Esame di stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di veterinario
(art.31 D.M. 09/09/1957 e successive modificazioni)

Gli esami per l'abilitazione alla professione di veterinario consistono nelle seguenti prove orali e pratiche:
a- Una prova di clinica medica, profilassi e patologia aviare;
b- Una prova di clinica chirurgica e clinica ostetrica e ginecologica;
c- Una prova di zootecnia I e II;
d- Una prova di ispezione e controllo delle derrate alimentari di origine animali I e II.
La prova di clinica medica, profilassi e patologia aviare si svolge sull'animale; il candidato è chiamato a raccogliere i dati semeiologici necessari per formulare la diagnosi, la prognosi ela corrispondente terapia, indicando le ricerche di labotratorio che siano eventualmente utili allo scopo.
Al candidato sarà inoltre posto un problema di ordine profilattico in relazione alle vigenti disposizioni di polizia veterinaria sia per le malattie infettive che per la patologia aviare.
La prova di clinica chirurgica clinica ostetrica e ginecologica si svolge sull'animale.
Il candidato è chiamato a raccogliere i dati semeiologici necessari alla formulazione della diagnosi.
E' altrimenti tenuto, ove occorra, ad indicare la terapia e la prognosi nonchè a rispondere circa i mezzi di lotta contro la sterilità degli animali e circa la tecnica della fecondazione artificiale.
La prova di zootecnia I e II verte sull'esteriore conformazione e sull'attitudine zootecnica dei soggetti presi in esame.
Riflette inoltre le varie tecniche di allevamento in relazione alle condizioni dell'ambiente italiano tenendo conto della disponibilità, del valore e dei criteri di impiego dei foraggi e dei mangimi.
La prova di ispezione e controllo delle derrate alimentari di origini animali I e II consiste nell'esame del soggetto macellato o morto in seguito a malattie e dei singoli visceri, nonchè nell'esame dei prodotti della lavorazione delle carni, dei prodotti della pesca, della caccia, del latte e di ogni altro prodotto alimentare di origine animale.
Il candidato rilevate le eventuali alterazioni o sofisticazioni dovrà precisarne la natura e formulare il giudizio agli effetti della utilizzazione a scopo alimentare, indicando le ricerche di laboratorio utili allo scopo.