Prima preceptorship EHA dedicata alla leucemia mieloide acuta
Riconosciuto il modello innovativo del Laboratorio di Diagnostica Integrata delle Patologie Ematologiche
Nuovo prestigioso riconoscimento internazionale per l'Ematologia dell'Azienda Ospedaliera e Università degli Studi di Perugia. La European Hematology Association (EHA) ha selezionato il modello funzionale e innovativo del percorso diagnostico del Laboratorio di Diagnostica Integrata delle Patologie Ematologiche di Ematologia per ospitare una preceptorship dello Scientific Working Group Acute Myeloid Leukemia (SWG-AML EHA), primo progetto pilota della prestigiosa società scientifica europea.
La proposta perugina si è aggiudicata il bando competitivo internazionale, distinguendosi per l'eccellenza del suo approccio diagnostico integrato e multidisciplinare alle patologie ematologiche.
La preceptorship, intitolata "Comprehensive workflow to achieve precise diagnosis in acute myeloid leukemia: a journey from cytomorphology to next generation sequencing" - Flusso di lavoro completo per ottenere una diagnosi precisa nella leucemia mieloide acuta: un viaggio dalla citomorfologia al sequenziamento di nuova generazione -, rappresenta un'iniziativa senza precedenti nel panorama della formazione ematologica europea.
Il progetto sarà coordinato dalla professoressa Maria Paola Martelli, direttrice struttura complessa di Ematologia, e dalla dottoressa Roberta La Starza, responsabile del Laboratorio di Diagnostica Integrata delle Patologie Ematologiche, in collaborazione con un'équipe specificatamente dedicata dall'EHA SWG-AML. L'iniziativa prevede la partecipazione di docenti nazionali e internazionali e dei responsabili delle singole unità del Laboratorio.
"La scelta per questo evento pilota ci onora e ci mette in gioco", dichiara la professoressa Maria Paola Martelli. "Questo progetto, finalizzato a orientare l'EHA sull'efficacia di supportare e promuovere proposte di questo tipo, ha lo scopo di fornire ai partecipanti un'esperienza teorico-pratica approfondita, offrendo sessioni di formazione strutturate e esperienze dirette su possibili scenari reali".
"La nostra proposta muove dall'esistenza e crescita con visione innovativa nel nostro Istituto di un Laboratorio che si fa carico del work-up diagnostico del paziente in modo completo e strettamente interconnesso con i clinici", spiega la dottoressa Roberta La Starza. "La modalità diagnostica implementata nel nostro Centro rappresenta un modello di attività professionale ultraspecialistica coordinata, essenziale per una diagnosi di precisione che si traduce in terapia di precisione".
Il Laboratorio di Diagnostica Integrata delle Patologie Ematologiche di Perugia ha sviluppato e adotta le procedure diagnostiche più innovative, in costante aggiornamento, per garantire ai pazienti un continuo miglioramento nella caratterizzazione delle malattie onco-ematologiche. Il modello diagnostico seguito si basa su un inquadramento integrato e multidisciplinare che comprende aspetti clinici, ematochimici, citomorfologici, emopatologici, immunofenotipici e citogenetico-molecolari, elementi imprescindibili per l'applicazione di una medicina di precisione. Questo approccio si fonda su una corretta classificazione della malattia secondo i criteri internazionali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, una precisa stratificazione dei pazienti in gruppi di rischio e l'identificazione di marcatori predittivi di risposta o resistenza al trattamento, nonché di eventuali bersagli molecolari terapeutici. La preceptorship si rivolge a medici ematologi, specializzandi in ematologia, biologi e biotecnologi con 2-5 anni di formazione nel settore specifico, e mira a fornire una visione integrata del percorso diagnostico e delle problematiche cliniche per una diagnosi precisa delle leucemie acute.
"Questo prestigioso riconoscimento europeo è motivo di grande orgoglio per l'Umbria e conferma l'eccellenza del nostro sistema sanitario - dichiara Stefania Proietti, Presidente della Regione Umbria - La selezione dell'Ematologia perugina da parte della European Hematology Association premia anni di investimenti nella ricerca e nell'innovazione, posizionando la nostra regione come punto di riferimento internazionale. Continueremo a sostenere questi centri di eccellenza che rappresentano un valore fondamentale per i cittadini umbri".
"Questa nomina conferma la posizione di leadership dell'Ematologia perugina nel panorama scientifico internazionale - sottolinea Giuseppe De Filippis, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Perugia - L'iniziativa testimonia la capacità dell'Azienda Ospedaliera e dell’Università degli Studi di Perugia di sviluppare modelli innovativi di assistenza e formazione che diventano riferimento per la comunità scientifica europea. Il successo del progetto pilota potrà aprire la strada a future collaborazioni internazionali e consolidare ulteriormente il ruolo di Perugia come centro di eccellenza nella ricerca, diagnosi e cura delle patologie ematologiche"
"La selezione del Laboratorio di Diagnostica Integrata delle Patologie Ematologiche da parte della European Hematology Association rappresenta un risultato straordinario che testimonia l'eccellenza raggiunta dall'Università degli Studi di Perugia nel campo della ricerca biomedica e della formazione specialistica. – afferma Maurizio Oliviero, Rettore dell’Università degli Studi di Perugia - Questo prestigioso riconoscimento internazionale premia il lavoro di squadra tra la nostra Università, l’Azienda Ospedaliera di Perugia e il Sistema Sanitario Umbro, un modello di collaborazione virtuosa tra Istituzioni che ha permesso di raggiungere importanti risultati, quali lo sviluppo di approcci diagnostici all'avanguardia nella lotta contro le patologie ematologiche. La professoressa Maria Paola Martelli e la dottoressa Roberta La Starza, insieme a tutto il team del Laboratorio, cui vanno le mie più vive congratulazioni, hanno saputo coniugare ricerca di frontiera e applicazione clinica, creando un modello di riferimento a livello internazionale. Siamo, come Ateneo, orgogliosi di poter mettere le nostre importanti competenze al servizio della formazione di una nuova generazione di specialisti, investendo nell'innovazione e nell'internazionalizzazione e facendo della nostra sede un punto di riferimento per la ricerca e la didattica di eccellenza nel panorama europeo, a beneficio di tutte e di tutti.”
Da sinistra la dottoressa Roberta La Starza e la professoressa Maria Paola Martelli