Insegnamento CULTURA, STORIA E RELAZIONI INTERNAZIONALI NELL'AREA RUSSA E DELL'EX URSS

Nome del corso di laurea Relazioni internazionali
Codice insegnamento GP000921
Curriculum Valori: diritti umani, interculturalità e cooperazione allo sviluppo
Docente responsabile Francesco Randazzo
Docenti
  • Francesco Randazzo
Ore
  • 42 Ore - Francesco Randazzo
CFU 6
Regolamento Coorte 2016
Erogato Erogato nel 2017/18
Erogato altro regolamento
Attività Caratterizzante
Ambito Storico
Settore M-STO/03
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Opzionale (Optional)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Il corso esaminerà criticamente argomenti che sono attinenti alla storia dell’Unione Sovietica e alle sue relazioni con le regioni asiatiche durante tutto il Novecento. Durante il corso, approfondiremo le implicazioni geopolitiche e analizzeremo i rapporti internazionali tra Stati limitrofi.
Testi di riferimento Andrea Graziosi, L’Unione Sovietica 1914-1991, Bologna, il Mulino, 2011; Giovanni Codevilla, La Nuova Russia, 1990-2015, Milano, Jacabook, 2015
Uno a scelta tra:
Francesco Randazzo, Dio salvi lo zar, Napoli, Loffredo, 2012; Fabio Bettanin (e altri), a cura di, L'Italia vista dal Cremlino, Roma, Viella, 2015; Francesco Randazzo, L’altra diplomazia, Tricase, Libellula, 2014; Francesco Randazzo-Taissiya Shayeva, Storia del Kazakhstan, Tricase, Libellula, 2015
Obiettivi formativi Nella valutazione finale ci si aspetta che lo studente sia in grado di elaborare argomentazioni logiche e critiche sulla base di quanto appreso. In tal senso dovrà sviluppare una capacità aggiuntiva di analisi delle fonti studiate e correlazione con altre nozioni storico-scientifiche apprese in altri corsi. Questo livello di maturità gli permetterà di formulare argomentazioni ricche e rigorosamente scientifiche in modo logico e coerente in piena autonomia (o attraverso sollecitazioni mirate a far emergere tale acquisizione di competenza). Il fine ultimo dell’attività didattica è sempre quello di “nutrire” l’allievo di nuova cultura, in subordine, ma non meno importante, è riuscire a prevedere per lui un avanzamento non solo cognitivo-relazionale ma anche competitivo-culturale dove competizione sta per “acquisizione di consapevolezza intellettiva” e culturale sta per “conoscenza scientifica”.
Prerequisiti Il corso, per la sua specificità tematica, prevede una buona conoscenza della storia generale del Novecento che non si limiti comunque alla conoscenza delle date storiche più importanti ma che sia bene integrata con quella dei processi storici, politici e ideologici alla base della contrapposizione tra due modi di intendere la vita nel Novecento: il modello borghese-capitalista e quello marxista-comunista. L’analisi di fattori che sono alla base dei contrasti tra la Russia e i paesi occidentali, dove le teorie del marxismo sono giunte integrandosi con le realtà nazionali, mutando il loro carattere dirompente in dialettica politica, devono essere prerequisiti di base che ogni singolo studente deve avere per meglio recepire i concetti che saranno espressi durante il corso.
Metodi didattici Il metodo didattico è quello tipico della didattica frontale e prevede: ampio utilizzo di powerpoint a lezione, con proiezione di cartine geografiche; proiezione di dvd tematici; brainstorming relativo a “i casi storici” di rilevanza internazionale
Altre informazioni Il corso può essere frequentato da studenti che abbiano già una solida formazione di base nella storia contemporanea e in quella delle relazioni internazionali. Si sconsiglia vivamente il corso a coloro che non posseggono tale requisito di base. La frequenza obbligatoria è prevista. Per gli studenti-lavoratori sono previste diverse agevolazioni tra le quali un corso on line (in preparazione) e delle schede di autovalutazione che saranno inviate come materiale didattico.
Modalità di verifica dell'apprendimento La valutazione terrà conto di alcuni fattori: capacità di legare gli avvenimenti tra loro attraverso analisi critiche e comparazione di modelli politici e culturali diversi; capacità dello studente di saper sintetizzare in forma appropriata le nozioni apprese durante lo studio; capacità dello studente di orientarsi nello spazio storico-geografico durante l’analisi delle vicende internazionali. Saper collocare, infatti, nel tempo, ma soprattutto nello spazio, un evento storico, rappresenta il corollario di una buona preparazione. Ragion per cui, nella modalità di valutazione si terrà conto della preparazione dello studente su questa base:
Fino a 10 punti per la sintesi nell’esposizione a domanda diretta (con sintesi, attenzione, non ci si riferisce alla “brevità” della risposta ma alla ESAUSTIVITA’ della stessa senza troppi giri di parole). Sarà importante dunque centrare subito la risposta e poi procedere a completarla; Fino a 10 punti per la capacità di saper collocare un evento nella dimensione spazio-temporale; Fino a 10 punti per il livello formale di esposizione orale, la capacità di fare collegamenti tra eventi storici e la capacità di fare delle analisi aggiuntive, anche critiche, se appropriate.

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso Il programma prevede lo studio della Russia (Unione sovietica) principalmente nel XX secolo e delle sue relazioni con altri Stati europei e asiatici. Tutto ciò allo scopo di evidenziare come la politica russo-sovietica abbia impresso una decisiva svolta alle questioni internazionali a cominciare dalla pagina della Rivoluzione bolscevica fino all’era gorbaceviana. Nel tratteggiare le caratteristiche di questo lungo periodo di “ideologizzazione” forzata, si dovrà tener conto del sistema delle relazioni internazionali che da fine Ottocento in poi hanno condizionato alleanze, hanno creato black out nelle relazioni bilaterali tra popoli che confinano tra loro. Il corso dunque, sulla base di tali premesse, vuole tracciare delle coordinate chiare di come questi processi storici abbiano rivoluzionato la vita euroasiatica nel Novecento e abbiano realizzato quella “spaccatura” storica nel bel mezzo dell’età della Belle époque.
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