Insegnamento STORIA DELLA CULTURA IN ETÀ MODERNA

Nome del corso di laurea Studi italiani, classici e storia europea
Codice insegnamento A000195
Curriculum Storia europea
Docente responsabile Erminia Irace
Docenti
  • Erminia Irace
Ore
  • 36 Ore - Erminia Irace
CFU 6
Regolamento Coorte 2022
Erogato Erogato nel 2022/23
Erogato altro regolamento
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline storiche, filosofiche, antropologiche e sociologiche
Settore M-STO/02
Anno 1
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Opzionale (Optional)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento italiano
Contenuti Gli storici, i giudici e i romanzieri. Fonti giudiziarie e “cause celebri” in età moderna
I materiali manoscritti e a stampa di età moderna riguardanti i processi rappresentano fonti preziose per l’indagine storica. Essi consentono di ricostruire aspetti importanti della società e della cultura in cui le vicende giudiziarie si svolsero, nonché di interrogarsi sulle non sempre facili relazioni tra il mondo della cultura “alta” cui appartenevano giudici e avvocati e l’estrazione “popolare” che spessò caratterizzò le persone accusate e processate. Inoltre, alcuni casi giudiziari che conobbero una ampia eco nei media del tempo diventarono oggetto di rielaborazioni e di riscritture da parte di letterati e di pubblicisti, che trasformarono i personaggi delle “cause celebri” in eroi romanzeschi, in tale maniera contribuendo alla costruzione della dimensione dell’opinione pubblica tra XVI e XVIII secolo.
Il corso analizzerà alcune tra le più significative ricerche storiche recenti dedicate ad indagare processi che furono dibattuti in Italia e in Francia tra XVI e XVIII secolo, al fine di analizzare l’utilità rivestita da questo tipo di materiali, le problematiche che derivano dalla loro indagine e la trasformazione, nel corso del tempo, di alcuni personaggi “devianti” in “eroi” o in celebrità.

Testi di riferimento
1) N. Zemon Davis, Il ritorno di Martin Guerre. Un caso di doppia identità nella Francia del Cinquecento, Roma, Officina Libraria, 2022;
2) P. Palmieri, L’eroe criminale. Giustizia, politica e comunicazione nel XVIII secolo, Bologna, Il Mulino, 2022 (esiste anche la versione in ebook).

Questo programma è valido anche per gli studenti non frequentanti.
Obiettivi formativi L’insegnamento intende essere un laboratorio nell'apprendimento della storia, approfondendo le tecniche di organizzazione e metodo, l'uso delle fonti storiche e storiografiche al fine di perfezionare le conoscenze e le abilità degli studenti mediante l’analisi dello specifico argomento monografico oggetto del corso. Particolare cura sarà posta allo sviluppo delle abilità inerenti l’analisi e l’interpretazione delle questioni storiche e storiografiche riguardanti il tema oggetto del corso. La medesima attenzione sarà posta nello sviluppo delle abilità inerenti l’argomentazione storiografica e le abilità riguardanti l’interpretazione di temi, documenti e questioni concernenti l’argomento trattato nel corso.
Prerequisiti È molto importante la buona conoscenza delle principali scansioni cronologiche, dei principali avvenimenti e delle principali questioni relative alla storia europea di età moderna. È importante la capacità di utilizzare un appropriato linguaggio storico-critico. I medesimi prerequisiti sono richiesti anche agli studenti che sostengono l’esame da non frequentanti.
Metodi didattici Lezioni frontali in presenza con ricorso anche a presentazioni in powerpoint. Il ricorso alla modalità telematica sincrona (piattaforma Teams) sarà organizzata sulla base delle indicazioni fornite dall’Ateneo.
Altre informazioni a) informazioni dettagliate saranno fornite durante le lezioni;
b) informazioni e materiali utili per la preparazione dell’esame sono reperibili sulla piattaforma Unistudium:
https://www.unistudium.unipg.it/unistudium/login/index.php alla pagina dedicata a questo insegnamento.
Attenzione: gli studenti che non possono frequentare le lezioni (es. studenti lavoratori) e gli studenti con disabilità e/o DSA devono contattare via mail la docente (al recapito erminia.irace@unipg.it) all’inizio delle lezioni al fine di concordare le modalità di svolgimento dell’esame.
Modalità di verifica dell'apprendimento Colloquio orale della durata di circa 20 minuti intorno agli argomenti oggetto del corso. La verifica è finalizzata a valutare, in particolare, il possesso da parte degli studenti di abilità critico-interpretative che attestino la buona comprensione e la capacità di esporre in maniera complessa e argomentata le tematiche oggetto di analisi. Non indispensabili, ma molto ben apprezzate saranno le abilità dimostrate dagli studenti nel saper collegare le conoscenze relative all’esame con le conoscenze riguardanti discipline affini a questo insegnamento, quali la storia medievale, la storia contemporanea, la storia letteraria di età moderna.
Il raggiungimento da parte dello studente della capacità di esprimere una visione approfondita dei temi affrontati (elaborata anche sulla scorta dell’attento studio dei testi compresi nel programma), unita a una buona padronanza espressiva e di linguaggio storiografico, sarà valutato con valutazioni buone o eccellenti (da 27/30 a 30 e lode/30). Una conoscenza più superficiale degli argomenti, unita a capacità espressive poco appropriate, si tradurrà in valutazioni discrete (da 24/30 a 26/30). Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del programma d'esame – condurranno a valutazioni sufficienti (da 18/30 a 23/30). Notevoli lacune formative, linguaggio inappropriato e incapacità di orientarsi negli argomenti oggetto di esame saranno valutati negativamente.

Per gli studenti con disabilità e/o DSA certificati sono contemplate misure compensative come previsto dalle indicazioni dell’Ateneo (https://lettere.unipg.it/home/disabilita-e-dsa). Essi sono tenuti a mettersi in contatto con la docente all’inizio delle lezioni.
Programma esteso Gli storici, i giudici e i romanzieri. Fonti giudiziarie e “cause celebri” in età moderna
I materiali manoscritti e a stampa di età moderna riguardanti i processi rappresentano fonti preziose per l’indagine storica. Essi consentono di ricostruire aspetti importanti della società e della cultura in cui le vicende giudiziarie si svolsero, nonché di interrogarsi sulle non sempre facili relazioni tra il mondo della cultura “alta” cui appartenevano giudici e avvocati e l’estrazione “popolare” che spessò caratterizzò le persone accusate e processate. Inoltre, alcuni casi giudiziari che conobbero una ampia eco nei media del tempo diventarono oggetto di rielaborazioni e di riscritture da parte di letterati e di pubblicisti, che trasformarono i personaggi delle “cause celebri” in eroi romanzeschi, in tale maniera contribuendo alla costruzione della dimensione dell’opinione pubblica tra XVI e XVIII secolo.
Il corso analizzerà alcune tra le più significative ricerche storiche recenti dedicate ad indagare processi che furono dibattuti in Italia e in Francia tra XVI e XVIII secolo, al fine di analizzare l’utilità rivestita da questo tipo di materiali, le problematiche che derivano dalla loro indagine e la trasformazione, nel corso del tempo, di alcuni personaggi “devianti” in “eroi” o in celebrità.
Tra gli argomenti che verranno illustrati sono compresi: le metodologie della storia culturale, la microstoria, l’uso delle fonti giudiziarie nelle indagini storiche, il genere delle biografie storiche, le relazioni tra fonti documentarie e produzione letteraria.
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