Insegnamento LABORATORIO DI INTERIOR DESIGN
Nome del corso di laurea | Design |
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Codice insegnamento | A002173 |
Curriculum | Comune a tutti i curricula |
Docente responsabile | Paolo Di Nardo |
CFU | 12 |
Regolamento | Coorte 2024 |
Erogato | Erogato nel 2025/26 |
Erogato altro regolamento | |
Anno | 2 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa integrata |
Suddivisione |
INTERIOR DESIGN
Codice | A002175 |
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CFU | 8 |
Docente responsabile | Paolo Di Nardo |
Attività | Base |
Ambito | Formazione di base nel progetto |
Settore | ICAR/13 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Cognomi A-L
CFU | 8 |
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Docente responsabile | Paolo Di Nardo |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Il corso si svilupperà intorno alla scelta di un tema progettuale proposta dal docente e che diventerà chiave per orientare le diverse attività a cui gli studenti saranno chiamati durante l’anno. In particolare, agli studenti verrà chiesto di strutturare un percorso di ricerca in chiave di preparazione metaprogettuale, approfondendo il tema proposto e dimostrando la capacità di trovare derivazioni e relazioni tematiche frutto della propria analisi e della propria capacità di lettura disciplinare. Il risultato di questo lavoro dovrà essere oggetto di presentazioni collettive e singole da poter discutere durante le lezioni nella prima parte del corso. A tale proposito la modalità di lavoro e approfondimento in chiave collettive deve stimolare negli studenti la capacità di interpretare punti di vista e approcci al tema diversi dai propri e arricchire quindi la propria dotazione di conoscenza e relativa integrazione alla bibliografia proposta dal docente come risorsa personale. |
Testi di riferimento | • Adilova, A., & Shamoi, P. (2024). Aesthetic preference prediction in interior design: Fuzzy approach. arXiv. https://doi.org/10.48550/arXiv.2401.17710 • ArchieInteriors. (2025, marzo). Tendenze illuminazione 2025: la luce sempre più protagonista del design. ArchieInteriors. https://www.archieinteriors.com/tendenze-illuminazione-2025 • ArchieInteriors. (2025, luglio). La ceramica artigianale e interior design: il ritorno. la ceramica entra in scena. ArchieInteriors. https://www.archieinteriors.com/ceramica-artigianale-design-interior • Arnheim, R. (2008). Arte e percezione visiva. Milano: Feltrinelli. • Ashby, S. (2024). Studio Ashby: Home, art, soul. London: Hardie Grant Books. • Biblus ACCA. (2025, maggio). Come usare i materiali per un interior design moderno. Biblus ACCA. https://biblus.acca.it/materiali-interior-design • Biblus ACCA. (2025, maggio). Guida all’illuminazione per il design d’interni: idee, principi e soluzioni con l’AI. Biblus ACCA. https://biblus.acca.it/guida-all-illuminazione-per-il-design-dinterni-idee-principi-e-soluzioni-con-lai • Dabito. (2023). Old brand new: Colorful homes for maximal living. New York: Clarkson Potter. • De Botton, A. (2008). Architettura e felicità. Parma: Guanda. • Di Nardo, P. (2023). Future interior design. AND. Rivista di Architetture, Città e Architetti, 44(2). https://and-architettura.it/index.php/and/article/view/641 • Di Nardo, P. (2011). Design obliquo. Siracusa: LetteraVentidue. • Fezer, J., & Schmitz, M. (2012). Lucius Burckhardt writings. Wien–New York: Springer. • Hara, K. (2015). Ex-formation. Zürich: Lars Müller Publishers. • Karman Italia. (2024). Illuminazione e materiali: guida al design contemporaneo. Storybox – Karman Italia. https://storybox.karmanitalia.it/illuminazione-design-materiali-guida • Lamberton, D. (Ed.). (2025). Brutalist interiors. London: Blue Crow Media. • Mastrigli, G. (a cura di). (2016). Superstudio. Opere 1966-1978. Macerata: Quodlibet Habitat. • Materiali Casa. (2024, ottobre). I trend 2025 per le superfici nell’interior design. Materiali Casa. https://www.materialicasa.it/architettura-e-design/i-trend-2025-le-superfici-nellinterior-design • Mohammadrezaei, E., Makhmutov, A., Rodríguez-Vizcaya, R., & Naser, M. Z. (2024). Systematic review of extended reality for smart built environments lighting design simulations. arXiv. https://doi.org/10.48550/arXiv.2405.06928 • Papanek, V. (2019). Design for the real world. London: Thames and Hudson. • Perec, G. (1989). Specie di spazi. Torino: Bollati Boringhieri. • Pentreath, B. (2024). An English vision. London: Rizzoli. • Potter, N. (2010). Cos’è un designer. Thing places messages. Torino: Codice Edizioni. • Ramstedt, F. (2023). The furnishing handbook. Stockholm: Bonnier Fakta. • Solanski, S. (2019). Why materials matter. Munich: Prestel Publishing. • Spennato, A. (2023). Design e intelligenza artificiale: Una nuova frontiera per l’interior design. AND. Rivista di Architetture, Città e Architetti, 44(2). https://and-architettura.it/index.php/and/article/view/639 • Tinti, L. (2011). Collezionare meraviglia. Sulla Wunderkammer cinque-seicentesca. Bibliomanie.it, 25 (aprile/giugno). • Todd, L. M. (2023). Italian interiors: Rooms with a view. New York: Rizzoli. • Zhang, H., Wu, J., Wu, Y., & Ren, P. (2023). Interactive interior design recommendation via coarse-to-fine multimodal reinforcement learning. arXiv. https://doi.org/10.48550/arXiv.2310.07287 |
Obiettivi formativi | Il corso di Interior Design si pone come obiettivo generale quello di sviluppare nei candidati la capacità di affrontare metodologicamente le fasi di analisi, lettura, sviluppo progettuale e formulazione ragionata di un progetto di interni in modo complesso. In particolare si richiederà alla fine del corso di saper sviluppare soluzioni progettuali originali in grado di superare le sfide e i limiti imposti dallo spazio di interni che si prenderà in considerazione; saper dimostrare, attraverso il proprio progetto, di aver chiari riferimenti storici e riferimenti contemporanei discussi all’interno del corso; dimostrare come la metodologia di ricerca utilizzata si rifletta in modo visibile nella metodologia di progettazione utilizzata; dimostrare la capacità di lavorare in gruppo e attivare le collaborazioni utili al raggiungimento del proprio obiettivo progettuale; sviluppare una adeguata capacità di presentazione in termini di linguaggi e strumenti impiegati, dando uguale importanza al racconto delle fasi di indagine, gestione del processo, idee progettuali, materiali impiegati, risultati attesi |
Prerequisiti | Conoscenza di base della storia del design e delle avanguardie artistiche europe del 900; capacità di scrittura; uso dei principali software di editing progettuale per il design e l’architettura; uso dei software di editing grafico (suite Adobe). |
Metodi didattici | Il corso si divide in una prima fase dedicata allo svolgimento di lezioni frontali per l’introduzione dei principali riferimenti storico-culturali e per le spiegazioni delle variabili semantiche coinvolte nel progetto di interni e nell’uso relativo di materiali, luci e spazi. Nella seconda parte il corso prevede invece lezioni in forma laboratoriale dedicate alla revisione collettiva e singola del lavoro degli studenti. Durante l’anno saranno ospitati studi di Interior come testimonianze di “cultura del progetto”. |
Altre informazioni | Nessuna |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Le prove di esame richiedono agli studenti la presentazione dei lavori richiesti come obiettivo del corso. I docenti in commissione intervengono a commento e analisi delle argomentazioni presentate, chiedendo al candidato di spiegare riferimenti con i testi in bibliografia esposti durante il corso. La valutazione finale sarà basata su: • partecipazione attiva e contributo alle discussioni (20%); • esiti delle esercitazioni (30%); • progetto finale di interior design (50%), con particolare attenzione alla gestione delle scale e delle proporzioni, alla coerenza metodologica, alla restituzione grafica. |
Programma esteso | Il lavoro di ricerca costituirà la base indispensabile per il successivo svolgimento delle esercitazioni richieste come output del corso. Agli studenti verrà richiesto lo svolgimento di due tipi di esercitazione: Il linguaggio dello spazio La prima esercitazione intende migliorare negli studenti la capacità di leggere, analizzare e raccontare lo spazio secondo modalità pre-progettuali. Ai candidati verrà chiesto di individuare uno spazio a piacere, unico per questioni affettive o di importanza simbolica e su questo produrre due tipi di rappresentazione. Scritto. Lo spazio deve essere descritto nel dettaglio solo attraverso la redazione di un testo. Il riferimento da tenere in considerazione è il testo di Georges Perec, Specie di Spazi. Del lavoro verranno valutati l’originalità del testo, la compiutezza nel lasciar intuire nel lettore la dimensione architettonica e relazionale, la qualità della presentazione e la presentazione verbale. Il linguaggio dei materiali—Antiprimadonna Antiprimadonna è uno degli esercizi classici dei corsi di Basic Design, ideato da Thomas Maldonado nei suoi corsi propedeutici a Ulm, è solitamente dedicato allo studio del rapporto, sia per contrasto che armonia, tra campiture, colore e pattern. Il nome deriva dall’obiettivo dell’esercitazione che chiede, nella composizione di non far prevalere nessun elemento sugli altri. Un tipo di esercitazione dedicata alla formazione di una sensibilità per l’equilibrio e il dinamismo competitivo nel campo della progettazione visuale. Agli studenti del corso è richiesto di reinterpretare l’esercitazione nelle modalità classiche, ma utilizzando composizioni di materiali diversi perseguendo lo stesso obiettivo di composizione in equilibrio. In particolare, l’esercitazione dovrà essere sviluppata interpretando tre diverse composizioni orientate a suscitare diverse esperienze sensoriali, caldo, freddo, trasparenza. Ogni composizione dovrà essere poi fotografata utilizzando diverse condizioni di luce: naturale (mattino), naturale (sera), artificiale calda, artificiale fredda. Il progetto dello spazio La terza e più importante esercitazione va intesa come prova di lavoro da realizzare in gruppi da massimo 3 componenti. Il tema illustrato a inizio corso va affrontato analizzando i vari aspetti del processo progettuale, dall’analisi preliminare fino alle presentazioni di ipotesi progettuali possibili per arrivare alla redazione del progetto finale composta nella forma definitiva nell’elaborato d’esame. Il lavoro prevede l’organizzazione del gruppo come insieme di ruoli, capace di affrontare il tema in chiave multidisciplinare, l’organizzazione di presentazioni successive durante le lezioni che verranno affrontate e valutate in forma di revisioni di gruppo, la composizione dell’elaborato finale dando spazio alle rappresentazioni che più compiutamente il gruppo di lavoro riterrà idonee per qualità e completezza, al racconto del progetto sviluppato. |
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile | 11 |
Cognomi M-Z
CFU | 8 |
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Docente responsabile | Andrea Dragoni |
Docenti |
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Ore |
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PRINCIPI DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Codice | A002174 |
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CFU | 4 |
Docente responsabile | Paolo Belardi |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Affine/integrativa |
Ambito | Attività formative affini o integrative |
Settore | ICAR/14 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Il corso è articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali incentrate sul tema del comporre, definendo e identificando quei principi di relazione tra le forme che possono ricorrere alle diverse scale del progetto. |
Testi di riferimento | Spangaro C. (a cura di), Aldo Rossi Design 1960-97, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI) 2022. Ingold T., Making. Raffaello Cortina Editore, Milano 2019. Loos A., Parole nel vuoto. Adelphi Edizioni, Milano 1980 (ed. originale 1921). Munari B., Da cosa nasce cosa, Editori Laterza, Roma-Bari 2017. Perec G., Specie di spazi. Bollati Boringheri, Torino 2020 (ed. originale 1974). Purini F., Comporre l’architettura, Editori Laterza, Roma-Bari 2000. Rossi A., Autobiografia scientifica, Pratiche Editrice, Milano 1999. Semerani L., Incontri e Lezioni. Attrazione e contrasto tra le forme. Clean Edizioni, Napoli 2013. Ulteriori approfondimenti bibliografici saranno indicati per le diverse esercitazioni previste. |
Obiettivi formativi | Il corso è mirato a fornire metodi e strumenti interpretativi-valutativi in grado di sviluppare capacità progettuali alla scala architettonica e a quella dell’oggetto di design, attraverso il controllo delle tecniche compositive. |
Prerequisiti | Conoscenze di base del disegno architettonico e della storia del design |
Metodi didattici | L'attività didattica comprende lezioni frontali, esercitazioni guidate, revisioni e momenti di condivisione delle varie fasi di lavoro degli studenti. Sono previste sia revisioni individuali, sia collettive, con la partecipazione di tutti gli studenti del laboratorio. Le lezioni frontali tratteranno la teoria e la tecnica della composizione architettonica. |
Altre informazioni | Nessuna |
Modalità di verifica dell'apprendimento | L’esame consiste nella valutazione del percorso svolto nel semestre attraverso le diverse esercitazioni pratiche individuali e/o di gruppo (tutte obbligatorie al fine di sostenere l’esame), con riferimento ai testi consigliati e ai riferimenti teorici affrontati. |
Programma esteso | Il corso si articola in diverse attività: lezioni frontali, alcune delle quali da parte di docenti invitati; esercitazioni ex tempore; esercitazioni in situ (fuori dall’aula); attività di laboratorio in aula; correzioni e revisioni collettive. Per svolgere le attività laboratoriali è necessario che gli studenti siano muniti di materiale adeguato per il disegno a mano e la realizzazione di modelli. Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti di base per intraprendere un’elaborazione progettuale, nei suoi aspetti analitico-interpretativi e compositivi. |
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile | Città e comunità sostenibili |