Definizione

I Contratti di ricerca rappresentano una forma di trasferimento delle conoscenze attraverso la quale un'università, o altro ente di ricerca, realizza un'attività di ricerca, sulla base di un dettagliato programma di attività, su commissione di un'impresa, ovvero in collaborazione con quest'ultima.
La gestione dei risultati conseguiti verrà di volta in volta negoziata dalle parti e disciplinata nel relativo contratto (anche in accordo con il Regolamento per la gestione dei diritti di proprietà intellettuale).

I vantaggi per l’impresa

Attraverso la conclusione di Contratti di ricerca, l’impresa può accedere ed utilizzare il patrimonio di conoscenze e competenze sviluppate all’interno delle Università, generalmente a titolo oneroso e per quanto attiene specificatamente all’oggetto della ricerca.
La possibilità di usufruire di "capacità di ricerca" altamente qualificate risulta essere un vantaggio per l'impresa in un sistema produttivo fortemente competitivo.
L’outsourcing delle attività di ricerca e sviluppo può consentire all’impresa di adeguarsi meglio ai rapidi cambiamenti delle tecnologie e dei mercati.

Modalità attuative

Nel caso in cui un’impresa sia interessata a concludere un Contratto di ricerca potrà avviare con l’Università degli Studi di Perugia una fase di negoziazione per arrivare all’eventuale stipula del contratto con la struttura che possiede le competenze necessarie.

 

Sono individuabili due tipologie di Contratti di ricerca:

1. Contratto di ricerca commissionata

Il Contratto di ricerca commissionata disciplina le prestazioni eseguite dall'Università nei confronti di soggetti pubblici e privati. In tale tipologia rientrano convenzioni e contratti di ricerca, di consulenza e per prestazioni didattiche, nonché per prestazioni effettuate a titolo oneroso a favore di un committente.
Tali prestazioni sono affidate all'Università o alle singole strutture dell'Ateneo, le quali indicheranno il responsabile scientifico/tecnico della loro esecuzione.
Il regime dei risultati, tutelabili e non, che scaturiscono dalle attività di ricerca deve essere regolato da specifiche clausole contrattuali.

I costi per l’impresa

Il Contratto di ricerca commissionata è a titolo oneroso. Il corrispettivo che l’impresa si impegna a versare all’Università sarà oggetto di contrattazione tra le parti.
Le spese di bollo e quelle, eventuali, di registrazione del contratto sono normalmente a carico dell’impresa.

2. Contratto di ricerca in collaborazione

Le imprese possono svolgere attività di ricerca in collaborazione con l’Università su aree tematiche di interesse comune, al fine di migliorare le rispettive competenze.
L'attività di ricerca può prevedere l'utilizzo delle attrezzature, degli impianti e del know how di entrambe le parti contraenti allo scopo di promuovere una cooperazione tra la cultura accademica e le esperienze aziendali.
In particolare, aziende ed Università possono collaborare partecipando congiuntamente a progetti internazionali, europei, nazionali e regionali di ricerca.
La gestione dei risultati conseguiti verrà di volta in volta negoziata dalle parti e disciplinata nel relativo contratto (anche in accordo con il Regolamento per la gestione dei diritti di proprietà intellettuale).
La proprietà e lo sfruttamento dei risultati della ricerca svolta in collaborazione tra imprese e Università sono disciplinati da apposite clausole da inserire nei contratti/convenzioni, le quali specifichino:
- la proprietà dei risultati della ricerca, ovvero la comproprietà degli stessi fra i contraenti;
- le condizioni per l’utilizzazione nonché per la pubblicazione dei risultati della ricerca;
- la gestione della proprietà intellettuale nel caso in cui l'esecuzione della ricerca porti alla realizzazione di risultati tutelabili.

I costi per l’impresa

Il Contratto di ricerca in collaborazione prevede che le parti concordino eventuali impegni economici reciproci a fronte dell’attività svolta in collaborazione.

 

 

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