Offerta Formativa 2025/26 - Regolamento 2025

Corso di laurea in Agricoltura sostenibile

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
La progettazione del Corso di Laurea Magistrale in Agricoltura Sostenibile muove dall'analisi dei fenomeni di "globalizzazione" dei sistemi agroindustriali e quelli di "digitalizzazione" dell'economia che richiedono nuove professionalità per l'ideazione, progettazione e gestione delle risorse agrarie e territoriali in chiave di crescente sostenibilità ambientale, economica e sociale.

La LM ha quindi l'intento di formare laureati con una solida "formazione scientifica multidisciplinare" e con adeguate conoscenze professionali necessarie a svolgere attività di gestione sostenibile delle produzioni agrarie, di programmazione, gestione e valutazione di progetti per lo sviluppo sostenibile dei territori rurali e per la valorizzazione della "sostenibilità" del settore primario. La LM, inoltre, rivolgerà la sua attenzione alla formazione di laureati capaci di svolgere con competenza le attività di un libero professionista interessato alle funzioni proprie di un "dottore agronomo".

Il laureato magistrale dovrà raggiungere una conoscenza scientifica approfondita delle interazioni sistemiche
"suolo-pianta-atmosfera" tipiche della produzione agraria ed agroalimentare e sarà in grado di gestire l'uso delle risorse interessate al fine di garantire la sostenibilità della produzione, la qualità dell'ambiente e della vita delle aree rurali in rapporto sempre più stretto e multifunzionale con gli agglomerati urbani e le aree più antropizzate del pianeta.

Il laureato dovrà poter acquisire conoscenze ed abilità professionali per poter ideare e gestire con ampia autonomia iniziative progettuali per:

- gestire in maniera eco-compatibile le risorse agro-ambientali mediante l'elaborazione di interventi di sistemazione idraulica, di mitigazione del rischio idrogeologico, di ingegneria naturalistica, pianificazione e gestione della risorsa idrica;
- elaborare bilanci: idrici ed irrigui, ambientali, nutrizionali, economici e di concimazione;
- elaborare sistemi integrati di controllo delle avversità; analisi del rischio da inquinanti inorganici ed organici e di degradazione dei suoli e l'elaborazione delle relative azioni per il risanamento;
- implementare modelli, sistemi esperti e metodiche per il monitoraggio di tutti i parametri di interesse ambientale (nutrienti, acqua, fitofarmaci, inquinanti) del sistema "suolo-pianta-atmosfera";
- elaborare progetti di salvaguardia e conservazione della biodiversità vegetale e microbica;
- programmare, gestire, valutare progetti inerenti alla valorizzazione della produzione agraria, che dall'analisi del consumo dei beni agroalimentari giungono fino alle strategie di sviluppo dell'impresa, delle politiche di distribuzione, di prezzo e di promozione della domanda dei prodotti agroalimentari;
- analizzare e gestire progetti e opere relative allo sviluppo dei territori rurali, anche con l'impiego di modelli matematici e di strumenti informatici e telematici;
- sviluppare progetti di approvvigionamento e di certificazione dei prodotti agro-alimentari per la gestione della sicurezza alimentare;
- organizzare e gestire le imprese delle filiere alimentari e delle imprese di consulenza e servizi ad esse connesse, utilizzando appropriati metodi di analisi economica;
- realizzare progetti relativi alla politica agraria, rurale ed ambientale;
- produrre stime dei beni privati e dei beni ambientali con appropriati metodi e strumenti operativi per giungere alla valutazione di impatto ed incidenza ambientale.
- affrontare le questioni inerenti alla fiscalità generale, al diritto privato, al diritto societario, al diritto agrario ed alla legislazione comunitaria attinenti al settore delle imprese agricole e dei servizi ad esse connesse.

Nella LM il percorso di acquisizione degli skills offre agli studenti tre "curricula" di approfondimento professionale.

- Il "primo curriculum" incentrato sulla gestione eco-compatibile degli agro-ecosistemi biologici. In questo ambito l'approfondimento è incentrato sulla gestione della complessità dei sistemi produttivi in chiave eco-compatibile e di interazione continua con i sistemi ambientali e territoriali di offerta.
- Un "secondo curriculum" orientato alle sfide della Bioeconomia e dell'Economia Circolare, le quali richiedono un approfondimento professionale delle Scienze Manageriali e della Politica Agricola Comunitaria per l'ideazione e gestione di nuovi percorsi imprenditoriali orientati alla sostenibilità dei processi produttivi e alla riduzione degli sprechi alimentari lungo le filiere di approvvigionamento.
- In fine un "terzo curriculum" orientato alla progettazione, realizzazione e gestione degli interventi di indirizzo delle trasformazioni del paesaggio e del verde urbano sempre più integrato con gli agro-ecosistemi produttivi e le risorse ambientali del territorio.

In tutti gli ambiti il focus è incentrato sull'introduzione e gestione delle innovazioni che richiede sia conoscenze scientifiche dei processi di interazione biologica che l'utilizzo della modellistica e delle tecnologie digitali come risorse per la gestione della complessità e delle specificità dei territori rurali.

Il CdL magistrale in Agricoltura Sostenibile ha la durata di 2 anni, durante i quali lo studente deve acquisire 120 crediti formativi (CFU). La ripartizione dell'impegno orario riservato ad ogni CFU è normata dal Regolamento didattico del corso di studio.
Le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, ecc.). In particolare, ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli.

Nel primo anno, il Corso di studio trasferisce competenze e abilità nell'ambito delle discipline economico gestionali (Economia ambientale ed economia circolare), della fertilità e conservazione del suolo (Pedologia e chimica dell'ambiente agrario), dell'ingegneria agraria (Fondamenti di idrologia e approvvigionamento idrico, Rilievo e rappresentazione del territorio) e della produzione (Metodologia della sperimentazione in agricoltura). Nel secondo anno si vogliono fornire agli studenti percorsi differenziati, incentrati su argomenti come l'agricoltura biologica, privilegiando le discipline della produzione, della difesa e del miglioramento genetico, la bioeconomia, dando spazio soprattutto alle discipline economico gestionali, la gestione del territorio e del paesaggio, privilegiando in particolare le discipline dell'ingegneria agraria.

Il percorso didattico prevede 3 CFU per il perfezionamento della lingua inglese e il raggiungimento del livello B-2.
Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati annualmente tra i dottorandi e gli assegnisti di ricerca del Dipartimento. In uscita, l'orientamento alla professione è realizzato dal Dipartimento ed il Laureato potrà usufruire di tutti i servizi di Job Placement dall'Ateneo perugino
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale in Agricoltura Sostenibile (AS) forma laureati con una solida preparazione scientifica multidisciplinare e con le competenze professionali necessarie a gestire in modo sostenibile le attività produttive agrarie, a svolgere attività di programmazione, gestione e controllo per la valorizzazione dei processi produttivi del sistema agro-alimentare, per la salvaguardia del sistema agro-ambientale e per lo sviluppo dei sistemi rurali.
Il corso è articolato in tre curricula:
- Agricoltura biologica ed ecocompatibile;
- Bioeconomia;
- Territorio e paesaggio.
Conoscenze richieste per l'accesso
L'iscrizione al CdLM in Agricoltura Sostenibile è subordinato al possesso della Laurea triennale o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
In particolare, il possesso di requisiti curriculari di coloro che intendono iscriversi a tale CdLM sono dati per accertati nel caso in cui chi chiede di iscriversi è in possesso di Laurea triennale il cui ordinamento didattico fa riferimento alla classe 20 del DM 04/09/2000, alla classe L-25 del DM 16/03/2007, oppure della Laurea triennale in Economia e cultura dell'alimentazione, conseguita presso l'Università degli Studi di Perugia.
In tutti gli altri casi, per l'iscrizione è necessario, relativamente ai requisiti curriculari, che il richiedente abbia il possesso di almeno 80 CFU in settori scientifico-disciplinari di base e caratterizzanti, come specificato in dettaglio nel Regolamento Didattico del corso di studio.
Dopo l'accertamento del possesso dei requisiti curriculari, un'apposita Commissione, nominata dal Consiglio di Corso di studio, verifica il possesso della preparazione personale dello studente, secondo le modalità descritte nel Regolamento Didattico del corso di studio.
Modalità di ammissione
La verifica dell'adeguata preparazione personale del richiedente, che deve essere svolta necessariamente dopo l'accertamento del possesso dei requisiti curriculari, è effettuata da un'apposita Commissione nominata dal Consiglio di Corso di Laurea, attraverso un colloquio che si svolge con le modalità definite nel Regolamento Didattico del corso di studio.
In ogni caso, la personale preparazione del richiedente è data per comprovata per i laureati triennali che hanno ottenuto un voto di laurea superiore a 99/110 o voto medio di carriera di almeno 27/30.
In caso di esito positivo delle verifiche, il richiedente potrà perfezionare l'iscrizione alla laurea magistrale entro i termini indicati nel Regolamento Didattico di Ateneo ed in quello del corso di studio. Nel caso in cui al richiedente siano stati assegnati debiti formativi, lo stesso non potrà perfezionare l'iscrizione al corso fino a quando non avrà assolto agli stessi debiti attraverso il superamento di esami specifici, nell'Ateneo di Perugia o in altri Atenei. Nel caso in cui il richiedente non abbia dimostrato di avere un'adeguata preparazione personale, prima di perfezionare l'iscrizione, dovrà completare la propria preparazione secondo le modalità previste dal Regolamento Didattico del corso.
Orientamento in ingresso
L'organizzazione dell'orientamento è centralizzata a livello di Ateneo (Ufficio orientamento di Ateneo) e di DSA3 (Commissione Orientamento), le cui attività sono finalizzate in primis a favorire una scelta consapevole dei percorsi formativi disponibili, combinando nel contempo informazioni sulle professionalità che si acquisiscono e gli sbocchi occupazionali.
Il DSA3 per l'Orientamento in ingresso ha partecipato alle attività proposte dall'Ateneo (si veda pdf allegato).
La Commissione Orientamento del Dipartimento ha una pagina web dedicata in cui sono riportate tutte le iniziative, i materiali disponibili e la lista dei docenti a cui rivolgersi (vedi link).
Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento nell'ambito di AgriUmbria 2024 presso lo stand del DSA3 con distribuzione di materiale informativo relativo ai CdS, e confronto con le scuole superiori presenti alla manifestazione.
Tra le attività del CdS, lo studente interessato al CdS, al fine di una valutazione dei requisiti per l'accesso, potrà rivolgersi al Presidente del CdS o al Responsabile della Segreteria Didattica, i quali forniranno le informazioni relativi ai requisiti curriculari (acquisizione di CFU mancanti relativi a specifici SSD) o alla verifica delle conoscenze personali.
Il Presidente del CdS e i docenti del CdS, coadiuvati dalla Segreteria Didattica svolgono, inoltre, la funzione di orientamento per lo studente, nella scelta delle discipline relative all'Attività a scelta dello studente.
Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento volto a far conoscere la propria Offerta Formativa e ad agevolare le studentesse e gli studenti nel momento della scelta del corso di studi universitario.
Orientamento e tutorato in itinere
Attività svolte dal DSA3



  • L'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione e, a questo fine, il DSA3 ha istituito una Commissione per l'Orientamento composta dai proff.ri:
    Roberto Romani (Coordinatore della Commissione),
    Benedetta Turchetti
    Michela Farneselli
    Domizia Donnini
    Sonia Esposto
    David Grohmann
    Maurizio Micheli
    Gianluca Veneziani
    Simona Mattioli
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Responsabile Segreteria Didattica).
    La Commissione collabora con tutte le iniziative organizzate dall'Ateneo (vedi quadro B5 Orientamento in ingresso).


    La Commissione collabora con tutte le iniziative organizzate dall'Ateneo.
    Realizzazione di brochures dell'Offerta Formativa, con ulteriore aggiornamento dei materiali sia cartacei che su supporto informatico, per la distribuzione brevi manu e/o per la fruizione sul web, descrittivi dei percorsi offerti dall'Ateneo, con adeguamento del progetto grafico e dei formati; in particolare sono state realizzate sia le brochures dipartimentali che le brochures di area.
    Il Dipartimento ha creato una pagina facebook, instagram e twitter al fine di comunicare agli studenti tutte le iniziative di orientamento.
    Tutte le informazioni relative al CdS, piano di studi, programmi degli insegnamenti, finalità del corso, sbocchi occupazionali ed altro, sono reperibili nel sito del DSA3 (vedi link: http://dsa3.unipg.it/it/corsi-di-laurea-magistrali).

Numero degli iscritti
Premessa
I dati relativi a questo campo per l'A.A. 2023/2024 fanno riferimento prevalentemente al CdS in AS, che, attivo a partire dall'A.A. 2020/2021, ha dati disponibili sui primi quattro anni dall'attivazione e quindi rappresentativi soprattutto di quelli in ingresso e di percorso, oramai non più presenti per il CdS in SRS (ad esaurimento). I dati in uscita, invece, fanno riferimento ai laureati nell'anno solare 2023 (33 laureati in totale) che si riferiscono prevalentemente ai laureati del CdS in Agricoltura Sostenibile (AS) (27 su 33, vale a dire circa l'82% dei laureati), ma ancora, seppur in misura minore, anche ai laureati in Sviluppo Rurale Sostenibile (SRS) ad esaurimento (6 su 33, per il restante 18%).

Commento
Gli iscritti al primo anno del CdS in AS nell'A.A. 2023/2024 sono 30 (dati di Ateneo, data elaborazione: 2.8.2024), in linea con l'anno precedente (31), ma in calo rispetto al triennio precedente (31, A.A. 2022/2023; 43, A.A. 2021/2022; 53, A.A. 2020/2021). Di questi il 10% (3 studenti) sono provenienti da altri atenei e il restante 90% (27 studenti) dall'Ateno di Perugia, in lieve flessione rispetto ai dati degli anni precedenti (da altri atenei: 23% A.A. 2022/2023; 26% A.A. 2021/2022; 22% A.A. 2020/2021). Il voto di laurea triennale è stato = 90/110 per 1 iscritto (3% del totale iscritti), mentre il 57% ha ottenuto un voto compreso tra 91 e 105/110 e il restante 40% un voto > 106/110; tali dati, seppure con qualche lieve differenza, sono in linea con i dati dei tre anni precedenti.
I dati, inoltre, mostrano che dei 30 iscritti al 1° anno, l'80% hanno sostenuto esami (24 studenti, al 2.8.2024, data di elaborazione dei dati), con una media voti pari a 28.1 (in linea con gli anni precedenti) e una media di 28.4 CFU acquisiti, questi ultimi in linea con l'anno precedente e in aumento rispetto ai dati del triennio precedente (29.6 CFU, A.A. 2022/2023; 20.3 CFU, A.A. 2021/2022; 19.7 CFU, A.A. 2020/2021), a testimonianza della capacità del CdS in AS di favorire la precoce acquisizione di CFU da parte dei neo-iscritti. Infine, il numero complessivo degli studenti attualmente iscritti al CdS in AS risulta essere di 84 in totale (in linea con quelli degli anni precedenti), con 56 studenti in corso (67%) e 28 fuori corso (33%) (dati di Ateneo, data elaborazione: 2.8.2024); dati questi ultimi in flessione rispetto a quelli dell'anno precedente (83% in corso e 17% fuori corso) (dati di Ateneo, data elaborazione: 6.8.2023).
Analizzando il profilo dei laureati dai dati forniti da Ateneo e AlmaLaurea (XXVI Indagine – Profilo dei Laureati 2023, Rapporto 2024, dati aggiornati a giugno 2024, https://www.almalaurea.it/i-dati/le-nostre-indagini/profilo-dei-laureati), dei 33 laureati nel 2023, 32 hanno compilato il questionario (tasso di compilazione 97%). Di questi, la maggior parte proviene dal liceo scientifico (60.6%) e da istituti tecnici (24.2%) e in misura minore dal liceo classico (6.1%,) e da istituti professionali (6.1%). Si evidenzia, in particolare, un incremento della provenienza dal liceo scientifico ed una riduzione della provenienza da istituti tecnici, rispetto sia all'anno precedente (provenienza laureati 2022: 43.2% liceo scientifico, 32.5% istituti tecnici), sia alla media del triennio precedente (provenienza laureati triennio 2020-2022: 52% liceo scientifico, 30% istituti tecnici) e del poliennio (provenienza laureati poliennio 2012-2022: 42% liceo scientifico, 39% istituti tecnici). Il voto medio del diploma è stato di 79.7/100, in lieve flessione rispetto a quello dell'anno precedente (80.7/100) e rispetto alla media del triennio precedente (80.5/100). Le motivazioni più importanti nella scelta del CdS risiedono in fattori sia culturali, sia professionalizzanti per il 53.1%, prevalentemente culturali per il 28.1%, prevalentemente professionalizzanti per il 9.4%, mentre “né gli uni né gli altri” è stata la risposta del restante 9.4% degli intervistati (laureati 2023). Il 64% dei laureati nel 2023 si è iscritto al CdS entro un anno dal conseguimento della Laurea triennale ed il restante 36% con due o più anni di ritardo, valori in linea rispetto sia all'anno precedente (65% e 35%, rispettivamente), sia alla media del triennio precedente (62% e 38%, rispettivamente). Il voto medio degli esami sostenuti dai laureati nel 2023 è stato di 27.9/30, in linea sia con quello dell'anno precedente (28.1/30, laureati 2022), sia con la media del triennio precedente (28.1/30). Tra i neo-laureati nel 2023, la percentuale degli studenti in corso (70%) è rimasta pressoché analoga a quella dell'anno precedente (68%) e alla media del triennio precedente (71%) e leggermente in calo rispetto alla media del poliennio 2012-2022 (77%), mentre il restante 30% ha completato gli studi entro il 1° anno fuori corso. Dai dati di Ateneo, tuttavia, emerge che dei 33 laureati nel 2023, (27 di AS e 6 di SRS), il 70% in corso è dato dai 23 laureati di AS, mentre il 30% dei fuori corso è ripartito tra il 12% di fuori corso del CdS in AS (4 laureati su 33) e il 18% di fuori corso del CdS in SRS (6 laureati su 33). Ciò evidenzia come la percentuale complessiva dei laureati fuori corso (30% dei laureati nel 2023), è ancora maggiormente influenzata dalla percentuale (18%) di laureati del CdS in SRS ad esaurimento, tutti, oramai fuori corso, mentre considerando i soli laureati di AS, avremmo l'85% di laureati in corso (24 su 27) e il restante 15% fuori corso (4 su 27). La durata media degli studi dei laureati nel 2023 è stata uguale a 2.7 anni, in linea con quella media dei laureati nel triennio precedente (2.8). L'84% dei laureati nel 2023 ha seguito regolarmente più del 75% degli insegnamenti previsti dal piano di studio, mentre il restante 16% ha seguito regolarmente tra il 50% e il 75% degli insegnamenti. Il 6.3% dei laureati nel 2023 ha svolto periodi di studio all'estero durante il CdS (con Erasmus o altro Programma dell'Unione Europea o con altra esperienza riconosciuta dal CdS), dato in flessione rispetto ai dati degli anni precedenti (11% dei laureati nel 2022, 13% nel 2021 e 21% nel 2020), al dato medio del triennio precedente 2020-2022 (15%) e Nazionale (14%), ma comunque in linea con il dato di Ateneo (7.3%). Il 91% dei neo-laureati nel 2023 ha svolto tirocini/stage o lavoro riconosciuti dal corso di laurea (3% organizzati dal corso e svolti presso l'università, 82% organizzati dal corso e svolti al di fuori dell'università e 6% attività di lavoro successivamente riconosciute dal corso), consolidando il trend in aumento negli ultimi anni (78% dei laureati nel 2022, 74% laureati nel 2021, 71% nel 2020, 53% nel 2019, 50% nel 2018, 32% nel 2017) e rispetto alla media del poliennio (47%), a dimostrazione dell'importanza riconosciuta alla parte pratico-applicativa da parte sia del CdS in SRS, sia del CdS in AS. Il 75% dei neo-laureati nel 2023 ha acquisito, inoltre, esperienze di lavoro (prevalentemente a tempo parziale o occasionale) durante gli studi, di cui il 46% coerente con gli studi.
Secondo i già menzionati dati di Ateneo (dati di Ateneo, data elaborazione: 2.8.2024) e AlmaLaurea (aggiornati a giugno 2024), i 33 laureati nel 2023 hanno avuto un voto di laurea finale medio pari a 110.7/110, in linea con la votazione media del triennio precedente (110.5) e del poliennio (110.7). Va detto che per il calcolo delle medie del voto di laurea, il voto “110 e lode” è posto uguale a 113; per tale motivo il voto medio di laurea può essere talvolta maggiore di 110. In particolare, il voto di Laurea è stato di 106-110 per l'88% dei laureati e di 91-105 per il restante 12%, in linea con quello dei laureati negli anni precedenti (nel 2022, 92% e 8%, rispettivamente; nel 2021, 90% e 10%, rispettivamente; nel 2020, 83% e 13%, rispettivamente). Il 27.2% dei laureati aveva un'età compresa tra 23 e 24 anni, il 36.4% tra 25 e 26 anni ed il restante 36.4%, 27 anni o oltre. Pertanto l'età media alla laurea è stata di 26.7 anni ed è risultata in linea rispetto sia a quella dei laureati nell'anno precedente (26.5, laureati nel 2022), sia alla media dei laureati del triennio 2020-2022 (26.7) e alla media del poliennio (26). I laureati nel 2024, sulla base dei dati disponibili fino ad aprile 2024, risultano 17 (4 SRS ad esaurimento e 13 AS, sulla base dei questionari di fine carriera elaborati a cura del DSA3-CdS).
Per quanto riguarda i dati in ingresso, essendo il CdS in Agricoltura Sostenibile al quarto anno dall'attivazione, è possibile iniziare a fare considerazioni sugli andamenti nel breve e medio periodo. A tal proposito, si evidenzia, per l'A.A. 2023/2024, l'elevata percentuale degli studenti che hanno già sostenuto esami, l'elevata media voti e il buon numero di CFU acquisiti (al 02.08.2024), con un trend crescente dall'attivazione del CdS in AS, ad indicare un avvio positivo del percorso dei neo-iscritti. Per contro, c'è da evidenziare un trend decrescente degli iscritti al primo anno, che, tuttavia, sulla base dell'indicatore ANVUR iC00a (Avvii di carriera al primo anno, aggiornato al 06.07.2024), si riscontra analogo anche per gli altri CdS della stessa classe, sia a livello di macro-area Centro sia Nazionale, pur mantenendo i valori del numero degli iscritti sempre superiori a quelli di riferimento (macro-area Centro e Nazionale). Ciò dimostra come le motivazioni di tale flessione siano difficili da individuare in maniera specifica, ma più probabilmente legate ad aspetti socio-economici di carattere generale. Da segnalare, poi, la flessione in quest'ultimo anno, rispetto ai precedenti. della presenza di studenti provenienti da altri Atenei, che sulla base dell'indicatore ANVUR iC04 (Percentuale iscritti al primo anno (LM) laureati in altro Ateneo, aggiornato al 06.07.2024), risulta inferiore rispetto ai valori della macro-area Centro sia Nazionali, a dimostrazione di una riduzione seppur lieve nell'attrattività del CdS.
Risultati in termini di occupabilità
I dati relativi a questo campo per l'A.A. 2023/2024 fanno riferimento alla rilevazione 2023 sui dati occupazionali dei laureati a 1,3 e 5 anni dalla laurea (vale a dire i laureati negli anni solari 2022, 2020 e 2018) e quindi si riferiscono ancora, per la quali totalità, ai laureati del CdS in Sviluppo Rurale Sostenibile (SRS) ad esaurimento, in quanto il CdS in Agricoltura Sostenibile, attivo a partire dall'A.A. 2020/2021, ha avuto i primi laureati solo a partire da luglio 2022 (in particolare, l'8% dei laureati nel 2022, vale a dire 3 su 37, appartiene al CdS in AS).

Commento

Secondo i dati forniti dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea (XXVI Indagine – Condizione Occupazionale dei laureati, Rapporto 2024, rilevazione 2023, https://www.almalaurea.it/i-dati/le-nostre-indagini/condizione-occupazionale-laureati), sulla base del campione relativo al CdS (Laureati nel 2022 a 1 anno dalla laurea: 37 e 32 intervistati; laureati nel 2020 a 3 anni dalla laurea: 30 e 22 intervistati; laureati nel 2018 a 5 anni dalla laurea: 25 e 14 intervistati), a un anno dalla laurea il 41% degli intervistati nel 2023 (laureati del CdS nel 2022) ha partecipato ad almeno un'attività di formazione post-laurea, quali: collaborazione volontaria (6%); tirocinio/praticantato (6%); Dottorato di ricerca (3%); attività sostenuta da borsa di studio (19%); stage in azienda (16%); corso di formazione professionale (6%). I dati sono in flessione rispetto sia a quelli dell'anno precedente (56% ha partecipato ad almeno un'attività di formazione post-laurea), sia alla media delle indagini del triennio precedente (49%), con una riduzione nella scelta delle attività di formazione quali Dottorato di ricerca e Master universitari. A tre anni dalla laurea il 46% degli intervistati nel 2023 hanno avuto una formazione post-laurea, dati anche questi inferiori all'anno precedente (50%) e alla media del triennio precedente (57%).
Molto positivi i dati sulla condizione occupazionale dei laureati del CdS (l'attuale rilevazione 2023 utilizza la definizione meno restrittiva di occupato, che considera “occupati” tutti coloro che dichiarano di svolgere un'attività, anche di formazione, purché retribuita, comprese quelle di formazione post-laurea, ciò a differenza di quanto utilizzano nelle rilevazioni precedente 2022 e 2021, con la definizione più restrittiva che invece considera “occupati” i laureati che dichiarano di svolgere un'attività lavorativa retribuita, anche con assegno di ricerca, purché non si tratti di un'attività di formazione post-laurea, quale tirocinio, praticantato, dottorato, specializzazione, ecc.), che vedono il 97% dei laureati, intervistati nel 2023, già occupati a un anno dalla laurea (laureati nel 2022) e il restante 3% non lavora e non cerca. I dati risultano in linea rispetto a quelli dell'anno precedente (rilevazione 2022, con definizione meno restrittiva di occupato: 94% lavora e 6% non lavora ma cerca) e decisamente migliori rispetto alla media dei laureati di Ateneo (64% lavora, 18% non lavora ma cerca, 11% non lavora e non cerca) e dei laureati Nazionali in corsi di studio affini (82% lavora, 12% non lavora ma cerca, 6% non lavora e non cerca). A tre anni dalla laurea, inoltre, la condizione occupazionale dei laureati del CdS vede il 91% degli intervistati nel 2023 (laureati del CdS nel 2020) occupato, dato anche questo superiore ai dati sia di Ateneo (85% è occupato) sia Nazionali (89% è occupato).
Ad un anno dalla laurea, per gli intervistati nel 2023, il tempo di reperimento del primo lavoro dall'inizio della ricerca è stato, in media, di 3 mesi, in linea rispetto sia all'anno precedente (2.5 mesi), sia alla media del triennio precedente (3 mesi); tali dati confermano la brevità dei tempi necessari per l'ingresso nel mercato del lavoro da parte dei neo-laureati del CdS. Il 71% degli occupati, a un anno dalla laurea, lavora nel settore privato ed il restante 29% nel pubblico, dati che evidenziano un incremento degli occupati nel settore privato e una riduzione in quello pubblico, rispetto ai dati dell'anno precedente (56% privato, 41% pubblico, 4% non profit), ma in linea con i dati medi del triennio precedente (70% privato, 24% pubblico, 6% non profit) e Nazionali (67% privato, 32% pubblico, 1% non profit). Analizzando più in dettaglio il ramo dell'attività lavorativa, a un anno dalla laurea, il 39% degli occupati lavora nel settore agricolo, il 6% nell'industria, e il restante 55% nel settore dei servizi (13% nell'istruzione e ricerca, 16% consulenze varie, 10% commercio, 6% altri servizi alle imprese e 10% nella pubblica amministrazione e forze armate). I dati, seppure caratterizzati da fluttuazioni annuali, hanno sempre dimostrato come i laureati del CdS abbiano trovato impiego anche in settori diversi da quello agricolo, come quello industriale e dei servizi, a dimostrazione della capacità del CdS di formare laureati con una preparazione multidisciplinare e con la capacità di accedere a una ampia offerta del mondo del lavoro.
Il 58% dei neo-laureati, a un anno dalla laurea, utilizza le competenze acquisite in misura elevata. Gli stessi neo-laureati considerano l'efficacia della laurea nel lavoro svolto 'molto efficace' per il 58%, abbastanza efficace per il 26% e poco efficace per il restante 16%, con una flessione della valutazione rispetto all'anno precedente (72% molto efficace, 20% abbastanza efficace, 8% poco efficace), al triennio precedente (64% molto efficace, 29% abbastanza efficace e 10% poco efficace) e anche ai dati Nazionali (70% molto efficace, 23% abbastanza efficace e 7% poco efficace). I dati sono migliori se si considerano gli intervistati a 3 anni dalla laurea (laureati nel 2020), che per il 70% considerano la laurea molto efficace nel lavoro svolto, per il 20% abbastanza efficace e per il restante 10% poco efficace. I dati risultano comunque sempre in linea con quelli di Ateneo e Nazionali. Inoltre, nel complesso, tali giudizi non del tutto positivi possono essere giustificati dal fatto che fanno riferimento al vecchio CdS in SRS a esaurimento, le cui carenze sono state affrontate con la trasformazione e l'attivazione del CdS in AS, del quale, tuttavia, i risultati, in termini di giudizi dei laureati a 1, 3 e 5 anni dalla laurea, potranno essere valutati solo nei prossimi anni.
La retribuzione mensile netta per gli uomini è pari a 1283 euro/mese a un anno dalla laurea e 1459 euro/mese a tre anni dalla laurea, in lieve flessione rispetto sia ai dati dell'anno precedente (1340 euro/mese a un anno dalla laurea e 1572 euro/mese a tre anni dalla laurea) sia a quelli di Ateneo (1386 euro/mese ad un anno dalla laurea e 1559 euro/mese a tre anni dalla laurea), e Nazionali (1385 euro/mese ad un anno dalla laurea e 1571 euro/mese a tre anni dalla laurea). I dati della retribuzione mensile delle donne per il CdS (1148 euro/mese a un anno dalla laurea), risultano inferiori a quelli già menzionati degli uomini, tornado ad evidenziare un certo divario nelle retribuzioni tra uomini e donne che si era invece quasi del tutto annullato nelle indagini degli ultimi due anni (rilevazione 2022: 1340 euro/mese uomini e 1326 euro/mese donne, a un anno dalla laurea; rilevazione 2021: 1098 euro/mese uomini e 1042 euro/mese donne, a un anno dalla laurea). Tale divario è risultato invece sempre presente negli ultimi anni nelle retribuzioni dei laureati sia a livello di Ateneo (rilevazione 2023: 1386 euro/mese uomini e 1230 euro/mese donne, a un anno dalla laurea; rilevazione 2022: 1360 euro/mese uomini e 1197 euro/mese donne, a un anno dalla laurea), sia Nazionale (rilevazione 2023: 1385 euro/mese uomini e 1228 euro/mese donne, a un anno dalla laurea; rilevazione 2022: 1405 euro/mese uomini e 1215 euro/mese donne, a un anno dalla laurea). La retribuzione totale (senza distinzione di genere) è risultata pari a 1234 euro/mese a un anno dalla laurea e 1428 euro/mese a tre anni dalla laurea, anch'essa in lieve flessione rispetto ai dati dell'anno precedente (1334 euro/mese a un anno dalla laurea e 1488 euro/mese a tre anni dalla laurea), a quelli di Ateneo (1296 euro/mese ad un anno dalla laurea e 1452 euro/mese a tre anni dalla laurea) e Nazionali (1338 euro/mese ad un anno dalla laurea e 1514 euro/mese a tre anni dalla laurea) (fonte: XXVI Indagine – Condizione occupazionale dei Laureati, Rapporto 2024, Rilevazione 2023, https://www.almalaurea.it/i-dati/le-nostre-indagini/condizione-occupazionale-laureati).
Per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei laureati, il Consiglio del Corso di Laurea in Agricoltura Sostenibile ha organizzato, o partecipato, alle seguenti iniziative e/o incontri dedicati a studenti, laureandi e neo-laureati:
- 13 giugno 2023, piattaforma Teams dalle ore 09:30, convocazione del “Comitato d'indirizzo” per i Corsi di Studio in Scienze Agrarie e Ambientali (SAA - Triennale) e in Agricoltura Sostenibile (AS - Magistrale (https://dsa3.unipg.it/images/verbali_ps/Verbale_comitato_di_indirizzo_130623.pdf). Durante la consultazione sono stati presentati ai partecipanti alcuni quesiti volti a comprende meglio quali possono essere gli aspetti positivi e le criticità del corso dal punto di vista della preparazione al mondo del lavoro. Sono stati raccolti pareri e suggerimenti in merito all'adeguatezza dell'offerta didattica del CdS in AS al fine di monitorare l'idoneità del profilo dei nostri laureati rispetto alle aspettative del mondo della produzione, dei servizi e della società civile. Le principali osservazioni emerse sono state riportate e discusse nel Consiglio del CdS del 31 ottobre 2023 e nuovamente riconsiderate nell'ultimo Consiglio del CdS del 20 giugno 2024. Da puntualizzare come alcune di queste osservazioni siano in realtà già state recepite dal percorso formativo del CdS in AS, ma ancora non esplicitate e messe a servizio del mondo del lavoro, in quanto il CdS in AS (trasformazione del vecchio CdS in SRS), essendo stato attivato nell'A.A. 2020/2021, ha visto i primi laureati solo a partire dall'A.A. 2022/2023. I rappresentanti degli studenti hanno apprezzato l'iniziativa, ritenendola utile per introdurli al mondo del lavoro; hanno sottolineato, inoltre, l'importanza di finalizzare gli insegnamenti all'approccio lavorativo potenziando le attività pratiche e le esperienze in realtà lavorative.

- Il servizio di Job Placement di Dipartimento (JP-DSA3, Referente del Dipartimento Prof.ssa Francesca Todisco, link: http://dsa3.unipg.it/it/job-placement-laureati) collabora con i diversi corsi di laurea del DSA3 per integrare le attività finalizzate all'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro con la revisione/aggiornamento dei progetti formativi. Il servizio di Job Placement, inoltre, ha gli obiettivi di: i) rafforzare e specializzare i servizi di Ateneo; ii) migliorare l'efficacia dei servizi agli studenti; iii) migliorare l'efficacia dei servizi alle imprese; iv) creare una community tra i laureati presso il DSA3; v) mantenere un collegamento stabile tra DSA3 e laureati. Il servizio utilizza i seguenti strumenti operativi: mailing list dei laureati del DSA3; banca dati dei curricula; incontro domanda/offerta; network tra i laureati. Il servizio organizza cicli di incontri con il mondo del lavoro finalizzati a mettere a disposizione degli studenti le testimonianze di professionisti, per lo più provenienti dai nostri Corsi di Studio, che si sono affermati in vari settori delle scienze agrarie, al fine di fare emergere i molteplici aspetti, soprattutto pratici, dei vari sbocchi professionali. L'obiettivo è quello di integrare le attività di miglioramento dell'offerta formativa con quelle di orientamento al lavoro e Job Placement, incentivare i contatti degli studenti/neo-laureati con le aziende e con gli operatori del settore. Gli incontri organizzati fino ad oggi sono consultabili al link: http://dsa3.unipg.it/it/job-placement-laureati (2 nel 2016; 1 nel 2017; 2 nel 2018; 2 nel 2019; 6 nel 2020; 6 nel 2021; 1 nel 2023).

- Seminari organizzati nell'ambito degli insegnamenti del CdS: Insegnamento di Rilievo e Rappresentazione del Territorio – un seminario su “utilizzo del telerilevamento per l'agricoltura di precisione”; un seminario su “sistema di supporto alle decisioni basato sul telerilevamento satellitare“ (Azienda Agricolus).

- Altre attività del DSA3, che vanno in tale direzione, sono gli Open Days (eventi rivolti a studenti, aziende e realtà territoriali che vedono la partecipazione di migliaia di persone, con l'ultima edizione svoltasi l'8 e il 9 Ottobre 2022 - “A San Pietro – Scienza, Arte e Territorio”, https://dsa3.unipg.it/asanpietro/wp-content/uploads/2022/10/A-SAN-PIETRO-8-9ottobre2022-Programma.pdf), le iniziative organizzate nell'ambito di “AgriUmbria” (attività di carattere scientifico e attività di orientamento svolta presso lo stand del DSA3: ultimo evento svoltosi dal 5 al 7 Aprile 2024) e il “Career Day – I giovani incontrano il lavoro”, la giornata organizzata ogni anno dall'Ateneo presso il DSA3 (Complesso di San Pietro, Borgo XX Giugno 74, Perugia) in cui studenti, giovani laureati, dottorandi e dottori di ricerca possono incontrare il mondo del lavoro (aziende, enti, associazioni di categoria, ecc…) (ultimo evento svoltosi il 16 maggio 2024; https://careerday.unipg.it/2024/).
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