Insegnamento LABORATORIO DI INTERIOR DESIGN
Nome del corso di laurea | Design |
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Codice insegnamento | A002173 |
Curriculum | Comune a tutti i curricula |
Docente responsabile | Marco Tortoioli Ricci |
CFU | 12 |
Regolamento | Coorte 2021 |
Erogato | Erogato nel 2022/23 |
Erogato altro regolamento | |
Anno | 2 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa integrata |
Suddivisione |
INTERIOR DESIGN
Codice | A002175 |
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CFU | 8 |
Docente responsabile | Marco Tortoioli Ricci |
Attività | Base |
Ambito | Formazione di base nel progetto |
Settore | ICAR/13 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Cognomi A-L
CFU | 8 |
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Docente responsabile | Marco Tortoioli Ricci |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Il corso si svilupperà intorno alla scelta di un tema progettuale proposta dal docente e che diventerà chiave per orientare le diverse attività a cui gli studenti saranno chiamati durante l’anno.¿In particolare agli studenti verrà chiesto di strutturare un percorso di ricerca in chiave di preparazione metaprogettuale, approfondendo il tema proposto e dimostrando la capacità di trovare derivazioni e relazioni tematiche frutto della propria analisi e della propria capacità di lettura disciplinare. Il risultato di questo lavoro dovrà essere oggetto di presentazioni collettive e singole da poter discutere durante le lezioni nella prima parte del corso. A tale proposito la modalità di lavoro e approfondimento in chiave collettive deve stimolare negli studenti la capacità di interpretare punti di vista e approcci al tema diversi dai propri e arricchire quindi la propria dotazione di conoscenza e relativa integrazione alla bibliografia proposta dal docente come risorsa personale. |
Testi di riferimento | POTTER Norman, Cos’è un designer, Thing Places Messages, Codice Edizioni, 2010; PEREC Georges, Specie di Spazi, Bollati Boringhieri 1989; HARA Kenya, Ex-formation, Lars Müller Publishers 2015; DE BOTTON Alain, Architettura e Felicità, Guanda, 2008; TINTI Lorenzo, Collezionare Meraviglia, Sulla Wunderkammer cinque-seicentesca, Bibliomanie.it N. 25 Aprile/Giugno 2011; PAPANEK Victor, Design for a Real World, Thames and Hudson, 2019 FEZER Jesko, SCHMITZ Martin, Lucius Burckhardt Writings, Springer Wien New York, 2012; MASTRIGLI Gabriele (a cura di), Superstudio Opere 1966-1978, Quodlibet Habitat. 2016; SOLANSKI Seetal, Why Materials Matter, Prestel Publishing, 2019 |
Obiettivi formativi | Il corso di Interior Design si pone come obiettivo generale quello di sviluppare nei candidati la capacità di affrontare metodologicamente le fasi di analisi, lettura, sviluppo progettuale e formulazione ragionata di un progetto di interni in modo complesso. In particolare si richiederà alla fine del corso di saper sviluppare soluzioni progettuali originali in grado di superare le sfide e i limiti imposti dallo spazio di interni che si prenderà in considerazione; saper dimostrare, attraverso il proprio progetto, di aver chiari riferimenti storici e riferimenti contemporanei discussi all’interno del corso; dimostrare come la metodologia di ricerca utilizzata si rifletta in modo visibile nella metodologia di progettazione utilizzata; dimostrare la capacità di lavorare in gruppo e attivare le collaborazioni utili al raggiungimento del proprio obiettivo progettuale; sviluppare una adeguata capacità di presentazione in termini di linguaggi e strumenti impiegati, dando uguale importanza al racconto delle fasi di indagine, gestione del processo, idee progettuali, materiali impiegati, risultati attesi |
Prerequisiti | Conoscenza di base della storia del design e delle avanguardie artistiche europe del 900; capacità di scrittura; uso dei principali software di editing progettuale per il design e l’architettura; uso dei software di editing grafico (suite Adobe). |
Metodi didattici | Il corso si divide in una prima fase dedicata allo svolgimento di lezioni frontali per l’introduzione dei principali riferimento storico-culturali e per la spiegazioni delle variabili semantiche coinvolte nel progetto di interni e nell’uso relativo di materiali, luci e spazi. Nella seconda parte il corso prevede invece lezioni in forma laboratoriale dedicate alla revisione collettiva e singola del lavoro degli studenti. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Le prove di esame richiedono agli studenti la presentazione dei lavori richiesti come obiettivo del corso. I docenti in commissione intervengono a commento e analisi delle argomentazioni presentate, chiedendo al candidato di spiegare riferimenti con i testi in bibliografia esposti durante il corso. |
Programma esteso | Il lavoro di ricerca costituirà la base indispensabile per il successivo svolgimento delle esercitazioni richieste come output del corso. Agli studenti verrà richiesto lo svolgimento di due tipi di esercitazione: Il linguaggio dello spazio La prima esercitazione intende migliorare negli studenti la capacità di leggere, analizzare e raccontare lo spazio secondo modalità pre-progettuali. Ai candidati verrà chiesto di individuare uno spazio a piacere, unico per questioni affettive o di importanza simbolica e su questo produrre due tipi di rappresentazione. Scritto. Lo spazio deve essere descritto nel dettaglio solo attraverso la redazione di un testo. Il riferimento da tenere in considerazione è il testo di Georges Perec, Specie di Spazi. Del lavoro verranno valutati l’originalità del testo, la compiutezza nel lasciar intuire nel lettore la dimensione architettonica e relazionale, la qualità della presentazione e la presentazione verbale. Fotografico. Il medesimo spazio deve essere rappresentato solo grazie all’ausilio di una sequenza fotografica senza l’inserimento di testi, immagini, disegni, ma lavorando esclusivamente sul concetto di giustapposizione grazie al quale mettere a confronto, contrasti, punti di vista, materie, textures, luci, contesto, ecc Il linguaggio dei materiali—Antiprimadonna Antiprimadonna è uno degli esercizi classici dei corsi di Basic Design, ideato da Thomas Maldonado nei suoi corsi propedeutici a Ulm, è solitamente dedicato allo studio del rapporto, sia per contrasto che armonia, tra campiture, colore e pattern. Il nome deriva dall’obiettivo dell’esercitazione che chiede, nella composizione di non far prevalere nessun elemento sugli altri. Un tipo di esercitazione dedicata alla formazione di una sensibilità per l’equilibrio e il dinamismo competitivo nel campo della progettazione visuale. Agli studenti del corso è richiesto di reinterpretare l’esercitazione nelle modalità classiche, ma utilizzando composizioni di materiali diversi perseguendo lo stesso obiettivo di composizione in equilibrio. In particolare l’esercitazione dovrà essere sviluppata interpretando tre diverse composizioni orientate a suscitare diverse esperienze sensoriali, caldo, freddo, trasparenza. Ogni composizione dovrà essere poi fotografata utilizzando diverse condizioni di luce: naturale (mattino), naturale (sera), artificiale calda, artificiale fredda. Il progetto dello spazio La terza e più importante esercitazione va intesa come prova di lavoro da realizzare in gruppi da 3-5 componenti. Il tema illustrato a inizio corso va affrontato analizzando i vari aspetti del processo progettuale, dall’analisi preliminare fino alla presentazioni di ipotesi progettuali possibili per arrivare alla redazione del progetto finale composta nella forma definitiva nell’elaborato d’esame. Il lavoro prevede l’organizzazione del gruppo come insieme di ruoli, capace di affrontare il tema in chiave multidisciplinare, l’organizzazione di presentazioni successive durante le lezioni che verranno affrontate e valutate in forma di revisioni di gruppo, la composizione dell’elaborato finale dando spazio alla rappresentazioni che più compiutamente il gruppo di lavoro riterrà idonee per qualità e completezza, al racconto del progetto sviluppato. |
Cognomi M-Z
CFU | 8 |
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Docente responsabile | Andrea Dragoni |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | italiano |
Contenuti | l corso si svilupperà intorno alla scelta di un tema progettuale proposta dal docente e che diventerà chiave per orientare le diverse attività a cui gli studenti saranno chiamati durante l’anno.In particolare agli studenti verrà chiesto di strutturare un percorso di ricerca in chiave di preparazione metaprogettuale, approfondendo il tema proposto e dimostrando la capacità di trovare derivazioni e relazioni tematiche frutto della propria analisi e della propria capacità di lettura disciplinare. Il risultato di questo lavoro dovrà essere oggetto di presentazioni collettive e singole da poter discutere durante le lezioni nella prima parte del corso. A tale proposito la modalità di lavoro e approfondimento in chiave collettive deve stimolare negli studenti la capacità di interpretare punti di vista e approcci al tema diversi dai propri e arricchire quindi la propria dotazione di conoscenza e relativa integrazione alla bibliografia proposta dal docente come risorsa personale. |
Testi di riferimento | POTTER Norman, Cos’è un designer, Thing Places Messages, Codice Edizioni, 2010; PEREC Georges, Specie di Spazi, Bollati Boringhieri 1989; HARA Kenya, Ex-formation, Lars Müller Publishers 2015; DE BOTTON Alain, Architettura e Felicità, Guanda, 2008; TINTI Lorenzo, Collezionare Meraviglia, Sulla Wunderkammer cinque seicentesca, Bibliomanie.it N. 25 Aprile/Giugno 2011; PAPANEK Victor, Design for a Real World, Thames and Hudson, 2019 FEZER Jesko, SCHMITZ Martin, Lucius Burckhardt Writings, Springer Wien New York, 2012; MASTRIGLI Gabriele (a cura di), Superstudio Opere 1966-1978, Quodlibet Habitat. 2016; SOLANSKI Seetal, Why Materials Matter, Prestel Publishing, 2019 |
Obiettivi formativi | Il corso di Interior Design si pone come obiettivo generale quello di sviluppare nei candidati la capacità di affrontare metodologicamente le fasi di analisi, lettura, sviluppo progettuale e formulazione ragionata di un progetto di interni in modo complesso. In particolare si richiederà alla fine del corso di saper sviluppare soluzioni progettuali originali in grado di superare le sfide e i limiti imposti dallo spazio di interni che si prenderà in considerazione; saper dimostrare, attraverso il proprio progetto, di aver chiari riferimenti storici e riferimenti contemporanei discussi all’interno del corso; dimostrare come la metodologia di ricerca utilizzata si rifletta in modo visibile nella metodologia di progettazione utilizzata; dimostrare la capacità di lavorare in gruppo e attivare le collaborazioni utili al raggiungimento del proprio obiettivo progettuale; sviluppare una adeguata capacità di presentazione in termini di linguaggi e strumenti impiegati, dando uguale importanza al racconto delle fasi di indagine, gestione del processo, idee progettuali, materiali impiegati, risultati attesi |
Prerequisiti | Conoscenza di base della storia del design e delle avanguardie artistiche europe del 900; capacità di scrittura; uso dei principali software di editing progettuale per il design e l’architettura; uso dei software di editing grafico (suite Adobe). |
Metodi didattici | Il corso si divide in una prima fase dedicata allo svolgimento di lezioni frontali per l’introduzione dei principali riferimento storico-culturali e per la spiegazioni delle variabili semantiche coinvolte nel progetto di interni e nell’uso relativo di materiali, luci e spazi. Nella seconda parte il corso prevede invece lezioni in forma laboratoriale dedicate alla revisione collettiva e singola del lavoro degli studenti. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Le prove di esame richiedono agli studenti la presentazione dei lavori richiesti come obiettivo del corso. I docenti in commissione intervengono a commento e analisi delle argomentazioni presentate, chiedendo al candidato di spiegare riferimenti con i testi in bibliografia esposti durante il corso |
Programma esteso | l lavoro di ricerca costituirà la base indispensabile per il successivo svolgimento delle esercitazioni richieste come output del corso. Agli studenti verrà richiesto lo svolgimento di due tipi di esercitazione: Il linguaggio dello spazio La prima esercitazione intende migliorare negli studenti la capacità di leggere, analizzare e raccontare lo spazio secondo modalità pre progettuali. Ai candidati verrà chiesto di individuare uno spazio a piacere, unico per questioni affettive o di importanza simbolica e su questo produrre due tipi di rappresentazione. Scritto. Lo spazio deve essere descritto nel dettaglio solo attraverso la redazione di un testo. Il riferimento da tenere in considerazione è il testo di Georges Perec, Specie di Spazi. Del lavoro verranno valutati l’originalità del testo, la compiutezza nel lasciar intuire nel lettore la dimensione architettonica e relazionale, la qualità della presentazione e la presentazione verbale. Fotografico. Il medesimo spazio deve essere rappresentato solo grazie all’ausilio di una sequenza fotografica senza l’inserimento di testi, immagini, disegni, ma lavorando esclusivamente sul concetto di giustapposizione grazie al quale mettere a confronto, contrasti, punti di vista, materie, textures, luci, contesto, ecc Il linguaggio dei materiali—Antiprimadonna Antiprimadonna è uno degli esercizi classici dei corsi di Basic Design, Testi in inglese Language of instruction Italian Contents The course will be developed around the choice of a design theme proposed by the lecturer, which will become the key to guiding the various activities to which students will be called upon during the year.In particular, the students will be asked to structure a research path in the key of metaproject preparation, delving into the proposed theme and demonstrating the ability to find derivations and thematic relations resulting from their own analysis and disciplinary reading skills. The result of this work is to be the subject of collective and individual presentations to be discussed during the lectures in the first part of the course. In this regard, the mode of working and studying in depth in a collective key should stimulate in the students the ability to interpret points of view and approaches to the subject other than their own and thus enrich their own endowment of knowledge and relative integration to the bibliography proposed by the lecturer as a personal resource. Educational objectives The overall objective of the Interior Design course is to develop for the candidates the ability to methodologically approach the stages of analysis reading, design development and reasoned formulation of an interior project in a complex manner. In particular, at the end of the course candidates will be required to be able to develop original design solutions capable of overcoming the challenges and limitations imposed by the interior space; to be able to demonstrate, through their project, clear historical and contemporary references discussed within the course; demonstrate how the research methodology used can be clearly reflected in the design methodology applied; demonstrate the ability to work in a team and activate collaborations useful for the achievement of one's own design objective; develop an adequate capacity for presentation in terms of the languages and tools used, giving equal importance to the narration of the phases of investigation, process management, project ideas, materials used, results expected results. ideato da Thomas Maldonado nei suoi corsi propedeutici a Ulm, è solitamente dedicato allo studio del rapporto, sia per contrasto che armonia, tra campiture, colore e pattern. Il nome deriva dall’obiettivo dell’esercitazione che chiede, nella composizione di non far prevalere nessun elemento sugli altri. Un tipo di esercitazione dedicata alla formazione di una sensibilità per l’equilibrio e il dinamismo competitivo nel campo della progettazione visuale. Agli studenti del corso è richiesto di reinterpretare l’esercitazione nelle modalità classiche, ma utilizzando composizioni di materiali diversi perseguendo lo stesso obiettivo di composizione in equilibrio. In particolare l’esercitazione dovrà essere sviluppata interpretando tre diverse composizioni orientate a suscitare diverse esperienze sensoriali, caldo, freddo, trasparenza. Ogni composizione dovrà essere poi fotografata utilizzando diverse condizioni di luce: naturale (mattino), naturale (sera), artificiale calda, artificiale fredda. Il progetto dello spazio La terza e più importante esercitazione va intesa come prova di lavoro da realizzare in gruppi da 3-5 componenti. Il tema illustrato a inizio corso va affrontato analizzando i vari aspetti del processo progettuale, dall’analisi preliminare fino alla presentazioni di ipotesi progettuali possibili per arrivare alla redazione del progetto finale composta nella forma definitiva nell’elaborato d’esame. Il lavoro prevede l’organizzazione del gruppo come insieme di ruoli, capace di affrontare il tema in chiave multidisciplinare, l’organizzazione di presentazioni successive durante le lezioni che verranno affrontate e valutate in forma di revisioni di gruppo, la composizione dell’elaborato finale dando spazio alla rappresentazioni che più compiutamente il gruppo di lavoro riterrà idonee per qualità e completezza, al racconto del progetto sviluppato. |
PRINCIPI DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Codice | A002174 |
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CFU | 4 |
Docente responsabile | Paolo Di Nardo |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Affine/integrativa |
Ambito | Attività formative affini o integrative |
Settore | ICAR/14 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | Italiano. |
Contenuti | L'insegnamento, che è integrato da seminari specialistici, è articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali. |
Testi di riferimento | Carlo Aymonino, Il significato delle città, Marsilio, Editori Laterza, Roma-Bari 1975. Gianfranco Caniggia, Composizione architettonica e tipologia edilizia, Marsilio, Venezia 1999. Gian Carlo Leoncilli Massi, La leggenda del comporre, Alinea, Firenze 2002. Giò Ponti, Amate l’architettura, Società Editrice Cooperativa, Milano 2004. Franco Purini, Comporre l’architettura, Editori Laterza, Roma-Bari 2000. Ludovico Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977. Aldo Rossi, L’architettura della città, Marsilio, Venezia 1966. Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche Editrice, Milano 1999. Francesco Venezia, La natura poetica dell’architettura, Giavedoni, Pordenone 2010. |
Obiettivi formativi | L'insegnamento si prefigge l'obiettivo prioritario di fornire allo studente gli strumenti per controllare le modificazioni dei sistemi architettonici semplici.L'insegnamento si prefigge di fornire allo studente le seguenti conoscenze.Conoscenza delle tecniche progettuali tradizionali.Conoscenza delle tecniche progettuali innovative.L'insegnamento si prefigge di fornire allo studente le seguenti abilità.Saper applicare le tecniche progettuali tradizionali nel controllo delle modificazioni dei sistemi architettonici semplici.Saper applicare le tecniche progettuali innovative nel controllo delle modificazioni dei sistemi architettonici semplici. |
Prerequisiti | Conoscenze di base del disegno dell’architettura. |
Metodi didattici | L'insegnamento è articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali. |
Altre informazioni | Nessuna. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | L’esame prevede una prova orale individuale sui contenuti teorici e l’esposizione di un elaborato progettuale redatto in gruppo. Tali prove sono volte ad accertare il livello di conoscenza e la capacità di comprensione nonché di sintesi raggiunti dallo studente. |
Programma esteso | L'insegnamento, che è integrato da iniziative seminariali volte ad approfondire il concetto del progetto di architettura come sistema di conoscenze teorico-critiche quanto tecnico-scientifiche necessario alla comprensione e alla trasformazione dello spazio fisico, è articolato in lezioni teoriche e in una esercitazioni progettuale. Le lezioni teoriche sono articolate in tre unità didattiche: il quadro teorico (principi elementari), i temi (tipologie abitative convenzionali), i nuovi temi (tipologie abitative non convenzionali). L’esercitazione progettuale riguarda un tema assegnato dalla docenza. |