle Lauree. In generale, il servizio di tutorato è costituito da una serie di attività ed iniziative rivolte ad assistere gli studenti durante la vita universitaria, in modo da migliorare il loro percorso di formazione e di apprendimento. Il servizio di tutorato prevede differenti tipologie di attività: il tutorato di orientamento all'iscrizione, il tutorato individuale, il tutorato di supporto alla didattica e il tutorato in itinere, ad ognuna delle quali sono dedicate specifiche figure di tutor in grado di rispondere in modo completo ai diversi bisogni degli studenti.

    Il DSA3, per migliorare l'apprendimento di alcuni insegnamenti di base, organizza per gli studenti iscritti al 1° anno, attività di supporto alla didattica per gli insegnamenti di: Matematica, Chimica, Fisica e Biologia. Le attività di supporto sono indipendenti da quelle ufficiali, ma sono inserite in forma organizzata nel piano degli studi.
    Il Presidente del CdS, all'inizio di Maggio di ciascun anno, incontra gli studenti del 1° anno per ricordare la scelta del curriculum al momento dell'iscrizione al 2° anno, illustrando gli obiettivi formativi, l'organizzazione del corso e gli ambiti occupazionali dei 3 curricula erogati.

    Descrizione link: Orientamento - Tutorato
    Link inseriti:
    http://dsa3.unipg.it/didattica/informazioni-per-studenti/tutorato/
    http://dsa3.unipg.it/didattica/informazioni-per-studenti/orientamento/



Numero degli iscritti
Dai dati di Ateneo, nell’ultimo triennio relativi alle caratteristiche degli studenti in ingresso, alla fase di accesso al corso, alla regolarità del percorso formativo con un focus sulle esperienze all’estero emerge quanto di seguito riportato. I dati sono aggiornati al 7 settembre 2020.

INGRESSO:
Dopo una sensibile flessione del numero degli iscritti osservata nell’a.a. 2018/2019, nell’a.a. 2019/2020 si assiste ad un apprezzabile incremento del numero degli studenti iscritti (4,6%) rispetto all'annata precedente, passando da 207 a 217. Gli immatricolati puri risultano essere 65, contro i 52 dell'anno precedente.
Il profilo degli immatricolati puri del CdS di STAGAL mostra che, oltre la metà degli studenti proviene dalla regione Umbria (33). Da sottolineare la quota di iscritti provenienti da fuori regione è notevole (31). Va segnalata la presenza di un legame importante tra diploma conseguito e ambito disciplinare degli studi universitari intrapresi. Dal collettivo esaminato emerge, infatti, che il 51% proviene da istituti tecnici, il 18% è in possesso della maturità scientifica, il 12% di quella linguistica e il 6% di quella classica, del tutto marginale, infine, il diploma professionale (5%) e magistrale (3%). Concentrando l’attenzione sul voto del diploma, si osservano differenze importanti rispetto al voto medio di diploma, che è compreso per il 58% nel range tra 60-79, per il 29% tra 80-99 e, solo l’8% ha avuto una carriera scolastica tendenzialmente più brillante (100).

PERCORSO
La serie storica evidenzia come la numerosità degli iscritti in corso sia tendenzialmente stabile negli ultimi anni: nell’a.a. 2019/2020 è regolarmente iscritto il 76% degli studenti. Percentuali simili si osservano per l’a.a. 2017/2018 (77%) e per l’a.a. 2018/2019 (78%). Più critici rispetto all’a.a. precedente i dati relativi ai flussi in entrata e in uscita, dove si registra da un lato una marcata riduzione dei flussi in entrata, che coinvolgeva 1 unità proveniente da altro corso, mentre dall’altro si verifica un sensibile aumento del numero di abbandoni per rinuncia (11), per mancato rinnovo (24) e per trasferimenti ad altri corsi (6). Il dato rilevato può comunque considerarsi fisiologico e mutevole anno per anno. La regolarità negli studi, che misura la capacità di concludere il corso di laurea nei tempi previsti dall’ordinamento, ha mostrato negli ultimi anni un apprezzabile miglioramento. I dati relativi a questo indicatore confermano che la regolarità negli studi appare continua e consolidata. Rispetto al dato dell’a.a. 2018/2019, si registra una più alta percentuale di studenti iscritti al I anno che ha superato esami curriculari (76%), all’opposto, però, ha acquisito un minor numero di 19,61 CFU con un voto medio di 23,5. Nel complesso, anche il voto medio degli esami superati mostra una certa stabilità nel corso del tempo. Il confronto con le precedenti rilevazioni evidenzia un tendenziale miglioramento del numero di studenti che durante il percorso formativo ha maturato un’esperienza di studio nell’ambito dei programmi dell’Unione europea (Programma Erasmus+ e Programma Erasmus+ Mobilità per Traineeship) e degli altri programmi riconosciuti dal corso (Accordo quadro). Se assente negli anni precedenti questo fenomeno ha coinvolto l’0,46% degli studenti iscritti (dati riferiti al 30/04/2020).

USCITA
Il numero dei laureati è sensibilmente aumentato, passando da 41 dell’anno solare 2018 a 46 del 2019 (+10,8%). Fra i laureati, il 67% conclude gli studi in corso, nel 2018 la percentuale raggiungeva il 60%. Molto elevato è Il voto medio di laurea che risulta inferiore a 90 6,5%, compreso nel range tra 91- 105 per il 60,8%, mentre per il 32,6% è compreso tra 106- 110. La quasi totalità (80%) intende iscriversi un corso di laurea specialistica, che nel 64% rappresenta il naturale proseguimento.
Risultati in termini di occupabilità
Per favorire l’occupabilità di studenti, laureandi e neolaureati del Corso di studi ha organizzato, o partecipato, alle seguenti iniziative e/o incontri dedicati agli studenti, laureandi e neo-laureati:
- 31 Ottobre 2019, incontro di consultazione con le Parti Sociali su 'Il DSA3 incontra professionisti e imprese, Tavola rotonda sulla formazione dei futuri laureati'. L’incontro, oltre ad essere previsto dalla normativa ANVUR, ha rappresentato una preziosa occasione di confronto sul ruolo della formazione universitaria a servizio dell’agricoltura e dell’agroindustria italiana. Inoltre è stato di stimolo per studenti e laureandi per decidere il proprio futuro professionale. L'iniziativa è stata particolarmente utile in vista della revisione degli ordinamenti didattici per rinnovare l’offerta formativa del DSA3 a partire dall’Anno Accademico 2020-2021, per raccogliere i pareri e i suggerimenti di autorevoli professionisti.
- Job placement di DSA3 (http://dsa3.unipg.it/index.php/job-placement-laureati): il DSA3 ha organizzato un servizio dedicato ai laureati dei propri CdS per rafforzare e specializzare i servizi già offerti dall'Ateneo tendenti a: i, migliorare l'efficacia dei servizi agli studenti; ii, migliorare l'efficacia dei servizi alle imprese; iii, creare una community tra i laureati in Scienze agrarie di Perugia; iv, mantenere un collegamento stabile tra DSA3 e i laureati. Gli strumenti adottati sono: i, mailing list dei laureati in agraria di Perugia; ii, banca dati dei curricula; iii, incontro domanda/offerta; iv, network tra i laureati. Gli incontri realizzati online sulla piattaforma Teams a causa della pandemia di COVID-19 sono stati i seguenti: 1) 29 settembre 2020 - Gestione dell’azienda agraria: Dr. Emanuele Bizzi (Direttore azienda agricola La Pucciarella); Dr. Giacomo Italiani (Responsabile oliveti Gruppo Farchioni); 2) 13 ottobre 2020 - Pubblica amministrazione: Dr.ssa Francesca Cionco (Unione europea); 3) 27 ottobre 2020 - L’industria alimentare: Dr.ssa Chiara Falcioni (Ambruosi&Viscardi), Dr.ssa Chiara Monotti (Barilla).

Per esaminare le performance occupazionali dei laureati di Scienze e Tecnologie Agroalimentari classe (L-26) è interessante considerare che il 90,9% dei laureati di primo livello, dopo il conseguimento del titolo, decide di proseguire il percorso formativo iscrivendosi ad un corso magistrale. Il confronto con le precedenti rilevazioni evidenzia un tendenziale miglioramento di tale scelta, rispetto al 2018 risulta aumentato di 10 punti percentuali. Il confronto tra i dati rilevati a livello di ateneo e classe totale di atenei porta ad analoghe considerazioni. Fra i 41 laureati del CdS, 34 hanno partecipato all'indagine condotta da AlmaLaurea nel 2019 a un anno dal conseguimento del titolo di studio. Tuttavia, per un’analisi più accurata degli esiti occupazionali dei laureati di STAGAL, sono stati coinvolti solo coloro che, dopo il conseguimento del titolo, hanno scelto di non proseguire gli studi. Su tale popolazione, nel 2019, i principali indicatori occupazionali confermano i segnali di miglioramento, sia a un anno sia a cinque anni dal conseguimento del titolo, già evidenziati nel precedente rapporto di sintesi. Dall’analisi dei dati AlmaLaurea, si evince che il collettivo di intervistati aveva un'età media alla laurea di 23,7 anni e voto di laurea medio pari a 105/110. La durata media degli studi si è attestata a 3,7 anni. La principale motivazione alla base di tale scelta è legata ad aspetti di natura lavorativa e riguarda l’82,4% dei laureati: il 35,7% è spinto invece dal desiderio di migliorare la propria formazione culturale, 25% intende migliorare le possibilità di trovare lavoro, il 17,9% ritiene che la laurea magistrale sia una condizione necessaria per trovare lavoro, così come per migliorare l’attuale situazione lavorativa in termini di inquadramento/stabilizzazione, mansioni e retribuzione. Specularmente a quanti hanno deciso di iscriversi a un corso di laurea magistrale, la parte restante (17,6%) conclude la propria formazione universitaria con la laurea di STAGAL. Le ragioni di tali percentuali sono in parte da attribuire al fatto che il curriculum in Viticoltura ed Enologia del corso dà titolo per l’ammissione alla professione di enologo. Nel 78,6% dei casi la laurea magistrale rappresenta il proseguimento 'naturale' della laurea di primo livello, la restante quota (21,4%), invece, orienta la propria scelta verso un corso di laurea magistrale che rientra nel medesimo settore disciplinare pur non rappresentando il proseguimento 'naturale'. Il 64% migra direttamente verso la laurea magistrale, attiva presso lo stesso Ateneo, pur avendo un’ampia offerta formativa diffusa in tutta Italia. A tale positivo risultato si associa un’elevata soddisfazione (7,9/10) da parte di chi ha confermato questa scelta. A fianco a chi ha deciso di iscriversi ad un corso di laurea magistrale, una quota non trascurabile ha partecipato ad almeno un’attività di formazione post-laurea (26,5%).
A un anno dal conseguimento del titolo della laurea di STAGAL, il tasso di occupazione è del 9,09%, se considerati i soli laureati che non lavoravano prima e alla laurea, mentre il valore aumenta sensibilmente (23,5%), includendo anche coloro che svolgevano una qualsiasi attività retribuita.
L’esito della condizione occupazionale mostrano che l’85,7% degli intervistati prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, che i tempi di ingresso nel mercato del lavoro dopo la laurea, considerando il tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro, è in media di 4 mesi. Si confermano significative le tradizionali differenze di genere, gli uomini sono occupati per il 33% e le donne solo per il 6,3%.
L’analisi delle caratteristiche del lavoro svolto, e in particolare della tipologia di contratto lavorativo, evidenzia delle marcate differenziazioni fra settore pubblico e privato e in accordo con le recenti riforme nell’ambito del diritto del lavoro (job acts, ect…). A un anno dal conseguimento del titolo, il lavoro autonomo riguarda il 14,3% dei laureati di STAGAL occupati, mentre gli occupati assunti con un contratto non standard o altro autonomo rappresentano rispettivamente il 42,9% e 14,3% dei laureati. Purtroppo, una quota consistente il 28,6% coinvolge gli occupati senza contratto.
Si ritiene interessante valutare l’efficacia della laurea nell’attività lavorativa, considerando l’utilizzo delle competenze acquisite durante gli studi. Si rileva che per il 100% dei laureati occupati a un anno il titolo utilizzano in misura elevata le competenze acquisite con la laurea. All’opposto, tale percentuale scende in misura consistente tra gli occupati a livello di ateneo (50,7%) e classe totale di atenei (40,9%). L’indagine sulle di AlmaLaurea restituisce informazioni puntuali sulle caratteristiche delle aziende. L’incidenza degli occupati nel settore pubblico è diminuita e coinvolge il 14,7%, mentre decisamente più frequente è essere impiegati nel settore privato. Una coerenza tra percorso di studi concluso e relativa attività professionale emerge, tra l’altro, prendendo in considerazione il ramo di attività economica dell’azienda dove il laureato ha trovato lavoro. Il 57,1% degli occupati è assorbito dal settore agricolo, mentre il 14,3% si distribuisce in egual misura tra istruzione e ricerca, industria manifatturiera e commercio.
La retribuzione mensile netta a un anno dal titolo è nel 2019, in media, euro per i laureati di STAGAL pari a 1.126. Livelli di retribuzione decisamente inferiori figurano rispetto alle retribuzioni rilevate a livello di ateneo (997) e classe totale di atenei (1.072). è decisamente più elevata la soddisfazione per il lavoro svolto che in media raggiunge l’8 su una scala 1-10, rispetto a quelle rilevate a livello di ateneo 7,4 e classe totale di atenei 7,5. In conclusione, dal rapporto di indagine 2019 che restituisce una fotografia della situazione occupazionale dei laureati STAGAL, secondo le informazioni fornite dalla banca dati Almalaurea mostra una certa continuità con i dati osservati nell’anno precedente, nonostante la fragilità del sistema occupazionale diffusa sia a livello regionale sia nazionale.
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