Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024

Corso di laurea in Produzioni animali

Attività Formative

Tirocinio
Il Corso di Laurea in Produzioni Animali, sin dalla sua attivazione, ha previsto la compilazione di un breve questionario da parte dei tutori aziendali delle aziende convenzionate con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali per lo svolgimento del Tirocinio Pratico Applicativo: tale questionario consente di avere delle informazioni di ritorno sul livello di preparazione e di interesse degli studenti durante la fase di stage aziendale.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
Per essere ammessi alla discussione della prova finale occorre aver acquisito tutti i CFU previsti nel piano di studio del corso, relativi ad esami, idoneità e verifiche della frequenza, per un totale di 174 CFU, in considerazione del fatto che le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo prevedono l'acquisizione di 6 CFU. Tali attività consistono nella elaborazione di uno studio su un tema di rilevante interesse per il settore; in particolare, l'elaborato sarà sviluppato su un argomento teorico-pratico attinente alle produzioni animali. La scelta dell'argomento inerente all'elaborato e/o alla relazione è effettuata dal laureando in funzione dei propri interessi scientifici e professionali e della tipologia delle attività di ricerca e sperimentazione svolte dai docenti dei Dipartimenti. Il laureando, a tale fine, individua la disponibilità di un docente guida dei Dipartimenti che possa seguire la preparazione dell'elaborato, verificare l'impegno operativo del laureando durante la sua preparazione e di valutarne la completezza prima della discussione. Il docente guida, inoltre, è incaricato di fungere da relatore durante la discussione della prova finale. La prova finale consiste nella presentazione e discussione dell'elaborato davanti ad una apposita commissione. La valutazione seguirà i criteri stabiliti nel Regolamento didattico del CdL e dei Dipartimenti. La valutazione è espressa in centodecimi con eventuale lode.
Modalità di svolgimento della prova finale
Le modalità di svolgimento della prova finale sono stabilite nell'allegato D al Regolamento Didattico del CdS. Più precisamente:
Le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio prevedono un carico didattico pari a 6 CFU.
Tali attività consistono nella elaborazione di uno studio su un tema relativo al settore delle Produzioni Animali, attraverso documentazione, sperimentazione e/o ricerca inerenti i diversi aspetti delle scienze delle produzioni animali e nella relativa esposizione orale. La scelta dell'argomento inerente all'elaborato è effettuata dal laureando in funzione dei propri interessi scientifici e professionali e della tipologia delle attività di ricerca e sperimentazione svolte dai docenti dei Dipartimenti concorrenti. Il laureando, a tale fine, individua la disponibilità di un docente tutore (relatore), appartenente al Consiglio Intercorso (CI) con il quale concorda l'argomento della prova.
La prova finale del laureando consiste nella presentazione e discussione dell'elaborato, che può essere anche redatto in lingua inglese, davanti ad una apposita commissione. La Commissione esprime la valutazione della prova finale, in centodecimi, sia verificando la capacità del laureando di esporre e di discutere con chiarezza e padronanza l'argomento concordato e la completezza e congruità dei contenuti, sia tenendo in considerazione la valutazione globale del curriculum del laureando. Il punteggio finale è assegnato sulla base di parametri proposti dal CI e approvati dal CDMEV.

Nel corso dell'ultimo A.A. sono state discusse le seguenti prove finali:

- Analisi della cooperativa agrozootecnica Carestello: ipotesi di un nuovo modello produttivo ecologico e sostenibile
- Analisi microbiologiche in un salumificio umbro in applicazione del sistema di autocontrollo
- Caratteristiche reologiche di hamburger di bovino prodotti con estratti polifenolici dell'industria elaiotecnica
- Clostridium botulinum: attivazione del sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF) per un caso di botulismo
- Controllo dello sviluppo microbico sulle carcasse di bovino mediante l'impiego di un tessuto non tessuto 'bacteria catcher' dopo la macellazione
- Effetto del sistema di caccia sulle caratteristiche qualitative delle carni di cinghiale
- Evoluzione di una piccola zienda zootecnicadella vampagna di Gubbio tra mezzadia, presente e sfide future
- Identificazione su base molecolare di ceppi di microalghe del genere Prototheca patogene per le bovine da latte
- Il fototrappolamento come strumento per lo studio e la gestione della fauna nella parte sud-occidentale dell'Umbria
- Il Residual Feed Intake e suoi effetti tecnici ed ambientali nell'allevamento bovino da carne: il caso dei vitelli conferiti al Centro Genetico dell'Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne
- Il tumore intranasale enzootico degli ovicaprini
- Impiego del seme sessato nella bufala Mediterranea: aspetti tecnici e prospettive future
- Interfaccia selvatico-domestico come rischio di trasmissione delle malattie infettive: analisi di un'azienda faunistico-venatoria del Centro Italia
- La circonferenza del musello nei bovini italiani da carne: un potenziale nuovo indicatore morfometrico
- La razza bovina Valdostana: biodiversità e folklore della tradizione
- La valutazione del tenperamento nei torelli in prova di peformance presso il Centro Genetico ANABIC: un ulteriore strumento di selezione
- L'esercizio dell'attività apistica in ambiente agricolo: problematiche attuali nell'area della Tuscia e possibili interventi migliorativi
- Metodologia e tecniche di giudizio per le razze bovine italiane da carne
- Monitoraggio e gestione delle parassitosi in un allevamento di alpaca
- Nuove minacce da artropodi per l'apicoltura italiana
- Pascolo e pascolamento della vacca da latte: aspetti dietetico-nutrizionali
- Performance produttive di tipi genetici avicoli a lento accrescimento allevati in agroforestry
- Residui di farmaci anticoccidici in alimenti di origine animale
- Sistemi zootecnici semi-estensivi e salvaguardia del territorio. Il caso del progetto Life IMAGINE
- Zootecnia nelle aree montane ed il suo rapporto con la fauna selvatica

Informazioni più dettagliate e relativa modulistica sono reperibili nel sito web del CdS.
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