Offerta Formativa 2022/23 - Regolamento 2022

Corso di laurea in Scienze della formazione primaria

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
I laureati nel corso di laurea magistrale della classe LM-85 bis devono aver acquisito solide conoscenze nei diversi ambiti disciplinari oggetto di insegnamento e la capacità di proporle nel modo più adeguato al livello scolastico, all'età e alla cultura di appartenenza degli allievi con cui entreranno in contatto. A questo scopo, è necessario che le conoscenze acquisite dai futuri docenti nei diversi campi disciplinari siano, fin dall'inizio del percorso, strettamente connesse con le capacità di gestire la classe e di progettare il percorso educativo e didattico. Inoltre essi dovranno possedere conoscenze e capacità che li mettano in grado di aiutare l'integrazione scolastica di bambini con bisogni speciali.

In particolare devono:
a) possedere conoscenze disciplinari relative agli ambiti oggetto di insegnamento (linguistico-letterari, matematici, di scienze fisiche e naturali, storici e geografici, artistici, musicali e motori);
b) essere in grado di articolare i contenuti delle discipline in funzione dei diversi livelli scolastici e dell'età dei bambini e dell'assolvimento dell'obbligo d'istruzione;
c) possedere capacità pedagogico-didattiche per gestire la progressione degli apprendimenti, adeguando i tempi e le modalità al livello dei diversi alunni;
d) essere in grado di scegliere e utilizzare di volta in volta gli strumenti più adeguati al percorso previsto (lezione frontale, discussione, simulazione, cooperazione, mutuo aiuto, lavoro di gruppo, nuove tecnologie);
e) possedere capacità relazionali e gestionali in modo da rendere il lavoro di classe fruttuoso per ciascun bambino, facilitando la convivenza di culture e religioni diverse, sapendo costruire regole di vita comuni riguardanti la disciplina, il senso di responsabilità, la solidarietà e il senso di giustizia;
f) essere in grado di partecipare attivamente alla gestione della scuola e della didattica collaborando con i colleghi sia nella progettazione didattica, sia nelle attività collegiali interne ed esterne, anche in relazione alle esigenze del territorio in cui opera la scuola.

In coerenza con gli obiettivi indicati, il corso di laurea magistrale prevede, accanto alla maggioranza delle discipline, uno o più laboratori pedagogico-didattici volti a far sperimentare agli studenti in prima persona la trasposizione pratica di quanto appreso in aula e, a iniziare dal secondo anno, attività obbligatorie di tirocinio indiretto (preparazione, riflessione e discussione delle attività, documentazione per la relazione finale di tirocinio) e diretto nelle scuole. Le attività di tirocinio, per complessive 600 ore pari a 24 crediti formativi universitari, devono svilupparsi ampliandosi via via dal secondo anno di corso fino al quinto e devono concludersi con una relazione obbligatoria. Il tirocinio è seguito da insegnanti tutor e coordinato da tutor coordinatori e tutor organizzatori distaccati a tempo parziale e a tempo pieno presso il Corso di Laurea. Prevede attività di osservazione, di lavoro in situazione guidata e attività in cui lo studente sia pienamente autonomo. Il percorso va articolato prevedendo, dal secondo anno, una parte di tirocinio nella scuola dell'infanzia.

Il corso di laurea si conclude con la discussione della tesi e della relazione finale di tirocinio che costituiscono, unitariamente, esame avente anche valore abilitante all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. A tale scopo la commissione, nominata dalla competente autorità accademica, è integrata da due docenti tutor e da un rappresentante ministeriale designato dall'Ufficio scolastico regionale. La tesi di laurea verte su tematiche disciplinari collegate all'insegnamento che possono avere relazione con l'attività di tirocinio.

Al termine del percorso i laureati della classe conseguono l'abilitazione all'insegnamento per la scuola primaria e dell'infanzia. Il conseguimento del titolo è l'esito di una valutazione complessiva del curriculum di studi, della tesi di laurea e della relazione di tirocinio da parte di una commissione composta da docenti universitari integrati da due tutor e da un rappresentante ministeriale nominato dagli Uffici scolastici regionali.

Quota oraria per cfu nelle diverse attività:
1 cfu di lezione: 6 ore 1 cfu di laboratorio disciplinare: 16 ore, 1 cfu di tirocinio: 25 ore

Per quanto riguarda le lezioni, 1 CFU corrisponde a 6 ore di presenza in aula. Per ciascuno degli insegnamenti caratterizzanti dell'area 1 (I saperi della scuola), è necessario che si tenga conto dei due ordini di scuola per i quali il corso di laurea abilita. Pertanto esempi, esercizi e proposte didattiche devono essere pensati e previsti sia per la scuola dell'infanzia che per la scuola primaria. Gli insegnamenti possono comprendere un congruo numero di ore di esercitazione.

Gli 8 CFU per attività a scelta dello studente dovranno essere coerenti con il percorso di formazione professionale dell'insegnante di scuola dell'infanzia e primaria.

Per i laboratori, 1 CFU corrisponde a 16 ore di attività in presenza per gruppi di 20-25 studenti, eventualmente integrate dal lavoro individuale dello studente e verificato dal responsabile del laboratorio. La responsabilità dei 20 laboratori didattici è affidata ai docenti dei corrispondenti insegnamenti. Per la conduzione dei gruppi di laboratorio, i docenti si potranno avvalere della collaborazione dei tutor coordinatori e dei tutor organizzatori.

Per quanto riguarda i laboratori di lingua inglese, si ravvisa la necessità di stabilire convenzioni con il Centro Linguistico di Ateneo affidando ad esso le verifiche annuali, così da preparare gli studenti alla prova di idoneità di lingua inglese di livello B2. I contenuti di tali laboratori dovranno essere diversificati in base agli esiti delle valutazioni annuali.

Per il tirocinio 1 CFU equivale a 25 ore di attività dello studente. Esso prevede attività di osservazione, di lavoro in situazione guidata e di attività in cui lo studente sia pienamente autonomo.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Finalità
Il CdS magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria è regolamentato dal D.M. n. 249/2010 e si articola in un percorso didattico della durata di 5 anni. L'obiettivo generale del CdS è la formazione degli insegnanti della Scuola dell'infanzia e della Scuola primaria, fornendo loro le competenze professionali per l'accoglienza, l'inclusione e la formazione di tutti gli alunni, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali del Ministero dell'Istruzione e della giurisprudenza scolastica Italiana ed Europea.

Ammissione
Il CdS è a numero programmato nazionale e vi si accede previo superamento di un test. Il numero di posti disponibili per l'immatricolazione è indicato ogni anno con decreto ministeriale sulla base delle esigenze dell'organico scolastico.

Percorso didattico
Il CdS prevede un percorso didattico che valorizza la teoria, la pratica e la ricerca pedagogica e didattica. I contenuti didattici del CdS fondano sulle conoscenze da insegnare (disciplinari) e sulle conoscenze per insegnare (metodologico-didattiche), con l'obiettivo di preparare il futuro insegnante a divenire un protagonista dell'innovazione pedagogica e didattica, attraverso una visione di formazione continua che gli consenta di costruire la propria identità professionale attraverso l'agire consapevole.

Ordinamento didattico
L'ordinamento didattico del CdS comprende attività da svolgere in aula (insegnamenti e laboratori) e negli istituti scolastici pubblici e paritari (tirocinio diretto e indiretto).
Gli insegnamenti, i laboratori e i tirocini permettono allo studente di acquisire attitudini e competenze nelle seguenti aree di apprendimento:

- Area pedagogico-didattica
- Area scientifico-matematica
- Area dei linguaggi
- Area psicologica e sociologica
- Area storico-sociale
- Area giuridica

Il tirocinio diretto e indiretto
Il tirocinio obbligatorio, diretto e indiretto, è una esperienza caratterizzante di questo CdS e si sviluppa dal secondo al quinto anno, permettendo allo studente di vivere concretamente l'agire didattico, interagendo con i propri tutor universitari e scolastici. Momenti fondamentali del tirocinio, accanto all'apprendimento formale e non formale, sono l'analisi e la documentazione delle pratiche vissute in classe e la progettazione di percorsi didattici.

Prova finale abilitante
Il superamento della prova finale, alla quale lo studente è ammesso dopo aver acquisito tutti i crediti formativi previsti dal piano di studio, abilita il laureato all'insegnamento nella Scuola dell'infanzia e nella Scuola primaria.
La prova finale prevede la discussione pubblica della relazione finale di tirocinio e dell'elaborato di tesi.

Ambiti lavorativi
La LM a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria è l'unico titolo abilitante per chi desideri intraprendere la professione di insegnante nella Scuola dell'infanzia e nella Scuola primaria, pubblica e paritaria.

Prospettive occupazionali
Il CdS garantisce solide prospettive occupazionali, a un anno dal conseguimento del titolo lavora già il 90% circa dei laureati, considerato che le immatricolazioni sono commisurate alle effettive esigenze di insegnanti rilevate ogni anno nel sistema scolastico nazionale.
Conoscenze richieste per l'accesso
Secondo le disposizioni previste dal DL 10 settembre 2010, n. 249, in deroga a quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270, possono essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Scienze della formazione primaria:
1) quanti siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado;
2) quanti siano in possesso di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

Ai fini dell'ammissione, oltre ai suddetti requisiti curriculari, è necessario dimostrare il possesso o l'acquisizione di una adeguata preparazione personale. Tale preparazione sarà verificata attraverso una prova di accesso, che si svolgerà prima dell'avvio dell'anno accademico.
Il corso di laurea magistrale è a numero programmato. Il numero di posti, la data, i contenuti e le modalità della prova di selezione sono determinati di anno in anno con decreto del Ministro. Il regolamento didattico del corso di laurea magistrale indicherà gli obblighi formativi aggiuntivi da assegnare agli
studenti che siano stati ammessi con votazioni inferiori a prefissate votazioni minime.
Modalità di ammissione
Il CdS è a numero programmato nazionale e prevede una prova di ammissione con test a risposta multipla. Il numero di posti e le caratteristiche della prova sono stabiliti annualmente da apposito decreto Ministeriale. La prova consiste nella soluzione di ottanta (80) quesiti che presentano quattro opzioni di risposta, tra le quali il candidato deve individuare quella corretta, sui seguenti argomenti:

a. Competenza linguistica e ragionamento logico;
b. Cultura letteraria, storico-sociale e geografica;
c. Cultura matematico-scientifica.

Il bando illustra nel dettaglio ogni ulteriore aspetto relativo allo svolgimento, alla valutazione e alla formulazione della graduatoria finale della prova di ammissione.

Il bando e l'esito del concorso saranno resi noti mediante pubblicazione su l’Albo on line dell’Università degli Studi di Perugia - http://www.unipg.it/albo-ufficiale - e la pagina dedicata ai Corsi di Studio ad accesso programmato.

Per l'a.a. 2022-2023 il CdS ha ampliato la numerosità della classe fino ad arrivare alla sua massima capienza di 220 posti.
Orientamento in ingresso
Le principali azioni di orientamento in ingresso dell'Università degli Studi di Perugia sono:

Progetto ClickOrienta: portale di orientamento con contenuti video relativi ai corsi di laurea di primo livello.

Le principali azioni di orientamento in ingresso dell'Università degli Studi di Perugia a cui ha partecipato il CdS sono: Progetto ClickOrienta: portale di orientamento con contenuti video relativi ai corsi di laurea di primo livello e OPEN DAY UNIPG dei corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico che si sono tenuti dal 28 marzo al 07 aprile 2022. CdS ha svolto in streaming la sua giornata di presentazione.

Disabilità e DSA
L'Ateneo ha nominato un proprio delegato per le problematiche relative alla disabilità e ai DSA e un referente di ogni Dipartimento, per informare, consigliare e assistere le studentesse e gli studenti che necessitino di assistenza. Il referente del Dipartimento FiSSUF è la prof.ssa Annalisa Morganti (annalisa.morganti@unipg.it).

Orientamento in ingresso del CdS
Il CdS ha istituito una Commissione Orientamento e Tutorato che promuove iniziative di orientamento informativo attraverso un ricevimento, in presenza e/o telefonico - online, riguardante la prova di ammissione al corso, la sua struttura didattico-organizzativa e i principali sbocchi occupazionali.
Orientamento e tutorato in itinere
Lo svolgimento del tirocinio diretto presso le istituzioni scolastiche è un elemento chiave del CdS. Lo studente è accompagnato e assistito durante questo percorso che svolge presso le scuole dell'infanzia e primarie accreditate dagli Uffici Scolastici Regionali, da tre figure differenti, con differenti funzioni:

- tutor accogliente: insegnante presente nella scuola dove svolge il tirocinio, con la funzione di guida, monitoraggio, supporto di tutte le attività educative e didattiche messe in campo dallo studente presso i contesti della scuola dell'infanzia e primaria.
- tutor coordinatore: insegnante che svolge parte del suo servizio presso il CdS, con la funzione di monitorare l'andamento del tirocinante nelle sedi scolastiche, di condividere con il tutor accogliente elementi di criticità o potenzialità che possono evidenziarsi durante il percorso di tirocinio. Lo studente è aiutato da questa figura nel riflettere sull'esperienza vissuta in classe o sezione alla luce delle conoscenze e abilità richieste.
- tutor organizzatore: insegnante che a tempo pieno svolge il suo compito presso il CdS, avente una funzione di coordinamento e gestione dell'intero gruppo dei tutor e con le singole istituzioni scolastiche, sedi di tirocinio.

Tutte le attività del tirocinio vengono diffuse, monitorate e gestite attraverso la piattaforma di Ateneo, Unistudium, a cui tutti gli studenti hanno accesso riservato.

Disabilità e DSA
L'Ateneo ha nominato un proprio delegato per le problematiche relative alla disabilità e ai DSA e un referente di ogni Dipartimento, per informare, consigliare e assistere le studentesse e gli studenti che necessitino di assistenza. Il referente del Dipartimento FiSSUF è la Dott.ssa Moira Sannipoli (moira.sannipoli@unipg.it).

Orientamento in ingresso del CdS
Il CdS ha istituito una Commissione Orientamento e Tutorato che promuove iniziative di orientamento e tutorato in itinere attraverso un ricevimento, in presenza e/o telefonico - online.

Il CdS ha attivato i seguenti servizi di tutorato in itinere:

Tutorato personale: ogni studente può avere un tutor personale che assiste lo studente per tutto il suo percorso formativo. Costituisce dovere integrato con l'attività didattica, per tutti i docenti e i ricercatori afferenti al CdS, rendersi disponibile per le eventuali attività di tutorato in itinere richieste dai singoli studenti.

A partire dall’a.a. 2020-21 le attività di tirocinio sono state definite ed organizzate nella forma del 'Regolamento di Tirocinio', documento che accompagna ed integra il già esistente 'Progetto di tirocinio' del CdS maggiormente orientato ad illustrare la cornice teorico-metodologica delle attività svolte dai tutor e dagli studenti.

L’Università degli Studi di Perugia offre gratuitamente la possibilità di sostenere colloqui individuali di orientamento guidati da personale di alta professionalità ed esperienza, rivolti a diverse tipologie di studenti.
Numero degli iscritti
Si apprezza il trend positivo costante degli iscritti (iC00d): 752 (2020/2021), 710 (2019/2020), 641 (2018/2019). Gli immatricolati puri (iC00b) nel 2020 sono 80, gli avvii di carriera al primo anno (iC00a) sono 140. Gli iscritti regolari (iC00e) nel 2020 sono 682, dato che conferma il trend positivo nella regolarità di carriera degli studenti iscritti a questo cds. La prevalenza degli iscritti provenienti dall’Umbria si legge nella peculiarità del cds (24,3% provenienti da altre regioni nel 2020, iC03), che registra una distribuzione omogenea dell’offerta sul territorio italiano, e consiglia alle aspiranti matricole la scelta di atenei vicini alla residenza, considerata l’intensa attività di tirocini presso gli istituti scolastici durante il ciclo di studi. Il trend del rapporto tra flussi in entrata e in uscita è positivo, con il 3,8% di iscritti che hanno abbandonato gli studi nel 2019 (iC24) e l’1,1% di iscritti che hanno proseguito la carriera al secondo anno in un differente ateneo (iC23), il cds conferma il suo percorso peculiare che è caratterizzato dalla stabilità di frequenza nel quinquennio. La percentuale di laureati entro il corso normale del cds (iC22) è salita al 76% (2020), dal 64,1% (2019). Permangono deboli e statisticamente irrilevanti i dati degli indicatori di internazionalizzazione (iC10, iC11, iC12).
Risultati in termini di occupabilità
Analizzando il tasso di occupazione a un anno dalla laurea (iC06TER, AlmaLaurea, cds riesame, 2020), il cds emerge per impatto professionale e occupabilità dei laureati, con un tasso medio di 82,5% in Italia (82,9% Unipg). A tre anni dal titolo (iC07) la percentuale di laureati che lavorano è pari all’89,7% (2020), in aumento rispetto al dato 2019 (76,5%), questo dato, come intuibile, riflette anche le crescenti esigenze di riorganizzazione e rinnovamento generazionale del sistema scolastico nazionale, nate durante la crisi sanitaria pandemica, che stanno determinando un aumento delle assunzioni in ruolo e degli incarichi di supplenza nella docenza ordinaria o nel sostegno. Inoltre, con le nuove graduatorie provinciali per le supplenze (gps), varate nel 2020, potranno insegnare alle scuole dell'infanzia e primarie anche i docenti non ancora laureati, iscritti al terzo, quarto o quinto anno del cds in Scienze della formazione primaria. Il dato dei laureati complessivamente soddisfatti del cds (iC25) si attesta nel 2020 al 93,5% (95% nel 2019), mentre, il dato dei laureati che si iscriverebbero di nuovo allo stesso cds (iC18) è dell’83,8% (2020), in crescita rispetto al 72,3% (2019). Il dato AlmaLaurea 2020 dei laureati occupati che hanno notato un miglioramento nel proprio lavoro dovuto alla laurea è dell’85,7%, invece, l’82,4% degli occupati, dichiara di aver ricevuto all’università una formazione adeguata alle esigenze della professione. Degno di nota, in prospettiva nazionale e di ateneo, è il crescente interesse dei laureati del cds per i percorsi di formazione/qualificazione post-laurea, per AlmaLaurea 2020, il 33,3% ha partecipato ad almeno una di queste attività.
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