Offerta Formativa 2025/26 - Regolamento 2025
Corso di laurea in Scienze agrarie e ambientali
Presentazione
Obiettivi formativi specifici |
Il CdL in Scienze Agrarie ed Ambientali si propone di formare un Laureato con una solida preparazione scientifica multidisciplinare nei settori delle Scienze Agrarie, Ambientali e Biotecnologiche, capace di inserirsi come "quadro" nelle aziende agricole e nelle Istituzioni del settore primario. Il Laureato sarà in grado di svolgere attività di consulenza e di gestione tecnica ed economica nei diversi segmenti produttivi del settore agricolo, avendo particolare attenzione agli aspetti quantitativi e qualitativi della produzione agraria, agli aspetti ambientali ad essa connessi ed alla gestione delle innovazioni scientifiche, tecnologiche e biotecnologiche della moderna agricoltura multifunzionale. Per raggiungere tale obiettivo si intendono trasmettere adeguate conoscenze propedeutiche nell'ambito delle discipline Matematiche, fisiche, informatiche e statistiche (Matematica e Fisica), delle discipline chimiche (Chimica) e biologiche (Botanica, Fisiologia vegetale, Genetica Agraria) ed economiche (Istituzioni di Economia). Su questo impianto propedeutico, il CdL svilupperà un percorso formativo per il trasferimento delle conoscenze e lo sviluppo di abilità inerenti le discipline specifiche e caratterizzanti della produzione vegetale (agro-ecologia, microbiologia, coltivazioni erbacee ed arboree), della difesa, dell'economia e della politica agraria (economia agraria e estimo rurale) e delle scienze animali. Il corso di studio prevede inoltre percorsi di approfondimento che permetteranno agli studenti di avviare il processo di specializzazione professionale più idoneo alle proprie inclinazioni e che potrà poi completarsi con l'accesso alle diverse Lauree Magistrali. Rispetto agli obiettivi qualificanti della classe L-25, tale corso di studi si prefigge di trasferire le conoscenze e le abilità proprie dell'ambito agrario con particolare riferimento alle tematiche ambientali ed allo sviluppo delle biotecnologie connesse alla produzione primaria e alla sua sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il CdL in Scienze Agrarie ed Ambientali ha la durata di 3 anni, duranti i quali lo studente deve acquisire 180 crediti formativi. La ripartizione dell'impegno orario riservato ad ogni CFU è normata dal Regolamento didattico del corso di studio. Il numero complessivo di esami è pari a 19 e le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche e seminariali). Ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli. Il primo anno di corso è organizzato in sette insegnamenti comuni e di base appartenenti alle discipline Matematiche, informatiche, fisiche e statistiche, chimiche e biologiche. Nel secondo e terzo anno si vogliono fornire agli studenti percorsi formativi differenziati, volti a formare laureati con competenze prevalenti relative alla figura dell'agronomo e a quella del biotecnologo agrario. In particolare il secondo anno è organizzato in 3 insegnamenti comuni e caratterizzanti appartenenti alle discipline della produzione e 4 insegnamenti specifici per i percorsi formativi. Gli insegnamenti specifici che hanno lo scopo di fornire le competenze e le abilità utili per la professione dell'agronomo appartengono alle discipline dell'Ingegneria agraria, forestale e della rappresentazione, delle Scienze animali e della Produzione vegetale. Tra gli insegnamenti che forniscono le competenze e le abilità utili per la professione del biotecnologo agrario, due hanno l'obiettivo di irrobustire le conoscenze di base (Biochimica e Biologia molecolare) e altri due le competenze sugli aspetti economici e della qualità dei prodotti zootecnici soprattutto in ambito biotecnologico. Il terzo anno è organizzato in 4 insegnamenti comuni e uno specifico per i percorsi formativi. Gli insegnamenti comuni afferiscono alle discipline della produzione vegetale e della difesa. Gli insegnamenti specifici sono Economia agro-alimentare ed estimo rurale e Biotecnologie vegetali. Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati, per ogni CdL, annualmente tra i dottorandi e gli assegnisti di ricerca del Dipartimento. Tutti gli aspetti relativi all'organizzazione ed alla gestione del CdL in Scienze Agrarie ed Ambientali sono descritti nell'apposito Regolamento didattico, disponibile nel sito web del Dipartimento. |
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Descrizione del percorso formativo |
Il corso di studio in breve Il Corso di Laurea in Scienze Agrarie ed Ambientali (SAA) forma laureati con una solida preparazione scientifica multidisciplinare e con adeguate conoscenze professionali necessarie a svolgere attività di consulenza e gestione tecnica ed economica nei diversi segmenti produttivi dell'attività agricola, con particolare attenzione agli aspetti quantitativi e qualitativi della produzione agraria, agli aspetti ambientali ad essa connessi e alla gestione delle innovazioni scientifiche, tecnologiche e biotecnologiche. Il corso è articolato in due curricula 'Agricoltura Sostenibile' e 'Biotecnologie' |
Conoscenze richieste per l'accesso |
L'accesso al CdL in Scienze Agrarie e Ambientali è subordinato al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test d'ingresso volto a individuare eventuali lacune formative delle matricole. I risultati del test non vincolano l'accesso al CdL, ma servono per indirizzare le matricole verso attività utili a colmare eventuali carenze formative; specificatamente, corsi preliminari all'inizio del CdL organizzati dal Dipartimento e attività di supporto effettuate durante il primo anno di frequenza. Indicazioni specifiche a tale proposito sono contenute nel Regolamento didattico del CdL. |
Modalità di ammissione |
Le conoscenze richieste per l'ammissione al CdS, le modalità attraverso le quali viene verificato il possesso di tali conoscenze e quelle per colmare eventuali lacune nonché i criteri utilizzati nell'assegnazione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da applicarsi in caso di esito negativo della verifica e da soddisfare nel primo anno di corso sono riportate nell'art. 5 del Regolamento del CdS: Art. 5 Iscrizione al Corso di Laurea. 1. L'immatricolazione al CdL è subordinata al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test volto a individuare eventuali lacune formative dello studente. Il test va sostenuto obbligatoriamente prima dell'immatricolazione secondo le procedure stabilite annualmente dal Consiglio del DSA3 e pubblicate sulla homepage del DSA3. 2. Se i risultati del test evidenziano specifiche lacune, lo studente potrà comunque immatricolarsi al CdS, ma gli verrà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) da soddisfare nel primo anno di Corso. Allo scopo di favorire l'assolvimento degli OFA il CdL provvede all'istituzione di attività di supporto alla didattica delle materie oggetto di OFA. Al termine delle attività, lo studente ha la possibilità di iscriversi al relativo esame ma il CdL ha la possibilità di riverificare, a fini squisitamente statistici e di ricalibratura dell'OFA medesimo, la preparazione raggiunta dallo studente. 3. Per agevolare il superamento del test, prima dell'inizio delle attività formative previste dal piano di studio, il DSA3 organizza precorsi delle materie di base (matematica, fisica, chimica e biologia) di durata di 3 settimane con un impegno settimanale di 20 ore di lezioni. Il materiale delle lezioni è reperibile on-line sulla homepage del DSA3. Il Test è composto da 20 domande a risposta multipla su temi di cultura scientifica di base. Ogni domanda riporterà 4 possibili risposte, di cui una sola è corretta. Il tempo a disposizione dei candidati è di 40 minuti: è attribuito 1 punto per ogni risposta esatta e 0 punti per ogni risposta sbagliata o non data. Lo studente avrà superato il test soltanto se conseguirà un punteggio pari o superiore a 9/16. Il test si tiene a metà settembre di ogni anno ed è ripetuto a ottobre, febbraio. |
Orientamento in ingresso |
Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento volto a far conoscere la propria Offerta Formativa e ad agevolare le studentesse e gli studenti nel momento della scelta del corso di studi universitario: - nell'ambito di AgriUmbria 2024 presso lo stand del DSA3 con distribuzione di materiale informativo relativo ai CdS, e confronto con le scuole superiori presenti alla manifestazione. - in occasione del MarzOrienta svolto il 1° marzo 2024 presso il DSA3, sono state invitate le Scuole Superiori delle Provincie di Perugia e Terni. Agli studenti presenti è stata illustrata l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio e delle prospettive occupazionali a essi connessi) con possibilità di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca; - su richiesta dell'Istituto Tecnico Agrario “A. Vergni” di Capezzine – Cortona (AR), il 5 marzo 2024 presso il DSA3 si è svolto un incontro con gli studenti. Nell'ambito del quale è stata illustrata l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio e delle prospettive occupazionali a essi connessi) con possibilità di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca; - nell'ambito del PNRR il 25 marzo 2024 presso il DSA3 si è svolto un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Galilei di Perugia. Nell'ambito del quale è stata illustrata l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio e delle prospettive occupazionali a essi connessi) con possibilità di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca; - su richiesta dell'Istituto Omnicomprensivo “Alvito” di Frosinone, il 23 maggio 2024 presso il DSA3 si è svolto un incontro con gli studenti. Nell'ambito del quale è stata illustrata l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio e delle prospettive occupazionali a essi connessi) con possibilità di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca; Per i Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO) il DSA3 propone i seguenti laboratori: - Laboratorio di Anatomia e citologia vegetale - Laboratorio di Patologia Vegetale - Laboratorio di Entomologia - Laboratorio di Microbiologia - Laboratorio di Micropropagazione e biotecnologie in vitro - Laboratorio di Bioeconomia - Laboratorio di Scienze e tecnologie alimentari Il DSA3 per l'Orientamento in ingresso ha inoltre partecipato alle attività proposte dall'Ateneo. |
Orientamento e tutorato in itinere |
Attività svolte dal DSA3
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Numero degli iscritti |
Da fonte Status di Ateneo, aggiornato al 06/08/2024: Gli immatricolati puri nell'a.a. 2023-24 sono 60, il dato conferma il trend in discesa delle iscrizioni osservato già nei due anni precedenti (66 nel 2022-23, 73 nel 2021-22, 94 nel 2020-21, 91 nel 2019-20), che riguarda però tutta la classe di laurea che, in Italia, registra anche nel 2023-24 un calo delle immatricolazioni, seppur meno marcato rispetto all'anno precedente (immatricolati per la classe L25 nel 2023-24 pari a 2483; immatricolati per la classe L25 nel 2022-23 pari a 2550; immatricolati per la classe L25 nel 2021-22 pari a 3101; dati http://dati.ustat.miur.it/dataset/immatricolati). Un dato con molta probabilità collegato alla crisi economica, che nell'anno in oggetto non riguarda solo gli iscritti da fuori regione (34 nel 2021-22, 26 nel 2022-23, 25 nel 2023-24) ma anche gli studenti della regione Umbria (37 nel 2021-22, 39 nel 2022-23 e 35 nel 2023-24). Riguardo la provenienza degli studenti, al contrario dello scorso anno, Il calo degli iscritti riguarda non solo studenti provenienti dagli istituti tecnici (50 nel 2021-22, 38 nel 2022-23 e 35 nel 2023-24) ma anche gli studenti provenienti dal liceo linguistico (0 nel 2021-22, 2 nel 2022-23 e 0 nel 2023-24) e artistico (0 nel 2021-22, 1 nel 2022-23 e 0 nel 2023-24), anche se in questi ultimi due casi si tratta di numeri molto piccoli e quindi soggetti ad elevata variabilità. Il numero degli studenti provenienti dai licei è invece aumentato di 1 unità, rallentando il trend in salita osservato lo scorso anno (9 nel 2021-22, 15 nel 2022-23 e 16 nel 2023-24). Gli iscritti totali al CdS sono 264 molto vicini ai dati dello scorso anno (286 a.a. 2022-23, 343 a.a. 2021-22, 369 a.a. 2020-21, 385 a.a. 2019-20, 422 a.a. 2018-19, 447 a.a. 2017-18, 431 a.a. 2016-17, 443 a.a 2015-16, 392 a.a. 2014-15, 349 nel 2013-14, 287 nel 2012-13). Il 61% (162) sono in corso, il 38,6% fuori corso e 1 part time. I dati confermano il miglioramento osservato lo scorso anno nella produttività degli studenti iscritti al primo anno; infatti il 76% (57 su 75) ha sostenuto più esami rispetto ai due anni precedenti (63% 2022-23 nel 46% nel 2021-22). Lo stesso trend si osserva riguardo la media dei CFU ottenuti, sempre in miglioramento negli ultimi due anni analizzati (23,41 nel 2023-24, 14,95 nel 2022-23 e 12,97 nel 2021-22). Nell'ultimo anno analizzato si osserva inoltre un aumento della media dei voti (in discesa negli anni precedenti) (25.4 nel 2023-24, 24,01 nel 2022-23, 25,02 nel 2021-22, 26,31 nel 2020-21). Gli studenti, quindi, sostengono più esami e hanno migliorato anche le votazioni ottenute. Le modifiche apportate all'orario delle lezioni, concentrate solo al mattino in modo da dare la possibilità agli studenti di studiare nel pomeriggio, hanno avuto effetti positivi. Nell'anno solare 2023 il 38% degli studenti, 19 su 50, si è laureato nella durata normale del corso, il 56% con votazione compresa tra 91 e 105, il 44% con votazione superiore a 106 e nessuno con votazione inferiore a 90. 2) Profilo dei laureati da fonte Almalaurea 2023 compilato dal 100% dei laureati: - il numero di laureati (50) è in leggere ripresa rispetto allo scorso anno (48), ma sempre in calo rispetto alla media del triennio precedente, m.t.p., (55); - aumenta ancora la percentuale dei laureati che proviene da altra regione, 54% (52,1% nel 2022, 37,3 nel 2021 e 37,3 nel 2020), mentre si mantiene stabile il dato riguardante gli studenti provenienti da altra provincia della stessa regione (6% nel 2023, 6,3% nel 2022). - il 46 % dei laureati nell'anno solare 2023 proviene da Licei, il 36% da licei scientifici (in calo rispetto al 49.3% della m.t.p.) il 52 % da istituti tecnici (in aumento rispetto al 31% della m.t.p.), questo dato è in controtendenza con quello riguardante gli immatricolati puri, nell'ambito dei quali il numero degli studenti proveniente dagli istituti tecnici (come riportato in precedenza) è in diminuzione mentre aumenta il numero di quelli provenienti dai licei; I dati riguardanti la regolarità degli studi indicano che il 38% degli studenti su laurea in corso e il 28% entro un anno fuori corso; il dato degli studenti che si laureano in corso conferma il trend in discesa osservato negli ultimi anni (47,9% nel 2022, 56,7% nel 2021 e 49% nel 2020 e 58,4 nel 2019). I dati incoraggianti riguardo l'aumento della produttività negli ultimi anni degli studenti del primo anno, riportati in precedenza, fanno ipotizzare una futura inversione di tale trend negativo. Il voto medio di laurea è pari a 104,3/110 in aumento rispetto allo scorso anno (101,9/110) e alla m.t.p. (102/110). La durata media degli studi è di 4,7 in linea con il dato dello scorso anno pari a 4,8 anni; il ritardo alla laurea (1,7 anni) è in leggera diminuzione rispetto allo scorso anno (1,8 anni), ma comunque superiore alla m.t.p. di 1,6 anni. Il questionario evidenzia anche che il 72,4% degli studenti ha avuto una esperienza di lavoro maturata durante il ciclo di studi universitari (51,7% occasionale, saltuario, stagionale), dato in aumento rispetto allo scorso anno (65,2%) e si avvicina ai valori registrati fino al 2020 (72,9% nel 2020, 75% nel 2019 e 68,4% nel 2018). L'attività lavorativa in concomitanza degli studi non sembra quindi influenzare la durata del percorso universitario, anche in considerazione del tipo di lavoro svolto (occasionale). Il numero dei laureati 2023 che ha svolto periodi di studio all'estero (6%) è in linea con quello registrato l'anno precedente (6,5% nel 2022) ed in deciso aumento rispetto alla media dei tre anni precedenti (m.t.p. 3,7%) e conferma la graduale ripresa dopo lo stop registrato nel 2020, a causa della pandemia. La percentuale di laureati che intendono proseguire gli studi è pari nel 2023 all'86%, valore molto simile a quello registrato nel 2022 (87%), dopo il calo registrato lo scorso anno è però in aumento la percentuale di studenti che intende iscriversi ad una laurea specialistica (76 nel 2023, 73,9 nel 2022 e 80,6 nel 2021) mentre si registra un minore interesse verso il master universitario rispetto allo scorso anno (2% nel 2023 e 4,3% nel 2022) a fronte però di una m.t.p. pari a 1,5%. La percentuale di studenti che ha svolto tirocini formativi curriculari o lavoro riconosciuti dal corso di laurea si mantiene molto alta (94%) anche se in leggero ribasso rispetto alla rilevazione precedente (97,8% nel 2022, 76,1% nel 2021, 87,5% nel 2020, 94,7% nel 2019). Tale risultato è anche il frutto dello sforzo messo in atto dal DSA3 che ha attivato più di 300 convenzioni per lo svolgimento di tirocini negli ultimi 4 anni. 3) Da fonte questionario Tirocinio Pratico Applicativo lato studente (TPAs_2022) predisposto dal DSA3: L'aumento del numero degli studenti che ha voluto/potuto svolgere tirocini formativi curriculari o lavoro riconosciuti dal corso di laurea è accompagnato anche da una valutazione molto positiva del tirocinio. In generale, infatti, l'esperienza del TPA è giudicata molto positiva con votazione media di 9,3/10, avendo potuto svolgere in modo appropriato le attività previste (9,3/10), riscontrando una ottima disponibilità da parte del personale della struttura (9,6/10), e ritenendo la durata del tirocinio appropriata (8,9/10); per tutti i valori si registra un aumento rispetto allo scorso anno (rispettivamente 9,1/10, 8,7/10 e 8,4/10). Valori alti si registrano anche riguardo le possibilità di impiego del tirocinante (8,5/10), dato che lo scorso anno registravano valori molto più bassi (6,8/10). La creazione da parte del DSA3 di un'apposita commissione che ha lavorato alla riorganizzazione delle attività, redigendo un nuovo regolamento con l'obiettivo di migliorare l'efficacia del tirocinio pratico applicativo e il conseguimento degli obiettivi previsti, ha sicuramente contribuito all'aumento degli studenti che hanno svolto tirocini e al miglioramento delle valutazioni. |
Risultati in termini di occupabilità |
I dati relativi alle seguenti osservazioni derivano da fonte Almalaurea riferite all'anno di laurea 2022. Ad 1 anno dalla laurea: il 76,5% dei laureati risulta iscritto a un corso di laurea di secondo livello, in diminuzione rispetto allo scorso anno (80,8) e rispetto alla media del triennio precedente (m.t.p di seguito) 78,6%, si tratta comunque di un dato altalenante che negli ultimi anni ha sempre oscillato dal 71,8% all'84% (76,5% nel 2023, 80,8% nel 2022, 71,8% nel 2021, 83,1% nel 2020); l'8,8% lavora ed è iscritto ad una laurea di secondo livello, dato molto al di sotto rispetto a quello osservato l'anno precedente (21,1%); il 67,6% non lavora ed è iscritto ad una laurea di secondo livello, dato in aumento rispetto ai due anni precedenti (59,6% nel 2022 e 59% nel 2021) ed alla m.t.p. 63,13%. Ritorna sopra il 10% la percentuale di studenti che lavora e non è iscritto ad una laurea magistrale, dopo il decremento osservato lo scorso anno (14,7% nel 2023, 9,6% nel 2022, 25,6% nel 2021, 9,2% nel 2020). Nel 50% dei casi il motivo della non iscrizione alla laurea magistrale è lavorativo, valore molto simile a quello dell'anno precedente (44%), ma che negli ultimi anni ha subito molte oscillazioni (50 % nel 2023, 44 % nel 2022, 80% nel 2021, 54,5 nel 2020, 36,4 nel 2019), anche giustificate dal numero non molto elevato degli intervistati (ad esempio nel 2023 solo 34 di cui solo 8 ad 1 anno dalla laurea non risultano iscritti ad un corso di secondo livello). Il forte aumento registrato nell'anno 2021 deve quindi essere considerato come una variazione isolata frutto della variabilità dei dati. Tra i motivi per la non iscrizione alla laurea magistrale si conferma nel 2023 la voce “motivi economici” (12,5%) già presente nel 2022 (11,1%) anche se questo dato appare molto variabile negli anni (non presente 2021, 9,1% nel 2020, non presente nel 2019, 14,3% nel 2018). Invece, i motivi di iscrizione alla magistrale sono per migliorare la propria formazione culturale nel 53,5% (in forte aumento rispetto alla m.t.p. 37,9% e all'anno precedente 37,2%) e per migliorare le possibilità di trovare lavoro 30,8%, in diminuzione rispetto alla m.t.p. (39,7%). L'11,5% (10,2% m.t.p.) ritiene la laurea magistrale necessaria per trovare lavoro, mentre il 6,8% (in calo rispetto alla m.t.p. pari al 9,6%) spera con la laurea magistrale di migliorare le proprie condizioni di lavoro. Nel 96,2 % dei casi la laurea magistrale rappresenta il proseguimento 'naturale' della laurea di primo livello (in forte aumento rispetto all'77,6% m.t.p.) dato che avvalora lo sforzo fatto per armonizzare fra loro i corsi di laurea di 1 e 2 livello. I dati riguardanti i settori di impiego dei laureati del corso evidenziano una notevole ripresa dell'impiego in agricoltura che riguarda nel 2023 il 50% dei laureati, dopo il brusco calo del 2022 (25%) recuperando il trend costante in crescita registrato a partire dal 2019 (60% nel 2021, 42,9% nel 2020, 38,5% nel 2019). Per quanto riguarda il commercio, invece, il confronto effettuato con i valori degli anni precedenti conferma l'estrema variabilità di questo dato (37,5% nel 2023, 25% 2022, 6,7% 2021, 50% 2020, 30,8% 2019). Il 50% dei laureati intervistati nel 2023 ha dichiarato di non aver utilizzato le competenze acquisite con la laurea, tale valore è in costante crescita negli ultimi anni (2023: utilizzo in misura elevata 37,5%, in misura ridotta 12,5%, per niente 50%; 2022: utilizzo in misura elevata 18,8%, in misura ridotta 37,5%, per niente 43,8%; 2021: utilizzo in misura elevata 53,3, in misura ridotta 33,3, per niente 13,3; media del triennio precedente (m.t.p.): utilizzo in misura elevata 33,56%, in misura ridotta 30,73%, per niente 35,7%). Il dato riguardo l'adeguatezza della formazione professionale si è mantenuto costante rispetto al precedente rilevamento, ma in peggioramento rispetto agli anni precedenti, la formazione professionale è ritenuta infatti molto adeguata dal 37,5% degli intervistati (37,5% nel 2022, 66,7% nel 2021), poco adeguata dal 37,5% (31,3% nel 2022, 20% nel 2021) e per nulla adeguata dal 30% (31,3% nel 2022, 13,3% nel 2021); il 50% la ritiene molto e abbastanza efficace nel lavoro svolto, in leggero calo rispetto al precedente anno (56,3%). Il guadagno mensile medio netto pesato sul numero di maschi e femmine è 886 euro in crescita rispetto alla m.t.p. (866 euro). Facendo riferimento al collettivo costituito dai soli laureati che non si sono iscritti ad altro corso di laurea, si ha un tasso di occupazione del 63.6% superiore a quello riscontrato nell'anno precedente (55,6%), ma inferiore a quello riscontrato a livello di Ateneo 76,9%, di corsi analoghi in centro Italia 71,9% e Italia 71,2%. Un dato che deve però tener conto dell'esiguo numero di laureati in tale categoria. La retribuzione mensile (1226) è inferiore a quella di Ateneo (1346), a quella riscontrata in corsi analoghi in centro Italia (1320) e Italia (1351). La soddisfazione per il lavoro svolto è ottima (8/10) e superiore a quella di Ateneo (7,6/10), centro Italia (7,4/10) e Italia (7,6/10). Per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei laureati, il Consiglio del Corso di Laurea in Scienze Agrarie e Ambientali ha organizzato, o partecipato, alle seguenti iniziative e/o incontri dedicati agli studenti, laureandi e neo-laureati: - Come anche riportato nella precedente scheda SUA, per poter raccogliere le opinioni e i suggerimenti degli addetti ai lavori è stata organizzata una riunione il 13 giugno 2023 (piattaforma teams dalle ore 9.30) del “Comitato d'indirizzo” per i Corsi di Studio in Scienze Agrarie e Ambientali (SAA Triennale) e in Agricoltura Sostenibile (AS – Magistrale). All'incontro c'è stata una numerosa e partecipata presenza di importanti e qualificate figure operanti nel modo del lavoro. Il Prof. Primo Proietti, Presidente dei suddetti Corsi di Laurea del DSA3 ha moderato l'incontro, con l'obiettivo di raccogliere pareri e suggerimenti per verificare l'adeguatezza dell'offerta didattica dei Corsi di Studio e monitorare, quindi, l'idoneità del profilo del laureato rispetto alle aspettative del mondo della produzione, dei servizi e delle società civile. Ciò consentirà di migliorare i percorsi formativi nel settore delle Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, tenendo conto delle evoluzioni nel mondo del lavoro. Le informazioni saranno utili anche agli Studenti partecipanti (a tale proposito è preziosa la partecipazione dei Rappresentanti degli Studenti che potranno trasferire l'informazione ad altri Studenti non presenti) per pianificare il loro percorso formativo. Gli studenti hanno avuto anche l'importante opportunità di conoscere e confrontarsi con i componenti del “comitato di indirizzo”. - Job placement di DSA3 (http://dsa3.unipg.it/index.php/job-placement-laureati): il DSA3 ha organizzato un servizio dedicato ai laureati dei propri CdS per rafforzare e specializzare i servizi già offerti dall'Ateneo tendenti a: I, migliorare l'efficacia dei servizi agli studenti; II, migliorare l'efficacia dei servizi alle imprese; III, creare una community tra i laureati in Scienze agrarie di Perugia; IV, mantenere un collegamento stabile tra DSA3 e i laureati. Gli strumenti adottati sono: I, mailing list dei laureati in agraria di Perugia; II, banca dati dei curricula; III, incontro domanda/offerta; IV, network tra i laureati. - Con l'obiettivo di integrare le attività per il miglioramento dell'offerta formativa con quelle di orientamento al lavoro e Job Placement e per incentivare i contatti degli studenti/neo-laureati con le aziende e con gli operatori del settore, è stato organizzato il 4 maggio 2023 dalla Prof.ssa Francesca Todisco (responsabile JP_DSA3) in collaborazione con la Dott.ssa Maria Chiara Menaguale (presidente AUDAF), il Prof. Piero Borghi (AUDAF) e il Dott. Sauro Carloni (AUDAF) un incontro, in rappresentanza delle parti sociali, con il Dr. Agr. Gabriele Sippilli (Fondatore e Presidente della COMPAGNIA ITALIANA SIGARI di Sansepolcro (AR) settore Tabacchicoltura e trasformazione Sigari); il Dr. Sergio Rutili (Direttore Tecnico CENTUMBRIE di Magione (PG), settore Frantoio molino farina turismo verde con metodo bio settore Cereali olio e olive) e il Dr. Agr. Francesco Martella (Consulente organizzativo CONSORZIO DELL'UMBRIA vendita mezzi tecnici e macchine agricole) (https://dsa3.unipg.it/it/job-placement-laureati/15-servizi/656-ciclo-seminari-incontro-con-il-mondo-del-lavoro-e-job-placement-2023). - Altre possibilità di incontro tra studenti e parti sociali sono state fornite da alcune manifestazioni organizzate dal dipartimento e dall'Ateneo o a cui il dipartimento ha preso parte: - Agriumbria (5-7 Aprile 2024) manifestazione fieristica durante la quale, attraverso uno stand e la realizzazione di diversi seminari, i docenti del dipartimento hanno potuto illustrare le attività scientifiche e didattiche svolte nel dipartimento e gli studenti hanno potuto incontrare i rappresentanti di diverse realtà agricole, commerciali e industriali del territorio; la partecipazione all'evento è stata incoraggiata anche attraverso la distribuzione agli studenti di biglietti di ingresso gratuiti. - “Carrer Day”, giornata organizzata ogni anno dall'Ateneo presso il DSA3 in cui studenti, giovani laureati, dottorandi e dottori di ricerca possono incontrare i rappresentanti degli enti e delle associazioni di categoria partecipanti (ultimo evento il 16 maggio 2024; https://careerday.unipg.it/2024/) |