Insegnamento STABILITA' DEI PENDII IN ROCCIA E IN TERRENI SCIOLTI
Nome del corso di laurea | Ingegneria per l'ambiente e il territorio |
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Codice insegnamento | A002613 |
Curriculum | Difesa del suolo |
Docente responsabile | Claudio Tamagnini |
Docenti |
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Ore |
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CFU | 6 |
Regolamento | Coorte 2022 |
Erogato | Erogato nel 2023/24 |
Erogato altro regolamento | Informazioni sull'attività didattica |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Ingegneria per l'ambiente e territorio |
Settore | ICAR/07 |
Anno | 2 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Moti di filtrazione nei pendii naturali. Analisi delle condizioni di innesco di eventi franosi in terreni sciolti ed ammassi rocciosi e verifiche di sicurezza. Interventi di stabilizzazione di pendii in frana. |
Testi di riferimento | Picarelli L. (2000), MECCANISMI DI DEFORMAZIONE E ROTTURA DEI PENDII, Hevelius Editore. Airo' Farulla C. (2015), ANALISI DI STABILITA' DEI PENDII - I METODI DELL'EQUILIBRIO LIMITE, Hevelius Editore. Desideri A., Miliziano S., Rampello S. (1997), DRENAGGI A GRAVITA' PER LA STABILIZZAZIONE DEI PENDII, Hevelius Editore. Bromhead E.N., The stability of slopes, 2nd ed., CRC Press. |
Obiettivi formativi | Le conoscenze e le competenze acquisite nell'ambito del corso riguardano: a) le modalità di impiego dei metodi più diffusi per l'analisi della stabilità di versanti naturali e fronti di scavo in rocce lapidee e terreni sciolti; b) i principali metodi impiegati nella pratica applicativa per la stabilizzazione di versanti naturali oggetto di movimenti franosi; c) l'introduzione all'uso di strumenti informatici per l'analisi del regime delle pressioni interstiziali nel sottosuolo mediante il metodo degli elementi finiti, e per la valutazione del coefficiente di sicurezza del pendio mediante i metodi dell'equilibrio limite, in accordo con le prescrizioni delle NTC 2018. |
Prerequisiti | Gli studenti devono avere una conoscenza approfondita dei principi base: a) della meccanica dei mezzi continui (solidi e fluidi); b) della meccanica dei terreni e delle rocce, con particolare riferimento alla descrizione del loro comportamento a rottura; c) del calcolo a rottura nei mezzi continui e dell’applicazione del metodo dell’equilibrio limite in ingegneria geotecnica. |
Metodi didattici | I metodi didattici impiegati si articolano in: a) Lezioni frontali in aula su tutti gli argomenti del programma, con confronto con gli studenti mediante proposizione di quesiti su diversi aspetti dei problemi trattati; b) Esercitazioni in aula svolte nella modalità classica (alla lavagna) o mediante l'uso di software applicativi (seep/w, slope/w); c) Lezioni frontali a carattere seminariale con supporto del proiettore. |
Altre informazioni | Per maggiori informazioni consultare il sito del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale al link: http://www.ing1.unipg.it/didattica/studiare |
Modalità di verifica dell'apprendimento | La valutazione prevede una prova orale della durata di 30', nella quale saranno verificate conoscenze e competenze dei candidati riguardo alle metodologie correntemente in uso per: a) l'analisi dei moti di filtrazione (confinati e a superfice libera) nei pendii; b) la valutazione delle condizioni di sicurezza di pendii naturali e fronti di scavo riguardo gli SLU di collasso per scivolamento, mediante l'impiego del metodo dell'equilibrio limite sotto l'effetto di azioni naturali o antropiche; c) la progettazione e la verifica dell'efficacia di sistemi di stabilizzazione (riprofilatura, drenaggi, inserimento di elementi strutturali). |
Programma esteso | Il programma del corso è suddiviso nelle tre seguenti parti: 1) Moti di filtrazione nei pendii naturali: Analisi del regime delle pressioni interstiziali nei versanti naturali. Condizioni stazionarie: moti confinati e a superficie libera. Condizioni transitorie: ipotesi di Terzaghi-Rendulic. Applicazione del metodo degli elementi finiti ai problemi di filtrazione; impiego del programma SEEP/W. 2) Frane di scivolamento in terreni sciolti: Analisi di stabilità: definizione del coefficiente di sicurezza. Metodi globali dell'equilibrio limite. Metodi delle strisce: formulazione generale. Metodi di Fellenius, Bishop, Janbu, Spencer e Morgernstern & Price. Confronto tra i diversi metodi delle strisce. Impiego del programma SLOPE/W. Analisi del comportamento dei pendii in condizioni dinamiche. 3) Interventi di stabilizzazione di pendii in frana: Criteri generali di intervento. Riprofilatura del pendio, definizione di linea neutra. Drenaggi a gravità: efficienza idraulica. Trincee drenanti. Dreni tubolari. Stabilizzazione mediante elementi strutturali: strutture di sostegno, ancoraggi, pali passivi. |
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile | Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. |