Offerta Formativa 2022/23 - Regolamento 2022

Corso di laurea in Economia e cultura dell'alimentazione

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Il sistema alla base dell'alimentazione umana diventa sempre più complesso e richiede professionalità evolute caratterizzate da una conoscenza profonda del cibo, nella sua composizione e qualità, del consumatore, nelle sue esigenze alimentari e dietetiche, del sistema agro-alimentare, nelle sue peculiarità imprenditoriali e di scambio sul mercato, e delle forme del consumo e della distribuzione, nelle sue specificità dei pasti fuori casa e della moderna distribuzione organizzata. In questo contesto, la sicurezza degli alimenti risulta fattore centrale per la salute dei cittadini ed il suo rispetto deve essere garantito di fronte alla crescente liberalizzazione dei mercati ed alla conseguente ampia circolazione dei prodotti alimentari.
Il Corso di Laurea in Economia e Cultura dell'Alimentazione ha lo scopo di formare un manager dell'alimentazione che sia in grado di organizzare e gestire le piccole e medie imprese che operano nel mercato agro-alimentare in termini di efficienza economica e di efficacia sociale.
Per interpretare e gestire la complessità degli scambi e delle relazioni che si instaurano tra gli operatori di questo mercato, il processo formativo parte dalla conoscenza della natura e qualità degli alimenti, dei processi produttivi e di controllo, delle loro caratteristiche nutrizionali e di impatto sulla salute umana, dei principi di una corretta alimentazione, delle radici storiche e culturali della grande tradizione alimentare italiana per giungere ad acquisire le specifiche competenze ed abilità economico-gestionali.
Il laureato in Economia e Cultura dell'Alimentazione acquisisce capacità professionali utili per l'inserimento nel mercato del lavoro con solide basi nelle materie economico-gestionali, supportate da conoscenze multidisciplinari utili per comprendere ed interpretare le esigenze del settore alimentare.
Il CdL ha la durata di tre anni, duranti i quali lo studente deve acquisire 180 crediti formativi. La ripartizione dell'impegno orario riservato ad ogni CFU è definita dal Regolamento didattico del corso di studio. Per conseguire il titolo finale, lo studente deve aver acquisito 180 crediti comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di una lingua dell'Unione europea oltre l'Italiano. Il percorso formativo è articolato nelle seguenti attività:
- attività formative di base (39 CFU);
- attività formative caratterizzanti (72 CFU);
- attività formative affini (34 CFU);
- attività formative a scelta dello studente (12 CFU);
- attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio ed alla verifica della conoscenza della lingua straniera (10 CFU);
- attività formative volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e telematiche, relazionali o comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra cui, in particolare, il tirocinio formativo (5 CFU).
Il numero complessivo di esami è pari a 20, comprensivo delle attività formative a scelta dello studente.
Le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modali-tà didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, ecc.). In particolare, ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli.
Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati annualmente tra i dottorandi e gli assegnisti di ricerca della Facoltà. In uscita, l'orientamento alla professione è realizzato dalla Facoltà, in convenzione con l'associazione ALFA (Associazione dei laureati della Facoltà di Agraria).
Gli aspetti relativi all'organizzazione ed alla gestione del CdL sono descritti nell'apposito Regolamento didattico, disponibile nel sito web del CdL.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il corso in Economia e Cultura dell'Alimentazione (ECOCAL) fornisce le competenze professionali per interpretare e gestire il complesso sistema dell'alimentazione umana. Esso forma un 'manager dell'alimentazione' in grado di organizzare e gestire le imprese che operano nel mercato agro-alimentare in termini di efficienza economica e di efficacia sociale. Il corso si avvale della collaborazione dell'Università dei Sapori – Scuola Nazionale dell'Alimentazione.
Per ulteriori informazioni consultare il sito di ECOCAL:
http://www.ecocal.unipg.it/
Conoscenze richieste per l'accesso
L'accesso al CdL in Economia e Cultura dell'Alimentazione è subordinato al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test d'ingresso volto a individuare eventuali lacune formative da colmare individualmente con la frequenza dei corsi preliminari organizzati dal Dipartimento e delle attività di supporto effettuate durante lo svolgimento dei singoli insegnamenti. Indicazioni specifiche a tale proposito sono contenute nel Regolamento didattico del CdL.
Modalità di ammissione
Le conoscenze richieste per l'ammissione al CdS, le modalità attraverso le quali viene verificato il possesso di tali conoscenze e quelle per colmare eventuali lacune nonché i criteri utilizzati nell'assegnazione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da applicarsi in caso di esito negativo della verifica e da soddisfare nel primo anno di corso sono riportate nell'art. 5 del Regolamento del CdS: Art. 5 Iscrizione al Corso di Laurea.
1. L'immatricolazione al CdL è subordinata al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi
dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test volto a individuare eventuali lacune formative dello studente. Il test va sostenuto obbligatoriamente prima dell'immatricolazione secondo le procedure stabilite annualmente dal Consiglio del DSA3 e pubblicate sulla homepage del DSA3.
2. Se i risultati del test evidenziano specifiche lacune, lo studente potrà comunque immatricolarsi al CdS, ma gli verrà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) da soddisfare nel primo anno di Corso. Allo scopo di favorire l'assolvimento degli OFA il CdL provvede all'istituzione di attività di supporto alla didattica delle materie oggetto di OFA.
Al termine delle attività, lo studente ha la possibilità di iscriversi al relativo esame ma il CdL ha la possibilità di riverificare, a fini squisitamente statistici e di ricalibratura dell'OFA medesimo, la preparazione raggiunta dallo studente.
3. Per agevolare il superamento del test, prima dell'inizio delle attività formative previste dal piano di studio, il DSA3 organizza precorsi delle materie di base (matematica, fisica, chimica e biologia) di durata di 3 settimane con un impegno settimanale di 20 ore di lezioni. Il materiale delle lezioni è reperibile on-line sulla homepage del DSA3.
Il Test è composto da 20 domande a risposta multipla su temi di cultura scientifica di base. Ogni domanda riporterà 4 possibili risposte, di cui una sola è corretta. Il tempo a disposizione dei candidati è di 40 minuti: è attribuito 1 punto per ogni risposta esatta e 0 punti per ogni risposta sbagliata o non data. Lo studente avrà superato il test soltanto se conseguirà un punteggio pari o superiore a 9/16.
Il test si tiene a metà settembre di ogni anno ed è ripetuto a ottobre, febbraio.
Orientamento in ingresso
Il DSA3 per l'Orientamento in ingresso ha partecipato alle attività proposte dall'Ateneo.

Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento nell'ambito di AgriUmbria 2022 presso lo stand del DSA3 con distribuzione di materiale informativo relativo ai CdS, e confronto con le scuole superiori presenti alla manifestazione

Per i Percorsi per le Competenze trasversali e l’Orientamento (PCTO) il DSA3 propone i seguenti laboratori:

- Laboratorio di Biologia
- Laboratorio di Patologia Vegetale
- Laboratorio di Miglioramento Genetico Animale
- Laboratorio di Microbiologia
- Laboratorio di Micropropagazione
- Laboratorio di Bioeconomia.
Orientamento e tutorato in itinere
Attività svolte dal DSA3



  • L'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione e, a questo fine, il DSA3 ha istituito una Commissione per l'Orientamento composta da:

    Dott.ssa Michela Farneselli (Coordinatore della Commissione),
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Prof. Roberto Romani
    Dott.ssa Domizia Donnini
    Dott.ssa Sonia Esposto
    Dott. David Grohmann
    Dott. Maurizio Micheli
    Dott. Gianluca Veneziani
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Responsabile Segreteria Didattica).

    La Commissione collabora con tutte le iniziative organizzate dall'Ateneo (vedi quadro B5 Orientamento in ingresso).
    Realizzazione di brochures dell'Offerta Formativa, con ulteriore aggiornamento dei materiali sia cartacei che su supporto informatico, per la distribuzione brevi manuali e/o per la fruizione sul web, descrittivi dei percorsi offerti dall'Ateneo, con adeguamento del progetto grafico e dei formati; in particolare sono state realizzate sia le brochures dipartimentali che le brochures di area.
    Il Dipartimento ha creato una pagina facebook, istagram e twitter al fine di comunicare agli studenti tutte le iniziative di orientamento.




  • L'attività di tutorato in itinere è svolta da tutti i docenti del CdS durante le ore di ricevimento, dal Presidente del CdS e da quattro studenti senior o iscritti a un Dottorato di Ricerca. L'attività è volta ad assistere gli studenti nella risoluzione di problemi riguardanti il metodo di studio, per avere suggerimenti utili ad organizzare e gestire le proprie attività didattiche, a segnalare eventuali disservizi o specifiche difficoltà, ad avere informazioni sul funzionamento dei corsi di studio.
    Il DSA3 ha istituito, una Commissione Tutorato al quale gli studenti si possono rivolgere in caso di necessità per migliorare il loro percorso di formazione e di apprendimento. La Commissione Tutorato è composta da:

    Dott.ssa Lucia Rocchi, (Coordinatore della Commissione),
    Prof.ssa Benedetta Turchetti
    Dott. Marco Vizzari,
    Dott. Euro Pannacci,
    Dott. Emiliano Lasagna
    Dott. Giovanni Beccari
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Referente per il settore Didattica del DSA3)


  • La Commissione si occupa di redigere, entro il mese di giugno di ciascun anno, il piano del Tutorato che viene poi sottoposto all’approvazione del Consiglio di Dipartimento.
    Il piano del Tutorato contiene tutte le iniziative che il Dipartimento mette in atto nell’ambito delle possibili azioni di tutoraggio rivolte agli studenti, con particolare attenzione agli studenti del primo anno delle Lauree. In generale, il servizio di tutorato è costituito da una serie di attività ed iniziative rivolte ad assistere gli studenti durante la vita universitaria, in modo da migliorare il loro percorso di formazione e di apprendimento. Il servizio di tutorato prevede differenti tipologie di attività: il tutorato di orientamento all'iscrizione, il tutorato individuale, il tutorato di supporto alla didattica e il tutorato in itinere, ad ognuna delle quali sono dedicate specifiche figure di tutor in grado di rispondere in modo completo ai diversi bisogni degli studenti.

    Il DSA3, per migliorare l'apprendimento di alcuni insegnamenti di base, organizza per gli studenti iscritti al 1° anno, attività di supporto alla didattica per gli insegnamenti di: Matematica, Chimica, Fisica e Biologia. Le attività di supporto sono indipendenti da quelle ufficiali, ma sono inserite in forma organizzata nel piano degli studi.


    Descrizione link: Orientamento - Tutorato
    Link inseriti:
    http://dsa3.unipg.it/didattica/informazioni-per-studenti/tutorato/
    http://dsa3.unipg.it/didattica/informazioni-per-studenti/orientamento/

Numero degli iscritti
Le informazioni e i dati utilizzati per le analisi sugli ingressi e sui percorsi formativi derivano dall’analisi dei dati dell’Ufficio Assicurazione della Qualità dell’Ateneo Perugino aggiornati ad Agosto 2021 ed integrati con l’indagine Alma Laurea 2020.
Ingresso.
In base ai dati di Ateneo, il numero degli immatricolati puri nell'a.a. 2020/21 è stato di 50 unità (70 invece gli iscritti totali al primo anno). Il dato è inferiore di 10 unità rispetto quello del precedente a.a., ma in linea con quello del 2018/2019 (54) a conferma del raggiungimento di una stabilità delle iscrizioni dopo il record toccato negli anni passati (2017/18, 81 immatricolati). Un aspetto questo positivo ed indicativo di un consolidamento della domanda formativa. Il CdL-ECOCAL pertanto si conferma al secondo posto tra i CdL del DSA3 per numerosità degli iscritti, parametro in cui è a pari merito con il CdL Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari sempre della classe di lauree L-26, e terzo per numero di immatricolati puri.
La flessione degli immatricolati rispetto al dato del 2017/18 era attesa ed in parte anche auspicata per permettere una più corretta gestione dei laboratori e delle strutture didattiche. Inoltre, tale flessione comporta anche una riduzione dell’incidenza di studenti poco orientati ai reali obiettivi del CdL o solamente attratti dal generale entusiasmo per il food italiano, senza che venga tenuto in debita considerazione lo sforzo richiesto per affrontare le materie scientifiche che caratterizzano il CdL. Inoltre, il calo degli iscritti nell’a.a. 2020/21 è in parte attribuibile alla situazione sanitaria contingente, che ha fortemente influenzato in maniera negativa le scelte di molti studenti e famiglie.
Il profilo degli immatricolati nel 2020/21 è caratterizzato da una prevalenza di studenti di provenienza regionale (70%), ma la percentuale di studenti provenienti da fuori regione ha subito un ulteriore incremento oltre quello registrato lo scorso anno arrivando al 30 %. Il CdL ECOCAL quindi si conferma sempre più capace di attirare anche studenti da fuori regione, grazie alla peculiarità dell’offerta didattica e delle possibilità d’iscrizione alle Lauree Magistrali in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana (SANU), in Tecnologie e Biotecnologie Alimentari (TBA) e in Agricoltura Sostenibile (AS) presenti nell’offerta formativa dell’Ateneo perugino. Le scuole secondarie di provenienza sono molto articolate: la percentuale di studenti provenienti da scuole tecniche si conferma pari a quella dello 2019/20 (30 %), si conferma il trend dello scorso anno relativo all’incremento degli studenti provenienti da scuole professionali (34%) mentre cala la percentuale di studenti provenienti da Licei (32 %). Un quadro di provenienze sempre molto articolato, legato alla peculiarità del CdL che offre un approccio formativo al food di tipo generalista.
Il numero degli studenti con il massimo voto di diploma nella scuola secondaria risulta più che raddoppiato rispetto al 2019/20, passando al 12%, mentre la classe di voto più rappresentata all’esame di maturità si conferma anche quest’anno quella tra 80 e 99 centesimi. Va sottolineato che permane un alto tasso di femminilizzazione del corso con un’incidenza di studentesse pari a circa il 70 % del totale di iscritti al primo anno.
Percorso.
Il numero di iscritti totali al CdL rimane molto alto e con questa progressione: 225 nel 2015/16, 274 nel 2017/18, 249 nel 2018/19, 240 del 2019/20, ai quali vanno aggiunti 2 studenti fuori corso del vecchio D.M. 590 nel 2018/2019 e 1 studente fuori corso del vecchio D.M. 590 nel 2020/21. Sempre nel 2020/21 la percentuale di studenti 'in corso' è stata del 72,6 %, paragonabile a quella del 2019/20 e quindi in leggero calo rispetto agli anni accademici precedenti. Con riferimento agli esami sostenuti dagli iscritti al primo anno, dopo un miglioramento progressivo (16,49 CFU nel 2015/16, 17,31 nel 2017/18, 22,66 nel 2018/19), il dato era sceso a 19,49 nel 2019/20 ed il trend in diminuzione è stato decisamente confermato nel 2020/21 dove la media di CFU si è attestata a 13,02. Un analogo trend in diminuzione è stato riscontrato tra il 2019/20 ed il 2020/21 anche negli altri CdS del DSA3. La votazione media risulta paragonabile a quella dell’a.a. passato e pari a 25,31 trentesimi, migliore rispetto ai 24,48 trentesimi del 2018/19.
Passando all’analisi dei voti medi conseguiti da tutti gli iscritti al CdL, si osserva un ulteriore miglioramento rispetto quello già rilevato nel 2019/20, infatti nel 2020/21 il voto medio raggiunto è stato di 26,32 con una deviazione standard di 3,58 (il dato non comprende lo studente rimasto nella vecchia classe di laurea D.M.590). Il voto medio inoltre risulta superiore a quello di altri CdL del Dipartimento nella stessa classe di lauree. Al pari del 2019, nel 2020 si sono laureati 49 studenti, dei quali il 58% in corso (in calo rispetto al 67 % dei laureati in corso dell’anno precedente) con una votazione che nel 30,6% dei casi (in calo rispetto al 50 % dei casi nel 2019) si collocata tra 106 e 110 e con solo 3 studenti che hanno conseguito la laurea con una votazione inferiore a 90/110.
Il tasso medio di abbandono del corso di studi, inteso come rapporto fra il numero di studenti che rinuncia agli studi e che non rinnova l'iscrizione e il totale degli iscritti dell'a.a. precedente, si conferma in diminuzione anche nel 2020/21, come già rilevato nel 2019/20. Nel 2020/21 ci sono stati infatti 38 casi di uscita, paragonabili ai 38 e 37 rilevati nel 2018/19 e 2019/20, rispettivamente, contro i 52 del 2016/17; di questi 38, soltanto 8 sono fuoriusciti per migrare ad altro corso di studi mentre ben 19 non hanno rinnovato l’iscrizione. Il dato del mancato rinnovo dell’iscrizione risulta in costante flessione negli ultimi anni ed è considerevolmente più basso di quello rilevato in altri corsi di studio del Dipartimento. Seppure ridimensionato, il fenomeno dell’abbandono rimane comunque preoccupante. I flussi in entrata ammontano a 6 casi complessivi, in risalita rispetto ai 4 del 2019/20, e riguardano studenti provenienti da altri corsi dell’Ateneo.
Secondo i dati Alma Laurea 2020, hanno frequentato regolarmente più del 75 % degli insegnamenti il 59,5 % dei laureati intervistati. Tale dato risulta più basso rispetto quello di corsi analoghi nella macro-regione del Centro Italia, dell’Italia e dell’Ateneo. Anche il livello di soddisfazione per il carico di studio degli insegnamenti, che è stato ritenuto adeguato (risposte si e più si che no) dall’83,8% degli intervistati, risulta inferiore rispetto al dato nazionale, del Centro Italia e di Ateneo. L’organizzazione degli esami risulta soddisfacente per l’81,1% degli intervistati, dato in linea con quello di Ateneo ma nettamente inferiore rispetto alle macroregioni Centro e Italia. Invece, superiori ai valori di Ateneo e paragonabili a quelli delle macroregioni Centro e Italia risultano i livelli di soddisfazione del rapporto con i docenti e del corso nel complesso, che raggiungono il 91,9% di valutazioni positive. Mentre la dotazione in aule e attrezzature per attività didattiche risulta in linea con quelle di Ateneo, è inferiori a quelle delle macroregioni Centro e Italia. Anche la dotazione di strutture informatiche è stata ritenuta meno soddisfacente rispetto agli altri benchmark. Nel complesso, la stragrande maggioranza degli intervistati (86,5%) si riscriverebbe all’Università e sceglierebbe prevalentemente lo stesso Ateneo e, nel 64,9%, in aumento rispetto al passato, lo stesso CdL dell’Ateneo. Tuttavia permane una percentuale prossima al 30 %, stabile rispetto al 2019, di studenti che intenderebbe provare un altro CdL, sia in questo che in altro Ateneo. Il dato a livello dell’Italia centrale è decisamente più contenuto.

Uscita
In termini di 'efficacia', il Nucleo di Valutazione di Ateneo osservava nel 2018 che il 75% dei neo-laureati in ECOCAL ad un anno dalla laurea aveva una occupazione. Dato superiore sia quello riscontrato nella macroregione dell’Italia centrale (67 %) sia a livello nazionale (71 %).
Non di meno l’indagine Alma Laurea sulle problematiche in uscita dei laureati si è concentrata su 34 dei 49 laureati totali in ECOCAL escludendo i laureati che già risultavano occupati nel corso degli studi. Con riferimento quindi all’efficacia del CdL in termini di una nuova occupazione ad un anno dalla laurea, solo il 5,9 % dei laureati (contro il 15,4% dello scorso anno) ha trovato una nuova occupazione. Un dato così basso è da ricollegare anche al fatto che l’88,2 % dei laureati, con un dato stabile rispetto allo scorso anno, ha proseguito gli studi universitari e si è iscritto ad un corso di Laurea Magistrale. Tale dato per il Centro Italia è appena del 69,4%, in ulteriore flessione rispetto all’anno precedente. In altri termini, dopo una formazione generalista ricevuta con ECOCAL, i laureati proseguono verso una laurea magistrale alla ricerca di una maggiore specializzazione spendibile sul mercato del lavoro. La retribuzione mensile netta media dei laureati che hanno una occupazione è di appena 200,00 euro, drasticamente in calo rispetto quella già esigua di 663,00 euro dello scorso anno, contro un valore che si conferma anche quest’anno di oltre mille euro dei laureati del Centro Italia. In termini di soddisfazione espressa per l’occupazione trovata, il dato è sconfortante: in una scala da 1 a 10 il livello di soddisfazione per il lavoro svolto relativo al CdL è di 1 contro valori superiori a 7 per gli altri benchmark. In altri termini, un maggior numero di Laureati in ECOCAL prosegue gli studi e questo anche perché il corso ha un carattere meno specializzante rispetto ad altri CdL. Questo primo livello permette inoltre di accedere a tre distinte lauree magistrali: Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana (SANU), Tecnologie e Biotecnologie Alimentari (TBA) e Agricoltura Sostenibile (AS) all’interno della quale è stato progettato un nuovo curriculum economico proprio per offrire ai laureati ECOCAL più orientati verso le discipline economiche maggiori opportunità formative e proseguire gli studi nell’Ateneo perugino.
Il 50 % degli studenti giunge alla laurea con meno di 23 anni ed il 7,9 % (dato quasi doppio rispetto allo scorso anno) si laurea con più di 27 anni. La provenienza scolastica dei laureati è stata per il 65,8% dai licei, in prevalenza scientifico (34,2 %) e delle scienze umane (18,4 %) quindi classico (10,5 %) e linguistico (2,6 %), per il 18,4 % da istituti tecnici e per il 13,2% da istituti professionali. Nel 63,2 % dei casi il diploma scolastico è stato conseguito nello stesso territorio provinciale della sede universitaria, contro un 31% di studenti di fuori regione; dato questo ultimo in ulteriore aumento rispetto al passato. Il voto medio del diploma è stato di 81,7 e nel 24,3 % dei casi si sono iscritti studenti provenienti da precedenti esperienze universitarie. Come già sottolineato, il 73,7 % dei laureati, in significativo incremento rispetto lo scorso anno, si laurea in corso, e il 18,4% entro un anno fuori corso con una durata media complessiva degli studi di 3,7 anni, in calo rispetto all’anno precedente, e con un voto medio alla laurea di 104,1, pressoché stabile. Nel 18,9 % dei casi gli studenti hanno usufruito di una borsa di studio. Nel 91,9 % dei casi gli studenti si dichiarano totalmente o parzialmente soddisfatti del corso e nel 64,9 % dei casi, in aumento di 20 punti percentuale rispetto all’anno precedente, si riscriverebbe allo stesso CdL. Un 16,2 %, in calo di circa il 50% rispetto l’anno precedente, si iscriverebbe allo stesso Ateneo ma a diverso corso di laurea. Comunque, nel 100% dei casi gli intervistati intendono proseguire negli studi per conseguire una Laurea Magistrale. In merito alle aspettative lavorative, l’83,8 % di loro desidera acquisire essenzialmente una professionalità da spendere nel mercato del lavoro, nel 59,5 % dei casi costruirsi una carriera e nel 78,4 % avere una buona possibilità di guadagno. La ricerca di un lavoro stabile e sicuro è stabile rispetto al passato, ricevendo il 78,4% delle preferenze. Il 59,5% % degli intervistati è disponibile a lavorare con il settore privato e l’81,1% opterebbe per il tempo pieno, con un contratto per l’83,8 % a tutele crescenti. Praticamente la totalità dei laureati è inoltre disponibili a spostarsi per motivi di lavoro, anche con cambi di residenza (37,8 %) o con spostamenti frequenti senza cambio di residenza (32,4 %). Il 35 % (in aumento di 11 punti rispetto l’anno passato) è disponibile ad un contratto di lavoro a tempo determinato mentre nel 51,4 % dei casi, molto superiore al 35 % dello scorso anno, la soluzione di lavoratore autonomo o in conto proprio sembra rappresentare una soluzione soddisfacente. In merito a tale aspetto i dati in uscita, ad un anno dalla laurea, confermano un buon tasso di occupazione ma caratterizzato da forme contrattuali non standard o legate ad esperienze formative e di stage.
Risultati in termini di occupabilità
Le seguenti osservazioni sono state formulate analizzando i dati Alma Laurea e i questionari di fine carriera del DSA3 riferiti all'anno di laurea 2020, nonché considerandogli incontri con gli studenti nell’ambito dei seminari organizzati per l’Orientamento nel 2020. Alma Laurea nel 2020 ha realizzato l’indagine annuale ad un anno dalla laurea su un campione di 47 laureati intervistati di cui 38 rispondenti. Dall’analisi dei dati emergono i seguenti profili: ad un anno dalla laurea l’88,2 % dei laureati risulta iscritto ad un corso di Laurea Magistrale, contro un 69,4 % registrati su altri corsi di laurea della stessa classe nelle Università dell’Italia centrale. Questo rappresenta l’elemento sostanziale e più rilevante del corso: i laureati non cessano la loro carriera universitaria ma decidono di completare la loro preparazione specializzandosi in un percorso Magistrale. Sempre ad un anno dalla laurea, i laureati iscritti ad una laurea magistrale, e che si dedicano a tempo pieno allo studio o ad un tirocinio, sono circa il 79,4 % contro un 57,8 % rilevato a livello di Italia centrale. Nel 5,9 % dei casi i laureati risultano 'occupati' (pur essendo alcuni di loro iscritti ad una Laurea Magistrale). Il dato, a livello dell’Italia centrale, raggiunge il 23,3 %. Un aspetto di rilievo è rappresentato dalla retribuzione media che nel 2018 era di 1.126 euro mensili, scesa nel 2019 ad appena 663 euro ed in drastico ulteriore calo nel 2020 dove risulta pari ad appena 200 euro, contro i 1.078 euro dell’Italia centrale. Al calo del 2019, giustificato da una serie di fattori quali la crisi economica ed occupazionale e l’occupazione a tempo parziale o stagionale di molti studenti che permangono anche oltre la Laurea di primo livello e che lavorano per poter sostenere gli studi nell’attesa di una occupazione più consona alla loro preparazione e al percorso seguito, si aggiunge la crisi legata all’emergenza sanitaria, che nel 2020 ha letteralmente impedito o seriamente ostacolato tutta una serie di attività comprese quelle connesse a servizi di ristorazione o di baby-sitting in cui spesso trovano una fonte di guadagno gli studenti . Per i laureati occupati, il livello di soddisfazione per il lavoro svolto, in una scala da 1 a 10, è pari ad 1, in calo rispetto al valore pienamente sufficiente di 6,5 del 2019, ed inferiore ai livelli di soddisfazione media dei colleghi della Classe L/26 sia a livello nazionale e di Ateneo (entrambi 7,7) e a livello dell’Italia centrale (7,4). Il dato del 2020 è sicuramente legato alla contingenza storico-sanitaria. Occorre perciò una visione di più lungo periodo per ottenere indicazioni più robuste circa l’efficacia del percorso formativo. In generale, gli elementi distintivi del corso rispetto ad altri percorsi in Classe L/26 risultano i seguenti: un maggiore tasso di prosecuzione degli studi legato ad un modello di formazione generalista sul food, che orienta i neo laureati in ECOCAL verso lauree magistrali per acquisire abilità professionali non acquisite nel primo livello universitario; un maggior numero di studenti lavoratori con occupazioni precarie, un maggior afflusso di studenti fuori regione.
Per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati, il Consiglio del Corso di Laurea in Economia e cultura dell’alimentazione ha organizzato, o partecipato, alle seguenti iniziative e/o incontri dedicati agli studenti, laureandi e neo-laureati:
- Incontro di consultazione con le Parti Sociali del 7 maggio 2020 dal titolo: 'Gli studenti del CdL in ECONOMIA e CULTURA dell’ALIMENTAZIONE incontrano la Moderna GDO Cooperativa ' che si è tenuto in modalità online su piattaforma TEAMS ed è stato organizzato dal Presidente del CdL ECOCAL; tale incontro rientrava nelle attività previste e programmate dal Gruppo di Riesame che hanno il duplice obiettivo di promuovere la figura del Laureato in ECOCAL nei confronti del mondo del lavoro e di coinvolgere quanto più possibile il settore Agroalimentare nella progettazione dell’offerta formativa; si ritiene infatti che una continua analisi delle esigenze delle imprese in termini di competenze dei futuri dirigenti sia cruciale nel processo di costruzione e di erogazione dell’offerta formativa del CdL e del DSA3 nella sua interezza. L'iniziativa, inoltre, è stata particolarmente utile in vista della revisione degli ordinamenti didattici per rinnovare l’offerta formativa del DSA3 a partire dall’Anno Accademico 2020-2021, per raccogliere i pareri e i suggerimenti di autorevoli professionisti. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosissimi studenti e docenti del CdL ed ha rispettato a pieno quelle che erano le aspettative: migliorare le conoscenze reciproche e gettare le basi per un’intensa attività di collaborazione sia a livello formativo (tirocini, stage, tesi, seminari) che di progettazione didattica futura. Dopo una dettagliata presentazione del DSA3 e della figura del Laureato in ECOCAL, grande dettaglio descrittivo è stato fornito riguardo alla complessa organizzazione della GDO Cooperativa in generale e di COOP CENTRO ITALIA e PAC 2000A CONAD in particolare; molto utile è stato il riferimento alle più recenti indicazioni comunitarie in tema di settore agroalimentare, come ad esempio il “From farm to fork” che costituirà sicuramente il banco di prova di tutti i futuri laureati in questo ambito.
Sicuramente il dato più interessante che è emerso è quello relativo alla preparazione fortemente multidisciplinare dei laureati ECOCAL, che risulta essere adeguata alla complessa struttura della moderna GDO, che spazia dai processi produttivi, alla trasformazione ed alla commercializzazione, sempre con grande attenzione agli aspetti etici, storici, qualitativi, nutrizionali ed ovviamente economici: in pratica il piano di studi di ECOCAL.
Anche la partecipazione degli studenti e dei docenti in fase di discussione è stata molto buona e sicuramente fruttuosa per tutti. Per cui, oltre alle competenze tecnico-scientifiche, vengono citati i video curriculum (autopresentazione dei candidati con video di tre minuti), che vanno curati anche nella forma (abbigliamento, sfondo, qualità del prodotto) e devono dar prova anche dei soft skills del candidato; è importante la disciplina e la preparazione anche per i colloqui di lavoro, per conoscere bene la posizione a cui si aspira. Molto importanti anche la conoscenza di sé, la capacità di relazione, le capacità legate al problem solving.
Sono stati inoltre organizzati due interessanti Seminari con professionisti del settore alimentare, ed in particolare in data 3 dicembre 2020 in modalità online si è tenuto il seminario dal titolo Grani antichi e moderni tra scienza e fake news nutrizionali, tenuto dal dott. SERGIO SALVI. La transizione dai grani antichi ai grani moderni è stata descritta ricapitolando l’opera di miglioramento genetico del frumento avviata agli inizi del ‘900 da Nazareno Strampelli e completata negli anni ’60 da Norman Borlaug. Dopo aver illustrato le argomentazioni che da qualche tempo vengono allegate per giustificare il ritorno in coltura dei grani antichi, si sono passate in rassegna alcune tra le principali ricerche scientifiche pubblicate nell’ultimo decennio al fine di analizzare gli aspetti salienti che sono alla base del confronto-scontro tra grani antichi e moderni: quantità del glutine, caratteristiche del glutine e malattia celiaca; presunte intolleranze al glutine, FODMAPs, inibitori enzimatici, vital gluten; dieta gluten-free; caratteristiche di amido, fibra, metaboliti e antiossidanti; grani antichi e malattie cronico-degenerative. Il seminario è terminato con una proposta di linee guida generali per l’allestimento di studi clinici idonei a chiarire le presunte proprietà salutistiche attribuite ai grani antichi.
In data 10 dicembre 2021, sempre in modalità online, si è tenuto un altro interessante seminario dal titolo Il microbiota intestinale, la salute parte dall’intestino, tenuto dalla dott.ssa Valentina Stacchiotti. Nella prima parte del seminario sono stati trattati: terminologia; prima colonizzazione (modalità di parto e allattamento); i principali metaboliti batterici e la loro influenza a livello intestinale, immunitario e metabolico; stabilità e ricchezza microbica nelle varie fasi della vita; fattori disbiotici (terapia antibiotica e dieta modello occidentale). Nella seconda parte del seminario si è parlato della dieta come modulatore del microbiota intestinale; verrà approfondito il modello dietetico occidentale, il modello mediterraneo e i loro effetti a livello intestinale (e conseguentemente a livello immunitario e metabolico).
Entrambi i seminari hanno visto un’ampia partecipazione di studenti, laureati e professionisti arrivando a toccare le 180 presenze online.
- Job placement di DSA3 (http://dsa3.unipg.it/index.php/job-placement-laureati): il DSA3 ha organizzato un servizio dedicato ai laureati dei propri CdS per rafforzare e specializzare i servizi gi offerti dall'Ateneo tendenti a: i, migliorare l'efficacia dei servizi agli studenti; ii, migliorare l'efficacia dei servizi alle imprese; iii, creare una community tra i laureati in Scienze agrarie di Perugia; iv, mantenere un collegamento stabile tra DSA3 e i laureati. Gli strumenti adottati sono: i, mailing list dei laureati in agraria di Perugia; ii, banca dati dei curricula; iii, incontro domanda/offerta; iv, network tra i laureati.
Gli incontri realizzati 29/10/2020 Opinioni enti e imprese con accordi di stage / tirocinio curriculare o extra-curriculare QUADRO C3 online sulla piattaforma Teams a causa della pandemia di COVID-19 sono stati i seguenti: 1) 29 settembre 2020 - Gestione dell’azienda agraria: Dr. Emanuele Bizzi (Direttore azienda agricola La Pucciarella); Dr. Giacomo Italiani (Responsabile oliveti Gruppo Farchioni); 2) 13 ottobre 2020 - Pubblica amministrazione: Dr.ssa Francesca Cionco (Unione europea); 3) 27 ottobre 2020 ¿ L’industria alimentare: Dr.ssa Chiara Falcioni (Ambruosi&Viscardi), Dr.ssa Chiara Monotti (Barilla).
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