Insegnamento LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE DI BASE

Nome del corso di laurea Biotecnologie
Codice insegnamento A005495
Curriculum Comune a tutti i curricula
CFU 12
Regolamento Coorte 2025
Erogato Erogato nel 2025/26
Erogato altro regolamento
Anno 1
Periodo Secondo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa integrata
Suddivisione

LABORATORIO DI BIOCHIMICA

Codice 55056103
CFU 3
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline biotecnologiche comuni
Settore BIO/10
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)

Canale A

CFU 3
Docente responsabile Lorena Urbanelli
Docenti
  • Lorena Urbanelli
Ore
  • 36 Ore - Lorena Urbanelli
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Esperienze pratiche riguardanti la preparazione di soluzioni e l’estrazione di macromolecole (proteine, lipidi, acidi nucleici) da matrici biologiche
Testi di riferimento Protocolli sperimentali forniti dai docenti
Obiettivi formativi Le esperienze di laboratorio riguardanti le metodologie di estrazione delle principali classi di molecole biologiche permetteranno l’acquisizione da parte degli studenti degli approcci e delle pratiche base da seguire in un laboratorio di biochimica
Prerequisiti Al fine di beneficiare delle esperienze di laboratorio inerenti agli argomenti indicati nel programma, lo studente deve possedere conoscenze di base di biologia
Metodi didattici Il corso è organizzato in attività di laboratorio inerenti alla preparazione di soluzioni tampone di interesse biochimico, la determinazione del pH, la precipitazione e l’estrazione delle molecole biologiche mediante solventi organici
Altre informazioni Per il calendario delle attività didattiche (date e orari delle lezioni, aula) consultare il sito web del corso di laurea presso dcbb.unipg.it e la pagina Unistudium del corso
Modalità di verifica dell'apprendimento Per il conseguimento dei crediti previsti per questo insegnamento (2 CFU-24 ore) è necessario un test finale a risposta multipla. Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa.
Programma esteso Il programma del corso comprende esercitazioni pratiche riguardanti la preparazione di soluzioni tampone di interesse biochimico, con l’acquisizione di competenze riguardanti calcoli stechiometrici, diluzioni e percentuali; ii) l’utilizzo di sistemi tampone di interesse biologico e la misurazione del pH; l’estrazione di acidi nucleici e proteine mediante la separazione di fase; l’estrazione di sostanze lipidiche
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile Il corso fornisce abilità laboratoriali di base finalizzate al miglioramento delle competenze nei settori della salute e dell'ambiente

Canale B

CFU 3
Docente responsabile Sabata Martino
Docenti
  • Sabata Martino
Ore
  • 36 Ore - Sabata Martino
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Esperienze pratiche riguardanti la preparazione di soluzioni e l’estrazione di macromolecole (proteine, lipidi, acidi nucleici) da matrici biologiche
Testi di riferimento Protocolli sperimentali forniti dai docenti
Obiettivi formativi Le esperienze di laboratorio riguardanti le metodologie di estrazione delle principali classi di molecole biologiche permetteranno l’acquisizione da parte degli studenti degli approcci e delle pratiche base da seguire in un laboratorio di biochimica.
Prerequisiti Al fine di beneficiare delle esperienze di laboratorio inerenti agli argomenti indicati nel programma, lo studente deve possedere conoscenze di base di biologia.
Metodi didattici Il corso è organizzato in attività di laboratorio inerenti alla preparazione di soluzioni tampone di interesse biochimico, la determinazione del pH, la precipitazione e l’estrazione delle molecole biologiche mediante solventi organici
Altre informazioni Per il calendario delle attività didattiche (date e orari delle lezioni, aula) consultare il sito web del corso di laurea presso dcbb.unipg.it e la pagina Unistudium del corso
Modalità di verifica dell'apprendimento .Per il conseguimento dei crediti previsti per questo insegnamento (2 CFU-24 ore) è necessario un test finale a risposta multipla. Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa.
Programma esteso Il programma del corso comprende esercitazioni pratiche riguardanti la preparazione di soluzioni tampone di interesse biochimico, con l’acquisizione di competenze riguardanti calcoli stechiometrici, diluzioni e percentuali; ii) l’utilizzo di sistemi tampone di interesse biologico e la misurazione del pH; l’estrazione di acidi nucleici e proteine mediante la separazione di fase; l’estrazione di sostanze lipidiche.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile Il corso fornisce abilità laboratoriali di base finalizzate al miglioramento delle competenze nei settori della salute e dell'ambiente.

Canale C

CFU 3
Docente responsabile Sandra Buratta
Docenti
  • Sandra Buratta
Ore
  • 36 Ore - Sandra Buratta
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Esperienze pratiche riguardanti la preparazione di soluzioni e l’estrazione di macromolecole (proteine, lipidi, acidi nucleici) da matrici biologiche
Testi di riferimento Protocolli sperimentali forniti dai docenti
Obiettivi formativi Le esperienze di laboratorio riguardanti le metodologie di estrazione delle principali classi di molecole biologiche permetteranno l’acquisizione da parte degli studenti degli approcci e delle pratiche base da seguire in un laboratorio di biochimica
Prerequisiti Al fine di beneficiare delle esperienze di laboratorio inerenti agli argomenti indicati nel programma, lo studente deve possedere conoscenze di base di biologia
Metodi didattici Il corso è organizzato in attività di laboratorio inerenti alla preparazione di soluzioni tampone di interesse biochimico, la determinazione del pH, la precipitazione e l’estrazione delle molecole biologiche mediante solventi organici
Altre informazioni Per il calendario delle attività didattiche (date e orari delle lezioni, aula) consultare il sito web del corso di laurea presso dcbb.unipg.it e la pagina Unistudium del corso
Modalità di verifica dell'apprendimento Per il conseguimento dei crediti previsti per questo insegnamento (2 CFU-24 ore) è necessario un test finale a risposta multipla. Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso Il programma del corso comprende esercitazioni pratiche riguardanti la preparazione di soluzioni tampone di interesse biochimico, con l’acquisizione di competenze riguardanti calcoli stechiometrici, diluzioni e percentuali; ii) l’utilizzo di sistemi tampone di interesse biologico e la misurazione del pH; l’estrazione di acidi nucleici e proteine mediante la separazione di fase; l’estrazione di sostanze lipidiche

LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICA

Codice M0017
CFU 3
Attività Affine/integrativa
Ambito Attività formative affini o integrative
Settore CHIM/01
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)

Canale A

CFU 3
Docente responsabile Catia Clementi
Docenti
  • Catia Clementi
Ore
  • 36 Ore - Catia Clementi
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Principi base della chimica analitica. Incertezza nella misura e nell'analisi chimica. Preparazione di soluzioni a titolo noto. Preparazione di soluzioni a pH noto. Determinazione della concentrazione di analiti in campioni incogniti
Testi di riferimento • Materiale didattico fornito dal docente.
• Dispense di laboratorio redatte dal docente.
D.C. Harris, “Chimica Analitica Quantitativa”, Zanichelli, Bologna,
F. W. Fifield, D. Kealey, “Chimica Analitica teoria e pratica”, Zanichelli,
Bologna
Skoog,. West, Holler, Crouch, “Fondamenti di Chimica Analitica”, EdiSES,
Napoli
Obiettivi formativi L’obiettivo principale del corso è la comprensione dei principi che stanno alla base della chimica analitica e l’apprendimento di tecniche e
metodologie per la preparazione e l’analisi di campioni che possono
risultare utili nell’attività di un laboratorio biochimico-clinico. Imparare a
gestire, per quanto riguarda le funzionalità essenziali, le attrezzature di
base di un laboratorio di Chimica Analitica, quali vetreria, bilance,
pHmetro e spettrofotometro.
In particolare, lo studente dovrà acquisire le seguenti competenze:
• Preparazione di soluzioni a titolo noto e loro diluizione
• Preparazione di soluzioni a pH controllato
• Determinazione del pH di una soluzione e dipendenza dalla
temperatura
• Determinazione della concentrazione incognita di analiti mediante
costruzione di una retta di calibrazione
• Utilizzo della spettrofotometria UV-Visibile in assorbimento e in
emissione per la determinazione della concentrazione di analiti in
Testi in inglese
campioni incogniti.
Prerequisiti Per una piena e agile comprensione dei contenuti del corso è importante
avere delle buone basi di chimica generale e chimica fisica.
Metodi didattici Il corso prevede alcune lezioni teoriche (circa 10/15 ore di lezione
frontale) introduttive alle esperienze di laboratorio.
Sono previste inoltre 2- 3 esperienze di laboratorio da svolgersi in gruppo.
Altre informazioni Il docente riceve su appuntamento presso il proprio studio situato in via
Pascoli (ex Casa Rinaldi). Per appuntamento contattare il docente via
email.
Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede una prova scritta da effettuare su piattaforma
LIBREEOL, in presenza del docente, e contestualmente alla prova scritta
del modulo di LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI. L’esame
consiste in un test a risposta multipla contente sia domande di teoria
sugli argomenti affrontati durante le lezioni frontali che domande relative
alle attività di laboratorio. Il test è volto ad accertare il livello di
conoscenza perseguito dallo studente e la capacità acquisita
nell'affrontare problematiche di carattere applicativo analoghe a quelle
che si potrebbero presentare in un laboratorio di ricerca e/o di analisi. Il
voto del test farà media con il voto del modulo di LABORATORIO DI
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI. L'esame si considera superato se i test dei
singoli moduli hanno raggiunto un voto maggiore o uguale a 18.
Gli studenti e le studentesse con disabilità e/o con DSA sono invitati/e a
visitare la pagina dedicata agli strumenti e alle misure previste e a
concordare preventivamente quanto necessario con il/la docente
(https://www.unipg.it/disabilita-e-dsa).
Programma esteso • Definizione dei concetti base e scopi della chimica analitica. Strumenti
di base del laboratorio analitico. Classificazione dei metodi analitici:
analisi qualitativa e quantitativa, metodi di analisi classici e strumentali,
metodi assoluti e comparativi.
• Fasi di un processo analitico. Campionamento e tecniche di
preparazione del campione. Definizione di parametri di valutazione dei
metodi analitici. Intervallo di linearità e dinamico, limite di rivelazione e
quantificazione, sensibilità, selettività, rapporto segnale/rumore,
precisione, accuratezza.
• Incertezza nella misura e sua propagazione (incertezza assoluta,
relativa e relativa percentuale, deviazione standard).
• Metodi di determinazione delle concentrazioni incognite di analiti;
costruzione di una retta di calibrazione. Metodi di calibrazione con
standard esterni. Metodo dei minimi quadrati per ricavare l'equazione
della retta di calibrazione.
• Applicazioni di tecniche spettroscopiche, in particolare della
spettroscopia UV-Visibile in assorbimento e in emissione, all’analisi
quantitativa.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile 3 e 4

Canale B

CFU 3
Docente responsabile Catia Clementi
Docenti
  • Catia Clementi
Ore
  • 36 Ore - Catia Clementi
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Principi base della chimica analitica. Incertezza nella misura e nell'analisi chimica. Preparazione di soluzioni a titolo noto. Preparazione di soluzioni a pH noto. Determinazione della concentrazione di analiti in campioni incogniti
Testi di riferimento • Materiale didattico fornito dal docente.
• Dispense di laboratorio redatte dal docente.
D.C. Harris, “Chimica Analitica Quantitativa”, Zanichelli, Bologna,
F. W. Fifield, D. Kealey, “Chimica Analitica teoria e pratica”, Zanichelli,
Bologna
Skoog,. West, Holler, Crouch, “Fondamenti di Chimica Analitica”, EdiSES,
Napoli
Obiettivi formativi L’obiettivo principale del corso è la comprensione dei principi che stanno alla base della chimica analitica e l’apprendimento di tecniche e
metodologie per la preparazione e l’analisi di campioni che possono
risultare utili nell’attività di un laboratorio biochimico-clinico. Imparare a
gestire, per quanto riguarda le funzionalità essenziali, le attrezzature di
base di un laboratorio di Chimica Analitica, quali vetreria, bilance,
pHmetro e spettrofotometro.
In particolare, lo studente dovrà acquisire le seguenti competenze:
• Preparazione di soluzioni a titolo noto e loro diluizione
• Preparazione di soluzioni a pH controllato
• Determinazione del pH di una soluzione e dipendenza dalla
temperatura
• Determinazione della concentrazione incognita di analiti mediante
costruzione di una retta di calibrazione
• Utilizzo della spettrofotometria UV-Visibile in assorbimento e in
emissione per la determinazione della concentrazione di analiti in
Testi in inglese
campioni incogniti.
Prerequisiti Per una piena e agile comprensione dei contenuti del corso è importante
avere delle buone basi di chimica generale e chimica fisica.
Metodi didattici Il corso prevede alcune lezioni teoriche (circa 10/15 ore di lezione
frontale) introduttive alle esperienze di laboratorio.
Sono previste inoltre 2- 3 esperienze di laboratorio da svolgersi in gruppo.
Altre informazioni Il docente riceve su appuntamento presso il proprio studio situato in via
Pascoli (ex Casa Rinaldi). Per appuntamento contattare il docente via
email.
Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede una prova scritta da effettuare su piattaforma
LIBREEOL, in presenza del docente, e contestualmente alla prova scritta
del modulo di LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI. L’esame
consiste in un test a risposta multipla contente sia domande di teoria
sugli argomenti affrontati durante le lezioni frontali che domande relative
alle attività di laboratorio. Il test è volto ad accertare il livello di
conoscenza perseguito dallo studente e la capacità acquisita
nell'affrontare problematiche di carattere applicativo analoghe a quelle
che si potrebbero presentare in un laboratorio di ricerca e/o di analisi. Il
voto del test farà media con il voto del modulo di LABORATORIO DI
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI. L'esame si considera superato se i test dei
singoli moduli hanno raggiunto un voto maggiore o uguale a 18.
Gli studenti e le studentesse con disabilità e/o con DSA sono invitati/e a
visitare la pagina dedicata agli strumenti e alle misure previste e a
concordare preventivamente quanto necessario con il/la docente
(https://www.unipg.it/disabilita-e-dsa).
Programma esteso • Definizione dei concetti base e scopi della chimica analitica. Strumenti
di base del laboratorio analitico. Classificazione dei metodi analitici:
analisi qualitativa e quantitativa, metodi di analisi classici e strumentali,
metodi assoluti e comparativi.
• Fasi di un processo analitico. Campionamento e tecniche di
preparazione del campione. Definizione di parametri di valutazione dei
metodi analitici. Intervallo di linearità e dinamico, limite di rivelazione e
quantificazione, sensibilità, selettività, rapporto segnale/rumore,
precisione, accuratezza.
• Incertezza nella misura e sua propagazione (incertezza assoluta,
relativa e relativa percentuale, deviazione standard).
• Metodi di determinazione delle concentrazioni incognite di analiti;
costruzione di una retta di calibrazione. Metodi di calibrazione con
standard esterni. Metodo dei minimi quadrati per ricavare l'equazione
della retta di calibrazione.
• Applicazioni di tecniche spettroscopiche, in particolare della
spettroscopia UV-Visibile in assorbimento e in emissione, all’analisi
quantitativa.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile 3 e 4

Canale C

CFU 3
Docente responsabile Catia Clementi
Docenti
  • Catia Clementi
Ore
  • 36 Ore - Catia Clementi
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Principi base della chimica analitica. Incertezza nella misura e nell'analisi chimica. Preparazione di soluzioni a titolo noto. Preparazione di soluzioni a pH noto. Determinazione della concentrazione di analiti in campioni incogniti
Testi di riferimento • Materiale didattico fornito dal docente.
• Dispense di laboratorio redatte dal docente.
D.C. Harris, “Chimica Analitica Quantitativa”, Zanichelli, Bologna,
F. W. Fifield, D. Kealey, “Chimica Analitica teoria e pratica”, Zanichelli,
Bologna
Skoog,. West, Holler, Crouch, “Fondamenti di Chimica Analitica”, EdiSES,
Napoli
Obiettivi formativi L’obiettivo principale del corso è la comprensione dei principi che stanno alla base della chimica analitica e l’apprendimento di tecniche e
metodologie per la preparazione e l’analisi di campioni che possono
risultare utili nell’attività di un laboratorio biochimico-clinico. Imparare a
gestire, per quanto riguarda le funzionalità essenziali, le attrezzature di
base di un laboratorio di Chimica Analitica, quali vetreria, bilance,
pHmetro e spettrofotometro.
In particolare, lo studente dovrà acquisire le seguenti competenze:
• Preparazione di soluzioni a titolo noto e loro diluizione
• Preparazione di soluzioni a pH controllato
• Determinazione del pH di una soluzione e dipendenza dalla
temperatura
• Determinazione della concentrazione incognita di analiti mediante
costruzione di una retta di calibrazione
• Utilizzo della spettrofotometria UV-Visibile in assorbimento e in
emissione per la determinazione della concentrazione di analiti in
Testi in inglese
campioni incogniti.
Prerequisiti Per una piena e agile comprensione dei contenuti del corso è importante
avere delle buone basi di chimica generale e chimica fisica.
Metodi didattici Il corso prevede alcune lezioni teoriche (circa 10/15 ore di lezione
frontale) introduttive alle esperienze di laboratorio.
Sono previste inoltre 2- 3 esperienze di laboratorio da svolgersi in gruppo.
Altre informazioni Il docente riceve su appuntamento presso il proprio studio situato in via
Pascoli (ex Casa Rinaldi). Per appuntamento contattare il docente via
email.
Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede una prova scritta da effettuare su piattaforma
LIBREEOL, in presenza del docente, e contestualmente alla prova scritta
del modulo di LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI. L’esame
consiste in un test a risposta multipla contente sia domande di teoria
sugli argomenti affrontati durante le lezioni frontali che domande relative
alle attività di laboratorio. Il test è volto ad accertare il livello di
conoscenza perseguito dallo studente e la capacità acquisita
nell'affrontare problematiche di carattere applicativo analoghe a quelle
che si potrebbero presentare in un laboratorio di ricerca e/o di analisi. Il
voto del test farà media con il voto del modulo di LABORATORIO DI
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI. L'esame si considera superato se i test dei
singoli moduli hanno raggiunto un voto maggiore o uguale a 18.
Gli studenti e le studentesse con disabilità e/o con DSA sono invitati/e a
visitare la pagina dedicata agli strumenti e alle misure previste e a
concordare preventivamente quanto necessario con il/la docente
(https://www.unipg.it/disabilita-e-dsa).
Programma esteso • Definizione dei concetti base e scopi della chimica analitica. Strumenti
di base del laboratorio analitico. Classificazione dei metodi analitici:
analisi qualitativa e quantitativa, metodi di analisi classici e strumentali,
metodi assoluti e comparativi.
• Fasi di un processo analitico. Campionamento e tecniche di
preparazione del campione. Definizione di parametri di valutazione dei
metodi analitici. Intervallo di linearità e dinamico, limite di rivelazione e
quantificazione, sensibilità, selettività, rapporto segnale/rumore,
precisione, accuratezza.
• Incertezza nella misura e sua propagazione (incertezza assoluta,
relativa e relativa percentuale, deviazione standard).
• Metodi di determinazione delle concentrazioni incognite di analiti;
costruzione di una retta di calibrazione. Metodi di calibrazione con
standard esterni. Metodo dei minimi quadrati per ricavare l'equazione
della retta di calibrazione.
• Applicazioni di tecniche spettroscopiche, in particolare della
spettroscopia UV-Visibile in assorbimento e in emissione, all’analisi
quantitativa.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile 3 e 4

LABORATORIO DI COLTURE CELLULARI E ISTOLOGIA

Codice A005496
CFU 3
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline biotecnologiche con finalità specifiche: biologiche e industriali
Settore BIO/06
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)

Canale A

CFU 3
Docente responsabile Anna Fagotti
Docenti
  • Anna Fagotti
Ore
  • 36 Ore - Anna Fagotti
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Principali metodologie per lo studio di cellule e tessuti. Le principali nozioni teoriche e pratiche sulle colture cellulari. Il microscopio. Tecniche di allestimento dei preparati istologici per l'analisi al microscopio ottico di cellule e tessuti. Cenni sulle colorazione istomorfologiche , istochimiche ed immunoistochimiche . Contenuti teorici e pratici relativi all’osservazione e riconoscimento al microscopio ottico dei principali tessuti animali
Obiettivi formativi Lo studente dovrà acquisire conoscenze di base relative alle colture cellulari e nozioni e metodologie relative alle principali tecniche citologiche e istologiche finalizzate allo studio al microscopio ottico. Lo studente dovrà essere in grado di riconoscere in autonomia preparati istologici dei principali tessuti
Prerequisiti Conoscenze di base di citologia e istologia
Metodi didattici Laboratori didattici: esercitazioni in aula e in laboratorio
Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento si svolge in forma di esame scritto e consta di 30 domande a risposta multipla che includono anche il riconoscimento di almeno due preparati istologici. La prova si intende superata se si risponde correttamente ai 18/30 delle domande Tempo: 30 minuti

Canale B

CFU 3
Docente responsabile Anna Fagotti
Docenti
  • Anna Fagotti
Ore
  • 36 Ore - Anna Fagotti
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Principali metodologie per lo studio di cellule e tessuti. Le principali nozioni teoriche e pratiche sulle colture cellulari. Il microscopio. Tecniche di allestimento dei preparati istologici per l'analisi al microscopio ottico di cellule e tessuti. Cenni sulle colorazione istomorfologiche , istochimiche ed immunoistochimiche . Contenuti teorici e pratici relativi all’osservazione e riconoscimento al microscopio ottico dei principali tessuti animali
Obiettivi formativi Lo studente dovrà acquisire conoscenze di base relative alle colture cellulari e nozioni e metodologie relative alle principali tecniche citologiche e istologiche finalizzate allo studio al microscopio ottico. Lo studente dovrà essere in grado di riconoscere in autonomia preparati istologici dei principali tessuti
Prerequisiti Conoscenze di base di citologia e istologia
Metodi didattici Laboratori didattici: esercitazioni in aula e in laboratorio
Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento si svolge in forma di esame scritto e consta di 30 domande a risposta multipla che includono anche il riconoscimento di almeno due preparati istologici. La prova si intende superata se si risponde correttamente ai 18/30 delle domande Tempo: 30 minuti

Canale C

CFU 3
Docente responsabile Anna Fagotti
Docenti
  • Anna Fagotti
Ore
  • 36 Ore - Anna Fagotti
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Principali metodologie per lo studio di cellule e tessuti. Le principali nozioni teoriche e pratiche sulle colture cellulari. Il microscopio. Tecniche di allestimento dei preparati istologici per l'analisi al microscopio ottico di cellule e tessuti. Cenni sulle colorazione istomorfologiche , istochimiche ed immunoistochimiche . Contenuti teorici e pratici relativi all’osservazione e riconoscimento al microscopio ottico dei principali tessuti animali
Obiettivi formativi Lo studente dovrà acquisire conoscenze di base relative alle colture cellulari e nozioni e metodologie relative alle principali tecniche citologiche e istologiche finalizzate allo studio al microscopio ottico. Lo studente dovrà essere in grado di riconoscere in autonomia preparati istologici dei principali tessuti
Prerequisiti Conoscenze di base di citologia e istologia
Metodi didattici Laboratori didattici: esercitazioni in aula e in laboratorio
Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento si svolge in forma di esame scritto e consta di 30 domande a risposta multipla che includono anche il riconoscimento di almeno due preparati istologici. La prova si intende superata se si risponde correttamente ai 18/30 delle domande Tempo: 30 minuti

LABORATORIO DI MODELLI ANIMALI

Codice A005497
CFU 3
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline biotecnologiche con finalità specifiche: biologiche e industriali
Settore BIO/05
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)

Canale A

CFU 3
Docente responsabile Manuela Rebora
Docenti
  • Manuela Rebora
Ore
  • 36 Ore - Manuela Rebora
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti I piani organizzativi e la varietà dei modelli animali (acelomati, pseudocelomati, celomati, radiati e bilateri etc.). Funzionalità e complessità dei piani corporei. Interazione tra animali e ambiente. Concetti di base di evoluzione biologica e biodiversità. Strategie riproduttive. Particolare attenzione alle specie utilizzate come modelli animali, agli organismi di interesse in ambito biotecnologico, alla biomimetica e alla produzione di sostanze biologicamente attive. Uso del microscopio. Allestimento e colorazione di preparati con tecniche istologiche, istochimiche ed immunocitochimiche. Osservazione e riconoscimento al microscopio ottico di preparati (vetrini).
Testi di riferimento Hickman C.P., Roberts L.S., Keen S.L., Larson, Larson A, Eisenhour D.J. Fondamenti di Zoologia. Ed. McGraw, Hill Hickman C.P., Roberts L.S., Keen S.L., Larson, Larson A, Eisenhour D.J. Diversità Animale. Ed. McGraw, Hill Slides fornite dal Docente.
Obiettivi formativi L'insegnamento rappresenta l'unico insegnamento di zoologia del corso e mira pertanto a fornire principi di base del funzionamento, dell'evoluzione e della biodiversità degli animali, indispensabili alla comprensione di approcci applicativi tipici delle biotecnologie. Lo studente dovrà acquisire le nozioni di base della biologia animale per poterle applicare ai modelli animali. Le principali conoscenze acquisite saranno: - Principali funzioni vitali nel Regno Animale - Caratteristiche dei principali Phyla animali Le principali abilità (ossia le capacità di applicare le conoscenze acquisite) saranno: - Comprendere l'evoluzione delle funzioni vitali nel mondo animale - Saper attribuire un modello animale ad un phylum sulla base delle caratteristiche del suo piano corporeo - Saper utilizzare il microscopio ottico e lo stereomicroscopio per l'osservazione di preparati su vetrino e campioni in toto di invertebrati -Saper utilizzare una chiave dicotomica per la determinazione di un preparato zoologico -Apprendere le tecniche di allevamento, mantenimento e manipolazione di un insetto modello, Drosophila melanogaster -Apprendere le tecniche di dissezione allo stereomicroscopio
Prerequisiti Al fine di comprendere gli argomenti del corso, seguire le esercitazioni in aula ed in laboratorio ed acquisire le competenze previste è necessario aver studiato e preferibilmente superato l’esame di Biologia generale con elementi di Citologia ed Istologia
Metodi didattici Il corso si compone di: - attività teorico/pratiche e simulazioni in aula con i principali modelli animali - attività pratiche di preparazione, manipolazione ed osservazione al microscopio ottico di campioni in toto e vetrini dei principali modelli animali
Altre informazioni La frequenza è obbligatoria
Modalità di verifica dell'apprendimento Gli apprendimenti verranno verificati durante le attività teorico pratiche mediante dialogo con gli studenti per valutare la loro comprensione delle attività e dei concetti proposti. La corretta realizzazione delle attività pratiche sarà ugualmente valutata
Programma esteso Evoluzione biologica: principi fondamentali, neodarwinismo, selezione naturale, variabilità genetica, adattamento all'ambiente e coevoluzione. Biodiversità: concetto di biodiversità, la biodiversità animale e la sua importanza, la tutela della biodiversità ed il suo significato. Modelli organizzativi degli animali: phylum e bauplan, livelli di organizzazione (unicellulare, coloniale, tissutale), simmetria radiale e bilaterale, cefalizzazione, il celoma, animali acelomati, pseudocelomati, eucelomati, protostomi e deuterostomi, la metameria. Le funzioni vitali degli animali: il tegumento, funzioni, tipi di tegumento negli invertebrati e nei vertebrati, colorazioni, sistemi scheletrici, scheletro idrostatico, scheletro rigido, movimento animale, ameboide, ciliare e flagellare, locomozione pedale, a compasso, con pedicelli ambulacrali, con arti, la nutrizione, tipi di nutrizione, digestione intracellulare e extracellulare, assorbimento, evoluzione del digerente, circolazione, circolatorio chiuso e aperto, evoluzione del circolatorio nei vertebrati, la respirazione in ambiente acquatico e subaereo, sistema tracheale degli insetti, osmoregolazione in ambiente acquatico, l’escrezione in ambiente acquatico e subaereo, evoluzione dell’escretore, sistema nervoso, principali tendenze evolutive, riproduzione asessuata e sessuata, i gameti, dimorfismo sessuale, determinismo del sesso, ermafroditismo, partenogenesi, tipi di fecondazione. Poriferi: modelli organizzativi, metabolismo, coanociti, spicole, riproduzione, gemmule, impiego in ambito commerciale, ruolo ed utilizzo dei metaboliti intermedi. Cnidari: diversificazione morfologica forma polipo e medusa, nematocisti, metabolismo, riproduzione, classe Antozoi, classe Scifozoi, classe Cubozoi, classe Idrozoi, la Green Fluorescein Protein (GFP) estratta dalle meduse. Platelminti: metabolismo, riproduzione, forme libere (classe Turbellari) e forme parassite, classe Trematodi, classe Cestodi. Aschelminti: Pseudoceloma, eutelia, criptobiosi, i Nematodi, caratteristiche, forme libere e forme parassite, il Caenorhabditis elegans, i Nematodi fitoparassiti, i Nematodi e la lotta biologica. Anellidi: la conquista di un vero celoma, Policheti, Oligocheti, Irudinei, caratteristiche generali, il ruolo ecologico del lombrico, la riproduzione nel lombrico. Molluschi: caratteristiche generali, la struttura della conchiglia, classe Gasteropodi, classe Bivalvi, classe Cefalopodi. Artropodi: caratteristiche generali, classe Insetti, il grande successo evolutivo degli Insetti, gli insetti e la comunicazione chimica, le società degli insetti, gli insetti e l’uomo, gli impollinatori, la lotta agli insetti dannosi (lotta biologica, manipolazioni genetiche, tecnica del maschio sterile (SIT) e organismi geneticamente modificati, piante BT), gli insetti sfruttati commercialmente dall’uomo. Echinodermi: caratteristiche generali. Cordati: subphylum Urocordati, subphylum Cefalocordati, subphylum Vertebrati: pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi. Lezioni pratiche: verranno osservati esemplari in toto di esemplari appartenenti ai vari phyla animali, verrnno utilizzati il microscopio ottico e lo stereomicroscopio per l'osservazione di preparati su vetrino e campioni in toto di invertebrati, verrà utilizzata una chiave dicotomica per la determinazione di un preparato zoologico, verranno apprese le tecniche di allevamento, mantenimento e manipolazione di un insetto modello, Drosophila melanogaster, verranno apprese le tecniche di dissezione di un invertebrato allo stereomicroscopio
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile vita animale a terra e in acqua

Canale B

CFU 3
Docente responsabile Silvana Piersanti
Docenti
  • Silvana Piersanti
Ore
  • 36 Ore - Silvana Piersanti
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti I piani organizzativi e la varietà dei modelli animali (acelomati, pseudocelomati, celomati, radiati e bilateri etc.). Funzionalità e complessità dei piani corporei. Interazione tra animali e ambiente. Concetti di base di evoluzione biologica e biodiversità. Strategie riproduttive. Particolare attenzione alle specie utilizzate come modelli animali, agli organismi di interesse in ambito biotecnologico, alla biomimetica e alla produzione di sostanze biologicamente attive. Uso del microscopio. Allestimento e colorazione di preparati con tecniche istologiche, istochimiche ed immunocitochimiche. Osservazione e riconoscimento al microscopio ottico di preparati (vetrini).
Testi di riferimento Hickman C.P., Roberts L.S., Keen S.L., Larson, Larson A, Eisenhour D.J. Fondamenti di Zoologia. Ed. McGraw, Hill Hickman C.P., Roberts L.S., Keen S.L., Larson, Larson A, Eisenhour D.J. Diversità Animale. Ed. McGraw, Hill Slides fornite dal Docente.
Obiettivi formativi L'insegnamento rappresenta l'unico insegnamento di zoologia del corso e mira pertanto a fornire principi di base del funzionamento, dell'evoluzione e della biodiversità degli animali, indispensabili alla comprensione di approcci applicativi tipici delle biotecnologie. Lo studente dovrà acquisire le nozioni di base della biologia animale per poterle applicare ai modelli animali. Le principali conoscenze acquisite saranno: - Principali funzioni vitali nel Regno Animale - Caratteristiche dei principali Phyla animali Le principali abilità (ossia le capacità di applicare le conoscenze acquisite) saranno: - Comprendere l'evoluzione delle funzioni vitali nel mondo animale - Saper attribuire un modello animale ad un phylum sulla base delle caratteristiche del suo piano corporeo - Saper utilizzare il microscopio ottico e lo stereomicroscopio per l'osservazione di preparati su vetrino e campioni in toto di invertebrati -Saper utilizzare una chiave dicotomica per la determinazione di un preparato zoologico -Apprendere le tecniche di allevamento, mantenimento e manipolazione di un insetto modello, Drosophila melanogaster -Apprendere le tecniche di dissezione allo stereomicroscopio -Fornire competenze teoriche e pratiche relative alla deparaffinazione e successiva colorazione di sezioni istologiche su vetrino per il successivo montaggio ed osservazione al microscopio ottico -fornire competenze teoriche e pratiche relative all’utilizzo corretto del microscopio ottico per l’osservazione di vetrini istologici colorati ed il relativo riconoscimento dei tessuti
Prerequisiti Al fine di comprendere gli argomenti del corso, seguire le esercitazioni in aula ed in laboratorio ed acquisire le competenze previste è necessario aver studiato e preferibilmente superato l’esame di Biologia generale con elementi di Citologia ed Istologia
Metodi didattici Il corso si compone di: - attività teorico/pratiche e simulazioni in aula con i principali modelli animali - attività pratiche di preparazione, manipolazione ed osservazione al microscopio ottico di campioni in toto e vetrini dei principali modelli animali
Altre informazioni La frequenza è obbligatoria
Modalità di verifica dell'apprendimento Gli apprendimenti verranno verificati durante le attività teorico pratiche mediante dialogo con gli studenti per valutare la loro comprensione delle attività e dei concetti proposti. La corretta realizzazione delle attività pratiche sarà ugualmente valutata
Programma esteso Evoluzione biologica: principi fondamentali, neodarwinismo, selezione naturale, variabilità genetica, adattamento all'ambiente e coevoluzione. Biodiversità: concetto di biodiversità, la biodiversità animale e la sua importanza, la tutela della biodiversità ed il suo significato. Modelli organizzativi degli animali: phylum e bauplan, livelli di organizzazione (unicellulare, coloniale, tissutale), simmetria radiale e bilaterale, cefalizzazione, il celoma, animali acelomati, pseudocelomati, eucelomati, protostomi e deuterostomi, la metameria. Le funzioni vitali degli animali: il tegumento, funzioni, tipi di tegumento negli invertebrati e nei vertebrati, colorazioni, sistemi scheletrici, scheletro idrostatico, scheletro rigido, movimento animale, ameboide, ciliare e flagellare, locomozione pedale, a compasso, con pedicelli ambulacrali, con arti, la nutrizione, tipi di nutrizione, digestione intracellulare e extracellulare, assorbimento, evoluzione del digerente, circolazione, circolatorio chiuso e aperto, evoluzione del circolatorio nei vertebrati, la respirazione in ambiente acquatico e subaereo, sistema tracheale degli insetti, osmoregolazione in ambiente acquatico, l’escrezione in ambiente acquatico e subaereo, evoluzione dell’escretore, sistema nervoso, principali tendenze evolutive, riproduzione asessuata e sessuata, i gameti, dimorfismo sessuale, determinismo del sesso, ermafroditismo, partenogenesi, tipi di fecondazione. Poriferi: modelli organizzativi, metabolismo, coanociti, spicole, riproduzione, gemmule, impiego in ambito commerciale, ruolo ed utilizzo dei metaboliti intermedi. Cnidari: diversificazione morfologica forma polipo e medusa, nematocisti, metabolismo, riproduzione, classe Antozoi, classe Scifozoi, classe Cubozoi, classe Idrozoi, la Green Fluorescein Protein (GFP) estratta dalle meduse. Platelminti: metabolismo, riproduzione, forme libere (classe Turbellari) e forme parassite, classe Trematodi, classe Cestodi. Aschelminti: Pseudoceloma, eutelia, criptobiosi, i Nematodi, caratteristiche, forme libere e forme parassite, il Caenorhabditis elegans, i Nematodi fitoparassiti, i Nematodi e la lotta biologica. Anellidi: la conquista di un vero celoma, Policheti, Oligocheti, Irudinei, caratteristiche generali, il ruolo ecologico del lombrico, la riproduzione nel lombrico. Molluschi: caratteristiche generali, la struttura della conchiglia, classe Gasteropodi, classe Bivalvi, classe Cefalopodi. Artropodi: caratteristiche generali, classe Insetti, il grande successo evolutivo degli Insetti, gli insetti e la comunicazione chimica, le società degli insetti, gli insetti e l’uomo, gli impollinatori, la lotta agli insetti dannosi (lotta biologica, manipolazioni genetiche, tecnica del maschio sterile (SIT) e organismi geneticamente modificati, piante BT), gli insetti sfruttati commercialmente dall’uomo. Echinodermi: caratteristiche generali. Cordati: subphylum Urocordati, subphylum Cefalocordati, subphylum Vertebrati: pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi. Lezioni pratiche: verranno osservati esemplari in toto di esemplari appartenenti ai vari phyla animali, verrnno utilizzati il microscopio ottico e lo stereomicroscopio per l'osservazione di preparati su vetrino e campioni in toto di invertebrati, verrà utilizzata una chiave dicotomica per la determinazione di un preparato zoologico, verranno apprese le tecniche di allevamento, mantenimento e manipolazione di un insetto modello, Drosophila melanogaster, verranno apprese le tecniche di dissezione di un invertebrato allo stereomicroscopio.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile vita animale a terra e in acqua

Canale C

CFU 3
Docente responsabile Matteo Pallottini
Docenti
  • Matteo Pallottini
Ore
  • 36 Ore - Matteo Pallottini
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti I piani organizzativi e la varietà dei modelli animali (acelomati, pseudocelomati, celomati, radiati e bilateri etc.). Funzionalità e complessità dei piani corporei. Interazione tra animali e ambiente. Concetti di base di evoluzione biologica e biodiversità. Strategie riproduttive. Particolare attenzione alle specie utilizzate come modelli animali, agli organismi di interesse in ambito biotecnologico, alla biomimetica e alla produzione di sostanze biologicamente attive. Uso del microscopio. Osservazione e riconoscimento al microscopio ottico di preparati (vetrini).
Testi di riferimento Hickman C.P., Roberts L.S., Keen S.L., Larson, Larson A, Eisenhour D.J. Fondamenti di Zoologia. Ed. McGraw, Hill Hickman C.P., Roberts L.S., Keen S.L., Larson, Larson A, Eisenhour D.J. Diversità Animale. Ed. McGraw, Hill Slides fornite dal Docente.
Obiettivi formativi L'insegnamento rappresenta l'unico insegnamento di zoologia del corso e mira pertanto a fornire principi di base del funzionamento, dell'evoluzione e della biodiversità degli animali, indispensabili alla comprensione di approcci applicativi tipici delle biotecnologie. Lo studente dovrà acquisire le nozioni di base della biologia animale per poterle applicare ai modelli animali. Le principali conoscenze acquisite saranno: - Principali funzioni vitali nel Regno Animale - Caratteristiche dei principali Phyla animali Le principali abilità (ossia le capacità di applicare le conoscenze acquisite) saranno: - Comprendere l'evoluzione delle funzioni vitali nel mondo animale - Saper attribuire un modello animale ad un phylum sulla base delle caratteristiche del suo piano corporeo - Saper utilizzare il microscopio ottico e lo stereomicroscopio per l'osservazione di preparati su vetrino e campioni in toto di invertebrati -Saper utilizzare una chiave dicotomica per la determinazione di un preparato zoologico -Apprendere le tecniche di allevamento, mantenimento e manipolazione di un insetto modello, Drosophila melanogaster -Apprendere le tecniche di dissezione allo stereomicroscopio
Prerequisiti Al fine di comprendere gli argomenti del corso, seguire le esercitazioni in aula ed in laboratorio ed acquisire le competenze previste è necessario aver studiato e preferibilmente superato l’esame di Biologia generale con elementi di Citologia ed Istologia
Metodi didattici Il corso si compone di: - attività teorico/pratiche e simulazioni in aula con i principali modelli animali - attività pratiche di preparazione, manipolazione ed osservazione al microscopio ottico di campioni in toto e vetrini dei principali modelli animali
Altre informazioni La frequenza è obbligatoria
Modalità di verifica dell'apprendimento Gli apprendimenti verranno verificati durante le attività teorico pratiche mediante dialogo con gli studenti per valutare la loro comprensione delle attività e dei concetti proposti. La corretta realizzazione delle attività pratiche sarà ugualmente valutata
Programma esteso Evoluzione biologica: principi fondamentali, neodarwinismo, selezione naturale, variabilità genetica, adattamento all'ambiente e coevoluzione. Biodiversità: concetto di biodiversità, la biodiversità animale e la sua importanza, la tutela della biodiversità ed il suo significato. Modelli organizzativi degli animali: phylum e bauplan, livelli di organizzazione (unicellulare, coloniale, tissutale), simmetria radiale e bilaterale, cefalizzazione, il celoma, animali acelomati, pseudocelomati, eucelomati, protostomi e deuterostomi, la metameria. Le funzioni vitali degli animali: il tegumento, funzioni, tipi di tegumento negli invertebrati e nei vertebrati, colorazioni, sistemi scheletrici, scheletro idrostatico, scheletro rigido, movimento animale, ameboide, ciliare e flagellare, locomozione pedale, a compasso, con pedicelli ambulacrali, con arti, la nutrizione, tipi di nutrizione, digestione intracellulare e extracellulare, assorbimento, evoluzione del digerente, circolazione, circolatorio chiuso e aperto, evoluzione del circolatorio nei vertebrati, la respirazione in ambiente acquatico e subaereo, sistema tracheale degli insetti, osmoregolazione in ambiente acquatico, l’escrezione in ambiente acquatico e subaereo, evoluzione dell’escretore, sistema nervoso, principali tendenze evolutive, riproduzione asessuata e sessuata, i gameti, dimorfismo sessuale, determinismo del sesso, ermafroditismo, partenogenesi, tipi di fecondazione. Poriferi: modelli organizzativi, metabolismo, coanociti, spicole, riproduzione, gemmule, impiego in ambito commerciale, ruolo ed utilizzo dei metaboliti intermedi. Cnidari: diversificazione morfologica forma polipo e medusa, nematocisti, metabolismo, riproduzione, classe Antozoi, classe Scifozoi, classe Cubozoi, classe Idrozoi, la Green Fluorescein Protein (GFP) estratta dalle meduse. Platelminti: metabolismo, riproduzione, forme libere (classe Turbellari) e forme parassite, classe Trematodi, classe Cestodi. Aschelminti: Pseudoceloma, eutelia, criptobiosi, i Nematodi, caratteristiche, forme libere e forme parassite, il Caenorhabditis elegans, i Nematodi fitoparassiti, i Nematodi e la lotta biologica. Anellidi: la conquista di un vero celoma, Policheti, Oligocheti, Irudinei, caratteristiche generali, il ruolo ecologico del lombrico, la riproduzione nel lombrico. Molluschi: caratteristiche generali, la struttura della conchiglia, classe Gasteropodi, classe Bivalvi, classe Cefalopodi. Artropodi: caratteristiche generali, classe Insetti, il grande successo evolutivo degli Insetti, gli insetti e la comunicazione chimica, le società degli insetti, gli insetti e l’uomo, gli impollinatori, la lotta agli insetti dannosi (lotta biologica, manipolazioni genetiche, tecnica del maschio sterile (SIT) e organismi geneticamente modificati, piante BT), gli insetti sfruttati commercialmente dall’uomo. Echinodermi: caratteristiche generali. Cordati: subphylum Urocordati, subphylum Cefalocordati, subphylum Vertebrati: pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi. Lezioni pratiche: verranno osservati esemplari in toto di esemplari appartenenti ai vari phyla animali, verrnno utilizzati il microscopio ottico e lo stereomicroscopio per l'osservazione di preparati su vetrino e campioni in toto di invertebrati, verrà utilizzata una chiave dicotomica per la determinazione di un preparato zoologico, verranno apprese le tecniche di allevamento, mantenimento e manipolazione di un insetto modello, Drosophila melanogaster, verranno apprese le tecniche di dissezione di un invertebrato allo stereomicroscopio.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile vita animale a terra e in acqua
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