Anno Accademico 2018/19 - Regolamento 2018

Corso di laurea in Relazioni internazionali

Prospettive

Risultati di apprendimento attesi
Autonomia di giudizio
La laurea magistrale mira a fornire padronanza del metodo di ricerca empirica politologica, sociologica, economica, storica, giuridica, antropologica nonché del metodo comparativo. Grazie alle conoscenze degli approcci metodologici avanzati per l'osservazione e la comprensione della realtà sociale, i laureati magistrali saranno in grado di raccogliere, selezionare ed elaborare criticamente dati significativi in contesti sociali complessi dal punto di vista culturale, politico ed economico. L'alto livello di conoscenze interdisciplinari in ambito socio-giuridico-economico consentirà loro di derivare indicatori di tendenza da dati eventualmente incompleti, al fine di pervenire ad una valutazione autonoma della realtà osservata su basi di coerenza scientifica e metodologica. Al fine di accrescere l'autonomia di giudizio, il corso stimola ad integrare le conoscenze e le metodologie acquisite con le lezioni frontali favorendo la partecipazione a cicli di conferenze e seminari interdisciplinari periodici con esponenti del mondo politico ed amministrativo impegnato nelle istituzioni internazionali e con esponenti del mondo accademico coinvolti in progetti di ricerca di dimensione europea e internazionale. Anche la partecipazione a stage presso centri di ricerca, istituzioni ed uffici che si occupano di temi internazionali, europei e regionali offre l'opportunità di sviluppare autonome capacità di giudizio, così come la presenza presso l'Università di Perugia di biblioteche specializzate in materie internazionalistiche e di un centro di documentazione europea.
Abilità comunicative
Il corso di laurea magistrale consente l’acquisizione di competenze comunicative atte a permettere il lavoro autonomo o in equipe in un ambiente internazionale, oltre che nel settore pubblico o privato. La padronanza di un lessico specialistico, elemento di valutazione costante e comune durante la carriera universitaria, costituirà la base sulla quale i laureati magistrali fonderanno la capacità di comunicare le proprie idee e soluzioni, anche ad un pubblico non esperto. Tale capacità sarà sperimentata attraverso la partecipazione ad attività seminariali e di laboratorio. Le abilità comunicative saranno ulteriormente sperimentate e valutate nella discussione della tesi di laurea, che si svolgerà di fronte ad una commissione, costituendo un momento formativo specifico della capacità di argomentare in modo approfondito e coerente in merito ad una propria elaborazione originale. La comunicazione in lingua straniera è assicurata oltre che dalle conoscenze indicate dal regolamento didattico quali prerequisito per l’accesso al corso anche da uno specifico insegnamento di Lingua inglese per le relazioni internazionali, e dall’acquisizione di ulteriori conoscenze linguistiche.
Capacità di apprendimento
Il laureato acquisisce un’elevata capacità di comprendere a pieno, grazie agli strumenti di critica metodologica e alle conoscenze interdisciplinari, i vari processi di internazionalizzazione nelle loro cause e linee evolutive e di operare ad alto livello nelle imprese, nelle organizzazioni nazionali e internazionali.

L’acquisizione di metodologie d’analisi avanzate e del lessico specialistico dei diversi ambiti disciplinari, l’esposizione e la discussione dei risultati di ricerche, svolte autonomamente anche nell’ambito di laboratori tematici e, infine, le attività di ricerca e di sperimentazione svolte in preparazione della tesi di laurea, predisporranno il laureato magistrale ad affrontare studi di livello superiore, anche auto-diretti, con un alto grado di autonomia
Conoscenza e comprensione
Il corso mira a far acquisire agli studenti strumenti metodologici e competenze specialistiche ad alto livello tali da permettere loro di operare efficacemente all’interno dei molteplici contesti quali, organismi pubblici e privati internazionali, europei, nazionali e regionali, enti di ricerca, settori esterni di aziende private operanti in vari campi (da quello economico-commerciale e finanziario a quello sociale o umanitario, dalla tutela dei diritti umani ai settori tecnologici e industriali, dalle strategie di salvaguardia dei global commons, quali l’ambiente, alle attività di rilevazione, ricerca e allo studio, dalla cooperazione internazionale alle problematiche proprie della multiculturalità). In altri termini l’obiettivo del corso è quello di formare professionisti in grado di analizzare in modo approfondito e critico i diversi sistemi politici, le aree e le ragioni delle tensioni e dei conflitti, le modalità di soluzione di questi ultimi, il ruolo delle organizzazioni internazionali, ivi compresa l’Unione Europea, l’evoluzione giuridico-normativa a livello internazionale e, soprattutto, le linee di tendenza dei processi di globalizzazione sul piano politico, economico e culturale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato acquisisce il profilo professionale di esperto nella programmazione e realizzazione di strategie operative di elevata complessità presso enti e organismi pubblici, nazionali, internazionali e multinazionali, nonché nell’ideazione, attuazione e monitoraggio di programmi nazionali, internazionali ed europei relativi al rafforzamento dei processi di governance, democratizzazione e cooperazione. È in grado di interpretare una realtà in continuo mutamento come l’Unione Europea in un contesto di marcata accelerazione del processo di integrazione e di ampliamento delle conoscenze comunitarie. I laureati magistrali saranno in grado di applicare le loro conoscenze per progettare e coordinare programmi di intermediazione socio-culturale, anche nell’ambito di azioni di peacekeeping, che tengano conto delle diversità culturali, religiose e politiche di un dato contesto territoriale e sociale. Saranno in grado, inoltre, di applicare le loro conoscenze per progettare e coordinare interventi di promozione dello sviluppo socialmente sostenibile, anche articolati per fasi successive, in un’ottica di sistema, grazie alla interdisciplinarietà del corso di studi seguito. I laureati magistrali saranno in grado di operare nell’ambito di aziende private per favorire la loro internazionalizzazione.
Sbocchi occupazionali e professionali
Sbocchi
Il corso di laurea magistrale, per la solida cultura di base e di specializzazione, la multidisciplinarietà delle materie, la vocazione internazionalistica dei percorsi formativi, le competenze linguistiche, apre al laureato un ampio spettro di sbocchi con funzioni di elevata responsabilità in

- servizio diplomatico;
- istituzioni internazionali, europee, nazionali e territoriali;
- aziende pubbliche e private che operano a livello europeo e internazionale;
- organizzazioni pubbliche e private, internazionali, europee, nazionali e regionali;
- associazioni ed enti non governativi internazionali, europei, nazionali e regionali;
- enti di ricerca, pubblici e privati; enti di ricerca su politica e diritto internazionale ed europeo;
- stampa quotidiana e periodica, emittenti radio-televisive, agenzie di stampa o siti di informazioni specializzati in politica internazionale, uffici stampa di aziende ed enti pubblici.
- enti e organismi di cooperazione internazionale; organizzazioni non governative;
- ambiti specifici dell’attività internazionale (tutela dei diritti umani, peacekeeping, difesa dell’ambiente) presso organismi pubblici e privati; associazioni e enti non governativi internazionali, europei, nazionali e regionali;
- Forze Armate e apparati pubblico-statali impegnati sul versante della sicurezza e delle politiche di intelligence.
Accesso a studi ulteriori
I laureati potranno continuare il proprio percorso formativo attraverso l’accesso a Master specialistici o a dottorati attinenti al campo delle relazioni internazionali.
Presso il Dipartimento di Scienze politiche è attivo il Dottorato di ricerca in “Politica, politiche pubbliche e globalizzazione”. Si tratta di un dottorato interdisciplinare che accoglie progetti di lavoro che attengono alle diverse aree della storia, dalla politica, della sociologia, dell’antropologia e del diritto.
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