Insegnamento ARCHEOLOGIA MEDIEVALE I
Nome del corso di laurea | Archeologia e storia dell'arte |
---|---|
Codice insegnamento | A001919 |
Curriculum | Generico |
Docente responsabile | Donatella Scortecci |
Docenti |
|
Ore |
|
CFU | 6 |
Regolamento | Coorte 2023 |
Erogato | Erogato nel 2024/25 |
Erogato altro regolamento | Informazioni sull'attività didattica |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Archeologia e antichità classiche e medievali |
Settore | L-ANT/08 |
Anno | 2 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | ll corso ha come obiettivo il conseguimento delle conoscenze di base della disciplina aggiornate alle più attuali tendenze della ricerca nell'ambito sia dell'archeologia medievale sia di quella coeva del vicino oriente (bizantina e islamica) con particolare attenzione ai fenomeni relativi alla formazione della cultura medievale. Nello specifico il corso affronterà tutte le tematiche caratterizzanti la disciplina, da questioni metodologiche, quali l'archeologia teorica, ad aspetti ad ampio spettro di ricerca, quali l'archeologia urbana e l'urbanistica ; la trasformazione degli spazi rurali e il fenomeno dell'incastellamento; l'archeologia funeraria con le sue implicazioni sul piano antropologico; gli edifici di culto cristiani e i grandi complessi monastici; l'archeologia dell'architettura e l'archeologia della produzione e dei manufatti |
Testi di riferimento | A.Augenti, Archeologia dell'Italia Medievale, Bari, Laterza, 2016. Testi di approfondimento ai tematismi saranno a disposizione degli studenti ONLINE sulla piattaforma e-learning dell'Università (www.unistudium.unipg.it) Gli studenti con disabilità e/o con DSA che, avendo compiuto regolare accreditamento tramite SOL, abbiano ottenuto accesso ai servizi d’Ateneo, possono fare richiesta degli strumenti compensativi previsti dalla normativa (ad es. libri di testo in formato digitale; materiali didattici in formati accessibili : presentazioni, dispense, eserciziari, forniti se necessario in anticipo sulle lezioni), per i quali si veda alla pagina https://www.unipg.it/disabilita-e-dsa. Per la richiesta, lo studente è invitato a rivolgersi al docente, che lo metterà in contatto con la Referente per la disabilità e/o DSA del Dipartimento (prof. Alessandra Di Pilla: alessandra.dipilla@unipg.it) |
Obiettivi formativi | Il corso ha come obiettivo il conseguimento delle conoscenze di base della disciplina aggiornate alle più attuali tendenze della ricerca nell'ambito sia dell'archeologia medievale sia di quella coeva del vicino oriente. Conoscenze ed abilità Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito le capacità di elaborare autonomamente e con sviluppato senso critico e speculativo la definizione di un "bene culturale", secondo i criteri istituzionali: dai concetti di integrità e autenticità che si riferiscono ai livelli di conservazione e di veridicità dell'informazione, alla capacità descrittiva, analisi degli elementi costitutivi, comparazione tra tipologie omogenee, sincroniche, diacroniche, apporto culturale. |
Prerequisiti | E' indispensabile che lo studente abbia acquisito competenze metodologiche e solide basi nella conoscenza delle discipline storiche e archeologiche di ambito classico e medievale, con particolare riguardo alla tarda antichità e all'alto medioevo |
Metodi didattici | Didattica in presenza con l’ausilio di audiovisivi, power point e confronto dialettico con gli studenti Gli/le studenti/esse con disabilità e/o con DSA, previa consultazione con il docente, possono richiedere eventuali materiali didattici in formati accessibili (presentazioni, dispense, eserciziari), forniti se necessario in anticipo sulle lezioni, nonché l’uso di altri strumenti tecnologici di facilitazione nella fase di studio. Per le informazioni generali, consultare i Servizi di Ateneo alla pagina https://lettere.unipg.it/home/disabilita-e-dsa e mettersi in contatto con la Referente per il Dipartimento (prof.ssa A. Di Pilla). Nell’a.a. 2023/2024 l’Università di Perugia ha previsto che 11 categorie di studenti/esse potessero essere ammesse alla fruizione della didattica a distanza. Gli studenti eventualmente interessati sono invitati a verificare la possibilità di seguire in DaD le lezioni al sito Procedura DAD - Università degli Studi di Perugia (unipg.it) |
Altre informazioni | Studenti con disabilità e/o DSA: per ogni informazione sui servizi dell’Ateneo, consultare la pagina https://lettere.unipg.it/home/disabilita-e-dsa e mettersi in contatto con la Referente per il Dipartimento (prof.ssa Alessandra Di Pilla: alessandra.dipilla@unipg.it). |
Modalità di verifica dell'apprendimento | L’esame finale consiste in un colloquio orale il cui obiettivo è quello di verificare l'apprendimento delle tematiche fondamentali della disciplina e la capacità di istituire comparazioni secondo criteri sincronici, diacronici e topografici. Lo studente dovrà dimostrare di saper elaborare la materia attraverso una rigorosa metodologia scientifica, che tenga conto del corretto utilizzo di fonti documentarie e materiali. La prova è costituita da un colloquio orale e dalla presentazione di ricerche individuali da parte degli studenti su argomenti inerenti il corso. La tempistica vede una prima fase di verifica delle tematiche e una seconda di verifica del lavoro individuale . La durata prevista è di non più di 30 minuti, 15/20 riservati alla verifica generale e dieci alla relazione del seminario. La tipologia della prova è rappresentata da un colloquio a stimolo aperto con risposta aperta. La misurazione conclusiva della prova d'esame attribuisce i due terzi del punteggio alla prova generale e un terzo al lavoro di ricerca. Gli studenti con disabilità e/o con DSA che, avendo compiuto regolare accreditamento tramite SOL, abbiano ottenuto accesso ai servizi d’Ateneo, ai fini dello svolgimento delle prove di verifica possono giovarsi degli strumenti compensativi, delle misure dispensative e delle tecnologie inclusive previsti dalla normativa, da richiedere e concordare con il docente con congruo anticipo rispetto alle prove. Per le informazioni consultare la pagina https://www.unipg.it/disabilita-e-dsa e mettersi in contatto con il Referente del Dipartimento per la Disabilità e i DSA (prof.ssa Alessandra Di Pilla: alessandra.dipilla@unipg.it). |
Programma esteso | Il programma prevede una prima parte di carattere generale dedicata alle problematiche fondamentali dell'Archeologia cristiana e medievale e . Si inizia dalla storia della ricerca archeologica postclassica, dall'età del positivismo per passare al fondamentale contributo di Paolo Orsi e agli episodi di Torcello e Castelseprio, nel secondo dopoguerra e al tema dei villaggi abbandonati. La recente definizione dell'archeologia medievale quale disciplina autonoma impone una doverosa riflessione sul suo significato e sugli ambiti della ricerca. Una parte del corso è riservata ai rapporti con l'architettura e le istituzioni. Si passano , poi, in rassegna i più significativi contesti archeologici italiani, secondo un criterio tematico. Al rapporto tra archeologa medievale e storia della città si riferiscono numerose problematiche, da quelle legate alla prevenzione e alla redazione delle carte di rischio archeologico, a quelle di carattere più giuridico-istituzionale ed economico, fino al dibattito più recente sull'archeologia urbana, con gli esempi di Brescia e Verona per il settentrione; della Crypta Balbi e gli scavi di Napoli per il centro e sud italia. Dai contesti urbani si passa allo studio dei castelli, dell'incastellamento e del popolamento rurale. Allo studio del popolamento rurale attiene l'importate tema dei complessi monastici, centri di cultura, potere e generatori di abitato. Gli esempi più importanti il monastero longobardo di San Salvatore a Brescia e di San Vincenzo al Volturno. L'archeologia delle chiese rappresenta una delle tematiche più indagate dall'Archeologia medievale nei termini della sequenza architettonica, delle sepolture, dei materiali, dell'insediamento. Esempi: l'edificio di Santa Maria foris portas a Castelseprio, San Lorenzo di Altavilla Silentina. Anche l'archeologia residenziale e delle strutture abitative occupa la ricerca segnatamente alla tipologia delle strutture, la materia impiegata e le forme del riuso, con gli esempi di Brescia, Luni, Classe, Pisa. Infine uno degli aspetti più innovativi dell'Archeologia medievale riguarda l'archeologia della produzione e dei manufatti come conoscenza delle sequenze subregionali, la lettura diacronica di taluni fenomeni, gli aspetti produttivi e dell'organizzazione del lavoro, il problema delle trasmissioni tecnologiche. Esempi nella ceramica, vetro, legno, metalli |
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile | |