La studentessa Lucia Celeschi e il professor Fabio Radicioni di Unipg partecipano a Mare Aperto 2021, esercitazione della Marina Militare Italiana

8 ottobre 2021

Lucia Celeschi e il professor Fabio Radicioni, rispettivamente studentessa e Ordinario del Corso di Studi di Laurea Magistrale in “Ingegneria della Sicurezza per il Territorio e il Costruito” (Dipartimento di Ingegneria, sede didattica - Foligno) dell’Università degli Studi di Perugia stanno partecipando a Mare Aperto 2021, maggiore esercitazione aeronavale della Marina Militare Italiana in corso nelle acque del Mar Adriatico, Mar Ionio, Canale di Sicilia e Mar Tirreno. 


Come accaduto nelle precedenti edizioni Mare Aperto 2021 ha previsto la partecipazione di 45 studenti provenienti da 9 differenti atenei: Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi di Bari, Università di Genova, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) di Roma, Università per gli stranieri di Siena, Università Sant’Anna di Pisa, Università di Catania, Università Federico II di Napoli e Università di Trieste.  

La studentessa Celeschi, insieme ad altri studenti dei diversi Atenei che hanno aderito, sono impegnati - con il professor Radicioni, docente nel settore scientifico disciplinare Topografia e Cartografia ICAR/06 – Geomatica - su tematiche di topografia e cartografia, nello svolgimento di esercitazioni avanzate di posizionamento e navigazione satellitare GNSS multi-costellazione sull’unità navale San Giorgio.  

L’esercitazione Mare Aperto è considerata il più grande evento addestrativo della Marina Militare. Studenti e docenti accompagnatori sono integrati all’interno degli staff imbarcati sulle unità della Squadra Navale ed esercitano ruoli di political adivisors, legal advisors, addetti alla pubblica informazione, cimentandosi con sistemi altamente tecnologici di propulsione e di architettura navale e di esplorazione dell’ambiente marino. 

Vede la partecipazione di assetti navali, aerei, subacquei e terrestri che opereranno in uno scenario variegato e complesso, simulando realistiche situazioni di crisi. I temi addestrativi vedranno i suddetti assetti impegnati nei diversi domini, comprendenti - tra gli altri - aspetti nell'ambito della Tutela dell’Ambiente e del Patrimonio, della Protezione Civile, della Mediazione Culturale e Politica, nonché della Pubblica Informazione. 

Per ventiquattro giorni, più di 4.000 donne e uomini appartenenti a 9 differenti Marine, alleate e partner, 21 unità navali, 4 velivoli AV-8B e 17 elicotteri imbarcati, di cui due da combattimento dell’Esercito Italiano, 3 sommergibili nazionali, velivoli dell’Aeronautica Militare e aeromobili P72 (da pattugliamento marittimo), P180 basati a terra, sono coinvolti in attività addestrative a difficoltà crescente al fine di addestrare i comandanti e gli staff imbarcati della Squadra Navale, alla conduzione di operazioni in possibili aree di crisi internazionale. 

 

 

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