Insegnamento DIPLOMAZIA CULTURALE E SOFT POWER

Corso
Relazioni internazionali
Codice insegnamento
A001441
Curriculum
Cooperazione internazionale e state building
Docente
Lorenzo Medici
Docenti
  • Lorenzo Medici
Ore
  • 42 ore - Lorenzo Medici
CFU
6
Regolamento
Coorte 2022
Erogato
2022/23
Attività
Affine/integrativa
Ambito
Attività formative affini o integrative
Settore
SPS/06
Tipo insegnamento
Opzionale (Optional)
Tipo attività
Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento
Italiano.
Gli studenti internazionali ed Erasmus sono invitati a seguire il corso. Letture e altri materiali
didattici sono disponibili anche in lingua inglese; gli esami scritti e/o orali, come indicato nel
programma dell’insegnamento, possono essere sostenuti in inglese. Contattare il docente per un
appuntamento nella prima settimana del primo/secondo semestre.
Contenuti
Nozioni fondamentali della storia delle relazioni culturali internazionali e della diplomazia culturale promossa dagli stati, con particolare riferimento all’Italia.
Testi di riferimento
Testo di riferimento:
- Nicholas J. Cull, Public Diplomacy. Global Engagement nell’era digitale, Olivares, 2020;
- Gaetano Castellini Curiel, Soft power e l'arte della diplomazia culturale, Le Lettere, 2021.

Testi di approfondimento:

- Michel Conil Lacoste, Chronique d’un grand dessein: UNESCO 1946-1993. Les hommes, les événements, les accomplissements, Paris, Unesco, 1993.
- Fernando Valderrama, A History of Unesco, Paris, Unesco, 1995.
- Walter L. Hixson, Parting the Curtain: Propaganda, Culture, and the Cold War, 1945-1961, New York, St. Martin’s Press, 1996.
- Benedetta Garzarelli, «Parleremo al mondo intero». La propaganda del fascismo all’estero, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2004.
- Joseph S. Nye Jr., Soft Power: The Means to Success in World Politics, New York, Public Affairs, 2004.
- Kenneth Alan Osgood, Total Cold War: Eisenhower’s Secret Propaganda Battle at Home and Abroad, Lawrence, University Press of Kansas, 2006.
- John Cull, The Cold War and the United States Information Agency: American Propaganda and Public Diplomacy, 1945-1989, Cambridge-New York, Cambridge University Press, 2008.
- Simona Tobia, Advertising America: The United States Information Service in Italy (1945–1956), Milano, LED, 2008.
- Francesca Cavarocchi, Avanguardie dello spirito. Il fascismo e la propaganda culturale all’estero, Roma, Carocci, 2010.
- Chloé Maurel, Histoire de l’UNESCO, Les trente premières années. 1945-1974, Paris, l’Harmattan, 2010.
- Arturo Marzano, Onde Fasciste. La propaganda araba di Radio Bari (1934-43), Carocci, 2015.

Obbligatorio per i non frequentanti:
- Lorenzo Medici, Dalla propaganda alla cooperazione. La diplomazia culturale italiana nel secondo dopoguerra (1944-1950), Padova, Cedam, 2009.
Obiettivi formativi
L'insegnamento consente di apprendere Il ruolo della cultura nel contesto delle relazioni internazionali politico-diplomatiche, nella politica estera internazionale, nei rapporti commerciali fra gli stati. Intende sviluppare l’abilità comunicativa e la loro autonomia di giudizio nel valutare il ruolo passato e attuale della cultura nelle relazioni internazionali e delle politiche culturali degli stati, e di applicare le conoscenze acquisite in ambito sia istituzionale sia imprenditoriale. Lo studente dovrà pertanto essere in grado di formulare valutazioni in maniera autonoma, elaborare idee originali ed esporre in modo chiaro le proprie conoscenze e posizioni conclusioni in un contesto professionale rivolto sia a interlocutori specialisti sia a non specialisti.
Prerequisiti
Il superamento degli esami di Storia contemporanea e di Storia delle relazioni internazionali è un prerequisito indispensabile per comprendere gli argomenti che caratterizzano l'insegnamento e per consentire agli studenti di seguire il corso con profitto.
Metodi didattici
Lezioni frontali. È prevista una parte seminariale con la proiezione di film e documentari per comprendere il contesto culturale della guerra fredda e gli strumenti utilizzati dagli stati per promuovere la propria immagine all'estero relativi. È prevista inoltre la redazione di tesine da parte degli studenti, in modo da affinare le loro capacità metodologiche e di giudizio sul ruolo dei soggetti non istituzionali nelle relazioni culturali internazionali, sulle politiche culturali promosse all'estero dagli stati e sugli strumenti da loro utilizzati, e sull'importanza della diplomazia multilaterale in favore della cooperazione culturale internazionale.
Altre informazioni
La frequenza del corso è facoltativa ma consigliata.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova orale finalizzata ad accertare: il livello di conoscenza acquisita dei contenuti teorici e metodologici indicati nel programma; la capacità di comprensione e di applicazione alle tematiche attuali; l’abilità comunicativa e la proprietà di linguaggio; l’autonomia di giudizio nell’elaborazione delle tematiche; l’abilità di approfondire anche in futuro le conoscenze conseguite.

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso
Introduzione teorica alla storia delle relazioni culturali internazionali; definizione di relazioni culturali internazionali, diplomazia culturale, diplomazia pubblica e propaganda; momenti e problemi della promozione della propria immagine all'estero compiuta, a partire dalla fine dell'Ottocento, da: Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. Il ruolo delle organizzazioni internazionali nell'ambito della cooperazione culturale internazionale.
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