Offerta Formativa 2022/23 - Regolamento 2022

Corso di laurea in Servizio sociale

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Obiettivo formativo del Corso è fornire la preparazione teorica e professionale utile per svolgere il lavoro di assistente sociale. Il percorso formativo tende a miscelare le competenze di tipo teorico con quelle professionali, nella consapevolezza che tale professione richiede una buona conoscenza di entrambe. Per quanto riguarda le prime, nel percorso formativo è dato particolare risalto alle competenze di tipo sociologico, psicologico e giuridico, che costituiscono lo sfondo di riferimento fondamentale.
Attraverso queste discipline, si cerca di formare un laureato triennale in grado di orientarsi nel mondo del welfare (pubblico e privato), attraverso le discipline specifiche del servizio sociale (metodi e tecniche del servizio sociale), di comprendere la complessità sociale, avere strumenti di conoscenza della realtà e della metodologia della ricerca (sociologia generale, della devianza, metodologia della ricerca sociale, antropologia socioculturale, statistica sociale, economia politica), di apprendere i principi del diritto pubblico, privato e sanitario, di conoscere le dinamiche psicologiche personali e collettive (psicologia dello sviluppo, dinamica e sociale). Si punta a fornire gli strumenti per la conoscenza: delle principali dinamiche sociali dell'attuale società complessa, con particolare attenzione alla capacità di leggere i processi di trasformazione del territorio; dei processi psicologici e culturali che caratterizzano lo sviluppo, con particolare riferimento alle problematiche dell'adolescenza (italiana e immigrata); dei processi che producono devianza, con particolare riferimento al mondo della tossicodipendenza; della legislazione sociale e sanitaria e di quella riguardante la famiglia.
La formazione teorica viene completata attraverso le conoscenze fornite dagli altri raggruppamenti disciplinari. Si sottolinea l'importanza della conoscenza dei problemi legati ai processi di immigrazione, con particolare riferimento alle dinamiche familiari e alle seconde generazioni, e alle politiche sociali. Competenze di tipo metodologico sono necessarie al fine di avere strumenti utili per collaborare alla messa a punto di ricerche di tipo psico-sociale e per essere in grado di leggere proficuamente dati riguardanti gli ambiti di competenza (psicologia sociale e metodologia della ricerca).
Dal punto di vista professionale, fondamentali sono le discipline tese a fornire i metodi e le tecniche del servizio sociale e le attività di tirocinio.
All'interno di questo percorso formativo professionalizzante, lo studente deve: orientare le proprie scelte motivazionali nelle principali aree di intervento del servizio sociale; sviluppare competenze che gli consentano di lavorare in equipe; acquisire sul campo conoscenze in alcune aree di intervento del servizio sociale; imparare a gestire il rapporto tra mandato professionale (legato agli aspetti deontologici della figura dell'assistente sociale) e mandato istituzionale (legato alla capacità di realizzare, dentro l'istituzione in cui opera, azioni efficaci). Si specifica che verrà riservata una particolare attenzione alla collaborazione con Enti e Istituzioni pubbliche e private che lavorano nel sociale, puntando ad una integrazione tra conoscenze teoriche e professionali. Sono attivi contratti di docenza a esperti che provengono dal mondo del lavoro (dirigenti ASL; assistenti sociali che lavorano presso Comuni, ASL), la cui professionalità è importante per miscelare la dimensione teorica con quella pratica. L'esperienza dei tirocini, al secondo e terzo anno, in strutture pubbliche e private, serve a mettere gli studenti direttamente di fronte all'utenza, ed essere accompagnati in questa esperienza da tutor aziendali e universitari. Il profilo professionale e culturale è quello dell'assistente sociale; le competenze acquisite servono per poter affrontare l'esame di stato per diventare assistenti sociali (B) in una società in cui il welfare è sempre più articolato e differenziato.
In ultimo, i crediti per "altre attività" sono utilizzati per la partecipazione a seminari, stages e convegni su temi riguardanti le principali problematiche sociali (minori, minori non accompagnati, disabili, disagio sociale, devianza, immigrazione, tossicodipendenza, integrazione sociale, affidamento e adozione, povertà, ecc.), organizzati in collaborazione con le realtà istituzionali e del privato sociale che lavorano sul territorio.
Su questa base, i laureati in Servizio sociale devono saper svolgere attività, con autonomia professionale e di giudizio, in tutte le fasi dell'intervento sociale per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi in situazione di bisogno e disagio, anche promuovendo e gestendo la collaborazione con enti pubblici, organizzazioni di volontariato e del terzo settore.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il corso di Laurea in Servizio Sociale ha un duplice obiettivo: da una parte, formare persone laureate con una solida preparazione scientifica nei settori delle scienze sociali e, dall’altra, fornire adeguate conoscenze professionali per svolgere le attività legate ai servizi sociali e socio-sanitari nel settore pubblico e nel privato sociale. Il corso di laurea in Servizio Sociale è un corso professionalizzante, ossia diretto alla formazione dell'assistente sociale.
Esso, infatti, forma studenti che, una volta laureati/e, saranno capaci di operare in tutte le fasi dell'intervento sociale per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi in situazione di bisogno e disagio, anche grazie allo sviluppo di competenze volte a promuovere e gestire forme di collaborazione con organizzazioni di volontariato e del terzo settore. La laurea in Servizio sociale dà accesso agli esami per Assistenti sociali (B).
Informazioni dettagliate sul complesso dell'offerta didattica e sugli insegnamenti sono disponibili nella pagina del sito del dipartimento https://www.scipol.unipg.it/corsi-di-studio.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per l'ammissione al corso è necessario il possesso di un diploma di Scuola media superiore di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo e di conoscenze di base relative alla cultura e alla storia contemporanea.
Il regolamento didattico disciplina i contenuti e le modalità di verifica del possesso delle conoscenze necessarie all'accesso al corso tramite un prova scritta di orientamento o altra prova ritenuta idonea. A fronte dell'accertamento di un'insufficienza delle conoscenze di base, il Regolamento definisce altresì gli obblighi formativi aggiuntivi da assolvere entro il primo anno di corso.
Modalità di ammissione
Per accedere al Corso di Laurea in Servizio Sociale è richiesto il possesso di un diploma di scuola superiore. Gli/le studenti sono tenuti/e a sostenere una prova di accesso la cui funzione è unicamente quella di consentire la verifica della preparazione iniziale con riferimento al possesso di conoscenze culturali e storiche, linguistiche e logico-matematiche. La prova (che si tiene a settembre e a dicembre per coloro che si iscrivono tardivamente) consiste in un test composto da 30 domande a risposta multipla. Qualora l'esito della prova non fosse sufficiente, l'accesso al corso di laurea è comunque consentito, ma lo/la studente è tenuto/a a svolgere, durante il primo anno, attività di recupero deliberate dal Consiglio di Dipartimento.
Orientamento in ingresso
L’orientamento in ingresso è coordinato da una Delegata all’orientamento (Dott. Claudia Mantovani) nominata dal Direttore del Dipartimento, che si avvale della collaborazione della Commissione Orientamento, Comunicazione e Promozione del Dipartimento. La commissione è coordinata dalla Dott. Rita Marchetti (comunicazione) e dalla Dott. Claudia Mantovani (orientamento).
La Commissione nel suo insieme comprende 8 docenti, 2 collaboratori PTA e 3 rappresentanti degli studenti.
L’attività di orientamento è svolta sia presso la propria struttura, sia a distanza su Teams, sia su richiesta, presso le scuole.
Per le attività di orientamento coordinate e programmate dall’ateneo si veda il documento trasmesso dall’Ufficio Assicurazione della Qualità.
In particolare, si segnala che:
- nel quadro dell’iniziativa OPEN DAY UNIPG 2022, il Dipartimento presenterà i suoi corsi triennali online il giorno 6 aprile alle ore 15;
- per l’iniziativa online di ateneo UNIPGORIENTAEXPRESS (gennaio-febbraio 2022) i docenti del dipartimento hanno tenuto 6 lezioni di orientamento:
1. “La sfida delle migrazioni internazionali. Il caso dei rifugiati del Vietnam in Italia” (Andrea Possieri, 25 gennaio)
2. “Corruzione e anticorruzione” (Enrico Carloni, 26 gennaio)
3. “La tutela dei diritti umani nell’attuale sistema internazionale” (Amina Maneggia, 2 febbraio)
4. “I populismi in Europa” (Marco Damiani, 7 febbraio)
5. “Oltre le fake news: le forme dell’information disorder” (Rita Marchetti, 9 febbraio)
6. “Donne e salute: una questione di genere?” (Alessandra Pioggia, 22 febbraio)

Per quanto riguarda le iniziative di Dipartimento (di cui alla pagina https://scipol.unipg.it/studenti/orientamento-studenti-e-comunicazione):
- il 13 settembre 2021 si è tenuto un Open Day di Dipartimento sulla piattaforma Teams per presentare i corsi di laurea triennali. È stato proiettato il video dell’Open Day realizzato da Promovideo ed erano presenti la referente per l’orientamento, i/le coordinatori dei corsi, i rappresentanti degli/delle studenti per rispondere alle domande dei partecipanti.
- Il Dipartimento, sulla base della buona riuscita degli incontri organizzati lo scorso anno anche grazie ai fondi del POT 2020-2021, ha organizzato anche quest’anno un programma di 13 webinar su Teams, tenuti da numerosi docenti del Dipartimento sui temi dell’educazione civica. I “Percorsi di educazione civica a cura del Dipartimento di Scienze politiche” sono rivolti agli/alle studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori umbre con l’obiettivo di approfondire il programma ministeriale di educazione civica e di far conoscere i percorsi disciplinari e di ricerca caratteristici dei nostri corsi di laurea.

Si sono svolti tra gennaio e maggio 2022 e hanno raccolto l’adesione di 6 scuole umbre.
- Il Dipartimento offre 4 percorsi PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) agli/alle studenti delle scuole superiori. Si svolgeranno nei mesi di maggio/giugno 2022, a distanza su Teams e sono i seguenti:
1. “Content management e comunicazione offline e online sui temi della legalità, partecipazione e anticorruzione” (Flavia Baldassarri, 5 e 12 maggio 2022)
2. “Sostenibilità, crescita e territori minori” (Paola De Salvo, 20 maggio 2022)
3. “Web radio” (Flavia Baldassarri, 3 e 10 maggio 2022)
4. “European Green Deal: le sfide dell’economia circolare” (Fabio Raspadori, 30 maggio, 1 e 3 giugno 2022).
- Il Dipartimento ha rinnovato una convenzione triennale con l’Istituto “Capitini” di Perugia che facilita il contatto e la collaborazione con la scuola per tutte le iniziative di orientamento.
- Singole lezioni di orientamento da parte di docenti del Dipartimento si sono tenute in gennaio (Città di Castello - Proff. Enrico Carloni, Maria Giuseppina Pacilli, Marco Damiani) e si terranno in marzo (Istituto Capitini di Perugia, Prof. Francesco Clementi - Liceo “Marconi” di Foligno, Dott.ssa Flavia Baldassarri).
- Numerosi/e studenti del liceo “Marconi” di Foligno, su iniziativa della Prof. Amina Maneggia, hanno partecipato agli incontri del ciclo di seminari interdisciplinari “I Dialoghi di Scienze politiche” organizzati ogni anno dal Dipartimento su temi di attualità del dibattito pubblico.
Orientamento e tutorato in itinere
L’orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione.
Per le attività di orientamento coordinate e programmate dall’ateneo v. documento trasmesso dall’Ufficio Assicurazione della Qualità.
Attività di Dipartimento:
- Attività di tutorato in itinere è svolta da tutti i docenti del CdS, tipicamente durante le ore di ricevimento ed è rivolta ad assistere nella risoluzione di problemi legati alla condizione di studente e al metodo di studio.
- Sono previsti, inoltre, docenti di riferimento incaricati ai quali gli studenti possono rivolgersi in caso di necessità per richiedere un servizio di tutorato personale e per concordare le corrispondenti modalità di svolgimento. Gli/le studenti che lo richiedono possono avvalersi di un tutor individuale che li supporti nelle scelte relative al piano degli studi e nell'affronto delle difficoltà che dovessero emergere.
I/le docenti a tal fine designati dal corso di studio sono:
Prof. Ambrogio SANTAMBROGIO
Prof. Alessia VALONGO
Prof. Alessandra VALASTRO
- Il 28 ottobre 2021 è stato organizzato un Welcome Day di Dipartimento per accogliere le matricole del corso di laurea. I/le coordinatori dei corsi hanno illustrato i servizi del Dipartimento e sono stati distribuiti dei gadget di benvenuto.
- Dal mese di ottobre 2022 sono a disposizione degli/delle iscritti al corso di laurea due studenti tutor, reclutati con apposito bando sui fondi del POT 2020-2021. Svolgono attività di ricevimento in presenza e a distanza e supportano gli/le studenti in caso di difficoltà con il proprio percorso di studio (https://scipol.unipg.it/studenti/tutorato).
- Sono inoltre previsti tutor identificati tra gli/le studenti capaci e meritevoli, ai sensi della legge n. 170/2003 che aiutano gli/le studenti con l’organizzazione del piano di studi e altri aspetti legati alle attività didattiche del corso.
- Per la scelta del tirocinio è previsto uno sportello apposito, curato dalla dott.ssa Flavia Baldassarri, che ascolta le esigenze e le aspirazioni dello/della studente e lo orienta verso la soluzione più idonea al completamento della formazione (https://scipol.unipg.it/studenti/stage-tirocini).
- È inoltre previsto un servizio di tutorato rivolto agli/alle studenti stranieri in ingresso e agli/alle studenti italiani che si recano per periodi di studio presso università estere convenzionate. (https://scipol.unipg.it/studenti/area-internazionale/orientamento-e-tutorato).
- In applicazione delle Leggi n.104/92 e n.17/99, l'Università degli studi di Perugia ha attivato iniziative intese a garantire agli/alle studenti disabili pari opportunità nella fruizione del percorso universitario. Il Consiglio di Dipartimento nomina, inoltre, un/a docente responsabile dei servizi per gli studenti diversamente abili. Attualmente la docente nominata a questo fine è la Dott.ssa Amina Maneggia (https://scipol.unipg.it/studenti/disabilita-dsa).
- Per gli/le studenti che intendono proseguire la propria formazione in un corso di laurea magistrale sono programmate occasioni di presentazione e illustrazione dei corsi attivati nel Dipartimento, unitamente alla possibilità di seguire lezioni pilota degli insegnamenti impartiti nei corsi di laurea magistrali.
Numero degli iscritti
Nel corso dei tre AA.AA. considerati si registra una sostanziale stabilità del numero complessivo degli iscritti (rispettivamente 280, 281 e 283 iscritti; +3 unità). Va segnalato però un lieve incremento, sia in termini assoluti che relativi, del numero degli iscritti fuori corso durante l’ultimo anno accademico (+ 8 unità, pari a 2,7 punti % di aumento).
Quanto ai flussi in entrata e in uscita, si può osservare come nel corso degli anni essi grossomodo si equivalgano in termini di entrate e uscite da e verso altri corsi e altri atenei. Numeri più consistenti sono invece raggiunti dai mancati rinnovi, che oscillano in tutti gli anni intorno alle 25 unità.
Il voto medio per anno accademico è costante e si attesta sul 25,5. La situazione relativa al voto conseguito alla laurea è in netto miglioramento. Nel corso i tre anni, infatti, la quota dei/delle laureati/e che rientra nella classe di voto superiore (quella che va da 106 a 110) è cresciuta di ben 17,3 e 11,4 punti percentuali, mentre sono diminuite le quote dei laureati ricompresi nelle classi di voto inferiore (quella <=90 e quella fra 91 e 105).
Il numero degli/delle immatricolati/e puri è diminuito negli ultimi tre AA.AA., passando da 81 a 78 e infine a 72 unità. La loro provenienza geografica è prevalentemente umbra; questa si è inoltre rafforzata nel corso degli ultimi due AA.AA., arrivando a caratterizzare quasi l’80% delle immatricolazioni. Per quanto riguarda, invece, la provenienza scolastica, quasi la metà degli immatricolati arriva dai licei pedagogici (35 su 72 nell’A.A. 2020-21), mentre quote molto più contenute (fra l’11 e il 14%) provengono dagli istituti tecnici, dai licei scientifici e dagli istituti professionali. Si segnala il calo che si registra nel corso del triennio nel numero ¿ sempre contenuto ¿ di immatricolati che hanno seguito gli studi del liceo classico (da 9 a 1).
Riguardo al voto ottenuto al diploma delle superiori, la maggior parte degli immatricolati rientra sempre nella classe di voto inferiore (quella che va da 60 a 79 centesimi). Nell’ultimo A.A. la situazione è però migliorata, riallineandosi ai dati già registrati nel 2018-19, in quanto la quota rientrante nella classe di voto più bassa è calata rispetto all’anno precedente (-20,3 punti, escludendo i provenienti dall’estero) ¿ mentre al contempo sono cresciute quelle rientranti nelle classi di voto intermedia e alta.
Il numero di iscritti/e al primo anno di corso è calato nel corso del triennio dalle 99 alle 82 unità. È diminuita anche la quota degli/delle iscritti/e con esami (da 82,8 a 74,4%), così come la quota di Cfu. Stabile, invece, la media dei voti riportati, che si attesta sempre a poco più del 24.
Risultati in termini di occupabilità
I dati dell’Indagine Alma Laurea relativi alla condizione occupazionale, ad un anno dalla laurea, delle persone laureate nel corso del 2019 (anno di indagine 2020, dati aggiornati ad aprile 2021) si riferiscono a 41 persone intervistate su un totale di 55. L’indagine permette anche di mettere a confronto i dati relativi al corso triennale in Servizio Sociale dell’Ateneo perugino con quelli erogati dagli altri atenei della ripartizione territoriale Centro Italia ¿ migliore termine di raffronto date le simili caratteristiche socio-economiche che accomunano le regioni dell’“Italia di mezzo”.
In linea generale si registra una minore propensione dei/delle laureati/e dell’ateneo perugino a proseguire il loro percorso formativo, rispetto ai laureati nella classe Centro. Infatti, il 56,0% delle persone intervistate è attualmente iscritto/a un corso di laurea magistrale, contro il 60,2% di coloro che appartengono alla classe Centro; inoltre, il 36,0% delle persone intervistate sta partecipando o ha partecipato a un’attività di formazione post-laurea, contro il 39,2% della classe centro.
All’opposto, il tasso di occupazione segue una dinamica contraria: il 28,0% dei laureati all’Università di Perugia, sempre a un anno dalla laurea triennale, ha un’occupazione, contro il 24,4% della classe Centro. Questo dato positivo è però indebolito da quello relativo alla retribuzione mensile netta media percepita, pari a 690 €, contro i 887 € della classe centro.
Infine, il 50,0% delle persone intervistate occupate ha dichiarato di utilizzare in misura elevata le competenze acquisite con la laurea
(contro il 56% della Classe centro).
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