Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024
Corso di laurea in Politiche e servizi sociali
Attività Formative
Tirocinio |
Il Dipartimento di Scienze Politiche raccoglie dati sulle opinioni di enti e imprese che ospitano gli studenti per attività di stage e tirocinio. Le attività di tirocinio previste dal CdS hanno una forte connotazione professionalizzante e mirano a fornire, nel rispetto di precisi obiettivi formativi, strumenti e tecniche per operare in tutte le fasi dell'intervento sociale per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi in situazione di bisogno e disagio, anche promuovendo e gestendo la collaborazione con organizzazioni di volontariato e del terzo settore. L'organizzazione e la gestione di tali attività prevede un processo complesso, sia dal punto di vista interno, sia dal punto di vista dei rapporti con il territorio che necessita costante monitoraggio. Il sistema prevede la compilazione di un questionario on line che viene compilato a fine attività sia da parte del tirocinante che del tutor aziendale. Nell'ultimo anno accademico sono stati attivati 14 tirocini di cui sono state restituite 12 schede di valutazione. Da essi emerge come il 100% degli enti valutino come “ottima” la complessiva esperienza di tirocinio. Nelle parti del questionario dedicate ai commenti liberi la formazione degli studenti viene ritenuta adeguata rispetto alle attività formative e professionali proposte e le attese sono soddisfatte. Viene inoltre segnalata la coerenza tra gli obiettivi formativi definiti prima dell'inizio dello stage e le attività effettivamente svolte. La valutazione sulle caratteristiche e sulle capacità degli studenti in tirocinio sono apprezzate, con particolare riferimento al grado di interesse e di motivazione dimostrati, all'effettiva assunzione di responsabilità, alla attitudine all'integrazione, collaborazione, capacità di ideazione e progettazione, capacità di affrontare questioni complesse, adattabilità a situazioni mutevoli, e ai rapporti con l'utenza. Complessivamente l'esperienza di tirocinio viene ritenuta molto utile sia per gli studenti che per gli enti ospitanti. Dall'analisi delle schede compilate dagli enti ospitanti emergono anche suggerimenti per il miglioramento dell'esperienza di tirocinio: è rilevante la necessità di un contatto diretto con i tutor universitari. Il corso di laurea ha da diversi anni una stretta collaborazione con l'Ordine dell'Umbria degli assistenti sociali che si concretizza in diverse modalità, fra cui la presenza di assistenti sociali che lavorano in strutture pubbliche del territorio umbro e che insegnano nel corso materie professionalizzanti e l'organizzazione di seminari per la preparazione agli esami di stato di tipo A e B. Questa collaborazione è stata ulteriormente rinsaldata da una convenzione firmata in data 11 ottobre 2020 e rinnovata il 14 luglio 2023 in cui l'ordine degli assistenti sociali insieme al dipartimento di scienze politiche, in cui i due attori si impegnano fattivamente per curare al meglio l'esperienza dei tirocini professionali. |
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Prova finale |
Caratteristiche della prova finale La prova finale consiste nella preparazione di un elaborato scritto, in forma compilativa o sperimentale, elaborata in modo originale, durante il quale lo studente è seguito da un docente del corso di laurea. La tesi può riguardare l'ambito nel quale è stato svolto il tirocinio esterno presso enti territoriali, attraverso approfondimenti e progetti. Per svolgere una tesi all'estero, dovrà essere concordato precedentemente con il docente relatore temi, tempi e metodologia della ricerca. L'elaborato, che dovrà dimostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto, sarà discusso di fronte ad una apposita commissione secondo le forme e le modalità definite dal Regolamento didattico del corso di studio. Modalità di svolgimento della prova finale Per essere ammessi alla prova finale occorre aver conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi. Il periodo intercorrente fra l'ultimo esame sostenuto e l'inizio della sessione di laurea non deve essere inferiore a quindici giorni. La prova finale consiste nella preparazione di un elaborato scritto, in forma compilativa o sperimentale, elaborata in modo originale, durante il quale lo studente è seguito da un docente del corso di laurea. La tesi può riguardare l'ambito nel quale è stato svolto il tirocinio esterno presso enti territoriali, attraverso approfondimenti e progetti. Per svolgere una tesi all'estero, dovrà essere concordato precedentemente con il docente relatore temi, tempi e metodologia della ricerca. L'elaborato, che dovrà dimostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto, sarà discusso di fronte ad una apposita commissione secondo le forme e le modalità definite dal Regolamento didattico del corso di studio. La Commissione di valutazione della prova finale è composta da almeno sette docenti titolari di un insegnamento ed è presieduta da un professore di ruolo. Alle attività necessarie al superamento della prova finale sono riservati 20 crediti. La Commissione di laurea può attribuire alla prova finale fino ad un massimo di otto punti, da aggiungere alla media dei voti degli esami sostenuti, ponderati con i relativi crediti formativi e espressa in centodecimi, per ottenere il voto finale di laurea. Prima della redazione della tesi di laurea lo studente è invitato a prendere visione delle decisioni del Dipartimento di Scienze Politiche in merito al plagio. È da considerarsi plagio l'impiego di testi di cui lo studente non sia direttamente l'autore per la composizione della tesi di laurea. La riproposizione di testi altrui o di testi ufficiali è possibile quando si tratti di una porzione molto limitata di testo presentata fra virgolette e corredata dal riferimento all'autore o all'autorità che ha prodotto il testo. Ogni docente controlla che i lavori sottoposti dagli studenti per la composizione della tesi di laurea siano originali . Quando il docente individui il plagio, ne consegue la sospensione della domanda di laurea per una sessione e la segnalazione al presidente della commissione di laurea del tentato plagio. Qualora il tentato plagio sia reiterato per una seconda volta, il consiglio di dipartimento può assumere ulteriori misure quali la proposizione dell'azione disciplinare nei confronti dello studente. Nel caso in cui ne ricorrano i presupposti il Dipartimento provvede alla denuncia per plagio. |