Insegnamento SOCIOLOGIA MILITARE

Nome del corso di laurea Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale
Codice insegnamento A000551
Curriculum Gestione dei rischi sociali
Docente responsabile Maria Caterina Federici
Docenti
  • Maria Caterina Federici
Ore
  • 36 Ore - Maria Caterina Federici
CFU 6
Regolamento Coorte 2018
Erogato Erogato nel 2018/19
Erogato altro regolamento
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline sociologiche
Settore SPS/07
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Gli studenti incentreranno il loro percorso formativo nell'ambito delle definizioni della sicurezza umana come fattore sociale, oggetto di analisi complessa che si declina in ambito generazionale, di genere, nei mondi diversi, civili e militari.
I paradigmi di base su cui lavorare sono quelli della percezione e della prevenzione, cioè della sicurezza c.d. complementare con un forte cambio di paradigma.
Fiducia e percezione sono la base dell'analisi del corso che si avvarrà della collaborazione di esperti dei settori civili e militari di altissimo livello. Forte attenzione verrà data alle metodologie della ricerca e alle definizioni metodologiche anche nel mondo del lavoro, negli ambiti geopolitici in maniera sistematica e in prospettiva sociologica. Le principali teorie che si occupano di rischio, terrorismo, violenza, educazione alla sicurezza, la comunicazione e la percezione della sicurezza in riferimento all'ambiente, alla criminalità, al mondo delle organizzazioni civili e militari.
L'organizzazione militare, non laica ma inserita nella società complessa e iperconnessa deve essere strutturata come un modello di sviluppo nel senso di responsabilità e solidarietà sociale.
Testi di riferimento Obbligatori:
Federici M.C, Romeo A. (a cura di), Sociologia della sicurezza. Teorie e problemi, Mondadori Università, Milano 2017.

Badalucco A., Elementi di politica militare, sicurezza e difesa, 2017 (in corso di stampa).

Federici M.C., Conti U. (a cura di), “Studi di Sociologia”, 2, 2017, Special Issue on “Azioni e rischi sociali. Per una lettura sociologica della sicurezza e dell’insicurezza umane” (rivista edita da Vita e Pensiero, Milano).

Letture (un testo a scelta tra):
Rufino A., In-security. La comunicazione della paura nell'età medio globale, Mimesis, Milano 2017.

Federici M.C., Romeo A. (a cura di), Sviluppo locale e sicurezza.  lo studio di un caso di area in crisi industriale, Carocci, Roma 2017.

Testi consigliati per gli studenti Erasmus e ai fini dell’internazionalizzazione:

R. Boudon, Effets pervers et ordre socal, PUF, Paris 2009.

E. Morin, La Méthode IV, Seuil, Paris 1991.

M. Maffesoli, Essai sur la violence banale et fondatrice, Méridiens, Paris 1984.
Obiettivi formativi Formare un profilo idoneo a gestire una organizzazione complessa come quella militare in condizioni di pace all'interno e in condizioni di missione all'esterno dei contesti nazionali ed europei, con un approccio "laico" rispetto alla gerarchia militare strictu senso e con una capacità di gestire le complessità postmoderne.
Prerequisiti Conoscenze di Sociologia dell'organizzazione
Metodi didattici Lezioni frontali, seminari, gruppi di studio.
Altre informazioni Il corso di Sociologia militare si svolgerà nella sede di Narni.
Modalità di verifica dell'apprendimento Si effettueranno con relazioni scritte tematiche anche su argomenti declinati in eventuali ambiti tematici professionali allo scopo di definire in situ il concetto di forza della sicurezza con riferimento però agli autori classici. Seguirà un esame orale finale. L’esame orale finale consiste in una discussione-colloquio, della durata di circa 20 minuti, relativa agli argomenti trattati durante il corso e approfondimenti su testi consigliati. Obiettivo delle prove: monitoraggio del percorso di apprendimento e analisi del livello di comprensione del programma. 
Programma esteso Gli studenti incentreranno il loro percorso formativo nell'ambito delle definizioni della sicurezza umana come fattore sociale, oggetto di analisi complessa che si declina in ambito generazionale, di genere, nei mondi diversi, civili e militari.
I paradigmi di base su cui lavorare sono quelli della percezione e della prevenzione, cioè della sicurezza c.d. complementare con un forte cambio di paradigma.
Fiducia e percezione sono la base dell'analisi del corso che si avvarrà della collaborazione di esperti dei settori civili e militari di altissimo livello. Forte attenzione verrà data alle metodologie della ricerca e alle definizioni metodologiche anche nel mondo del lavoro, negli ambiti geopolitici in maniera sistematica e in prospettiva sociologica. Le principali teorie che si occupano di rischio, terrorismo, violenza, educazione alla sicurezza, la comunicazione e la percezione della sicurezza in riferimento all'ambiente, alla criminalità, al mondo delle organizzazioni civili e militari.
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