Insegnamento PATRIMONI CULTURALI IMMATERIALI

Nome del corso di laurea Beni culturali
Codice insegnamento GP005274
Curriculum Antropologia
Docente responsabile Massimiliano Minelli
Docenti
  • Massimiliano Minelli
  • Zhuang Liu (Codocenza)
Ore
  • 18 Ore - Massimiliano Minelli
  • 18 Ore (Codocenza) - Zhuang Liu
CFU 6
Regolamento Coorte 2018
Erogato Erogato nel 2019/20
Erogato altro regolamento
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline relative ai beni storico-archeologici e artistici, archivistici e librari, demoetnoantropologici e ambientali
Settore M-DEA/01
Anno 2
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO e inglese
Contenuti Il corso intende fornire agli studenti basi teoriche sul concetto di Intangible Cultural Heritage nella azioni di tutela e promozione Unesco in un panorama internazionale, con particolare riferimento a casi studio in Italia, Cina, Brasile.
Viene inoltre fornito un quadro di riferimento generale per orientare gli studenti sulla storia degli studi e sull'insieme delle categorie interpretative, delle procedure e degli strumenti d'indagine elaborati dalle scienze antropologiche per l'interpretazione dei fatti sociali e culturali con particolare riferimento al rapporto tra tradizione scritta e tradizione orale.
In merito alla definizione e alla patrimonializzazione dei beni antropologici, sono presi in esame alcuni casi concreti allo scopo di esplorare il rapporto tra azione patrimoniale, costruzione della località e politiche culturali.
Testi di riferimento da Parbuono D. - Sbardella F., Costruzione di patrimoni. Le parole degli oggetti e delle convenzioni, Pàtron Editore, Bologna, 2017.

La seguente scelta di saggi:
I.3. Zhuang Liu - Daniele Parbuono, Un dialogo sul concetto di “Intangible cultural heritage” in Cina. Comparazioni e interpretazioni, pp. 101-118.
I.4. Pietro Clemente, Carnevali indigeni del XXI secolo. Elogio delle differenze, pp. 119-126.
I.5. Patrizia Cirino, Le parole delle convenzioni. Note a margine, pp. 127-146.

II.2. Jean-Pierre Warnier, Ritorno a Marcel Mauss. Fare corpo con l’oggetto, pp. 161-179.
II.3.Daniel Miller, Teorie degli oggetti, pp. 181-221.

III.1. Krzysztof Pomian, Storia culturale, storia dei semiofori, pp. 235-258.

e

Palumbo B., Patrimonializzare, “AM Antropologia Museale”, anno 8, n. 22, 2009, pp. XXXVIII-XL.
Palumbo B., Il vento del Sud-Est. Regionalismo, neosicilianismo e politiche del patrimonio nella Sicilia di inizio millennio, “Annuario di Antropologia”, n.7, Il patrimonio culturale, 2006, pp. 43-91.
Obiettivi formativi L’insegnamento intende fornire le basi conoscitive sullo studio antropologico dei Intangible Cultural Heritage e dei processi di patrimonializzazione.
Le principali conoscenze che gli studenti acquisiranno saranno:
-conoscenza delle coordinate teoriche e metodologiche della antropologia dei patrimoni;
- conoscenza degli approcci e dei metodi qualitativi;
- conoscenza del rapporto tra pratiche patrimoniali, indagine etnografica e quadri normativi.
Le principali abilità che permettono di applicare le conoscenze acquisite saranno:
- capacità di formulare il problema della ricerca e di adottare scelte metodologiche efficaci e innovative;
- capacità di analisi antropologica dei processi di patrimonializzazione.
Prerequisiti Al fine di saper comprendere e meglio affrontare il corso, che ha un orientamento critico e riflessivo rispetto alla ricerca sul campo, lo studente deve possedere nozioni di base concernenti le teorie delle scienze sociali e la storia dell’antropologia culturale. Questo prerequisito è valido sia per gli studenti frequentanti sia per i non frequentanti.
Metodi didattici Il corso è organizzato nel seguente modo:
- lezioni frontali;
- attività laboratoriale e gruppi di discussione.
Altre informazioni Durante il corso saranno fornite ulteriori informazioni bibliografiche per approfondimenti.
Si consiglia ai non frequentanti di contattare il docente per il programma d'esame, recandosi presso lo studio nell'orario di ricevimento.
Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova orale finale, che si sviluppa come una discussione-colloquio sugli argomenti trattati durante le lezioni e approfonditi sui testi consigliati. La prova serve per accertare i livelli di conoscenza, la capacità di comprensione, nonché di sintesi e di analisi critica dei dati di ricerca sociale, raggiunti dallo studente. Il colloquio consentirà inoltre di verificare la capacità dello studente di comunicare quanto acquisito con metodo, proprietà di linguaggio e chiarezza espositiva.

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso Il corso intende fornire agli studenti basi teoriche sul concetto di Intangible Cultural Heritage nella azioni di tutela e promozione Unesco in un panorama internazionale, con particolare riferimento a casi studio in Italia, Cina, Brasile.
A partire da un punto di vista antropologico e sulla base di concrete esperienze di ricerca etnografica nelle lezioni si tenterà di riflettere sulle normative, sulle pratiche e sulle concezioni che offrono punti di incontro ma anche enormi differenze patrimoniali tra Europa e Cina. Dopo una introduzione sui contesti e sulla storia dell’Antropologia in Cina, si presenteranno elementi delle tradizioni orali, della musica e del teatro, della ritualità e della performance popolare.
Il corso propone inoltre un quadro di riferimento generale per orientare gli studenti sulla storia degli studi e sull'insieme delle categorie interpretative, delle procedure e degli strumenti d'indagine elaborati dalle scienze antropologiche per l'interpretazione dei fatti sociali e culturali con particolare riferimento al rapporto tra tradizione scritta e tradizione orale.
Oggetto della riflessione è il rapporto tra “cose patrimoniali” e azione sociale, con particolare attenzione per scene devozionali e ritualità festive. In questo modo si forniscono le coordinate teorico-metodologiche per analizzare e interpretare le politiche patrimoniali contemporanee, così come le agentività nel campo rituale e della festa popolare.
In merito alla definizione e alla patrimonializzazione dei beni antropologici, sono presi in esame alcuni casi concreti allo scopo di esplorare il rapporto tra azione patrimoniale, beni immateriali, costruzione della località e politiche culturali.  
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