Insegnamento LETTERATURA ITALIANA
Nome del corso di laurea | Lingue e culture straniere |
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Codice insegnamento | 35032609 |
Curriculum | Comune a tutti i curricula |
Docente responsabile | Daniele Piccini |
Docenti |
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Ore |
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CFU | 9 |
Regolamento | Coorte 2024 |
Erogato | Erogato nel 2025/26 |
Erogato altro regolamento | |
Attività | Base |
Ambito | Letteratura italiana e letterature comparate |
Settore | L-FIL-LET/10 |
Anno | 2 |
Periodo | Secondo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Vittorio Sereni (1913-1983) nella poesia italiana del Novecento. Lettura e commento di testi significativi tratti dalle raccolte del poeta. Sereni traduttore, saggista. recensore. Le riflessioni di Sereni sul fatto poetico, sulla sua presenza e il suo significato nell'epoca contemporanea. Rapporti di Sereni con i maestri e i protagonisti della poesia italiana del Novecento (ad esempio Umberto Saba, Giuseppe Ungaretti, Mario Luzi, Franco Fortini). L'attività editoriale di Sereni. I rapporti intertestuali con la poesia straniera. L'influenza di Sereni sulla poesia italiana delle generazioni successive. |
Testi di riferimento | Vittorio Sereni, "Poesie e prose", a cura di Giulia Raboni, con uno scritto di P.V. Mengaldo, Mondadori 2013 (e successive edizioni). Una antologia di poesia italiana del Novecento, in particolare "Poeti italiani del Novecento", a cura di P.V. Mengaldo, Mondadori, Milano 1978 (e successive edizioni). Altra bibliografia sarà fornita dal docente durante il corso. Alcuni materiali saranno condivisi su Unistudium. |
Obiettivi formativi | L'insegnamento si propone di fornire alle studentesse e agli studenti strumenti critici e interpretativi per leggere la poesia del Novecento, approfondendo la conoscenza di Vittorio Sereni, uno degli autori centrali nello sviluppo della poesia italiana del pieno XX secolo. Verrà inoltre stimolata la conoscenza dei rapporti della poesia italiana novecentesca con modelli stranieri, anche attraverso le traduzioni e le letture di Sereni. |
Prerequisiti | Elementari conoscenze di storia della letteratura italiana. Per gli studenti non madrelingua è richiesta la conoscenza dell'italiano almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento. |
Metodi didattici | Lezioni frontali; attività seminariali; esercitazioni; discussioni di gruppo. Sono possibili interventi di esperti esterni e visite a istituzioni culturali del territorio. |
Altre informazioni | La frequenza è consigliata. Gli studenti che frequentano meno del 60% delle lezioni sono considerati non frequentanti e sono tenuti a contattare il docente prima dell'esame per concordare il programma, con eventuali letture integrative. Studenti con disabilità e/o DSA: per ogni informazione sui servizi dell'Ateneo, consultare la pagina https://lettere.unipg.it/home/disabilita-e-dsa e mettersi in contatto con la Referente per il Dipartimento (prof.ssa Alessandra Di Pilla). |
Modalità di verifica dell'apprendimento | L'esame finale è orale e consiste in un colloquio con domande aperte sui temi del corso. Inoltre sarà oggetto di verifica la capacità di leggere e commentare alcuni dei testi poetici studiati. Sia le domande sia la lettura dei testi sono finalizzate a verificare lo sviluppo di abilità interpretative e di un autonomo senso critico nell'affrontare la lettura di testi letterari italiani. |
Programma esteso | Vittorio Sereni e la poesia del Novecento. Studio della tradizione poetica novecentesca e dell'importanza al suo interno della figura di Sereni, considerato anche come traduttore, saggista, recensore, funzionario editoriale. Approfondimento dei rapporti di Sereni con maestri e protagonisti della poesia italiana. Sereni lettore e conoscitore della poesia straniera. L'influsso esercitato da Sereni sulle generazioni successive. La presenza e il significato della poesia nell'epoca contemporanea. |
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile | 4 - Istruzione di qualità 5 - Uguaglianza di genere 16 - Pace, giustizia e istituzioni forti |