Insegnamento ANTROPOLOGIA CULTURALE

Nome del corso di laurea Scienze della formazione primaria
Codice insegnamento GP004455
Curriculum Comune a tutti i curricula
Docente responsabile Daniele Parbuono
Docenti
  • Daniele Parbuono
Ore
  • 48 Ore - Daniele Parbuono
CFU 8
Regolamento Coorte 2021
Erogato Erogato nel 2021/22
Erogato altro regolamento
Attività Base
Ambito Discipline sociologiche e antropologiche
Settore M-DEA/01
Anno 1
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Nella prima parte del corso, saranno illustrati i fondamenti teorici e i concetti principali della disciplina con brevi cenni alla storia dell’Antropologia, oltre che a casi etnografici classici e contemporanei. Nella seconda parte, si presterà attenzione ai problemi e ai metodi di ricerca con particolare riferimento all’antropologia dell’educazione e ai contesti educativi. La terza parte sarà invece dedicata ai lavori di gruppo pensati intorno al tema centrale della “diversità”. Nell’ultima lezione si ripercorreranno i principali temi trattati facendo il punto sugli esiti del corso. Gli studenti avranno accesso alla piattaforma didattica UniStudium e potranno consultare il materiale didattico, interagendo tra loro sui temi del corso.
Testi di riferimento - Cuche D., La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, Il Mulino, 2003 [nuova edizione 2006].
- Falteri P., Materiali di antropologia culturale per il corso di laurea in Scienze della formazione primaria, Perugia, Morlacchi.
- Mezzini M. – Rossi C., Gli specchi rubati. Percorsi multiculturali nella scuola elementare, Roma, Meltemi, 1997 (con particolare attenzione ai percorsi didattici).
- Aime M., Una bella differenza. Alla scoperta della diversità del mondo, Torino, Einaudi, 2009.
Obiettivi formativi Alla fine del corso gli studenti devono acquisire conoscenze di base sulle prospettive e sui metodi dell’antropologia sociale e culturale con particolare riferimento ai contesti educativi. Dovranno inoltre imparare a relazionarsi in modo complesso con il concetto di “diversità”.
Prerequisiti No
Metodi didattici Lezioni frontali con una forte interazione e lavori di gruppo.
Altre informazioni No
Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale
Programma esteso 1. Presentazione del corso: calendario didattico; programma, libri di testo e letture. Introduzione all’utilizzo della piattaforma UniStudium. Illustrazione delle modalità d’esame.

2. Introduzione alla prospettiva antropologica: punti di vista; sguardi; relazionalità; capacità di ascolto; gestione creativa dei conflitti; metodologie dell’incontro. Le “cornici culturali” entro cui siamo immersi.

3. Le antropologie: l’Antropologia culturale nel panorama delle scienze umane; gli ambiti di pertinenza dell’Antropologia fisica. La costruzione del concetto di “razza”.

4. Origini dell’Antropologia: l’Evoluzionismo tra innovazione e ottica eurocentrica. L’Evoluzionismo e la ricerca delle costanti: unità psichica del genere umano e concezione unilineare della storia. Teoria degli stadi evolutivi. Sopravvivenze.

5. La prima definizione antropologica del concetto di cultura: Edward B. Tylor. Critiche a Tylor. La decostruzione del concetto di razza come criterio ordinatore delle varianti della specie umana: le due scuole antropologiche (Stati Uniti e Gran Bretagna); la genetica e i progressi della biologia.

6. Workshop sulla diversità. Gruppi di Brainstorming ed elaborazione.

7. Il particolarismo storico e l’antropologia statunitense: il primato della diversità e della contestualizzazione. La nozione di relatività: questioni di metodo e di etica. Franz Boas.

8. Introduzione alla “Scuola di cultura e personalità”

9. (con la collaborazione della dott.ssa Federica Lanzi) La Scuola di cultura e personalità: trasmissione e apprendimento. La “personalità di base” e di “status”.

10. La comune appartenenza alla specie umana. Letture da M. Aime, “Una bella differenza”. Flussi culturali globali e ibridazioni. La circolazione planetaria di merci, messaggi e persone. La questione delle migrazioni nei contesti educativi.

11. Il funzionalismo inglese: Bronislaw Malinowski e l’etnografia. L’osservazione partecipante nella ricerca sul campo e nei contesti educativi.

12. La Socioetnologia francese: Marcel Mauss e l’“uomo totale” tra biologico, psichico e culturale. Lo strutturalismo e la ricerca degli universali del pensiero umano: il rapporto tra differenze e somiglianze; il confronto con modelli culturali che non condividiamo.

13. Antropologia, credenze e religioni. Van Gennep: la teoria dei riti di passaggio.

14. Il concetto di cultura: definizioni ed etimologia. Concezioni essenzialiste e concezioni processuali. Alcune definizioni antropologiche del concetto di cultura.

15. Trasmissione e mutamento culturale. Come si produce cultura, come si trasmette cultura. Inculturazione e acculturazione. Gerarchie sociali e culturali: il rapporto tra culture dominanti e culture subalterne. Intercultura. Critica culturale.

16. La nozione relazionale di “identità”: “noi” e il “loro”. Le strategie identitarie e l’organizzazione sociale della differenza. Usi politici del concetto di “identità”. Nuove forme di separazione. Forme di razzismo. Razzismi istituzionali. Relativismo culturale ed etnocentrismo. Etnocentrismo critico. Introduzione al decentramento.

17. “Biologico” e “socio-culturale”: sesso genere e sessualità. Famiglia-famiglie. Contestualizzazione del concetto di famiglia.

18. Etnografia; metodologie di ricerca antropologica e sguardi sul mondo. Etnografia e contesti educativi.

19. (con la collaborazione della dott.ssa Francesca Pascolini) “Etnocentrismo attitudinale e ideologico”. La valenza formativa del decentramento.

20. Workshop sulla diversità: i gruppi di studenti espongono in 15 minuti il proprio lavoro sul concetto di diversità. Ogni esposizione sarà seguita da 10 minuti di dibattito moderato e arricchito dal docente.

21. Workshop sulla diversità: i gruppi di studenti espongono in 15 minuti il proprio lavoro sul concetto di diversità. Ogni esposizione sarà seguita da 10 minuti di dibattito moderato e arricchito dal docente.

22. Workshop sulla diversità: i gruppi di studenti espongono in 15 minuti il proprio lavoro sul concetto di diversità. Ogni esposizione sarà seguita da 10 minuti di dibattito moderato e arricchito dal docente.

23. Ricostruzione del percorso. Linee tematiche discusse, riflessioni comuni, considerazioni, conclusioni.
Condividi su