Anno Accademico 2018/19 - Regolamento 2018

Corso di laurea in Relazioni internazionali

Attività Formative

Tirocinio
Il Dipartimento di Scienze Politiche raccoglie dati sulle opinioni di enti e imprese che ospitano i suoi studenti a fini di stage e tirocini attraverso la compilazione di questionari on line, i cui dati vengono elaborati e discussi per trarne dati utili all'adeguamento dell'offerta formativa e al miglioramento dei relativi servizi agli studenti. Si tratta di un meccanismo di recentissima introduzione nella attività di verifica e miglioramento della qualità dei corsi.
Il gruppo di lavoro per la compilazione della scheda SUA ha esaminato le relazioni dei tutor aziendali dei tirocinanti del Corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali. Sono stati presi in considerazione i commenti dei tutor sulle capacità dei tirocinanti e sui risultati del tirocinio. Ne emerge un quadro di notevole soddisfazione degli enti ospitanti per la qualità e per l'impegno degli studenti.
Emergono valutazioni positive anche sulla capacità di adattamento e di lavoro in gruppo e sulla flessibilità dei tirocinanti. In alcuni casi sono segnalate capacità propositive e organizzative. In linea generale si possono considerare raggiunti alcuni risultati della formazione, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze multidisciplinari che conferiscono una particolare capacità di fronteggiare con adattabilità ed elasticità le situazioni complesse.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
La prova finale, a cui è attribuito un congruo numero di crediti (24 crediti), consiste nella redazione, sotto la guida di un docente relatore, di una tesi scritta riguardante una tematica specifica attinente al percorso di studio realizzato nel biennio. L'elaborato, che dovrà dimostrare una conoscenza approfondita del tema, una capacità critica e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto, sarà discussa di fronte ad una apposita Commissione secondo le forme e le modalità definite dal Regolamento didattico del corso di studio.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale occorre aver conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi. La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione, sotto la guida di un docente relatore e di un eventuale docente correlatore, e nella discussione, davanti ad un'apposita commissione, di una dissertazione scritta originale a carattere scientifico riguardante una tematica specifica attinente al percorso di studio realizzato nel biennio. L'elaborato, che potrà essere scritto in lingue diverse dall’italiano, dovrà dimostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto. La Commissione di valutazione della prova finale è composta da almeno sette docenti titolari di un insegnamento in Dipartimento ed è presieduta da un professore di ruolo, alla prova finale vengono attribuiti fino ad un massimo di otto punti.
Alle attività necessarie al superamento della prova finale sono riservati 21 crediti.

Prima della redazione della tesi di laurea lo studente è invitato a prendere conoscenza delle deliberazioni assunte dal Dipartimento di Scienze politiche in materia di plagio e a sottoscrivere, sotto la propria responsabilità, una dichiarazione anti-plagio. E' da considerarsi plagio l'impiego di testi di cui lo studente non sia direttamente l'autore per la composizione della tesi di laurea. La riproposizione di testi altrui o di testi ufficiali è possibile quando si tratti di una porzione molto limitata di testo presentata fra virgolette e corredata dal riferimento all'autore o all'autorità che ha prodotto il testo. Ogni docente controlla che i lavori sottoposti dagli studenti per la composizione della tesi di laurea siano originali. Quando il docente individui il plagio, ne consegue la sospensione della domanda di laurea per una sessione e la segnalazione al presidente della commissione di laurea del tentato plagio. Qualora il tentato plagio sia reiterato per una seconda volta, il Consiglio di Dipartimento può assumere ulteriori misure quali la proposizione dell'azione disciplinare nei confronti dello studente. Nel caso in cui ne ricorrano i presupposti il Dipartimento provvede alla denuncia per plagio.
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