Insegnamento ECONOMIA DEI CONFLITTI E DELLA SICUREZZA

Nome del corso di laurea Scienze socioantropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale
Codice insegnamento A006029
Curriculum Comune a tutti i curricula
Docente responsabile Luca Pieroni
Docenti
  • Luca Pieroni
Ore
  • 60 Ore - Luca Pieroni
CFU 6
Regolamento Coorte 2025
Erogato Erogato nel 2025/26
Erogato altro regolamento
Settore SECS-P/01
Anno 1
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti La pace, la guerra e la sicurezza internazionale sono ambiti in cui gli economisti sono spesso notevolmente assenti, in modo che contrasta con l'importanza delle questioni economiche nei problemi in questione. Sebbene i conflitti abbiano effetti negativi significativi su alcune delle economie più povere del mondo, i manuali di economia dello sviluppo vi dedicano poca attenzione (non più di un accenno superficiale). Quando vengono considerati, i conflitti sono spesso semplicemente visti come un altro shock esogeno per le economie. La realtà è che l’economia gioca ruoli importanti nella preparazione, nello scoppio e nella prosecuzione delle guerre, spesso andando oltre gli Stati nazionali direttamente coinvolti. L’economia ha anche ruoli fondamentali nella creazione e nel mantenimento della pace e della sicurezza, nonché nella gestione degli effetti post-conflitto. Ruoli che in passato ha spesso svolto in modo insoddisfacente.
Testi di riferimento Caruso R. Economia della pace, Il Mulino, 2016 Letture complementari • Collier, Paul, 2007 "The Bottom Billion" Oxford University Press. • Feinstein, A. 2012. The Shadow World: Inside the Global Arms Trade, pb, Penguin. • Holden, P. 2017. Indefensible: Seven myths that sustain the global arms trade, Zed Books and University of Chicago Press. Collected by Paul Holden • Smith, Ron P "Military Economics", Palgrave, 2009, an excellent nontechnical overview
Obiettivi formativi Gli studenti dovrebbero trovare questo corso un modo affascinante per applicare ed espandere le proprie conoscenze economiche affrontando importanti problemi del mondo reale. In particolare, il corso esamina i contributi che l’economia offre alla comprensione del conflitto, della guerra e della pace. Affronta l’economia della sicurezza, analizzando le cause e gli effetti della spesa militare; l’economia dell’industria e del commercio internazionale di armamenti; le cause e gli effetti economici dei conflitti, sia internazionali che nazionali; l’economia della ricostruzione post-conflitto; e le cause ed effetti economici del terrorismo.
Prerequisiti Aver superato l'esame di Economia Politica (consigliato)
Metodi didattici Lezioni online, seminari e sessioni laboratoriali
Modalità di verifica dell'apprendimento - Esame scritto (60%) -Presentazione dei progetti seminariali durante il corso (10%) - Progetto finale (30%)
Programma esteso Di seguito è presentata una breve panoramica degli argomenti che verranno trattati. Ogni argomento richiederà circa 4 ore. Sessione 1: Introduzione Fornisce una panoramica delle tematiche principali e alcune nozioni di base. È prevista anche una discussione sui progetti. Sessione 2: Spesa militare ed economia Esamina le diverse scuole di pensiero economico e il loro approccio al ruolo della spesa militare nell’economia, prendendo in considerazione sia i paesi avanzati che quelli in via di sviluppo. Verranno analizzati i canali attraverso cui il settore militare può influenzare il resto dell’economia. Sessione 3: I determinanti della spesa militare Analizza la letteratura sui fattori che determinano i livelli di spesa militare e il peso relativo degli aspetti economici, politici e strategici. Sessione 4: Spesa militare, crescita e sviluppo Tratta la letteratura teorica ed empirica sugli effetti probabili della spesa militare sull’economia. Sessione 5: La produzione dei mezzi di distruzione Analizza la natura mutevole dell’industria internazionale degli armamenti, affrontando temi come il monopolio, il monopsonio e la globalizzazione. Sessione 6: L’economia dei conflitti Esamina il contributo degli economisti alla comprensione della guerra e dei conflitti tra Stati. Sessione 7: I determinanti delle guerre civili Si concentra sulle cause che portano all’inizio e alla prosecuzione dei conflitti civili, soffermandosi sul dibattito “avidità vs. rivendicazione”. Sessione 8: I costi del conflitto Analizza i costi economici (e non solo) che i conflitti impongono ai paesi e alle regioni coinvolte. Affronta anche i problemi di misurazione e passa in rassegna le principali analisi empiriche disponibili. Sessione 9: Ricostruzione post-conflitto Esamina l’economia della ricostruzione dopo un conflitto, sottolineando come le problematiche economiche possano cambiare radicalmente e i problemi che insorgono quando le organizzazioni internazionali non ne tengono conto. Sessione 10: Commercio di armi e compensazioni industriali (offsets) Analizza le questioni economiche legate al commercio di armi, la sua dinamica e l’influenza esercitata da iniziative e interessi consolidati. Verrà menzionato anche il processo in corso legato al cosiddetto "Arms Deal". Sessione 11: L’economia del terrorismo Esamina come l’economia abbia contribuito a comprendere la natura del terrorismo. Sessione 12: Presentazione dei progetti In questa sessione gli studenti presenteranno e discuteranno i propri progetti. Progetto di gruppo da sviluppare in laboratorio I gruppi, composti da 2 o 3 studenti, dovranno individuare una domanda di ricerca o un’ipotesi da analizzare in dettaglio, preferibilmente utilizzando dati e con un focus sull’Africa. Il limite massimo è di 5.000 parole. I dettagli completi verranno forniti durante la prima settimana.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile Povertà zero Ridurre disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti
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