Insegnamento SOCIOLOGIA DEI FENOMENI POLITICI

Nome del corso di laurea Scienze per l'investigazione e la sicurezza
Codice insegnamento GP004295
Curriculum Comune a tutti i curricula
Docente responsabile Piero Dominici
Docenti
  • Piero Dominici
Ore
  • 54 Ore - Piero Dominici
CFU 9
Regolamento Coorte 2019
Erogato Erogato nel 2019/20
Erogato altro regolamento
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline sociologiche
Settore SPS/11
Anno 1
Periodo Secondo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Nella prima parte del corso, sarà definito il quadro di riferimento teorico della disciplina e l'urgenza di un approccio sistemico alla complessità; i concetti e le categorie fondamentali; prima dello Stato e dopo lo Stato; il potere politico; intermediazione e disintermediazione. Nuove utopie e distopie. La società interconnessa/iperconnessa e la civiltà ipertecnologica: tra controllo e cooperazione; tra libertà e sicurezza; l'autonomia dell'Attore sociale e la Politica nella civiltà dell'automazione. Le implicazioni sociali e politiche dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale.

Nella seconda parte del corso. l'attenzione sarà posta, in particolare, sull'analisi delle dinamiche dell'attuale ecosistema (globale) della comunicazione, che abbiamo così definito: "La società interconnessa è una società ipercomplessa , in cui il trattamento e l’elaborazione delle informazioni e della conoscenza sono ormai divenute le risorse principali; una tipo di società in cui alla crescita esponenziale delle opportunità di connessione e di trasmissione delle informazioni, che costituiscono dei fattori fondamentali di sviluppo economico e sociale, non corrisponde ancora un analogo aumento delle opportunità di comunicazione, da noi intesa come processo sociale di condivisione della conoscenza che implica pariteticità e reciprocità (inclusione). La tecnologia, i social networks e, più in generale, la rivoluzione digitale, pur avendo determinato un cambio di paradigma, creando le condizioni strutturali per l’interdipendenza (e l’efficienza) dei sistemi e delle organizzazioni e intensificando i flussi immateriali tra gli attori sociali, non sono tuttora in grado di garantire che le reti di interazione create generino relazioni, fino in fondo, comunicative, basate cioè su rapporti simmetrici e di reale condivisione. In altre parole, la Rete crea un nuovo ecosistema della comunicazione (1996) ma, pur ridefinendo lo spazio del sapere, non può garantire, in sé e per sé, orizzontalità o relazioni più simmetriche. La differenza, ancora una volta, è nelle persone e negli utilizzi che si fanno della tecnologia, al di là dei tanti interessi in gioco" (Dominici, 1995, 2014 e sgg.)
Testi di riferimento I testi obbligatori per l'esame sono tre:
1) R.Segatori, Sociologia dei fenomeni politici, Laterza, 2012.

2) P.Dominici, Dentro la Società interconnessa, La cultura della complessità per abitare i confini e le tensioni della civiltà ipertecnologica,FrancoAngeli, Milano 2019 nuova edizione (in corso di pubblicazione)

3) P.Dominici, La comunicazione nella società ipercomplessa. Condividere la conoscenza per governare il mutamento, FrancoAngeli, Roma 2011.

Per ulteriori approfondimenti, si veda anche: P.Dominici, “For an Inclusive Innovation. Healing the fracture between the human and the technological”, in, European Journal of Future Research, Springer, 2018 (articolo non obbligatorio)

-> https://link.springer.com/article/10.1007/s40309-017-0126-4 Peer Review
Obiettivi formativi Al termine delle lezioni e delle attività di esercitazione, gli studenti dovranno mostrare:

1.la conoscenza dei temi di maggiore attualità trattati nel corso

2.la capacità di formulare argomentazioni, in modo logico e coerente, sui temi del corso e quella di individuare le connessioni tra i livelli di analisi coinvolti

3.la capacità di interpretare i dati e riconoscere le implicazioni metodologiche

4.la capacità di fornire valutazioni con un buon livello di autonomia

5.abilità e capacità di tipo comunicativo nel saper sviluppare ragionamenti a sostegno delle proprie tesi

6.saper indicare, alla luce dei ragionamenti condotti, possibili soluzioni ai problemi ipotizzati
Prerequisiti Conoscenza delle principali teorie sociologiche
Metodi didattici Lezioni frontali (face-to-face) - dibattito - sugli argomenti "oggetto" del corso ed esercitazioni (Practical training) finalizzate a prendere consapevolezza rispetto alla complessità delle questioni trattate
Altre informazioni Prof.Piero Dominici (PhD)


Scientific Director of the COMPLEXITY EDUCATION PROJECT https://www.complexityeducation.com/

Director (Scientific Listening) – Global Listening Centre

Complexity and Systems Thinking

Member of World Complexity Science Academy

Registro Formatori Professionisti AIF

Linkedin: http://bit.ly/1TUwAyK


Visiting Professor


Abilitazione Scientifica a Professore Universitario di II Fascia


Professore Aggregato di Comunicazione pubblica e di Attività di Intelligence


Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione,


Università degli Studi di Perugia


Piazza G. Ermini, 1 - 06123 Perugia
- skype:pierodominici @dominicipi

NB: Per chi fosse interessato a collaborare alle attività di ricerca del Complexity Education Project, visitate il sito https://www.complexityeducation.com/ e contattate il docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è sempre orale (oral exam) ed ha una durata di almeno 25 minuti. Gli obiettivi della prova sono molteplici: 1) verificare la conoscenza delle tematiche trattate durante il corso; 2) valutare la capacità di analisi e di fare connessioni tra le questioni affrontate; 3) valutare le competenze comunicative maturate. E’ prevista, inoltre, la presentazione da parte degli studenti di tesine individuali su argomenti trattati nel corso; gli studenti potranno anche scegliere di discutere progetti da loro elaborati, concernenti sempre argomenti analizzati a lezione.

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso Nella prima parte del corso, sarà definito il quadro di riferimento teorico della disciplina e l'urgenza di un approccio sistemico alla complessità; i concetti e le categorie fondamentali; prima dello Stato e dopo lo Stato; il potere politico; intermediazione e disintermediazione. Nuove utopie e distopie. La società interconnessa/iperconnessa e la civiltà ipertecnologica: tra controllo e cooperazione; tra libertà e sicurezza; l'autonomia dell'Attore sociale e la Politica nella civiltà dell'automazione. Le implicazioni sociali e politiche dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale.
Nella seconda parte del corso. l'attenzione sarà posta, in particolare, sull'analisi delle dinamiche dell'attuale ecosistema (globale) della comunicazione, che abbiamo così definito: "La società interconnessa è una società ipercomplessa , in cui il trattamento e l’elaborazione delle informazioni e della conoscenza sono ormai divenute le risorse principali; una tipo di società in cui alla crescita esponenziale delle opportunità di connessione e di trasmissione delle informazioni, che costituiscono dei fattori fondamentali di sviluppo economico e sociale, non corrisponde ancora un analogo aumento delle opportunità di comunicazione, da noi intesa come processo sociale di condivisione della conoscenza che implica pariteticità e reciprocità (inclusione). La tecnologia, i social networks e, più in generale, la rivoluzione digitale, pur avendo determinato un cambio di paradigma, creando le condizioni strutturali per l’interdipendenza (e l’efficienza) dei sistemi e delle organizzazioni e intensificando i flussi immateriali tra gli attori sociali, non sono tuttora in grado di garantire che le reti di interazione create generino relazioni, fino in fondo, comunicative, basate cioè su rapporti simmetrici e di reale condivisione. In altre parole, la Rete crea un nuovo ecosistema della comunicazione (1996) ma, pur ridefinendo lo spazio del sapere, non può garantire, in sé e per sé, orizzontalità o relazioni più simmetriche. La differenza, ancora una volta, è nelle persone e negli utilizzi che si fanno della tecnologia, al di là dei tanti interessi in gioco" (Dominici, 1995, 2014 e sgg.)
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