Insegnamento ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA UMANA
- Corso
- Medicina e chirurgia
- Codice insegnamento
- GP004736
- Sede
- TERNI
- Curriculum
- Comune a tutti i curricula
- CFU
- 8
- Regolamento
- Coorte 2017
- Erogato
- 2017/18
- Tipo insegnamento
- Obbligatorio (Required)
- Tipo attività
- Attività formativa integrata
EMBRIOLOGIA UMANA
Codice | GP004784 |
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Sede | TERNI |
CFU | 3 |
Docente | Giovanni Luca |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Base |
Ambito | Morfologia umana |
Settore | BIO/17 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | EMBRIOLOGIA MEDICA ED ORGANOGENESI 1) Spermatogenesi e follicologenesi. Ciclo ovarico e ciclo uterino. 2) Fecondazione. 3) Le prime 4 settimane di sviluppo. Annessi embrionali. 4) Embriogenesi e difetti embriogenetici dell'apparato riproduttivo femminile e maschile. 5) Sviluppo dei principali apparati corporei (branchiale, respiratorio, digerente, uro-genitale, cardio-vascolare). Cenni sullo sviluppo delle cavità corporee e del sistema muscolo-scheletrico. |
Testi di riferimento | M. De Felici, C. Boitani, M. Bouché, R. Canipari, A. Dolfi, A. Filippini, A. Musarò, G. Popaccio, A. Salustri. Embriologia Umana Morfogenesi - Processi Molecolari - Aspetti Clinici, Eds: Piccin, Seconda Edizione, 2014. |
Obiettivi formativi | Conoscenza dei processi di gametogenesi e fecondazione; analisi dello sviluppo del corpo umano con riferimento alle interazioni morfo-funzionali, ai fenomeni induttivi, ai meccanismi regolativi e con richiamo alle principali alterazioni malformative. |
Metodi didattici | Esame Orale |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Convenzionale |
Programma esteso | EMBRIOLOGIA MEDICA 1)Spermatogenesi. 2) Follicologenesi ed ovogenesi. Ciclo ovarico e ciclo uterino. 3) Fecondazione e segmentazione. 4) Prima e seconda settimana di sviluppo:segmentazione, impianto ed sue anomalie ed embrione bilaminare. 5) Terza settimana di sviluppo: gastrulazione ed embrione trilaminare. 6) Quarta settimana di sviluppo: crescita, organizzazione dei foglietti embrionali, definizione del corpo dell'embrione ed inizio dell'organogenesi. 7) Annessi embrionali: placenta, cordone ombelicale, amnios, corion, sacco vitellino,allantoide. 8) Embriogenesi e difetti embriogenetici dell'apparato riproduttivo femminile e maschile. ORGANOGENESI Sviluppo dell'apparato branchiale, del sistema respiratorio e dell'apparato digerente. Cenni sullo sviluppo dei sistemi scheletrico e muscolare. Sviluppo dell'apparato uro-genitale, delle cavità corporee e dell'apparato cardiovascolare. Cenni sullo sviluppo del sistema nervoso centrale e periferico |
ISTOLOGIA UMANA - MOD. 1
Codice | GP004782 |
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Sede | TERNI |
CFU | 4 |
Docente | Giovanni Luca |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Base |
Ambito | Morfologia umana |
Settore | BIO/17 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | ISTOLOGIA UMANA GENERALE (con cenni di istolologia speciale e funzionale) 1) Definizione e classificazione dei tessuti; 2) Tessuti: epiteliale, connettivo propriamente detto, connettivi specializzati (cartilagine, osso e sangue), adiposo, nervoso e muscolare. |
Testi di riferimento | 1) D. Bani et al. Human histology. Eds: Idelson-Gnocchi, First Edition, 2012. Text consultazione and analysis for the special part: - M.H. Ross & W.Pawlina, Italian edition edited by G. Sica, M.G. Prat. Histology. Text and atlas with cell biology and molecular elements, CEA 2010. |
Obiettivi formativi | Lo Studente deve acquisire adeguate conoscenze sulla struttura biomorfologica e funzionale dei tessuti dell’organismo umano. |
Metodi didattici | Convenzionale |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Prova orale |
Programma esteso | ISTOLOGIA UMANA (con cenni di istologia speciale e funzionale) 1) Definizione e classificazione dei tessuti. 2) Tessuto epiteliale: - generalità; - epiteli di rivestimento: struttura, funzioni e classificazione; esempi di distribuzione anatomica. Differenziazioni della superficie libera (ciglia, microvilli, stereociglia). Cenni sui sistemi di giunzione. Epidermide; - epiteli ghiandolari esocrini: classificazione ed esempi relativi in base al grado di ramificazione del dotto, alla forma dell’adenomero, alle modalità di emissione del secreto, alla composizione chimica del secreto; - epiteli ghiandolari endocrini: modalità di secrezione e natura del secreto: gli ormoni. Cenni sulle caratteristiche citologiche ed istologiche delle ghiandole endocrine. 3) Tessuto connettivo: - Organizzazione strutturale; le cellule proprie e le componenti della matrice extracellulare (fibre collagene, elastiche e reticolari e sostanza amorfa - proteoglicani e glicoproteine); - Tessuto connettivo propriamente detto: i tipi cellulari, la matrice extracellulare, classificazione, funzione e distribuzione anatomica dei diversi tipi. L'organo adiposo: organizzazione strutturale e funzioni; - Tessuti connettivi specializzati: a) tessuto cartilagineo: i tipi cellulari, la matrice cartilaginea, classificazione (ialina, elastica e fibrosa, condroide e cordoide), funzioni e distribuzione anatomica delle cartilagini. Il pericondrio. b) tessuto osseo: organizzazione macro e microscopica. Caratteristiche e distribuzione dell'osso compatto e dell'osso spugnoso; i tipi cellulari; la matrice ossea. Il periostio e l'endostio. c) Sangue: gli elementi figurati - eritrociti, leucociti e piastrine (morfologia, funzioni e durata di vita); siero e plasma. Valore dell'ematocrito. Formula leucocitaria. 4) Il tessuto adiposo: istogenesi, struttura e funzione. 5) Tessuto nervoso: struttura, ultrastruttura, funzioni ed ubicazione. Caratteristiche morfologiche del neurone. Struttura e funzione della guaina mielinica. Le cellule della nevroglia. La sostanza bianca e la sostanza grigia. Fibra nervosa e nervi periferici; epinevrio, perinevrio ed endonevrio. 6) Tessuto muscolare: a) il tessuto muscolare striato scheletrico; l'integrazione con il tessuto connettivo (endomisio, perimisio ed epimisio); caratteri strutturali ed ultrastrutturali della fibra muscolare striata scheletrica; triade; placca motrice; b) il tessuto muscolare striato cardiaco: caratteri ultrastrutturali della fibra muscolare striata cardiaca; dischi intercalari; diade; c) tessuto muscolare liscio: caratteri ultrastrutturali, funzioni e distribuzione delle fibrocellule muscolari lisce. d) La contrazione muscolare. |
ISTOLOGIA UMANA - MOD. 2
Codice | GP004783 |
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Sede | TERNI |
CFU | 1 |
Docente | Lorella Marinucci |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Base |
Ambito | Morfologia umana |
Settore | BIO/17 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Mezzi di indagine e metodi. Il microscopio ottico. Potere risolutivo. Cenni sul microscopio a fluorescenza e a contrasto di fase. Il microscopio elettronico: potere risolutivo teorico e reale. Il microscopio elettronico a trasmissione e a scansione. Tecniche di allestimento dei preparati istologici. I coloranti e loro proprietà. Cenni sulle colorazioni istochimiche. |
Testi di riferimento | Istologia atlante di G. Bani, D. Bani, T. Bani Sacchi; Idelson Gnocchi Editore.Atlante di Istologia e Anatomia microscopica di M.H. Ross, W. Pawlina, T. A. Barnash; Casa Editrice Ambrosiana.Istologia Funzionale, Kerr, Casa Editrice Ambrosiana.Immagini di preparati microscopici sono anche disponibili in diversi siti Internet, come ad esempio:http://web.unife.it/cdl/istomed/photo.htm. |
Obiettivi formativi | Al termine del corso di Istologia lo studente deve:A) possedere autonomia nell'uso del microscopioB) acquisire conoscenze sulle principali tecniche istologiche utilizzate in laboratorioC) acquisire la capacità di riconoscere criticamente i vari tessuti in preparati istologici osservati al microscopio ottico |
Prerequisiti | E’ necessario possedere conoscenze di base di citologia e biologia generale. |
Metodi didattici | Lezioni frontali in aula.Proiezioni di preparati istologici in aula con indicazione delle strategie di riconoscimento. Esercitazioni individuali al microscopio ottico, a gruppi di circa 30 studenti, guidate dal docente, per il riconoscimento dei tessuti della durata di un'ora. Gli argomenti delle proiezioni e delle esercitazioni sono: epiteli di rivestimento, ghiandole esocrine ed endocrine, connettivi propriamente detti, cartilagine, tessuto osseo, sangue; tessuto muscolare e tessuto nervoso. |
Altre informazioni | Frequenza:Obbligatoria.Sede: Via Tristano di Joannuccio (Ospedale S. Maria) - 05100 Terni.Durante tutto l'anno accademico sarà possibile effettuare la visione dei preparati istologici in presenza del docente per eventuali chiarimenti. La sede sarà il laboratorio didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Terni e i giorni e gli orari verranno stabiliti d'accordo con gli studenti. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | L'esame finale consiste in una prova orale. Prima di sostenere l'esame lo studente dovrà sostenere una prova pratica che verte sul riconoscimento di tre preparati istologici osservati al microscopio ottico (tempo indicativo: 15 minuti); quest'ultima esita in un giudizio che verrà tenuto in considerazione nella valutazione complessiva. Il colloquio orale prevede domande su argomenti di Istologia ed Embriologia. Prova pratica e prova orale sono finalizzate alla verifica dell'acquisizione di competenze logiche e conoscitive e alla verifica della capacità di interpretare i dati. In particolare lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito autonomia nell’uso del microscopio ottico, di conoscere le principali tecniche istologiche utilizzate in laboratorio, di conoscere le caratteristiche istologico/funzionali dei tessuti umani e di saper applicare tali conoscenze per discutere criticamente i vari tessuti osservati al microscopio ottico. Deve inoltre conoscere i meccanismi attraverso i quali avvengono i processi di morfogenesi nel corso dello sviluppo prenatale umano, al fine di saper analizzare i meccanismi di insorgenza delle malattie su base malformativa e le applicazioni cliniche e tecnologiche. Lo studente deve inoltre dimostrare di essere capace di evidenziare riferimenti applicativi in ambito clinico. La misurazione conclusiva della prova di esame è data dai risultati ottenuti nella prova orale (tenendo conto della prova pratica) ed è espressa in trentesimi. La prova orale è finalizzata ad accertare oltre al livello di conoscenza e capacità di comprensione anche la capacità di comunicazione dell'allievo con proprietà di linguaggio. Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa |
Programma esteso | MEZZI DI INDAGINE E METODICenni storici della Istologia e i suoi metodi di studio: i primi mezzi di indagini fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’ (meccanostruttura) del microscopio ottico. Limiti del microscopio luce. Potere risolutivo. Cenni sul microscopio a fluorescenza e sul microscopio in contrasto di fase. Il microscopio elettronico: struttura base. Potere risolutivo teorico e reale. Il microscopio a scansione. Tecniche di allestimento dei preparati istologici: dalla fissazione alla inclusione. Freezing-drying. Artefatti. I coloranti: classificazione e proprietà. Tecniche di allestimento delle sezioni: microtomo, ultramicrotomo, criostato. Cenni sui metodi di localizzazione istochimica delle proteine, dei lipidi e dei glicidi. Strategie per il riconoscimento al microscopio ottico dei tessuti epiteliali di rivestimento, ghiandolari esocrini ed endocrini; connettivi propriamente detti, cartilagine, tessuto osseo e sangue; tessuto muscolare e tessuto nervosoESERCITAZIONIIl corso di Istologia prevede, oltre alle normali lezioni teoriche, anche un'attività didattica teorico/pratica (circa 9 ore/studente) durante la quale gli studenti apprenderanno l’uso del microscopio ottico e potranno osservare i preparati istologici che saranno oggetto d’interrogazione nell’esame finale. Si consiglia di partecipare a queste ore teorico/pratiche (esercitazioni) dopo aver studiato gli argomenti oggetto delle stesse. |