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11 luglio 2023

“Isola d’acqua”, presentato a Palazzo Florenzi il documentario etnografico di due antropologi, dottorandi in Scienze Umane UniPg sul lavoro dei pescatori del Lago Trasimeno: presenti le istituzioni regionali e territoriali 

Il Rettore Oliviero: “L’Università promuove riflessione e senso di appartenenza alla comunità”  

Si è svolta lunedì 10 luglio, presso l’Aula Magna di Palazzo Florenzi, sede del FISSUF, Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione di UniPg, la presentazione del documentario etnografico “Isola d’acqua”, realizzato dai dottorandi di Scienze Umane Ferdinando Amato e Beatrice Barlozzari, sotto la direzione e il coordinamento scientifico del Prof. Massimiliano Minelli e con la consulenza del Prof. Daniele Parbuono, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici dell’Ateneo perugino. 

Il progetto, finanziato con fondi PON e cofinanziato dalla cooperativa dei pescatori del Trasimeno, assume una valenza culturale di particolare rilievo per un territorio e un tessuto economico dove il Lago è protagonista. 

Presenti alla proiezione anche le autorità, intervenute dopo i saluti del Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero, del Direttore del Dipartimento, Prof. Massimiliano Marianelli e della Coordinatrice del Dottorato in Scienze Umane, Prof.ssa Furia Valori, sono intervenuti la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’Assessore regionale alle Politiche agricole e agromabientali, Roberto Morroni, Presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Matteo Burico, il Presidente di Confcooperative, Carlo di Somma e il Presidente della Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno, Aurelio Cocchini. 

Alla proiezione del documentario è seguito un dibattito sulle tematiche emerse dal lavoro dei due dottorandi: il sistema-lago, le tradizioni da mantenere vive, l’economia di un territorio da mantenere in equilibrio. Il documentario ha infatti messo in luce tutti gli aspetti della vita dei pescatori del Trasimeno: dalla pesca, alla trasformazione del prodotto, alla vendita, fino alla presentazione della locanda costituita dalla cooperativa dei pescatori. 

La presidente Tesei ha espresso vivo apprezzamento per il documentario e per il lavoro della Cooperativa di Pescatori, già da lei visitata, riconoscendo come il Trasimeno sia una priorità per la Regione e per la società regionale. 

Il Magnifico Rettore Oliviero, nel complimentarsi con i dottorandi Amato e Barlozzari, ha ricordato come il Lago Trasimeno abbia ospitato, fin dagli anni Venti del ‘900, il primo centro sulle acque lacustri d’Europa, diventando punto di riferimento scientifico mondiale per la ricerca su questi temi. A partire da questa grande storia “L’Università si è messa, in questi ultimi anni, al servizio del territorio e del Paese” ha sottolineato il Rettore “promuovendo il senso di comunità e di collaborazione tra istituzioni, imprese e persone, elementi necessari per promuovere un’azione responsabile, efficace e condivisa”.   

 

La ricerca prosegue 

“Per l’Università degli Studi di Perugia questo documentario è il primo esito di un progetto di terza missione – spiega il Prof. Daniele Parbuono – e nel corso del periodo di dottorato dei due antropologi Amato e Barlozzari, seguiranno altre pubblicazioni sull’argomento oggetto del lavoro”. 

 

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Un momento della proiezione del documentario alla presenza del Magnifico Rettore, Prof. Maurzio Oliviero, e della presidente Regione Umbria Avv. Donatella Tesei

29 giugno 2023

L’importanza del verde contro i cambiamenti climatici 
Presentati a Perugia i risultati del Progetto europeo LIFE CLIVUT ottenuti nelle città pilota di Perugia, Bologna, Salonicco e Cascais 

27 giugno 2023

Eco-In: un innovativo algoritmo misurerà l’inclusione scolastica dei sistemi educativi  
In corso a UniPg la conferenza finale del progetto europeo Erasmus+

Il verde urbano strumento di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici 
L’illustrazione dei risultati ottenuti da LIFE CLIVUT a Perugia, Bologna, Salonicco e Cascais 
Perugia, 29 giugno 2023 - Sala dei Notari 

15 giugno 2023

Ricercatrici e ricercatori UniPg protagonisti di studio internazionale sul ruolo e funzioni degli enzimi DDAH1 e DDAH2, i risultati pubblicati su Nature Communications 

Giovani ricercatrici e ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia si sono resi protagonisti di un’importante esperienza di ricerca scientifica interdisciplinare.

A condurla è stato un consorzio di scienziati e scienziate appartenenti a ventuno dipartimenti e istituti di ricerca di sette Paesi europei ed internazionali: Italia, Germania, Regno Unito, Australia, Cina, Giappone, Stai Uniti. 

Vi hanno preso parte due giovani ricercatrici del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, le dottorande Elisa Bianconi e Luana Ruta sotto la supervisione della dottoressa Silvia Grottelli e dei professori Barbara Cellini e Antonio Macchiarulo.

Il frutto di questo importante lavoro è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature Communications”, e riguarda i risultati conseguiti sulla comprensione del ruolo e delle funzioni di due enzimi, DDAH1 e DDAH2

I risultati ottenuti hanno permesso di migliorare la comprensione delle funzioni molecolari dei suddetti enzimi nel metabolismo di importanti biomarcatori per patologie di tipo cardiovascolare, e coinvolti nei meccanismi alla base dell’insorgenza e della progressione dei tumori.

Quanto ottenuto con la ricerca rappresenta altresì il punto di partenza per un progetto di ricerca più complesso, finalizzato all’individuazione di farmaci innovativi contro queste malattie, a cui altri ricercatori e dottorandi dell’Ateneo di Perugia partecipano tra i quali il dottor Mirco Dindo e il dottorando Carlo Bigiotti

“Questa pubblicazione rappresenta un esempio di ricerca scientifica interdisciplinare di successo condotta nell’Ateneo di Perugia, capace di incidere, con la qualità della sua ricerca, in contesti di ampia collaborazione scientifica internazionale – dice il professor Macchiarulo -.  La ricerca scientifica è curiosità di conoscenza, la curiosità di conoscenza è alimentata da uno sforzo di energia volitiva della mente del ricercatore, intento allo studio di soluzioni per risolvere problemi complessi. Tuttavia, per avere successo, tale sforzo non può essere singolo, ma deve presupporre uno studio interdisciplinare e sinergico con altre menti di ricercatori, giovani e meno giovani, uniti senza distinzione di razza, genere e religione verso il comune intento”. 

Articolo: Ragavan, V.N., Nair, P.C., Jarzebska, N., Angom, R.S., Ruta, L., Bianconi, E., Grottelli, S., Tararova, N.D., Ryazanskiy, D., Lentz, S.R., Tommasi, S., Martens-Lobenhoffer, J., Suzuki-Yamamoto, T., Kimoto, M., Rubets, E., Chau, S., Chen, Y., Hu, X., Bernhardt, N., Spieth, P.M., Weiss, N., Bornstein, S.R., Mukhopadhyay, D., Bode-Böger, S.M., Maas, R., Wang, Y., Macchiarulo, A., Mangoni, A.A., Cellini, B., Rodionov, R.N., A multicentric consortium study demonstrates that dimethylarginine dimethylaminohydrolase 2 is not a dimethylarginine dimethylaminohydrolase. Nature Communications, 2023 June 9.

DOI: 10.1038/s41467-023-38467-9    PMCID: PMC10256801

Link per consultare l'articolo:  https://www.nature.com/articles/s41467-023-38467-9

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 (da sinistra prof. Antonio Macchiarulo, dott.ssa Luana Ruta, dott.ssa Elisa Bianconi, prof.ssa Barbara Cellini; dott.ssa Silvia Grottelli; dott. Mirco Dindo, dott. Carlo Bigiotti).

Perugia, 15 giugno 2023

14 giugno 2023

Un team tutto al femminile dell’Università degli Studi di Perugia, che da diversi anni si occupa di economia circolare e sviluppo sostenibile, composto dalle professoresse Assunta Marrocchi, del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Ombretta Marconi, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali e Raffaella Branciari del Dipartimento di Medicina Veterinaria, ha vinto un finanziamento internazionale per il progetto BIOTHEREP nell’ambito di Horizon 2020.

Produzione di energia rinnovabile da rifiuti organici di mattatoi

“Biotherep – spiegano le tre docenti perugine - ha la finalità della conversione ibrida biochimica e termochimica dei rifiuti organici dei mattatoi per la produzione di energia rinnovabile, e rientra tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata dalle Nazioni Unite. Poiché il cambiamento climatico diventa sempre più significativo, le fonti di energia sostenibili e pulite sono oggi più che mai necessarie”. Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda, il Goal 7 è, infatti, interamente dedicato all'energia, con l'obiettivo di garantire a tutti l'impiego di un'energia accessibile, affidabile, sostenibile e moderna. Il progetto BIOTHEREP vede nello specifico come partecipanti partner del settore accademico (università e centri di ricerca) e partner del settore privato.

Le congratulazioni del Magnifico Rettore prof. Maurizio Oliviero

“Alle professoresse Assunta Marrocchi, Ombretta Marconi e Raffaella Branciari vanno le mie più vive congratulazioni per l’importante e significativo riconoscimento ottenuto - ha dichiarato il Magnifico Rettore, prof. Maurizio Oliviero – unitamente ai miei migliori auguri di buon lavoro. Investire nella ricerca e nell’utilizzo delle energie rinnovabili, specialmente quando il progetto vede la partecipazione di più atenei, istituzioni e paesi, significa investire nel futuro, nostro e dei nostri giovani e garantire a tutte e a tutti la possibilità di uno sviluppo rapido, equo e sostenibile”.

Un partenariato Europa-Africa

Il progetto è risultato tra i 10 finanziati nell’ambito del programma LEA-PRE pubblicato dal Programma ‘Long Term EU-Africa Partnership for Research and Innovation actions in the area of renewable energy’. LEA-PRE è uno strumento di finanziamento che si avvale del partenariato Europa-Africa sulle energie rinnovabili (LEAP-RE) cofinanziato dall'Unione europea (UE) e dall’Unione Africana nell'ambito di Horizon 2020: mira a sviluppare un programma a lungo termine di partenariato tra Europa e Africa in materia di ricerca e innovazione (R&I) nel settore delle energie rinnovabili ed è gestito in forma di consorzio costituito da 83 partner provenienti da paesi europei e africani.

I partecipanti al progetto

Il progetto denominato BIOTHEREP coinvolge 10 partner di due continenti. I partner provengono da 4 paesi africani (Algeria, Egitto, Marocco, Sud Africa) e 3 paesi europei (Francia, Italia e Germania). Coordinato dall’ Università Politecnica Mohammed VI (Marocco), vede la partecipazione dell’ Ibn Tofail University (Marocco), UKZN – University of KwaZulu-Natal (Sudafrica), Mangosuthu University of Technology (Sudafrica), Fountain Green Energy (Sudafrica), Università degli Studi di Perugia (Italia), HTW Berlin – Università di Scienze Applicate (Germania), Institut de Combustion, Aérothermique, réactivité et environnement (Francia), Centre de développement des Energies Renouvelables (Algeria), Università del Cairo (Egitto), BioEnergy Berlin GmbH (Germania).

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(Nella foto, da sinistra, le professoresse Ombretta Marconi, Raffaella Branciari, Assunta Marrocchi)

Perugia, 14 giugno 2023

 

 

7 giugno 2023

Einstein Telescope: presentato dal Governo il progetto dell’infrastruttura di ricerca internazionale

Studiare la storia dell’universo andando indietro nel tempo, fino quasi al big bang, grazie alla rivelazione sulla Terra delle onde gravitazionali prodotte da eventi cosmologici, come fusione di buchi neri o di stelle di neutroni, avvenuti tantissimo tempo fa a distanze inimmaginabili. È ciò che consentirà l’Einstein Telescope, la futura grande infrastruttura di ricerca internazionale che sorgerà in Sardegna nel sito di Sos Enattos a Lula, in provincia di Nuoro.

Il progetto è stato presentato oggi a Roma dalla Presidente del Consiglio Dei Ministri, On. Giorgia Meloni, e dai ministri Anna Maria Bernini (Università e Ricerca), Marina Elvira Calderone (Lavoro e delle politiche sociali), Antonio Tajani (Esteri) e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano

All’evento hanno partecipato anche il presidente dell'INFN, Antonio Zoccoli, e il premio Nobel per la Fisica e presidente del comitato scientifico per la candidatura italiana Giorgio Parisi.

Einstein Telescope più che osservare l’universo, lo ascolterà. Le onde gravitazionali sono, infatti, come l’eco degli eventi astrofisici che le hanno prodotte. Previste oltre un secolo fa da Albert Einstein – per questo Einstein Telescope è stato dedicato al grande scienziato – come una delle conseguenze della sua teoria della relatività generale, sono state osservate per la prima volta il 14 settembre 2015 dalle Collaborazioni Scientifiche Ligo e Virgo grazie agli interferometri Ligo. Esse sono minuscole oscillazioni, vibrazioni, dello spaziotempo, cioè della struttura a quattro dimensioni – le tre dimensioni spaziali più quella temporale – che costituisce il nostro universo.

Einstein Telescope sarà dieci volte più sensibile degli attuali interferometri, consentendoci di osservare praticamente tutte le fusioni di buchi neri e di stelle di neutroni avvenute nel nostro universo, oltre a nuovi fenomeni astrofisici ancora mai osservati, come le esplosioni di supernovae.

Per eseguire misure di tale precisione Einstein Telescope necessita delle tecnologie più avanzate e la rete di laboratori finanziata nel PNRR col progetto ETIC (IR0000004) presso l'INFN, l'ASI, l'INAF e 11 università italiane ha esattamente questo scopo.

La sezione INFN di Perugia e l'Università degli Studi di Perugia hanno un ruolo di leadership nel progetto Einstein Telescope e nel progetto ETIC. Michele Punturo, Dirigente di Ricerca INFN è lo spokesperson della collaborazione scientifica internazionale di Einstein Telescope e principal investigator di ETIC. Monique Bossi, Dirigente Tecnologo INFN, è la Infrastructure Manager dell'intero progetto ETIC e Helios Vocca, Professore e ricercatore associato INFN, è il responsabile del laboratorio internazionale CAOS, appartenente alla rete ETIC, in costruzione presso l'Università degli Studi Perugia. Al progetto CAOS collabora l’unità operativa ETIC dell’INFN di Perugia, coordinata da Patrizia Cenci, Dirigente di Ricerca INFN e Direttrice della Sezione INFN di Perugia.

"La collaborazione internazionale Einstein Telescope è in rapida crescita, avendo superato in meno di un anno dalla sua nascita i 1430 membri, cioè scienziati provenienti da 23 nazioni e 211 enti e università" - afferma Michele Punturo - "Lo sforzo coordinato di questa grande collaborazione è definire nei prossimi anni il disegno tecnico di ET e contribuire alla selezione del sito o dei siti dove costruire l'osservatorio. La candidatura dell'Italia effettuata dalla Presidente del Consiglio dei Ministri e da una compagine così rappresentativa del governo mette l'Italia in una posizione di forza nella partita internazionale per la selezione del sito di ET".

“La candidatura ad ospitare ET in Sardegna trova nelle due componenti sviluppate all’interno del progetto ETIC delle solide fondamenta - afferma Monique Bossi -. Da un lato lo studio di pre-fattibilità sul sito nell’area di Sos Enattos e dall’altra il rafforzamento della rete di laboratori che concorrono allo sviluppo scientifico e tecnologico necessario ad ET: due obiettivi ambiziosi costruiti attorno ad una struttura complessa di oltre 140 attività portate avanti da 27 unità operative distribuite in tutta Italia che per i prossimi 30 mesi possono contare su un finanziamento di quasi 50M€”.

La sezione INFN di Perugia ha un ruolo duplice in ETIC - dichiara Patrizia Cenci - fornire il management all’intero progetto ETIC con personale altamente qualificato, e reclutare giovani tecnologi per l’implementazione degli apparati scientifici nell’infrastruttura CAOS”.

Il laboratorio Caos a Perugia

CAOS è una infrastruttura internazionale volta principalmente allo sviluppo delle tecnologie di ET nel campo del filtraggio sismico e dei controlli a basso rumore, con possibili grandi ricadute anche in campi trasversali, primo tra tutti quello della sismologia e dell’early warning dei terremoti.

Il laboratorio, un centro di eccellenza di livello mondiale, potrà ospitare un interferometro con bracci di 10 metri con le sospensioni in scala 1:1 dei detector per onde gravitazionali di terza generazione, come ET, fondamentali per ridurre le fluttuazioni che ne limitano le sensibilità – afferma Helios Vocca –. Nessun altro laboratorio al mondo ha infatti queste caratteristiche e questo permetterà alla collaborazione italiana e all’Università degli Studi di Perugia di mantenere nel nostro Paese questa importante tecnologia con ricadute evidenti per tutto il nostro territorio”.

Secondo il Magnifico Rettore Maurizio Oliviero: “È motivo di grande orgoglio ospitare a Perugia, nel polo ingegneristico del nostro Ateneo, il laboratorio internazionale CAOS. Questa infrastruttura avrà ricadute enormi per l’intera comunità accademica sul piano occupazionale, tecnologico ed economico, offrendosi come un punto di riferimento a livello mondiale. Non possiamo che ringraziare la collaborazione scientifica dell’INFN e del Dipartimento di Fisica e Geologia, per questo contributo fondamentale a uno dei più affascinanti progetti finanziati dal Pnrr che mira ad ampliare la nostra conoscenza dell’universo”.

Lo studio delle tecnologie abilitanti per Einstein Telescope è uno dei principali obiettivi del progetto SUPER-C, lo Space and Universe Perugia Research Cluster, coordinato da Bruna Bertucci, professore ordinario e ricercatrice associata INFN, finanziato dal MUR al Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia nell’ambito del programma dei Dipartimenti di eccellenza 2023-2027. “Con il progetto SUPER-C il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli  Studi di Perugia è stato selezionato tra i primi 8 Dipartimenti di Eccellenza Italiani nella rispettiva area scientifico disciplinare” - afferma Bruna Bertucci - “Lo studio delle onde gravitazionali, condotto da decenni nel nostro Dipartimento in congiunzione con l’INFN, è uno dei pilastri del nostro progetto”.

L’Università degli Studi di Perugia coordina una rete di laboratori con lunga esperienza in questo campo per lo studio e la realizzazione di CAOS. Di questa rete fanno parte gruppi universitari, INFN e INAF italiani (Pisa, Camerino, GSSI-L’Aquila, Roma “La Sapienza”, Bologna), EGO (lo European Gravitational Observatory), e gruppi stranieri (come i giapponesi NAOJ e ICRR).

Sito web ET-Italia: https://www.einstein-telescope.it/

Sito web ETIC: https://web.infn.it/einsteintelescope/index.php/it/home-it-it

Pagina web CAOS:

https://web.infn.it/einsteintelescope/index.php/it/home-it-it/infrastrutture-e-labs/caos

Pagina web SUPER-C: https://superc.fisgeo.unipg.it/ 
 

telescopio caos

(Un' immagine del progetto)

Perugia, 6 giugno 2023

Il progetto Frontier ‘Eco2Wine’, della rete di formazione di dottorato Orizzonte Europa dell'UE, per promuovere l'innovazione e la comunicazione globali nella produzione di vino

Ventuno organizzazioni di tutto il mondo, coinvolte nella scienza della vinificazione, hanno unito le forze per competere con successo per ottenere il sostegno dell'Unione Europea. I finanziamenti del programma Orizzonte Europa dell'UE, con il progetto "Eco2Wine", saranno investiti nella ricerca all'avanguardia, nella formazione avanzata di dottorato e nella comunicazione pubblica sui nuovi approcci alla vinificazione. 

"Eco2Wine" prenderà il via alla fine del 2023, con un finanziamento congiunto di circa 2,4 milioni di euro in quattro anni.

Dieci studenti di dottorato saranno formati attraverso questo progetto.

I partecipanti

Gli istituti partner del consorzio Eco2Wine, coordinati dall'Università degli Studi di Milano, sono dislocati nei Paesi vitivinicoli, tra cui Italia, Germania, Francia, Georgia, Spagna, Slovenia e Sudafrica.

Le università partecipanti sono: Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Perugia, Université de Bourgogne, Università Hochschule Geisenheim, Università tecnica georgiana, Università di Lubiana; Università di Cadice e Università di Stellenbosch, nonché il Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo.

Il ruolo di UniPg

L'Università degli Studi di Perugia partecipa con il prof. Gianluigi Cardinali e la prof.ssa Laura Corte del gruppo di microbiologia del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche affiliato al Centro di Ricerca di Eccellenza CEMIN.

Questo gruppo si occuperà dell'identificazione delle colture di lievito isolate nell'ambito del progetto ed è responsabile dello sviluppo di un approccio innovativo alla conservazione del sottostato con una tecnologia di crioconservazione all'avanguardia unita al sequenziamento di nuova generazione per analisi metagenomiche per arrivare a conservare i microrganismi nei substrati in cui si trovano naturalmente.

Questo nuovo approccio intende superare i problemi insiti nella conservazione della biodiversità microbica sia ex situ (cioè nei congelatori di laboratorio) che in situ (cioè nel luogo di origine). Infatti, la prima tecnica mantiene le colture con variazioni minime ma si basa su tecniche di isolamento microbico che non ottengono necessariamente colture vitali da tutti i microrganismi. D'altra parte, la conservazione ex situ garantisce di preservare l'intera biodiversità, ma è soggetta ai cambiamenti ambientali. Il gruppo dell’Università degli Studi di Perugia sta organizzando il “Kick-off meeting” per dare l’avvio ufficiale a dicembre 2023.

Progetto Eco2Wine

L'obiettivo scientifico del progetto Eco2Wine è quello di sfruttare le interazioni microbiche che si verificano durante la vinificazione come strumenti per l'innovazione. In tal modo, l'obiettivo è quello di produrre vini naturali ed ecologici, migliorando la gestione del vigneto e offrendo ai consumatori una maggiore scelta di vini. Oltre a concentrarsi sulla scienza all'avanguardia, il progetto impiegherà approcci creativi alla comunicazione pubblica e al coinvolgimento, tra cui narrazione digitale, display virtuali e collegamenti scienza-arte, nonché sforzi per coinvolgere gruppi pubblici pertinenti nella co-creazione di nuove idee e conoscenza. Il team garantirà inoltre la condivisione continua dei progressi e dei risultati tramite i principali media e social media.

Coinvolto il mondo vitivinicolo

In ogni Paese sono coinvolti anche diversi partner vitivinicoli e dell'industria vinicola. Questi includono: l'Agenzia nazionale del vino della Georgia; Miguel Torres SA (Spagna); Fundacion Rioja Salud (Spagna); Winetech (Sudafrica); Parsec (Italia); Vivai Cooperativi Rauscedo (Italia); SICAREX Beaujolais Société (Francia); Azienda Agricola Ferghettina (Italia); Azienda vinicola Shumi Ltd (Georgia), Azienda vinicola Petrič (Slovenia); e Reyneke Winery (Sudafrica).

gianluigi cardinali e laura corte

 

5 giugno 2023

La geriatra Patrizia Mecocci vincitrice del prestigioso grant HORIZON-JU-IHI con il progetto AD-Riddle, piattaforma innovativa per la prevenzione e la cura della Malattia di Alzheimer - Le congratulazioni del Magnifico Rettore prof. Maurizio Oliviero 

La prof.ssa Patrizia Mecocci, Ordinario di Gerontologia e Geriatria dell’Università degli Studi di Perugia e Foreign Adjunct Professor del Karolinska Institute di Stoccolma, sarà alla guida del gruppo di ricerca dell’Ateneo perugino per il progetto AD-Riddle finanziato dall’Unione Europea con 14,4 milioni di euro

AD-Riddle  

Il progetto si propone di creare un sistema di strumenti che permetta di individuare e gestire i fattori di rischio della malattia di Alzheimer, favorire la diagnosi precoce ed offrire a chi è già malato la possibilità di essere trattato con le terapie più innovative per la cura della malattia. 

È articolato in vari moduli che vedono come punto di partenza la creazione di un portale web che sia accessibile alla popolazione e che permetta di individuare in modo semplice ma efficace le persone che vogliono conoscere il proprio stato di salute relativamente alle funzioni cognitive o che già lamentano disturbi cognitivi anche molto lievi. A questa prima fase, definibile come pre-screening, segue un altro modulo volto ad una valutazione più approfondita e dettagliata delle funzioni cognitive mediante test neuropsicologici eseguibili via web con il computer attraverso strumenti diagnostici digitali e, contemporaneamente, utilizzando e validando biomarcatori plasmatici di malattia (attraverso un prelievo di sangue) che permettano di fare diagnosi con analisi di più semplice esecuzione e meno costose rispetto a quelle attualmente utilizzate (dosaggi liquorali, PET amiloide/PET tau). 

A questo punto l’individuazione di soggetti a rischio permetterà di mettere in atto programmi di controllo dei principali fattori di rischio per la demenza (ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia, fumo…) e favorire e sostenere uno stile di vita sano suggerendo le più appropriate modalità di attività fisica, stimolazione cognitiva, educazione alimentare, attività sociali. 

La durata dello studio sarà di 5 anni e vedrà coinvolti prestigiosi centri di ricerca clinica in Svezia, Finlandia, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Spagna, con la Gerontologia e Geriatria di Perugia come unico centro italiano. Il progetto, sostenuto dall’Unione Europea, vede coinvolti anche enti filantropici come la fondazione Bill Gates, le associazioni di familiari e pazienti come Alzheimer Europe, enti di controllo di qualità ed equità delle cure come il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) del sistema sanitario nazionale della Gran Bretagna, industrie farmaceutiche, di sistemi digitali per la salute e di diagnostica clinica. 

Dichiarazione della prof.ssa Mecocci 

“La piattaforma AD-Riddle - dice la prof.ssa Mecocci- si basa su un concetto innovativo che si propone di rivoluzionare il modo con cui la malattia di Alzheimer viene sospettata, diagnosticata, prevenuta e trattata in tutti i possibili setting assistenziali. Il progetto è centrato sul concetto di ‘toolbox’ cioè di una ‘cassetta di attrezzi’ rappresentati da strumenti differenti a seconda del tipo di richieste che vengono sia dal singolo che dalla società per sapere se sono presenti disturbi cognitivi, attraverso quali sistemi, anche digitali, è possibile facilitare l’individuazione del soggetto più a rischio per proporgli, da medico sia di base che specialista, un percorso per la diagnosi che utilizzi strumenti di facile uso e poco costosi, come i test neuropsicologici digitali e i biomarcatori misurabili nel sangue. In questo modo già in fase molto precoce di malattia si potrà indirizzare la persona verso terapie sia non farmacologiche che farmacologiche, controllare i fattori di rischio, mettere in atto di stili di vita più salutari e utili a prevenire o comunque gestire meglio la malattia. Con questo progetto ci proponiamo di offrire risposte utili alla persona, al medico ma anche ai sistemi sanitari nazionali per aumentare l’efficacia dell’azione contro la demenza di Alzheimer”. 

Le congratulazioni del Magnifico Rettore prof. Maurizio Oliviero 

“Rivolgo alla prof.ssa Mecocci e al suo gruppo di lavoro le mie più vive congratulazioni per il prestigioso riconoscimento internazionale ricevuto, motivo di particolare orgoglio per l’intera comunità universitaria in quanto rappresenta una preziosa opportunità di mettere le nostre migliori competenze al servizio del benessere delle persone. L’approccio altamente innovativo del progetto, che parte dall’individuazione precoce dei primi segnali della patologia o dei fattori di rischio per poi suggerire cambiamenti nello stile di vita uniti a percorsi individuali, farmacologici o meno, che possano prevenire o limitare l’insorgenza di sintomi più gravi, introduce un nuovo paradigma nella diagnosi e il trattamento dell’Alzheimer, aprendo la strada a nuove frontiere di ricerca”. 

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(Prof.ssa Patrizia Mecocci)

Perugia, 5 giugno 2023

30 maggio 2023

“Giornata Mondiale Senza Tabacco 2023”, un momento per sensibilizzare la comunità accademica e non solo al tema della dipendenza dal tabacco e sui metodi per smettere di fumare con il progetto di Ateneo “Smoke-free UniPg”

 

Torna anche quest’anno, il 31 Maggio, la “Giornata Mondiale senza Tabacco” promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

L’Università degli Studi di Perugia aderisce all’iniziativa grazie al Progetto “Smoke free UniPg”, attività volta a ridurre la percentuale dei fumatori tra gli studenti e le studentesse e i dipendenti, a garantire il rispetto del divieto di fumo nelle strutture universitarie e a rendere i luoghi di lavoro più puliti e sicuri. 

Lo slogan scelto dall’OMS per la Giornata - “We need food, not tobacco” – “Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco” vuole puntare l’attenzione sui 349 milioni di persone in 79 Paesi della terra che affrontano una pesante crisi alimentare, aggravata dal fatto che in molti di questi stati la coltivazione del tabacco si sostituisce a quella di cibi sani.

 “L’Ateneo prosegue con determinazione nel suo impegno volto a migliorare, in tutti i suoi aspetti, il benessere e la salute fisica e mentale della comunità accademica, dentro e fuori dalle strutture universitarie - afferma il Magnifico Rettore dell’Università di Perugia, Prof. Maurizio Oliviero – Fondamentale è il progetto Smoke-free UniPg, volto a rendere l’Università un luogo sempre più libero dal fumo di tabacco, con l’obiettivo dichiarato di ridurre la dipendenza dai prodotti del tabacco, i numerosi rischi a essa associati, l’inquinamento delle strutture e in favore di uno stile di vita sano, positivo e virtuoso”. 

Le attività di sensibilizzazione previste dal Progetto “Smoke free UniPg” vedranno nella giornata del 31 Maggio la distribuzione di opuscoli informativi in tutti i Dipartimenti dell’Ateneo e nella sede dell’amministrazione centrale di Palazzo Murena, dove gli interessati potranno inoltre ricevere informazioni sui danni alla salute correlati all’uso di prodotti del tabacco e sui trattamenti di provata efficacia per smettere di fumare.

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