Insegnamento URBANISTICA

Corso
Ingegneria edile-architettura
Codice insegnamento
A003208
Curriculum
Comune a tutti i curricula
Docente
Francesco Fazzio
CFU
12
Regolamento
Coorte 2022
Erogato
2023/24
Tipo insegnamento
Obbligatorio (Required)
Tipo attività
Attività formativa integrata

LABORATORIO DI RIGENERAZIONE URBANA

Codice A003210
CFU 3
Docente Francesco Fazzio
Docenti
  • Francesco Fazzio
Ore
  • 45 ore - Francesco Fazzio
Attività Caratterizzante
Ambito Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale
Settore ICAR/21
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti Il Laboratorio, in stretta relazione al modulo di Pianificazione nel Corso di Urbanistica, prevede lo svolgimento di una esercitazione di analisi, valutazione e proposta di piano alla scala comunale. Le aree per l’esercitazione saranno suggerite dal Corso, che fornirà le indicazioni per reperire la cartografia e le informazioni di base
Testi di riferimento Patrizia Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2000
Luca Gaeta, Umberto Janin Rivolin, Luigi Mazza, Governo del territorio e pianificazione spaziale, Città Studi, Novara 2013
Obiettivi formativi Illustrare le basi conoscitive e di metodo per la lettura della città e del territorio, l’interpretazione delle diverse domande di trasformazione e la definizione degli obiettivi nel processo collettivo di costruzione delle scelte urbanistiche a diverse scale espresso all’interno dei piani urbanistici;
Sviluppare i riferimenti cardine per la comprensione della dimensione culturale, tecnica e normativa dei diversi strumenti urbanistici per il governo delle trasformazioni delle città e del territorio, contribuendo alla formazione delle esperienze di base per l’analisi e la progettazione urbanistica
Prerequisiti Frequenza alle lezioni
Metodi didattici Il Laboratorio prevede lo svolgimento di una esercitazione di analisi, valutazione e proposta di piano alla scala comunale, con inquadramenti territoriali e approfondimenti esemplificativi a scala più ravvicinata. Le attività, condotte in prevalenza in aula, saranno portate avanti da gruppi preferibilmente di tre-quattro studenti e richiederanno sopralluoghi ed elaborazioni condotti in autonomia. Le aree per l’esercitazione saranno suggerite dal Corso, che fornirà le indicazioni per reperire la cartografia
Altre informazioni
Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame finale sarà strutturato in tre parti:
l’esposizione argomentata dell’esercitazione condotta nel Laboratorio, sia in forma collettiva che individuale;
un colloquio individuale esteso ai diversi argomenti trattati nel Corso;
l’esposizione individuale di un testo tra quelli consigliati in bibliografia a scelta dello studente, da concordare prima dell’esame.
I colloqui individuali potranno essere orientati anche in funzione degli esiti delle verifiche intermedie. La votazione finale, individuale, è unica e comprende in unico voto sia il modulo di Urbanistica che il Laboratorio. Il voto terrà conto delle conoscenze acquisite, delle capacità critiche possedute e della proprietà di linguaggio evidenziate durante la discussione degli argomenti e l’esposizione del lavoro svolto
Programma esteso Attività del Laboratorio e contenuti della sperimentazione
Il Laboratorio prevede lo svolgimento di una esercitazione di analisi, valutazione e proposta di piano alla scala comunale, con inquadramenti territoriali e approfondimenti esemplificativi a scala più ravvicinata. Le attività, condotte in prevalenza in aula, saranno portate avanti da gruppi preferibilmente di tre-quattro studenti e richiederanno sopralluoghi ed elaborazioni condotti in autonomia. Le aree per l’esercitazione saranno suggerite dal Corso, che fornirà le indicazioni per reperire la cartografia e le informazioni di base. Si potranno valutare proposte per la scelta di diverse aree, se motivate, a condizione che si tratti di comuni medio-piccoli, e che le basi cartografiche e informative necessarie siano reperibili in tempi brevi.
Saranno predisposte elaborazioni di diverso tipo, non necessariamente definite in via preventiva o alle stesse scale per ogni gruppo; al contrario, analisi e approfondimenti potranno essere diversi in funzione dei contesti e delle ipotesi preliminari su necessità e obiettivi, confermate o variate in seguito. Il lavoro terrà conto delle diverse necessità di costruzione ed esposizione delle conoscenze che è possibile incontrare nei processi reali di costruzione dei piani urbanistici: sopralluoghi, analisi di fonti esistenti, redazione di elaborati grafici di diversa natura, preparazione di testi, discussione collettiva delle attività e delle proposte.
Si prevede di strutturare l’esercitazione secondo diverse fasi. Per ogni fase sono indicati di seguito i contenuti principali e le scale di riferimento, da considerare come indicazione di massima da valutare nei diversi casi. Tuttavia, il lavoro sarà impostato con frequenti rimandi tra scale e fasi, evitando procedure unidirezionali negli approfondimenti e nella definizione delle proposte progettuali.

1. Inquadramento, obiettivi iniziali e programma di lavoro
Avvicinamento al tema. Ricerca di conoscenze specifiche sulle aree di studio e costruzione dei riferimenti di base (cartografie e dati) (scale di riferimento di massima: da 1:25000 a 1:5000 / 1:2000);
Sopralluogo, sintesi delle prime conoscenze acquisite, inquadramento e prime ipotesi sui temi da approfondire;
2. Analisi e approfondimenti
Analisi a diverse scale, in funzione dei temi principali individuati, su sistema fisico-morfologico e idrografico, vegetazione e usi del suolo, sistema insediativo-residenziale (tessuti, parti di città), sistema produttivo, sistema infrastrutturale, elementi e sistemi di valore storico-archeologico, paesistico, ambientale. Sarà curata la restituzione di massima delle conoscenze specialistiche esistenti (ad esempio geologiche o storiche) (scale di riferimento di massima: da 1:20000 a 1:5000);
Sintesi delle principali trasformazioni urbane e territoriali tramite analisi delle cartografie e delle altre fonti disponibili (bibliografie, piani urbanistici) (scale di riferimento: schemi fuori scala, planimetrie 1:25000 – 1:10000);
3. Valutazione e obiettivi
Principali dinamiche socio-economiche e urbanistiche recenti; interpretazione della domanda di trasformazione (valutazione delle opportunità e delle necessità in funzione delle analisi svolte; raccolta delle istanze organizzate espresse da cittadini, operatori economici, associazioni; previsioni di piano vigenti a diverse scale, vincoli esistenti, programmi delle amministrazioni, progetti definiti e interventi in corso); evidenziazione dei diversi attori, delle sinergie e dei potenziali conflitti (scale di riferimento di massima: schemi fuori scala, planimetrie da 1:25000 a 1:10000);
Individuazione dei temi principali da trattare (questioni-chiave), argomentazione delle ipotesi alternative (scenari) e definizione degli obiettivi di progetto (idea-guida) in risposta alle questioni chiave emerse e agli scenari prescelti;
4. Schema di piano
Formulazione di uno schema di piano di struttura esteso in funzione degli obiettivi; definizione degli indirizzi generali, delle principali categorie di trasformazione, degli ambiti di approfondimento progettuale (scale di riferimento di massima: planimetrie 1:25000 – 1:10000, schemi fuori scala);
Approfondimenti con progetti urbanistici specifici esemplificativi per temi o luoghi specifici da definire in funzione delle necessità e degli obiettivi (scale di riferimento di massima: 1:5000 / 1:2000).

Sia le fasi di inquadramento sia quelle di analisi e progetto saranno contraddistinte da una lettura interscalare, indispensabile per mettere in evidenza le relazioni morfologiche e funzionali tra sistemi generali e luoghi specifici. In linea di massima, quindi, il lavoro si tradurrà nella preparazione di planimetrie a diverse scale accompagnati da altri elaborati grafici di diverso tipo, fotografie e testi di accompagnamento. Le tecniche di rappresentazione e le modalità di costruzione degli elaborati saranno libere, scelte da ciascun gruppo in funzione dei contenuti e degli scopi degli elaborati. Tra le possibilità, oltre agli elaborati planimetrici, si possono indicare schemi e schizzi; sezioni territoriali e urbane a diverse scale; prefigurazioni volumetriche; fotografie, videoriprese, registrazioni, questionari. Tutti gli elaborati grafici, sia preliminari che definitivi in sede di esame, oltre che dalle legende saranno di norma accompagnati da didascalie o brevi testi.
Gli appunti di sopralluogo, da restituire con grafici, fotografie e testi in forma libera, costituiranno parte integrante delle elaborazioni d’esame. È prevista la scrittura di una breve relazione finale (in linea di massima 4/5 pagine che in linea di massima potrà essere strutturata in paragrafi distinti secondo l’articolazione degli elaborati (Inquadramento e programma di lavoro, Analisi e approfondimenti, Valutazione e obiettivi, Schema di piano).
In funzione delle conoscenze possedute e delle attrezzature disponibili sono possibili diverse forme di rappresentazione finale degli elaborati con mezzi informatici o manuali. Tutte le elaborazioni, ferma restando le attività condotte in autonomia dagli studenti quali sopralluoghi, approfondimenti e redazione finale degli elaborati, saranno impostate e costruite in prevalenza negli orari di Laboratorio attraverso le indicazioni fornite dal docente; in ogni fase le elaborazioni saranno discusse in revisioni collettive in cui, oltre all’illustrazione del lavoro dello specifico gruppo, sarà favorita la partecipazione di tutti gli studenti del Corso. Se necessario, per agevolare le attività oltre alle indicazioni in aula saranno fornite dispense e altri materiali didattici.

Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile 11_Città e comunità sostenibili

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANA

Codice A003209
CFU 9
Docente Francesco Fazzio
Docenti
  • Francesco Fazzio
Ore
  • 81 ore - Francesco Fazzio
Attività Caratterizzante
Ambito Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale
Settore ICAR/21
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti Il Corso si propone di trattare e discutere le principali conoscenze di base in campo urbanistico, tenendo conto della particolare collocazione al secondo anno del Corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura, quindi in una fase iniziale della formazione
Testi di riferimento Leonardo Benevolo, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, Roma-Bari 2000
Patrizia Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2000
Luca Gaeta, Umberto Janin Rivolin, Luigi Mazza, Governo del territorio e pianificazione spaziale, Città Studi, Novara 2013
Edoardo Salzano, Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma, Laterza, Roma-Bari 2003
Obiettivi formativi Gli obiettivi del Corso sono di diverso genere: conoscitivi, metodologici, operativi. In particolare:
costruire un quadro di conoscenze generali su temi e concetti dell’urbanistica utile per la comprensione degli assetti attuali e dei fenomeni di trasformazione della città e del territorio contemporanei, in particolare in Italia, secondo una visione organica in grado di restituire la varietà degli aspetti essenziali del dibattito in corso;
illustrare le basi conoscitive e di metodo per la lettura della città e del territorio, l’interpretazione delle diverse domande di trasformazione e la definizione degli obiettivi nel processo collettivo di costruzione delle scelte urbanistiche a diverse scale espresso all’interno dei piani urbanistici;
sviluppare i riferimenti cardine per la comprensione della dimensione culturale, tecnica e normativa dei diversi strumenti urbanistici per il governo delle trasformazioni delle città e del territorio, contribuendo alla formazione delle esperienze di base per l’analisi e la progettazione urbanistica
Prerequisiti _
Metodi didattici La didattica è articolata in rapporto agli obiettivi generali secondo tre percorsi distinti ma in forte relazione tra loro:
1. Le conoscenze di base, in cui attraverso blocchi di lezioni tematiche si introducono i concetti principali e gli strumenti dell’urbanistica affrontandone in sintesi lo sviluppo storico, in particolare in Italia, legando insieme trasformazioni territoriali e urbane e modifiche nei piani urbanistici e nelle norme di riferimento;
2. Il metodo e le tecniche, in cui si propongono alcune delle principali chiavi di lettura, il lessico specifico, le modalità operative ritenute indispensabili per la comprensione dei contesti urbani e territoriali attuali e la costruzione dei piani;
3. La sperimentazione, in rapporto alle attività condotte all’interno del Laboratorio, basata su esercitazioni pratiche necessarie per applicare in contesti reali le conoscenze via via acquisite
Altre informazioni In seguito ad un primo inquadramento dei temi da trattare le lezioni del Corso e le esercitazioni di Laboratorio saranno portate avanti di norma nella stessa giornata o a giornate alterne. Diverse modalità di svolgimento potranno essere definite per esigenze specifiche emerse durante il Corso.
Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame finale sarà strutturato in tre parti:
l’esposizione argomentata dell’esercitazione condotta nel Laboratorio, sia in forma collettiva che individuale;
un colloquio individuale esteso ai diversi argomenti trattati nel Corso;
l’esposizione individuale di un testo tra quelli consigliati in bibliografia a scelta dello studente, da concordare prima dell’esame.
La votazione finale, individuale, è unica e comprende in unico voto sia il modulo di Urbanistica che il Laboratorio. Il voto terrà conto delle conoscenze acquisite, delle capacità critiche possedute e della proprietà di linguaggio evidenziate durante la discussione degli argomenti e l’esposizione del lavoro svolto
Programma esteso Corso di Urbanistica A. A. 2023-2024
Docente: Francesco Fazzio

Riferimenti
La città e il territorio sono l’esito di un processo di stratificazione storica in cui le trasformazioni, di diversa origine e natura, si susseguono a varie scale a seconda dei momenti e dei contesti con effetti sulla configurazione fisica, le funzioni e i modi d’uso, i valori sociali attribuiti ai luoghi. Indipendentemente dal fatto che si tratti di interventi singoli e circoscritti o modificazioni di aree più estese, nel tempo questo processo produce comunque effetti d’insieme di diverso tipo, che è necessario conoscere e valutare perché possano essere indirizzati almeno in parte. Ad ogni nuovo assetto fisico e funzionale possono corrispondere cambiamenti nei modi e nei diritti di uso dello spazio per ciascun gruppo coinvolto (residenti, operatori economici, cittadini); e ogni trasformazione può avere una rilevanza e un significato collettivo diverso per ciascuna delle molte comunità interessate. Di conseguenza è necessario confrontarsi con conoscenze di diverso tipo, comprendere il ruolo di ciascun intervento in un contesto più ampio, e misurarsi con interessi e visioni espressi dai molti gruppi sociali e dalle istituzioni che, su più livelli e spesso in modo contraddittorio, usano e organizzano lo stesso spazio.
Il confronto tra una pluralità di soggetti e diverse ipotesi di scenario, almeno in linea di principio di pari legittimità, costituisce un momento fondativo e ineliminabile nel processo di definizione delle scelte. Per questo non è sufficiente limitarsi a risposte parziali e corrette sotto il profilo tecnico-scientifico o normativo – anche se queste sono naturalmente condizioni indispensabili. È necessaria anche una visione generale di riferimento, in cui diverse domande di trasformazione possano trovare una sintesi coerente e costituire un orizzonte più ampio ed entro certi termini condiviso. In altre parole è inevitabile considerare, oltre agli aspetti tecnici, finalità che in senso generale possono essere definite politiche.
L’urbanistica si struttura come disciplina per dare risposte efficaci alle necessità di indirizzo e controllo delle trasformazioni della città e del territorio in una fase di particolare intensificazione delle loro modificazioni dovute ai cambiamenti produttivi e socio-economici. Le modalità di azione e gli strumenti che la contraddistinguono, in primo luogo i piani, oltre che cambiare a seconda delle varie posizioni dei suoi rappresentanti e delle istituzioni, soprattutto sono variabili nel tempo al mutare delle condizioni di contesto date dall’assetto degli insediamenti, il quadro socio-economico e istituzionale, il clima politico-culturale; ne seguono le modifiche e a loro volta le influenzano almeno in parte. Allo stesso modo variano gli esiti concreti delle scelte compiute.
Questi aspetti, di validità generale, sono di importanza crescente all’aumentare della complessità degli insediamenti e delle spinte alla trasformazione, in particolare nelle grandi città e in periodi di transizione nelle condizioni di contesto socio-economico e ambientale. Allo stesso tempo, queste condizioni e le trasformazioni dello spazio, anche se legate, non sono direttamente corrispondenti in modo lineare. Gli insediamenti si trasformano con tempi e aspetti specifici, diversi in funzione della loro struttura e della loro storia, secondo modalità è necessario conoscere per poterne cogliere i possibili orientamenti.
Le condizioni odierne, in Italia e altrove, strutturalmente diverse rispetto ad altre fasi storiche da molti punti di vista, impongono una valutazione attenta delle basi di metodo e delle pratiche a disposizione, da superare o mantenere rendendole attuali, e delle nuove modalità da definire alla luce sia delle esperienze che delle sperimentazioni. Attraverso conoscenze, tecniche e pratiche diverse, da circostanziare di volta in volta a partire da principi comuni, l’urbanistica è in ogni caso chiamata a contribuire per definire contenuti e significati dei processi di trasformazione delle città e del territorio, orientandoli per favorire il miglioramento delle condizioni esistenti nell’ottica dell’interesse generale; nella consapevolezza delle possibilità concrete e dei limiti, spesso consistenti, determinati dalle condizioni materiali e culturali in cui si opera.
Obiettivi
A partire da questi riferimenti, il Corso si propone di trattare e discutere le principali conoscenze di base in campo urbanistico, tenendo conto della particolare collocazione al secondo anno del Corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura, quindi in una fase iniziale della formazione.
Di conseguenza gli obiettivi del Corso sono di diverso genere: conoscitivi, metodologici, operativi. In particolare ci si prefigge di:
costruire un quadro di conoscenze generali su temi e concetti dell’urbanistica utile per la comprensione degli assetti attuali e dei fenomeni di trasformazione della città e del territorio contemporanei, in particolare in Italia, secondo una visione organica ma in grado di restituire la varietà degli aspetti essenziali del dibattito in corso;
illustrare le basi conoscitive e di metodo per la lettura della città e del territorio, l’interpretazione delle diverse domande di trasformazione e la definizione degli obiettivi nel processo collettivo di costruzione delle scelte urbanistiche a diverse scale espresso all’interno dei piani urbanistici;
sviluppare i riferimenti cardine per la comprensione della dimensione culturale, tecnica e normativa dei diversi strumenti urbanistici per il governo delle trasformazioni delle città e del territorio, contribuendo alla formazione delle esperienze di base per l’analisi e la progettazione urbanistica.

Organizzazione
Il Corso, annuale, occupa sei mesi di lezione (da novembre a maggio) ed è suddiviso in due moduli strettamente connessi. Il primo modulo, Urbanistica (nella denominazione del Corso di laurea indicato come Pianificazione territoriale e urbana) è di carattere teorico e metodologico ed è strutturato in lezioni frontali, letture e discussioni collettive; il secondo, Laboratorio di Urbanistica (denominato Rigenerazione urbana) è dedicato alla sperimentazione e prevede lo svolgimento di esercitazioni in aula e di revisioni di gruppo del lavoro svolto in autonomia dagli studenti. Ai due moduli sono assegnati rispettivamente 81 e 45 ore di insegnamento. L’orario prevede un incontro a settimana, il martedì.
In seguito ad un primo inquadramento dei temi da trattare le lezioni del Corso e le esercitazioni di Laboratorio saranno portate avanti di norma nella stessa giornata o a giornate alterne. Diverse modalità di svolgimento potranno essere definite per esigenze specifiche emerse durante il Corso. Allo stesso modo il programma delle lezioni e l’organizzazione del Laboratorio potranno essere modificati in parte sulla base di richieste motivate; la discussione collettiva degli argomenti trattati sarà parte integrante sia delle lezioni sia del Laboratorio.

Struttura della didattica
La didattica è articolata in rapporto agli obiettivi generali secondo tre percorsi distinti ma in forte relazione tra loro:
1. Le conoscenze di base, in cui attraverso blocchi di lezioni tematiche si introducono i concetti principali e gli strumenti dell’urbanistica affrontandone in sintesi lo sviluppo storico, in particolare in Italia, legando insieme trasformazioni territoriali e urbane e modifiche nei piani urbanistici e nelle norme di riferimento. Si cercherà di evidenziare come i temi e le pratiche di pianificazione si delineino in rapporto alle trasformazioni fisiche e socio-economiche della città e del territorio e alle variazioni normative ma secondo processi non sempre univoci;
2. Il metodo e le tecniche, in cui si propongono alcune delle principali chiavi di lettura, il lessico specifico, le modalità operative ritenute indispensabili per la comprensione dei contesti urbani e territoriali attuali e la costruzione dei piani. Gli approfondimenti conoscitivi necessari e le forme di definizione tecnica dei diversi tipi di piani urbanistici, soprattutto alla scala comunale e locale, sono posti in rapporto alle necessità rilevate e agli obiettivi perseguiti;
3. La sperimentazione, condotta all’interno del Laboratorio, basata su esercitazioni pratiche necessarie per applicare in contesti reali le conoscenze via via acquisite.
I tre percorsi sono interdipendenti e, dopo una prima fase di inquadramento saranno affrontati in modo integrato.


Programma di massima delle lezioni
Le conoscenze di base
I processi di trasformazione fisica e funzionale della città e del territorio. Trasformazioni naturali e antropiche, pianificate e ‘spontanee’. Le diverse forme di controllo delle trasformazioni: analogie, differenze e rapporti. Piani e progetti urbanistici come processo di conoscenza e visione collettiva delle trasformazioni degli insediamenti. Introduzione alla pianificazione urbanistica e le diverse forme di governo del territorio. Città, territorio, ambiente, paesaggio: riferimenti di base.
La città come fenomeno storico e campo d’azione dell’urbanistica. Riferimenti per l’avvio allo studio della storia della città. Le trasformazioni urbane ottocentesche e la discontinuità nella struttura urbana. Le interpretazioni della nascita dell’urbanistica come disciplina specifica: possibili definizioni e sviluppo in Europa e in Italia. Il piano urbanistico ottocentesco e il primo Novecento. Il dibattito sulla città, il piano moderno e la zonizzazione. La legge urbanistica fondamentale, la ricostruzione e le trasformazioni territoriali nel secondo Dopoguerra. Sviluppo industriale, espansioni urbane, crisi. I piani comunali e l’evoluzione della normativa. Alcuni piani esemplificativi del Novecento.
La città contemporanea e gli studi urbani. Le principali trasformazioni recenti delle città e del territorio italiano. Variazioni negli assetti, divari territoriali, modifiche del ruolo delle istituzioni pubbliche e il nuovo dibattito sul ruolo dell’urbanistica. Politiche, programmi, piani, progetti. Le variazioni nel quadro istituzionale e normativo e i diversi strumenti urbanistici. Piani generali, settoriali, attuativi, progetti urbanistici: temi, procedure, competenze statali, regionali e locali. Vincoli e principali normative di tutela dei beni storico-archeologici, paesaggistici e ambientali
Il piano comunale: innovazioni e dibattito recente. Struttura e processo di formazione dei piani. Dimensione strategica, programmatica, regolativa dei piani. Alcuni temi significativi: l’ambiente, il paesaggio, il patrimonio storico-archeologico, la prevenzione dei rischi, il diritto alla casa, la distribuzione dei servizi, la mobilità e i loro trattamento nei piani comunali e nei progetti urbanistici locali.
Il metodo e le tecniche
Le conoscenze per il piano e il progetto urbanistico e il rapporto tra conoscenze e azioni: obiettivi e livelli di lettura. Le analisi urbanistico-territoriali: finalità, tipologie, modalità di approccio (per analisi sistematiche, per temi prioritari, per obiettivi). Ipotesi iniziali e approfondimenti successivi. Le relazioni tra sistemi naturali e antropici; individuazione di sistemi, ambiti, luoghi. Territorio, ambiente, paesaggio: riferimenti di base per l’interpretazione. Il rapporto tra scale. Le rappresentazioni cartografiche e le altre forme di analisi della città e del territorio. Esempi di letture della città e del territorio attraverso le rappresentazioni cartografiche
Le componenti sistemiche naturali: morfologia fisica, idrografia, vegetazione. Reti ecologiche. Le componenti sistemiche antropiche: costruito, percorsi, infrastrutture, funzioni. Lettura dei percorsi sotto il profilo morfologico, morfogenetico, funzionale. L’individuazione delle parti di città: tessuti, nuclei, aree di frangia, aree di urbanizzazione diffusa, tipi edilizi; le diverse chiavi di lettura. Localizzazione delle funzioni non residenziali. Spazi aperti, verdi, aree di margine. Luoghi di relazione, polarità urbane. Componenti del paesaggio e caratteristiche percettive. Il trattamento delle conoscenze tecnico-scientifiche e specialistiche nei piani urbanistici; le analisi socio-economiche e demografiche e cenni all’utilizzo dei dati statistici in urbanistica. Riferimenti ai sistemi informativi territoriali
Elementi per la lettura delle trasformazioni storiche urbane: fonti, ipotesi, modalità di rappresentazione. La storia urbanistica e le trasformazioni documentabili. Dal monumento alla città storica: il dibattito sul ruolo delle permanenze ambientali e storico-archeologiche nelle trasformazioni urbane e nella lettura della città attuale. Il patrimonio storico-archeologico riconosciuto. Emergenze architettoniche e urbane e tessuti storici.
Valori e trasformabilità dei luoghi. Le categorie di trasformazione. La definizione dei livelli di trasformabilità come processo collettivo. I processi partecipativi nella sintesi delle conoscenze sulla città e nella costruzione dei progetti urbanistici. L’interpretazione della domanda di trasformazione e l’individuazione degli obiettivi. Le categorie generali di riferimento per l’indirizzo delle trasformazioni.
Il piano comunale: dimensioni, contenuti, strumenti. Trasformazioni diffuse e trasformazioni concentrate. Attuazione diretta, indiretta, condizionata. Il ruolo di indirizzi, prescrizioni, regole, prefigurazioni di assetto. Le procedure istituzionali per la definizione del piano comunale: fasi, attori, significati.
Gli elementi di struttura del piano: componenti ambientali, spazi aperti, infrastrutture. Gli aspetti tecnici del progetto urbanistico. Indici, parametri, riferimenti progettuali. Riferimenti per il dimensionamento dei servizi e delle dotazioni collettive. Cenni alla perequazione.
La costruzione tecnica delle norme per i piani comunali e i progetti urbanistici. Cenni alle specificità della normativa urbanistica umbra. Il disegno urbanistico e le relazioni tra disegno e forma-piano. I diversi tipi di disegni: descrittivi, normativi, comunicativi. La rappresentazione attraverso gli schemi.

Attività del Laboratorio e contenuti della sperimentazione
Il Laboratorio prevede lo svolgimento di una esercitazione di analisi, valutazione e proposta di piano alla scala comunale, con inquadramenti territoriali e approfondimenti esemplificativi a scala più ravvicinata. Le attività, condotte in prevalenza in aula, saranno portate avanti da gruppi preferibilmente di tre-quattro studenti e richiederanno sopralluoghi ed elaborazioni condotti in autonomia. Le aree per l’esercitazione saranno suggerite dal Corso, che fornirà le indicazioni per reperire la cartografia e le informazioni di base. Si potranno valutare proposte per la scelta di diverse aree, se motivate, a condizione che si tratti di comuni medio-piccoli, e che le basi cartografiche e informative necessarie siano reperibili in tempi brevi.
Saranno predisposte elaborazioni di diverso tipo, non necessariamente definite in via preventiva o alle stesse scale per ogni gruppo; al contrario, analisi e approfondimenti potranno essere diversi in funzione dei contesti e delle ipotesi preliminari su necessità e obiettivi, confermate o variate in seguito. Il lavoro terrà conto delle diverse necessità di costruzione ed esposizione delle conoscenze che è possibile incontrare nei processi reali di costruzione dei piani urbanistici: sopralluoghi, analisi di fonti esistenti, redazione di elaborati grafici di diversa natura, preparazione di testi, discussione collettiva delle attività e delle proposte.
Si prevede di strutturare l’esercitazione secondo diverse fasi. Per ogni fase sono indicati di seguito i contenuti principali e le scale di riferimento, da considerare come indicazione di massima da valutare nei diversi casi. Tuttavia, il lavoro sarà impostato con frequenti rimandi tra scale e fasi, evitando procedure unidirezionali negli approfondimenti e nella definizione delle proposte progettuali.

1. Inquadramento, obiettivi iniziali e programma di lavoro
Avvicinamento al tema. Ricerca di conoscenze specifiche sulle aree di studio e costruzione dei riferimenti di base (cartografie e dati) (scale di riferimento di massima: da 1:25000 a 1:5000 / 1:2000);
Sopralluogo, sintesi delle prime conoscenze acquisite, inquadramento e prime ipotesi sui temi da approfondire;
2. Analisi e approfondimenti
Analisi a diverse scale, in funzione dei temi principali individuati, su sistema fisico-morfologico e idrografico, vegetazione e usi del suolo, sistema insediativo-residenziale (tessuti, parti di città), sistema produttivo, sistema infrastrutturale, elementi e sistemi di valore storico-archeologico, paesistico, ambientale. Sarà curata la restituzione di massima delle conoscenze specialistiche esistenti (ad esempio geologiche o storiche) (scale di riferimento di massima: da 1:20000 a 1:5000);
Sintesi delle principali trasformazioni urbane e territoriali tramite analisi delle cartografie e delle altre fonti disponibili (bibliografie, piani urbanistici) (scale di riferimento: schemi fuori scala, planimetrie 1:25000 – 1:10000);
3. Valutazione e obiettivi
Principali dinamiche socio-economiche e urbanistiche recenti; interpretazione della domanda di trasformazione (valutazione delle opportunità e delle necessità in funzione delle analisi svolte; raccolta delle istanze organizzate espresse da cittadini, operatori economici, associazioni; previsioni di piano vigenti a diverse scale, vincoli esistenti, programmi delle amministrazioni, progetti definiti e interventi in corso); evidenziazione dei diversi attori, delle sinergie e dei potenziali conflitti (scale di riferimento di massima: schemi fuori scala, planimetrie da 1:25000 a 1:10000);
Individuazione dei temi principali da trattare (questioni-chiave), argomentazione delle ipotesi alternative (scenari) e definizione degli obiettivi di progetto (idea-guida) in risposta alle questioni chiave emerse e agli scenari prescelti;
4. Schema di piano
Formulazione di uno schema di piano di struttura esteso in funzione degli obiettivi; definizione degli indirizzi generali, delle principali categorie di trasformazione, degli ambiti di approfondimento progettuale (scale di riferimento di massima: planimetrie 1:25000 – 1:10000, schemi fuori scala);
Approfondimenti con progetti urbanistici specifici esemplificativi per temi o luoghi specifici da definire in funzione delle necessità e degli obiettivi (scale di riferimento di massima: 1:5000 / 1:2000).

Sia le fasi di inquadramento sia quelle di analisi e progetto saranno contraddistinte da una lettura interscalare, indispensabile per mettere in evidenza le relazioni morfologiche e funzionali tra sistemi generali e luoghi specifici. In linea di massima, quindi, il lavoro si tradurrà nella preparazione di planimetrie a diverse scale accompagnati da altri elaborati grafici di diverso tipo, fotografie e testi di accompagnamento. Le tecniche di rappresentazione e le modalità di costruzione degli elaborati saranno libere, scelte da ciascun gruppo in funzione dei contenuti e degli scopi degli elaborati. Tra le possibilità, oltre agli elaborati planimetrici, si possono indicare schemi e schizzi; sezioni territoriali e urbane a diverse scale; prefigurazioni volumetriche; fotografie, videoriprese, registrazioni, questionari. Tutti gli elaborati grafici, sia preliminari che definitivi in sede di esame, oltre che dalle legende saranno di norma accompagnati da didascalie o brevi testi.
Gli appunti di sopralluogo, da restituire con grafici, fotografie e testi in forma libera, costituiranno parte integrante delle elaborazioni d’esame. È prevista la scrittura di una breve relazione finale (in linea di massima 4/5 pagine che in linea di massima potrà essere strutturata in paragrafi distinti secondo l’articolazione degli elaborati (Inquadramento e programma di lavoro, Analisi e approfondimenti, Valutazione e obiettivi, Schema di piano).
In funzione delle conoscenze possedute e delle attrezzature disponibili sono possibili diverse forme di rappresentazione finale degli elaborati con mezzi informatici o manuali. Tutte le elaborazioni, ferma restando le attività condotte in autonomia dagli studenti quali sopralluoghi, approfondimenti e redazione finale degli elaborati, saranno impostate e costruite in prevalenza negli orari di Laboratorio attraverso le indicazioni fornite dal docente; in ogni fase le elaborazioni saranno discusse in revisioni collettive in cui, oltre all’illustrazione del lavoro dello specifico gruppo, sarà favorita la partecipazione di tutti gli studenti del Corso. Se necessario, per agevolare le attività oltre alle indicazioni in aula saranno fornite dispense e altri materiali didattici.

Approfondimenti tematici
Gli approfondimenti tematici individuano argomenti sui quali potranno essere definite lezioni monografiche e fornite bibliografie specifiche. Nei limiti del tempo disponibile si potranno organizzare anche incontri mirati con l’apporto di esperti esterni. In linea di massima si prevede di trattare argomenti specifici significativi per la conoscenza di alcune delle questioni più rilevanti per lo studio delle dinamiche urbane attuali e la pratica dell’urbanistica in Italia. Tra i possibil temi: l’archeologia urbana nel progetto urbanistico; le città storiche e la lettura dei tessuti urbani; la prevenzione sismica a scala urbana e le esperienze urbanistiche di ricostruzione post-sismica; la rendita urbana e le trasformazioni delle città; l’edilizia residenziale pubblica e il problema della casa; l’urbanistica e la pianificazione delle reti di trasporto pubblico; le diverse Italie: divari territoriali e strategie per le aree interne; le città e le dinamiche del turismo di massa; la partecipazione e il ruolo dei diversi attori sociali nei processi di pianificazione locale.

Verifiche intermedie ed esame finale

Verifiche intermedie
Si prevede di svolgere due verifiche intermedie, collocate di massima a fine gennaio e ad aprile, con lo scopo di verificare eventuali necessità di approfondimento della didattica su argomenti specifici e di fornire indicazioni per la preparazione dell’esame finale. Le verifiche, individuali e in forma scritta, consisteranno in una serie di domande sugli argomenti trattati, cui rispondere tramite brevi note a testo libero.
La valutazione sarà espressa in forma di giudizio sintetico; non saranno attribuiti voti numerici. L’esito della verifica contribuirà a definire alcuni dei principali temi su cui potranno vertere gli argomenti trattati in sede di colloquio finale.

Esame finale
L’esame finale sarà strutturato in tre parti:
l’esposizione argomentata dell’esercitazione condotta nel Laboratorio, sia in forma collettiva che individuale;
un colloquio individuale esteso ai diversi argomenti trattati nel Corso;
l’esposizione individuale di un testo tra quelli consigliati in bibliografia a scelta dello studente, da concordare prima dell’esame.
I colloqui individuali potranno essere orientati anche in funzione degli esiti delle verifiche intermedie. La votazione finale, individuale, è unica e comprende in unico voto sia il modulo di Urbanistica che il Laboratorio. Il voto terrà conto delle conoscenze acquisite, delle capacità critiche possedute e della proprietà di linguaggio evidenziate durante la discussione degli argomenti e l’esposizione del lavoro svolto.

Bibliografia di riferimento

Testi essenziali
Leonardo Benevolo, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, Roma-Bari 2000
Patrizia Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2000
Luca Gaeta, Umberto Janin Rivolin, Luigi Mazza, Governo del territorio e pianificazione spaziale, Città Studi, Novara 2013
Edoardo Salzano, Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma, Laterza, Roma-Bari 2003

Testi consigliati

Riferimenti principali per Le conoscenze di base e Il metodo e le tecniche
Giovanni Astengo, Voce “Urbanistica” in Enciclopedia Universale dell’Arte, 1964
Leonardo Benevolo, Storia della città, Laterza, Bari 1978
Leonardo Benevolo, La città nella storia d’Europa, Laterza, Roma-Bari 1993
Donatella Calabi, Storia dell’urbanistica europea. Questioni, strumenti, casi esemplari, Paravia, Torino 2000
Massimo Cacciari, La città, Pazzini Editore, Verucchio 2021
Antonio G. Calafati, Economie in cerca di città. La questione urbana in Italia, Donzelli, Roma 2009
Vere Gordon Childe, La rivoluzione urbana, a cura di Alessandro Bianchi e Mario Liverani, Rubbettino, Soveria Mannelli 2004
Giuseppe Campos Venuti, Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza, Roma-Bari 1993
Paola Di Biagi (ed.), I classici dell’urbanistica moderna, Donzelli, Roma 2002
Andrea Filpa, Michele Talia, Fondamenti di governo del territorio. Dal piano di traduzione alle nuove pratiche urbanistiche, Carocci, Roma 2009
Patrizia Gabellini, Le mutazioni dell’urbanistica. Principi, tecniche, competenze, Carocci, Roma 2020
Patrizia Gabellini, Il disegno urbanistico, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1996
Giuseppe Gisotti, La fondazione delle città. Le scelte insediative da Uruk a New York, Carocci, Roma 2016
David Harvey, La crisi della modernità. Riflessioni sulle origini del presente, Net, Milano 2002
Arturo Lanzani, Città territorio urbanistica tra crisi e contrazione, Franco Angeli, Milano 2016
Luca Marescotti, Fondamenti di urbanistica, Clup, Milano 1988
Luigi Mazza, Spazio e cittadinanza. Politica e governo del territorio, Donzelli, Roma 2015
Guido Morbelli, Un’introduzione all’urbanistica, Franco Angeli, Milano 1986
Guido Morbelli, Città e piani in Europa. La formazione dell’urbanistica contemporanea, Dedalo, Bari 1997
Lewis Mumford, La città nella storia, Castelvecchi Editore, Roma 2013 (1a ed. italiana Etas Kompass Milano 1967)
Gianluigi Nigro (ed.), Urbanistica innovazione possibile, Gangemi, Roma 1997
Gianluigi Nigro (ed.), Piani regolatori generali di ultima generazione. Argomenti di riflessione e letture di piani locali, Gangemi, Roma 1999
Gianluigi Nigro, Giovanna Bianchi, Politiche, programmi e piani nel governo della città, Gangemi, Roma 2003
Gabriele Pasqui, Urbanistica oggi. Piccolo lessico critico, Roma 2017
Gabriele Pasqui, La città, i saperi, le pratiche, Donzelli, Roma 2018
Agostino Petrillo, Villaggi, città, megalopoli, Carocci, Roma 2006
Giorgio Piccinato, La costruzione dell’urbanistica. Germania 1871-1914, Officina Edizioni, Roma 1977
Barbara Pizzo, Vivere o morire di rendita. La rendita urbana nel XXI secolo, Donzelli, Roma 2022
Joseph Rykwert, La seduzione del luogo. Storia e futuro delle città, Einaudi, Torino 2003
Bernardo Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Roma 2000
Bernardo Secchi, La città nel ventesimo secolo, Laterza, Roma 2005
Serena Vicari Haddock, La città contemporanea, Il Mulino, Bologna 2004
Serena Vicari Haddock, Frank Moulaert, Rigenerare la città. Pratiche di innovazione sociale nelle città europee, Il Mulino, Bologna 2009
Serena Vicari Haddock, Questioni urbane. Caratteri e problemi della città contemporanea, Il Mulino, Bologna 2013
Touring Club Italiano, Le città, collana “Capire l’Italia”, TCI, Milano 1978


Riferimenti generali sulla storia del territorio umbro

Maria Rosa Prete Pedrini, Umbria, Collana “Le regioni d’Italia” diretta da Roberto Almagià, UTET, Torino 1974
Alberto Grohman, Perugia, Collana “Le città”, Laterza, Roma 1988
Henri Desplanques, Paesaggi Umbri. Contributo allo studio dei paesaggi rurali dell’Italia centrale, Quattroemme, Perugia 2007
Renato Corvino, Giampaolo Gallo, Umbria, Collana “Storia d’Italia”, Le Regioni vol. VIII, Einaudi, Torino 1988
Sandra Camicia, Interpretazioni di una regione. Trasformazioni territoriali e pianificazione in Umbria, Alinea, Firenze 2005
Emilio Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma 2000
Giovanni Astengo, Città e terre dell’Umbria, documentario 1961
(disponibile una parte al sito https://www.youtube.com/watch?v=lyg4UGdSULI)


Durante le lezioni saranno forniti ulteriori riferimenti bibliografici e indicazioni sull’utilizzo dei testi consigliati.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile 11_Città e comunità sostenibili
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