Telelavoro e Smart working
I regolamenti di Ateneo consentono di attivare la prestazione di lavoro eseguita dal dipendente al di fuori della sede di lavoro, in un luogo ritenuto idoneo e sicuro. Si tratta di modalità lavorative che possono, tra le altre finalità, aumentare il grado di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, salvaguardando formazione e crescita professionale ed accrescendo motivazione e responsabilizzazione dei dipendenti
- Regolamento in materia di Telelavoro
- Modalità di Smart working
Carriera Alias
La Carriera Alias viene istituita per garantire e tutelare la privacy degli e delle studenti in transizione di genere. Consiste in una documentazione provvisoria (doppio libretto o libretto alias) da utilizzare all'interno dell'Ateneo in attesa che il percorso di rettificazione anagrafica venga completato.
Reddito di libertà
Dal 12 maggio 2025 è online il servizio per la presentazione delle nuove domande per il Reddito di Libertà, il contributo economico destinato alle donne vittime di violenza, seguite dai centri antiviolenza e dai servizi sociali.
Modalità di presentazione della domanda
Le donne in possesso dei requisiti, comprese quelle che non hanno ripresentato la domanda entro il 18 aprile 2025, possono presentare la domanda utilizzando il modulo “SR208”, denominato “Domanda Reddito di Libertà”, reperibile nella sezione “Moduli” del sito istituzionale dell’INPS.
Le domande devono essere presentate per il tramite dei Comuni di riferimento, ossia dal Comune nel cui ambito è avvenuta la presa in carico da parte del centro antiviolenza e del servizio sociale, a prescindere che in tale Comune la donna abbia fissato la residenza o il domicilio.
Requisiti di accesso
La disciplina di dettaglio del Reddito di Libertà e, più precisamente, i requisiti d’accesso sono descritti al paragrafo 2 della circolare n. 54 del 5 marzo 2025.
Destinatarie del contributo sono le donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, residenti nel territorio italiano, che siano cittadine italiane, cittadine comunitarie o cittadine di uno Stato extracomunitario, in possesso di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea previste dagli articoli 10 e 17 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, o in possesso di regolare permesso di soggiorno UE di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, o della ricevuta della richiesta o del cedolino, o del permesso per protezione speciale di cui all’articolo 32 del decreto legislativo 28 gennaio 2008,
n. 25.
Ai fini del beneficio in oggetto, alle cittadine italiane sono equiparate le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria (cfr. l’art. 27 del decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251).
Per accedere al contributo il rappresentante legale del centro antiviolenza, che ha preso in carico la donna, deve attestare:
- il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso e il servizio sociale professionale di riferimento;
- lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente, utilizzando il modulo “SR208” denominato “Domanda Reddito di Libertà”.
Misura del contributo
Il Reddito di Libertà consiste in un contributo economico stabilito nella misura massima di 500 euro mensili pro capite, fatti salvi eventuali incrementi previsti da successive disposizioni normative, per un massimo di dodici mesi, erogati in unica soluzione.
Indagini di Ateneo
- Bilancio di genere 2023
- Bilancio di Genere 2020
- II Rapporto di Genere dell'Ateneo 2018
- Il Rapporto di Genere dell'Ateneo 2015
- Benessere Organizzativo