Alcune caratteristiche del piano di studi di Ingegneria Gestionale (come il costante riferimento a contesti pratici, le attività di formazione e stage, le modalità di esame finale, la possibilità di effettuare esperienze all'estero attraverso, ad esempio, progetti Erasmus) richiedono allo studente di organizzare, interpretare e selezionare una quantità significativa di informazioni. Inoltre, l’ampiezza dell’offerta formativa del corso aiuta gli studenti ad ampliare le loro prospettive (ricevendo, ad esempio, insegnamenti che vanno dalla matematica pura al diritto, dallo studio delle basi di dati a quello della gestione aziendale). Questo aumenta le capacità critiche e l’autonomia di giudizio dei laureati, che sono anche in grado di proporre e sviluppare nuove idee. Queste abilità sono sviluppate durante la preparazione degli esami e, soprattutto, durante la produzione della tesi. Ulteriori attività quali i laboratori e la discussione guidata di gruppo, nonché gli elaborati personali e le testimonianze dal mondo dell'impresa e delle professioni offrono allo studente altrettante occasioni per sviluppare in modo autonomo le proprie capacità decisionali e di giudizio. La verifica viene condotta all’interno degli insegnamenti che prevedono un progetto ed in particolare nella prova finale di laurea.

Le capacità di relazione e di operare in gruppo sono tenute in conto durante tutto il percorso di studi. Il laureato in ingegneria gestionale deve risultare in grado di comunicare correttamente ed efficacemente verbalmente e per iscritto, utilizzando la lingua inglese. Egli è anche in grado di: lavorare a progetti di gruppo, coordinandosi e attribuendo responsabilità specifiche ai singoli individui del team; veicolare i risultati finali del suo lavoro individuale, o di gruppo, attraverso la redazione di documenti scritti e/o attraverso strumenti di presentazione multimediali. La prova finale offre allo studente un'ulteriore opportunità di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. Anche la partecipazione a stage, tirocini e soggiorni di studio all'estero risultano strumenti utili per lo sviluppo delle abilità comunicative. Le capacità di comunicazione verranno verificate sia durante buona parte degli esami del percorso formativo, sia mediante l’analisi degli elaborati e delle attività connesse alla prova finale.

Ad ogni studente vengono offerti diversi strumenti per sviluppare capacità di apprendimento necessarie ad intraprendere studi di livello superiore (laurea magistrale). La configurazione degli insegnamenti che compongono il corso porta lo studente a sviluppare capacità di ragionamento logico e problem solving. Altri strumenti utili al conseguimento di queste abilità sono la tesi di laurea, e gli eventuali tirocini o stage svolti sia in Italia che all'estero. Tali attività rendono gli studenti in grado di leggere e comprendere testi scientifici di livello universitario (libri, manuali, paper); utilizzare manuali di riferimento per le prassi in uso nelle diverse realtà industriali; utilizzare software e algoritmi per applicazioni in ambito aziendale. L'acquisizione di queste competenze, unitamente alla padronanza di metodi e strumenti informatici consente al laureato di procedere in modo autonomo al proprio aggiornamento professionale e culturale. La capacità di apprendimento del laureando è verificata attraverso le prove di esame specifiche per i corsi che, nelle loro diverse modalità, restano quindi lo strumento essenziale per la misura di tale capacità. Altresì, la capacità di apprendimento è valutata nel corso delle attività di laboratorio e in occasione della prova finale.

Un laureato in ingegneria gestionale ha un’adeguata conoscenza degli aspetti metodologico-operativi della matematica, della statistica, della fisica e dell’informatica, al fine di interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria. Possiede inoltre un'adeguata conoscenza degli aspetti tipici delle scienze dell'ingegneria industriale e dell’informazione. In particolare, il laureato viene formato nell’ambito delle materie che caratterizzano l’ingegneria meccanica; altresì conosce i fondamenti dell’informatica e ha competenze in ambito di sistemi informativi ed elaborazione, trasmissione, gestione e analisi dell'informazione.

Inoltre, il laureato acquisisce competenze approfondite nell’ambito dell'ingegneria gestionale, che gli consentono di gestire e controllare sistemi complessi e sviluppare modelli a supporto delle decisioni manageriali. Ha competenze in ambito economico e conosce le basi della comunicazione d’impresa, del marketing, del management strategico e dell’organizzazione aziendale. Acquisisce inoltre competenze in ambito di logistica, produzione industriale, sistemi di automazione e gestione degli impianti industriali.

La formazione è completata da materie (quali l’economia politica, il diritto commerciale e societario e la sociologia del lavoro e delle organizzazioni) che potenziano la caratterizzazione multidisciplinare della formazione e rendono il laureato consapevole delle dinamiche sociali e dei vincoli legislativi propri degli ambienti in cui le imprese operano.

Il laureato acquisisce, nel complesso, capacità di analizzare, schematizzare, ridurre in sotto-problemi e risolvere una vasta varietà di problemi, anche non strettamente connessi alla propria specializzazione. La preparazione si orienta fortemente verso lo sviluppo di capacità di problem-solving, questo anche attraverso la possibilità di esaminare casi studio e lavorare in team.

Queste competenze sono ottenute tramite lezioni frontali, esercitazioni, lavori progettuali ed attività di laboratorio. La verifica delle conoscenze e capacità di comprensione viene fatta tramite prove pratiche, scritte e orali.

Un laureato in ingegneria gestionale è in grado di applicare ciò che ha appreso durante il corso di studi, operando in aziende del settore industriale e dei servizi e anche nella Pubblica Amministrazione. Sa operare all'interno di gruppi di lavoro multifunzionali e multidisciplinari, anche di respiro internazionale, potendo avere, tra l’altro, un ruolo di interfaccia tra personale tecnico-operativo e organi direttivi.

Il laureato è in grado di operare un’integrazione degli aspetti progettuali, economici, organizzativi e gestionali in campo ingegneristico. Egli sa valutare le implicazioni economiche dei progetti e le relazioni tra scelte progettuali e prestazioni aziendali, tenendo anche in considerazione il contesto in cui l’impresa opera. Il laureato è altresì in grado di descrivere i problemi aziendali in modo quantitativo, individuando i più idonei indicatori di performance e le più corrette azioni migliorative.

Il laureato risulta anche capace di utilizzare metodi e modelli per la ricerca e l’analisi di dati. Risulta dunque in grado di supportare la sua attività con l’adozione delle tecnologie informatiche, digitali ed industriali che meglio possono portare al miglioramento continuo delle performance e dei processi aziendali.

Il laureato possiede, infine, gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle sue conoscenze.

Queste capacità sono sviluppate durante i corsi, le attività progettuali e di laboratorio e durante lo svolgimento della prova finale. L'acquisizione di tali conoscenze è verificata attraverso prove di profitto scritte, orali, o pratiche.

Tra i settori e le aziende che maggiormente ricercano ingegneri gestionali, vi sono:
- L’industria manifatturiera;
- Le aziende operanti nel settore ICT;
- Le aziende operanti nel settore dell’energia e dell’impiantistica;
- Il settore della logistica e dei trasporti;
- Le aziende di servizi e consulenza;
- Le aziende del lusso e della moda;
- Le aziende sanitarie;
- Tutti i diversi settori della Pubblica Amministrazione.