Offerta Formativa 2025/26 - Regolamento 2025

Corso di laurea in Medicina e chirurgia

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Obiettivi formativi specifici del corso
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, LM-41, allegato al DM n.1649 del 19-12-2023) ha l'obiettivo di formare “medici esperti”, dotati delle basi scientifiche, della preparazione teorica e pratica e delle competenze professionali necessarie all'esercizio della professione di medico chirurgo, essendo in grado di svolgere la loro attività in posizioni di responsabilità nei vari ruoli ed ambiti professionali.
Le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe, tenendo presenti gli standard internazionali sulla formazione medica e quanto previsto dagli obiettivi formativi qualificanti della Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, devono essere in grado di:
- fornire assistenza di alta qualità e sicura, stabilendo una alleanza con il paziente, rispettando i valori fondamentali della professione e sapendo applicare correttamente le conoscenze mediche, le abilità e le competenze cliniche in autonomia;
- assumere decisioni cliniche ed eseguire interventi di prevenzione, diagnostici e terapeutici all'interno del proprio ambito di pratica e nella consapevolezza dei limiti della propria competenza, essendo in grado di raccogliere, interpretare e valutare in modo critico le informazioni e i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, anche in relazione alle caratteristiche dell'ambiente in cui vive;
- elaborare un corretto processo decisionale, in relazione alla variabilità individuale, sapendo valutare le circostanze specifiche e le preferenze del paziente, in relazione alla disponibilità di risorse, in riferimento alle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e, quando appropriato, dalla medicina di precisione;
- utilizzare, in modo consapevole e costantemente aggiornato, le evidenze scientifiche e le tecnologie innovative, integrandole a favore del paziente, nella complessità dei processi di prevenzione, diagnosi e cura;
- mettere in atto una pratica clinica aggiornata, etica ed efficiente, condotta secondo i principi del lavoro di squadra e in collaborazione con i pazienti e le loro famiglie, altri professionisti della salute e la comunità;
- progettare e condurre la propria formazione professionale continua, affinché la propria competenza rimanga allineata alla ricerca scientifica più recente, valutandone criticamente i risultati;
- applicare i valori più alti della professionalità, aderendo pienamente ai principi etici della professione e osservando le regole del Codice Deontologico, avendo piena consapevolezza dei comportamenti e delle attitudini proprie del “saper essere” medico;
- comprendere i bisogni di salute globale e di equità della comunità e della popolazione (Global Health, One Health, eHealth), sapendosi adoperare alla mobilitazione delle risorse necessarie ai cambiamenti e contribuire, con la propria esperienza e il proprio lavoro, a migliorare la salute della comunità e della popolazione, assicurando un equo accesso alle cure sanitarie di qualità appropriata.
Allo scopo di poter svolgere la loro professione nella piena consapevolezza del loro ruolo, le laureate e i laureati nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia dovranno aver acquisito:
- conoscenza e competenza essenziale nelle scienze di base, con particolare attenzione alla loro successiva applicazione professionale, comprendendone i metodi scientifici, i principi relativi alla misura delle funzioni biologiche, la valutazione delle evidenze scientifiche e l'analisi dei dati;
- conoscenza e competenza sulla metodologia della ricerca in ambito biomedico, biotecnologico e clinico-specialistico, con particolare attenzione alla ricerca medica di tipo traslazionale, essendo in grado di svolgere ricerche su specifici argomenti, avendo la giusta mentalità di interpretazione critica del dato scientifico, con una buona conoscenza delle tecnologie digitali applicate alla medicina;
- competenza nel rilevare e valutare criticamente i dati relativi allo stato di benessere, salute e di malattia del singolo individuo, da un punto di vista clinico, in una visione unitaria della persona estesa alla dimensione di genere, socioculturale e ambientale, sapendo interpretare i dati in relazione alle evidenze scientifiche, alla fisiopatologia e alle patologie di organo, di apparato, cellulari e molecolari;
- competenze per affrontare e risolvere, in modo responsabile e autonomo, i principali problemi sanitari della persona dal punto di vista della promozione della salute, preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo, sulla base di conoscenze approfondite cliniche e chirurgiche, unite ad abilità, esperienza e capacità di autovalutazione, sapendo applicare, in questi processi decisionali, anche i principi dell'economia sanitaria;
- competenza all'ascolto del paziente e dei suoi familiari, unita alla capacità di entrare in relazione e comunicare con loro in modo chiaro, umano ed empatico, essendo in grado di gestire una relazione terapeutica efficace che sia centrata sul paziente, sapendo suscitare l'adesione al trattamento (patient engagement) attraverso una vera e propria partnership con il paziente e i suoi familiari; inoltre le laureate e i laureati dovranno essere in grado di gestire efficacemente la comunicazione in situazioni difficili e di svolgere una efficace attività di counseling, educazione sanitaria e di promozione della salute e del benessere psico-fisico del paziente (comunicazione come tempo di cura);
- capacità di collaborare in modo efficiente con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo, attraverso un uso consapevole delle attività proprie delle “comunità di pratica”, con l'obiettivo che il “processo di cura” del paziente divenga quanto più efficace e completo;
- capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità, con grande attenzione alla diversità e all'inclusione, essendo in grado di intervenire in modo competente, sapendo applicare i principi di “advocacy” per la salute, per la sanità e per la giustizia sociale, conoscendo i principi di “Global health/One health/eHealth” e quelli legati alla “disaster preparadness” nei confronti degli eventi catastrofici;
- capacità ad esercitare la propria professione, avendo sviluppato tecniche di pensiero riflessivo, anche nel dominio e nella conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche, sociologiche, psicologiche ed etiche della medicina e di tutto quanto compreso nell'ambito delle “medical humanities”.
- capacità di esercitare il giudizio critico sugli aspetti etici delle decisioni cliniche e sulla ricerca.
Gli Obiettivi formativi specifici sopra descritti (o i risultati di apprendimento attesi), riportati per il Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, sono definiti sulla base delle indicazioni della World Federation of Medical Education (WFME) nelle edizioni 2007, 2015, 2020, delle indicazioni di The TUNING-CALOHEE Medicine (Edition 2024) Guidelines and Reference Points for the Design and Delivery of Degree Programmes in Medicine e da The TUNING Project (Medicine) Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe secondo i descrittori europei (5 descrittori di Dublino). Nella redazione di quanto sopra sono inoltre stati seguiti i suggerimenti della International Association for Health Professions Education (AMEE) derivanti dalle AMEE Guides e dalle BEME (Best Evidence Medical Education) Guides.
Gli Obiettivi Formativi sopra descritti sono inoltre allineati con gli obiettivi formativi specifici previsti dal DM 1649 del 19/12/2023 (https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-1649-del-19-12-2023) e sono inoltre coerenti con quanto indicato dal core curriculum per la Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM italiani in Medicina e Chirurgia (http://presidenti-medicina.it/).

Descrizione del Percorso Formativo
In conformità alle Direttive Europee vigenti, la durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è di 6 anni, consistenti in almeno 5500 ore di insegnamento teorico e pratico svolte presso o sotto la supervisione dell'Ateneo. Il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso. Fra questi, sono previsti almeno 60 CFU da acquisire in attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (CFU professionalizzanti). Il corso è organizzato in 12 semestri e non più di 36 corsi integrati; a questi sono assegnati CFU negli specifici settori scientifico-disciplinari dai regolamenti didattici di Ateneo, in osservanza a quanto previsto nella tabella ministeriale delle attività formative indispensabili (Decreto Ministeriale n. 1649 del 19-12-2023 - allegato.pdf (mur.gov.it)).
Nell'ambito dei CFU da conseguire nell'intero percorso formativo e destinati alla sopra descritta attività formativa professionalizzante, 15 CFU devono essere destinati allo svolgimento del tirocinio trimestrale pratico-valutativo interno al Corso di studi di cui all'articolo 3 del decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 9 maggio 2018, n. 58 e s.m.i., finalizzato al conseguimento dell'abilitazione professionale (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/06/01/18G00082/sg). Il suddetto tirocinio si svolge per un numero di ore corrispondenti ad almeno 5 CFU per ciascuna mensilità e si articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in Area Chirurgica e un mese in Area Medica durante il quinto e/o sesto anno di corso; un mese da svolgersi, non prima del sesto anno, nell'ambito della Medicina Generale. I mesi di frequenza non possono essere sovrapposti fra loro. Ad ogni singolo CFU riservato al tirocinio pratico-valutativo, devono corrispondere almeno 20 ore di attività didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale.
Ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg), la prova finale del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo.
Ad ogni CFU delle attività formative di base, caratterizzanti, affini e integrative e a scelta dello studente deve corrispondere un impegno studente di 25 ore, di cui di norma fino a 12,5 ore di attività didattica in presenza o sotto il controllo di un docente (lezione frontale, a piccoli gruppi, autovalutazione assistita, discussione di casi clinici e altre tipologie didattiche, in presenza ed all'interno della struttura didattica). La loro articolazione sarà definita nel regolamento didattico ed indicata nelle schede di insegnamento.
In considerazione del fatto che le seguenti attività sono ad elevato contenuto sperimentale e pratico, ad ogni singolo CFU di attività didattica professionalizzante devono corrispondere 25 ore di attività didattica professionalizzante con guida del docente su piccoli gruppi, all'interno della struttura didattica e/o del territorio; ad ogni singolo CFU per la elaborazione della tesi di laurea devono corrispondere 25 ore di attività all'interno della struttura didattica; ad ogni singolo CFU del tirocinio pratico valutativo devono corrispondere almeno 20 ore di attività didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale.
Ai sensi del comma 6 dell'articolo 3 del DM 1649 del 19-12-2023, il corso assicura agli studenti il pieno accesso alle attività formative di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, riservando alle attività ivi previste un numero di crediti complessivi non inferiore a 30, dei quali non meno di 8 alle attività di cui alla lettera a) e non meno di 12 alle attività di cui alla lettera b).
Inoltre, il corso di laurea magistrale riserva almeno 12 crediti per attività e insegnamenti ad autonoma scelta degli studenti. La loro fruizione rappresenta un momento importante nella formazione degli studenti, per poter raggiungere una migliore autoconsapevolezza del proprio futuro professionale e per essere facilitati in una scelta ragionata e convinta del loro percorso post-laurea.

Descrizione dei principali metodi didattici utilizzati dal Corso di Laurea.
Il metodo didattico adottato prevede l'integrazione orizzontale (tra discipline diverse nello stesso semestre o anno) e verticale (per argomenti analoghi o complementari lungo più anni di corso) dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto precoce con il paziente, sull' acquisizione di una buona identità professionale e di competenze che comprendano, nell'ambito dei problemi clinici di più frequente riscontro e delle principali urgenze, sia un'ottima abilità clinica sia ottime capacità di rapporto umano con il paziente divenendo capace di “prendersene cura”.
È stata quindi pianificata un'organizzazione didattica fortemente integrata, con l'intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammentario bensì integrato, e di mantenerle vive non solo a breve ma anche a più lungo termine. Gli studenti potranno acquisire tutte le conoscenze e competenze professionali di base nel campo della medicina interna e delle medicine specialistiche, della chirurgia generale e delle chirurgie specialistiche, nonché della medicina del territorio, con la capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo.
Anche per quanto riguarda il “practice-based learning”, in una visione proiettata verso il futuro, sono previsti: 1) una integrazione con il contesto clinico sempre maggiore, dal secondo al sesto anno di corso; 2) una responsabilizzazione ben definita e crescente degli studenti all'interno del processo di cura, nel corso del loro percorso formativo; 3) una sempre maggiore considerazione della collaborazione degli studenti all'interno del Sistema Sanitario Nazionale; 4) la considerazione degli studenti come “studenti medici in formazione”, anche tenendo conto della loro possibilità di potersi iscrivere all'ENPAM già nel loro ruolo di studenti; 5) un legame che sia sempre più evidente e importante tra “medical education” e “healthcare delivery”.
L'organizzazione generale del corso comprende pertanto dei percorsi verticali, che si intersecano e si integrano tra loro, prevedendo:
- Un primo percorso verticale (primo-sesto anno di corso) di tipo “biomedico”, per quanto riguarda l'organizzazione delle attività formative di base, precliniche e cliniche incoraggiando l'inizio di qualche forma di attività cliniche già dal primo/secondo anno di corso (“early clinical contact”);
- Un secondo percorso verticale (primo-sesto anno di corso) di tipo “psico-sociale”, dedicato alle metodologie medico scientifiche ed alle scienze umane, con particolare riferimento ad argomenti di bioetica, medicina legale, epidemiologia, igiene generale e medicina del lavoro (Global health, One health, e-Health), metodologia medico scientifica, il rapporto medico paziente e i rapporti inter-, intra- e trans-professionali nel complesso processo di cura, gli argomenti riguardanti i temi della salute legati al genere, all'invecchiamento, cronicità e multimorbidità, allo stato sociale, economico e al rapporto con l'ambiente, alla diversità e alla disabilità, ai soggetti fragili, all'approccio clinico della medicina narrativa, quelli riguardanti diversi argomenti di psicologia, la sociologia della salute e i temi dell'economia e del management sanitario; altri argomenti che, nel loro insieme e correlati con quanto previsto nel percorso “biomedico”, concorrono allo sviluppo dell'identità professionale degli studenti;
- Un terzo percorso verticale (primo-sesto anno di corso) di tipo “tecnologico”, meno rilevante dal punto di vista dei CFU erogati, dedicato allo studio di alcuni argomenti legati alla medicina di precisione, alla genomica, alla bioingegneria, alla bioinformatica, all'analisi dei “Big Data” e all'intelligenza artificiale nei suoi diversi usi legati alla ricerca scientifica e alla pratica della medicina.
Questi tre grandi percorsi verticali sono tra loro strettamente legati, con pesi in CFU diversi, in un percorso formativo simile al modello a spirale (spiral curriculum), dove sono previste anche rivisitazioni critiche degli stessi temi con gradi di complessità e difficoltà successive che conducono alla formazione di un “medico esperto” nei limiti prima precisati, che abbia le giuste competenze che prevedano, secondo modelli internazionali ben conosciuti: 1) un'ottima conoscenza della medicina e della clinica (ciò che il medico è capace di fare – doing the right thing); 2) un'ottima capacità di svolgere la pratica clinica (quando il medico, nella sua pratica clinica fa ciò che è giusto fare – doing the thing rigth); 3) la consapevolezza di aver raggiunto un ottimo livello di professionalità (quando il medico sa essere professionale – the right person doing it).
I contenuti specifici dei corsi e degli obiettivi formativi sono derivati dai compiti che la società affida alla professione medica, rispondenti a un bisogno di salute e coincidenti con le conoscenze e le abilità irrinunciabili, necessarie all'esercizio professionale, identificate da un “core curriculum” condiviso. I crediti professionalizzanti e le attività formative pratiche assicurano l'acquisizione di una serie di competenze e abilità irrinunciabili, collegate al “saper fare” e al “saper essere” medico, anch'esse identificate dal “core curriculum”.
Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia viene quindi previsto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e orizzontale tra:
a) Le scienze di base, con particolare riferimento alla conoscenza della biologia evoluzionistica, della biologia molecolare e della genetica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale;
b) La conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di aiutare nella diagnosi e prescrivere con conspevolezza le linee guida relative alla prevenzione e alla terapia nell'ottica della medicina personalizzata;
c) La capacità di esercitare la pratica medica clinica e e la conoscenza delle sue basi metodologiche sono il punto d'arrivo e l'obiettivo cruciale del progetto didattico e saranno trasmesse agli/alle studenti/esse attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, e ad acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina, costruendo la propria identità professionale;
d) Le scienze umane, che possono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico, in rapporto con quelli del paziente e della società;
e) L'acquisizione della metodologia scientifica, tecnologica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere.
Le caratteristiche peculiari del programma educativo legate ad una corretta gestione del corso di studi, in una visione proiettata nel futuro, prevedono: 1) l'adeguamento del curriculum in modo che sia sempre più orientato alle necessità del mondo reale (authentic curriculum) e non rappresenti solo una eccellenza isolata dal contesto sociale; 2) la presenza di un curriculum sempre più flessibile alle necessità degli studenti e tale da consentire un “adaptive learning”, al posto di un curriculum standardizzato; 3) la creazione di forti basi motivazionali che rendano sempre più usuale la collaborazione interpersonale fra studenti (peer-to-peer, team-based learning), al posto dell'isolamento e dell'individualismo; 4) la considerazione dello studente come un vero e proprio partner nel processo formativo senza considerarlo un cliente del processo che si offre; 5) la maggior valorizzazione della qualità dell'insegnamento e dei docenti che ottengono ottime valutazioni nei giudizi di valutazione della didattica da parte degli studenti, in confronto alla considerazione di oggi nei confronti della sola qualità complessiva dei singoli corsi integrati.

Caratteristiche Peculiari del Corso di Laurea
Le caratteristiche peculiari del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali, intermedi e specifici sono così sintetizzate:
1) Nell'ambito di quanto previsto dalla legislazione vigente, la programmazione degli obiettivi è multidisciplinare. In questa ottica il CdL intende attivare un processo per aumentare il grado di multidisciplinarietà dei programmi e degli insegnamenti.
2) In particolare, l'obiettivo del CdL è quello di potenziare il metodo d'insegnamento attuato verso l'interattività e la multidisciplinare, con l'integrazione di scienze di base e anticipare il coinvolgimento clinico degli studenti ai primi anni di corso (early clinical contact). L'obiettivo del nuovo ordinamento è che nei primi anni di corso gli/le studenti/esse siano coinvolti nella esecuzione dell'anamnesi psico-sociale al letto del paziente e con l'acquisizione delle tecniche di BLS, come tirocinio professionalizzante organizzato come attività guidata tutoriale con certificazione periodica (ogni due anni) del livello di abilità, lungo la durata del corso stesso. I problemi delle scienze di base e quelli d'ambito clinico sono quindi affrontati affrontati congiuntamente a partire dal secondo anno di corso anche se in proporzioni diverse, ma con una visione unitaria e fortemente integrata, anche attraverso l'uso di didattica a più voci, l'apprendimento basato sui problemi e sulla loro soluzione con l'assunzione di decisioni appropriate
3) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi di base fatta prioritariamente sulla rilevanza di ciascun obiettivo nel quadro della biologia umana, e sulla propedeuticità rispetto alle tematiche cliniche attuali o prevedibili, con particolare attenzione alla componente riguardante la metodologia scientifica.
4) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi caratterizzanti fatta prioritariamente sulla base della prevalenza epidemiologica, dell'urgenza di intervento, della possibilità di intervento, della gravità e della esemplarità didattica. È prevista inoltre la valorizzazione della frequenza nei reparti ospedalieri e negli ambulatori delle strutture territoriali e la valorizzazione del rapporto con il paziente, anche sotto l'aspetto psicologico.
5) La raccomandazione del Corso di Laurea è che i docenti si avvalgano di moderne metodologie didattiche che siano in grado di coinvolgere gli studenti. Nella gestione dei grandi gruppi si raccomanda di utilizzare i risponditori d'aula e/o la metodologia della “flipped classroom”, entrambe in grado di migliorare l'engagement degli studenti, così come sono i trigger clinici nelle lezioni delle scienze di base e le presentazioni cliniche. Nella gestione dei piccoli gruppi viene utilizzato un sistema tutoriale, ben strutturato con rotazioni che assicurano questo tipo importante di attività didattica a tutti gli studenti, in considerazione della grande utilità e dell'efficacia di questa tipologia didattica, nel poter approfondire argomenti specifici, nell'incoraggiare e nel motivare gli studenti che vi partecipano. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del problem-based learning, del clinical teaching, del brainstorming, e dall'ampio utilizzo di seminari e conferenze interattive.
Il CdL raccomanda, inoltre, di inserire tra le metodologie didattiche utilizzate il team-based learning, il role-playing, il journal club, dibattiti, il peer teaching da parte di studenti, l'apprendimento basato sul gioco (game-based learning). È inoltre consigliato l'approccio della “Medicina Narrativa” declinato in chiave formativa. Tutte queste attività hanno anche lo scopo di supportare ed incoraggiare “l'independent learning” da parte dello studente.
6) Sono utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto (tutori personali) agli studenti.
7) Particolare attenzione è posta riguardo all'acquisizione di competenze e abilità legate al “saper fare” e al “saper essere” medico, tramite: a) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori di simulazione (skill-lab) nel periodo intermedio (tirocinio organizzato come attività guidata tutoriale nel I, II e III anno di corso) comprendenti l'utilizzo di manichini e modelli, pazienti simulati, pazienti virtuali e l'utilizzo di centri clinici di simulazione avanzata; b) la frequenza nei Reparti Assistenziali delle Strutture Sanitarie di riferimento, nonché dei Presidi Medici dislocati sul territorio, sia per le attività di didattica professionalizzanti, che per il tirocinio pratico-valutativo (dal V al VI anno di corso). Queste attività cliniche saranno organizzate in modo che gli studenti e le studentesse possano svolgere sia le attività previste dal corso, sia le attività cliniche opzionali scelte dagli studenti stessi. La loro posizione, nel curriculum formativo, può seguire o il modello tradizionale delle “clinical clerkships”, caratterizzate da rotazioni brevi in tutti i reparti assistenziali, o il modello delle “longitudinal integrated clerkships”, in grado di assicurare periodi di tempo maggiori in un certo numero di reparti assistenziali, garantendo esperienze di continuità. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle classiche della didattica “bedside” e prevedono un rapporto diretto dello studente con il paziente e con il tutor clinico nei diversi contesti clinici di reparto assistenziale e ambulatoriale (learning triad). Le strategie didattiche utilizzate comprendono, ad esempio, quelle del Ciclo Esperenziale di Cox, il MiPLAN e altre tipologie didattiche specifiche per i setting clinici utilizzati, sia di Reparto che Ambulatoriale; c) partecipazione a programmi di ricerca, anche di tipo traslazionale, nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea. Il CdL raccomanda anche di coinvolgere nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre anni di corso.
8) Particolare attenzione è data all'apprendimento dell'Inglese tecnico, assicurando comunque l'apprendimento della lingua inglese almeno di livello B2.
9) L'uso della tecnologia riveste un ruolo importante nell'educazione medica di oggi, per facilitare l'acquisizione di conoscenze di base, per migliorare le capacità di “decision making”, per migliorare la coordinazione su alcune abilità pratiche o prendere visione di eventi critici o rari, migliorare le abilità psico-motorie e implementare le attività di “learn team training”. A tale scopo, nei termini di erogazione consentiti, il CdL raccomanda di porre particolare attenzione alle metodologie informatiche e multimediali anche attraverso esperienze di e-learning, teledidattica e telemedicina, ed al corretto uso delle fonti bibliografiche. Nello sviluppo di queste attività, nella elaborazione di quello che definiamo come “blended curriculum”, le strategie educazionali includeranno “l'intentional learning”, lo “structured learning”, il “contextualized learning”, il “customized learning” e il “cooperative learning”, in accordo con le migliori esperienze internazionali.
10) Valorizzazione della Metodologia Clinica e delle Scienze Umane attraverso corsi integrati che accompagnano lo studente lungo l'intero percorso formativo (I-VI anno). A tutti è nota l'importanza del metodo in medicina, sia per quanto riguarda la conoscenza della metodologia medica e delle sue regole secondo i principi della medicina basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica applicata al singolo malato. Questi corsi integrati orientano subito gli studenti verso una formazione umanistica, che li accompagnerà nel processo formativo scientifico-professionale. Questa formazione consentirà loro di affinare le capacità ed acquisire i mezzi corretti ed innovativi del ragionamento clinico. Ciò avverrà attraverso le applicazioni della “medicina basata sulle evidenze”, dell'“insegnamento basato sull'evidenza” attraverso l'uso di “linee guida”, “mappe concettuali” ed “algoritmi”. Saranno affrontati, nell'ambito di questi corsi integrati, temi attinenti alla interdisciplinarità e alla interprofessionalità, alla economia sanitaria, alla professionalità del medico, alla responsabilità sociale del medico, alla prospettiva sociale e di genere, ai rapporti con le cosiddette medicine complementari ed alternative, alla prevenzione, all'educazione del paziente cronico, alle patologie da dipendenza e alle cure palliative per i malati terminali.
11) Attenzione è data alle esperienze pratiche in setting territoriali, riguardanti le tematiche di salute della comunità secondo i principi della “Community-based medical education - CBME”, che prevedono la conoscenza e la pratica legata non solo alle attività dei Medici di Medicina Generale, ma anche a tutte le attività gestite da Strutture Territoriali diverse dagli Ospedali. Queste competenze specifiche potranno essere ulteriormente ampliate anche attraverso la frequenza ad attività didattiche elettive a scelta degli studenti, dedicate alle cure primarie sul territorio, alla cura delle persone fragili e svantaggiate, dei disabili, alle peculiarità della medicina rurale e dei luoghi difficilmente accessibili.
12) Attenzione è anche data ad esperienze pratiche nel territorio che valorizzino il ruolo del medico come difensore della salute, su tematiche di giustizia sociale, in applicazione dei principi di “Global health/One health/eHealth” e di quelli legati alla “disaster preparadness” nei confronti degli eventi catastrofici.
13) L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze. La valutazione delle competenze raggiunte dagli studenti deve pertanto essere allineata, coordinata, analitica e formativa per lo studente stesso. Le prove d'esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le competenze acquisite dallo studente, in relazione alla piramide delle competenze di Miller: livello 1) conoscenze (knowledge – knows); livello 2) competenze, sa come fare (knows How – competence); livello 3) prestazioni, mostra come fare (performance – shows How); livello 4) sa fare, azioni (Does – Action); livello 5) sa essere professionista, identità professionale (Is – Identity).
In relazione ai primi 4 livelli di competenze crescenti gli strumenti di verifica utilizzati sono:
Livello 1) esame scritto con domande a scelta multipla (MCQ), esame scritto con domande a risposte brevi, esame orale tradizionale preferibilmente standardizzato;
Livello 2) prove scritte e/o orali di ragionamento clinico diagnostico mediante l'uso di scenari clinici, situation judgement test;
Livello 3) OSPE (Objective Structured Practical Examination), simulazioni e modelli, OSCE (Objective Structured Practical Examination), Diario (logbook), Portfolio (relazioni riflessive degli studenti sulle attività svolte), richiami dalla cartella clinica (chart simulated recall);
Livello 4) Esercizi di valutazione clinica (mini-CEX), P-MEX – professional mini evaluation excercise, osservazione diretta (DOPS – Direct Observation of Procedural Skills), esame del paziente standardizzato;
La valutazione degli studenti avviene anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati (portfolio), ed attraverso i feedback dei docenti tutor nel corso delle attività cliniche bedside.
Verrà infine valutata la possibilità di applicazione, in via del tutto sperimentale, della valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti che saranno concordati a livello nazionale (Programmatic Assessment).
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Introduzione
Il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Perugia trae origini storiche dall' insegnamento della medicina, documentato nell'Ateneo Perugino fin dai primi anni del XIV secolo. Il 18 febbraio 1321, infatti, Papa Giovanni XXII emanava la 'Litterae Solemnes' con la quale si riconosceva allo Studium la facoltà di addottorare in Medicina i propri studenti. La presenza di una Scuola di Medicina è quindi una percezione costante nella cittadinanza di Perugia e di tutto il territorio umbro. Il corso ha sviluppato questo rapporto in chiave contemporanea nelle molteplici relazioni formative professionali, culturali ed economiche con diversi soggetti.
Pagina Web: http://www.med.unipg.it/ccl/

Obiettivi formativi
Il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Perugia ha come obiettivo quello di formare un medico che possieda:
- una visione multidisciplinare, interprofessionale ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia;
- una educazione orientata alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute nell'ambito della comunità e del territorio;
- una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non soltanto sulla malattia, ma, soprattutto, sull'essere umano ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche e inserito in uno specifico contesto sociale. Un'attenzione particolare è dedicata al rapporto medico-paziente.

Impostazione e struttura e del CdS
Il CdS è strutturato in 12 semestri con 36 corsi integrati. Il primo biennio del Corso è dedicato alle scienze di base, compresi gli insegnamenti di Anatomia e Fisiologia e comprende insegnamenti di scienze umane. Questa impostazione risponde a due esigenze: fornire le conoscenze scientifiche necessarie alla comprensione delle funzioni normali dell'organismo e mantenere la percezione unitaria dell'individuo nella sua componente psico-sociale. Il terzo anno è un anno di transizione verso la clinica. Infatti in questo anno si completano le conoscenze di base spiegando i principali meccanismi che determinano la malattia con l'insegnamento di patologia e fisiopatologia generale e spiegando come molecole estranee all'organismo hanno effetti terapeutici con l'insegnamento di farmacologia e si creano le condizioni che permettono allo studente/ssa di frequentare i reparti clinici attraverso l'insegnamento della semeiotica. Inoltre vengono erogati alcuni insegnamenti di patologia sistemica, dando inizio alla formazione medica professionalizzante, e viene erogato parte dell'insegnamento di anatomia patologica che verrà concluso nel primo semestre del quarto anno. Il secondo triennio è interamente dedicato all'acquisizione di conoscenze e competenze professionali nelle diverse discipline mediche e chirurgiche, inclusa la prevenzione delle malattie e la farmacologia clinica. Lo studente ha un monte orario di frequenza delle lezioni frontali inferiore a quello del primo triennio per avere a disposizione più tempo per effettuare tirocini pratici nei reparti e ambulatori clinici. Parte dei tirocini è focalizzato sulla acquisizione di competenze che rendano lo/la studente/ssa capace di esercitare la professione medica non appena laureato/a (tirocinio abilitante) e iscritto/a all'ordine dei Medici, secondo il DL n° 58 del 9 maggio 2018. Complessivamente il CdS è improntato ad una visione multidisciplinare della malattia, che parta dalle basi biochimico-molecolari, ma consideri l'individuo malato nella sua globalità, considerando gli aspetti sociali della malattia, mentre vengono acquisite competenze diagnostiche e terapeutiche. L'abilitazione all'esercizio della professione di Medico Chirurgo ha valore legale non solo in Europa, ma anche in molte altre parti del mondo, inclusi gli USA.

Metodologia didattica
La didattica del primo biennio è articolata prevalentemente in lezioni frontali e interattive, oltre che studio individuale ed esercitazioni pratiche. Vengono inoltre effettuati corsi di didattica elettiva facoltativi con metodi interattivi tra docenti e studenti e lezioni interdisciplinari con proiezioni cliniche. Viene effettuato un tirocinio in Scienze Infermieristiche, come introduzione ai reparti clinici e propedeutica al lavoro interprofessionale.
Dal terzo anno, con lo studio delle discipline cliniche, sono introdotti i tirocini professionalizzanti con la guida dei docenti tutori. Il ruolo della didattica professionalizzante nelle strutture assistenziali aumenta progressivamente fino al sesto anno di corso.
La tipologia e le modalità delle verifiche di profitto sono stabilite dal Regolamento didattico del corso di studio.
In occasione della pandemia da SARS-CoV-2 è stata attivata per tutti gli insegnamenti l'attività didattica online, riguardante le lezioni e gli esami di profitto. Modalità online sono attualmente previste per categorie di studenti specificate dall'Ateneo e per seminari e didattica elettiva.

Ambiti occupazionali
I laureati in medicina e chirurgia svolgono l'attività di medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici.
La laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è, inoltre, requisito per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica e ai corsi di formazione in Medicina Generale, oltre che ai Dottorati di Ricerca.
Conoscenze richieste per l'accesso
Fino all'anno accademico 2024-2025, i requisiti e le modalità di accesso al corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia erano disciplinati da Leggi e Normative Ministeriali in ambito nazionale.
Erano esaminate e giudicate principalmente:
- le conoscenze scientifiche relative alle discipline di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica;
- la cultura generale e le capacità di logica deduttiva, induttiva e comprensione del testo;
- i risultati ottenuti durante lo svolgimento del curriculum degli studi precedenti, relativamente alla valutazione dell'Esame di Stato.
Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

Non è ancora noto se, nell'anno accademico 2025-2026, saranno richieste conoscenze per l'accesso o se, in ossequio alla legge approvata dal Senato della Repubblica, l'accesso sarà consentito a chiunque abbia conseguito un diploma di scuola media superiore e quali saranno le modalità per selezionare gli/le studenti/esse in un secondo momento
Modalità di ammissione
Siamo in attesa di conoscere le modalità di accesso per il prossimo anno accademico. Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

Numero programmato
Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito dalla normativa vigente in materia di accesso ai corsi universitari; in particolare il numero di studenti ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è definito sulla base della programmazione nazionale tenuto conto della disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di reparto, coerentemente con le raccomandazioni dell'Advisory Committee on Medical Training dell'Unione Europea, applicando i parametri e le
direttive predisposte dall'Ateneo.

Modalità di ammissione valide nell'anno accademico 2024-2025
- Il Corso è stato ad accesso programmato nazionale
- Le conoscenze richieste per l'accesso erano indicate nel D.M. n. 472 del 23-02-2024 e relativi allegati.
I pre-requisiti richiesti allo studente che si voleva iscrivere ad un corso di laurea in medicina comprendevano: buona capacità al contatto umano, buona capacità al lavoro di gruppo, abilità ad analizzare e risolvere i problemi, abilità ad acquisire autonomamente nuove conoscenze ed informazioni riuscendo a valutarle criticamente (Maastricht, 1999). Oltre alle conoscenze scientifiche utili per la frequenza del primo anno di corso, gli studenti/esse dovevano quindi possedere anche buone attitudini e valide componenti motivazionali, importanti per la formazione di un 'buon medico' che sappia relazionarsi correttamente con le responsabilità sociali richieste dalle Istituzioni.

Debito formativo e OFA (anno accademico 2024-2025)
L'organizzazione didattica del CLMMC prevedeva che gli Studenti ammessi al 1° anno posseessero una adeguata preparazione iniziale, conseguita grazie agli studi precedentemente svolti. Al fine di verificare tale preparazione i docenti delle discipline del 1° anno predisponevano opportune valutazioni in ingresso; nel caso la prova fosse stata superata con un punteggio inferiore ad un prefissato valore, venivano individuati specifici obblighi formativi aggiuntivi (debiti formativi) da soddisfare nel primo anno di corso. Allo scopo di consentire l'annullamento del debito formativo, il Consiglio di Corso di Laurea aveva istituito, anche in modalità e-learning, attività didattiche propedeutiche che erano svolte nell'arco del primo anno di corso, e che dovevano essere obbligatoriamente seguite dagli Studenti in debito. La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avveniva nell'ambito della valutazione dei corsi corrispondenti.
Orientamento in ingresso
Iniziative specifiche del CdS
Il CdS partecipa, attraverso una nuova convenzione stipulata tra l'Azienda Ospedaliera di Perugia, l'Ateneo, l'Ordine dei Medici di Perugia e 4 licei della Provincia di Perugia per l'erogazione di didattica orientativa, secondo il progetto ministeriale sulla 'Curvatura Biologica'. Il CdS partecipa all'organizzazione della didattica e allo svolgimento di didattica frontale e tirocini con i suoi docenti.

Nel CdS in Medicina e Chirurgia vengono organizzati incontri conoscitivi effettuati da docenti del CdS presso i licei della Regione che ne fanno richiesta. Negli A.A. 2023-2024 e 2024-2025 si sono svolte numerose iniziative di orientamento nelle scuole superiori a Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Gubbio, Orvieto, Gualdo Tadino, oltre che in licei di città non Umbre (Orte, Viterbo).
Il CdS, attraverso il suo Presidente, il past-president e I docenti incaricati dell'attività di orientamento, partecipa alle iniziative di Ateneo, in particolare Clickorienta e UniPG Orientalive, Magistralmente e Open Day Unipg e in generale a tutte le iniziative di Ateneo.
Il CdS partecipa al progetto nazionale di orientamento denominato MOOD insieme a numerosi altri CdS in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria, finalizzato a iniziative nelle scuole superiori ai fini dell'orientamento per i relativi Corsi di Studio. Il progetto fa parte delle iniziative POT (Progetto di Orientamento e Tutorato) e vuole creare un orientamento strutturato e omogeneo sul territorio italiano. Il Progetto MOOD ha pertanto le seguenti finalità:
1) Riduzione dell'iniquità nell'accesso all'orientamento e alla preparazione al test di ingresso ai CdLMC e CdLOPD colmando il divario di preparazione degli studenti che frequentano scuole secondarie superiori diverse sul territorio italiano;
2) Riduzione degli ostacoli alla partecipazione dei corsi di formazione dovuti alla condizione
socioeconomica degli studenti creando un corso gratuito ad accesso libero per la preparazione al test di accesso ai CdLMC e CdLOPD;
3) Attivazione di un orientamento omogeneo non solo informativo ma anche di tipo formativo, che
comprenda lo sviluppo di competenze sia tecniche (technical skills) che trasversali (soft skills);
4) Sviluppo delle attitudini personali, quali la capacità di comunicazione e ascolto, il rispetto, la
sensibilità emotiva e il team working, utili per la futura professione;
5) Riduzione del disagio, sofferenza e talvolta isolamento degli studenti;
6) Riduzione del tasso di abbandono e facilitazione della progressione nel percorso di studio;
7) Rafforzamento e, in molte realtà, un'attivazione della interazione scuola-università, favorendo
l'integrazione fra queste due istituzioni.

I docenti delle materie del primo semestre del Corso sono inoltre tenuti ad allestire una valutazione delle conoscenze di base propedeutiche alle loro discipline, mediante un test oggettivo con domande a risposta multipla, col fine di predisporre un'eventuale attività didattica di recupero o di tarare l'attività didattica erogata sulle conoscenze.
E' attivo un programma di tutorato da parte di studenti selezionati, su base di merito, con apposito bando. Il bando prevede un'attività minima oraria degli studenti tutori, compensata con una cifra annua prestabilita. Il programma prevede attività di informazione ed assistenza nei confronti di studenti che ne facciano richiesta. A tale scopo è stata predisposta un'aula dedicata nell'Edificio B, piano Terra del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, che deve essere mantenuta aperta per un orario minimo giornaliero. Il tutoraggio è organizzato e realizzato anche attraverso i 'social networks', ma sempre con contatto individuale ed è disciplinato da uno specifico bando dipartimentale e monitorato dalla Presidenza del CdS e dai rappresentanti degli studenti. I tutori devono presentare una relazione finale sull'attività svolta e vengono a loro volta valutati dagli studenti utenti mediante un questionario.
L'Ateneo ha assegnato al Dipartimento di Medicina e Chirurgia, posti in numero variabile in ciascun anno, da quattro a sei, da attribuire per concorso, su base di merito, a studenti che siano disponibili per un orientamento dedicato agli studenti Erasmus in ingresso. Al programma, denominato 'Buddy', è stata assegnata un'aula dedicata nell'Edificio B, piano Terra del dipartimento di Medicina e Chirurgia.
Il Presidente del CdS incontra, in ciascun anno accademico, gli iscritti al primo anno di Corso in un'iniziativa promossa dalle associazioni studentesche all'inizio del primo semestre.

Nel sito Unipg è presente una pagina gestita dall'Ateneo e denominata “studente futuro” (http://www.unipg.it/studenti-futuri) che raccoglie le iniziative di Ateneo per l'orientamento in ingresso
Orientamento e tutorato in itinere
Come previsto nel Regolamento didattico del Corso, l'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione.
- Attività di tutorato in itinere è svolta da tutti i docenti del CdS, tipicamente durante le ore di ricevimento, ed è rivolta ad assistere nella risoluzione di problemi legati alla condizione di studente e al metodo di studio.
-Il Presidente del Corso riceve regolarmente due volte alla settimana gli studenti e i loro rappresentanti per discutere problematiche di interesse comune problemi individuali
- Sono previsti docenti di riferimento incaricati ai quali gli studenti possono rivolgersi in caso di necessità per richiedere un servizio di tutorato personale e per concordare le corrispondenti modalità di svolgimento
- E' prevista, inoltre, la figura del Docente-Tutore al quale un piccolo numero di Studenti è affidato per lo svolgimento delle attività didattiche tutoriali previste nel Documento di Programmazione Didattica. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni Docente-Tutore è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche nella preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale.
- E' attivo un programma di tutorato da parte di studenti selezionati, su base di merito, con apposito bando. Il bando prevede un'attività minima oraria degli studenti tutori, compensata con una cifra annua prestabilita. Il programma prevede attività di informazione ed assistenza nei confronti di studenti che ne facciano richiesta. A tale scopo è stata predisposta un'aula dedicata nell'Edificio B, piano Terra della Scuola di Medicina e Chirurgia, che deve essere mantenuta aperta per un orario minimo giornaliero. Vengono selezionati > 30 studenti complessivi per la sede di Perugia e Terni, in base alla disponibilità di fondi di Ateneo. Il tutoraggio è organizzato e realizzato anche attraverso i 'social networks', ma sempre con contatto individuale ed è disciplinato da uno specifico bando dipartimentale e monitorato dalla Presidenza del CdS e dai rappresentanti degli studenti. I tutori devono presentare una relazione finale sull'attività svolta e vengono a loro volta valutati dagli studenti utenti mediante un questionario.
- L'Ateneo ha assegnato al Dipartimento di Medicina e Chirurgia, tre posti da attribuire per concorso, su base di merito, a studenti che siano disponibili per un orientamento dedicato agli studenti Erasmus in ingresso. Al programma, denominato 'Buddy', è stata assegnata un'aula dedicata nell'Edificio B, piano Terra della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
L'attività tutoriale è monitorata a livello di Dipartimento di Medicina e Chirurgia, in particolare dalla Commissione Paritetica. Ai fini di tale monitoraggio è stato predisposto un questionario valutativo che è stato sottoposto agli studenti tutori ed ai fruitori del tutorato.
Numero degli iscritti
L'Ateneo ha fornito i dati relativi alle iscrizioni nel triennio accademico 2021-2022 e 2022-2023, 2023-2024 nonché i dati relativi ai laureati relativi agli anni solari 2021, 2022, 2023

Nell'ultimo AA, gli iscritti totali della sede di Perugia sono aumentati da 1547 a 1708, di cui 283 sono fuori corso (16,57). La percentuale di fuori corso è in calo costante (21% nel 2020-2021, 19,25 nel 2021-2022, 17,25% nel 2022-2023). Nella sede di Terni sono iscritti 573 studenti (537 nell'anno precedente), di cui 107 (18,67) sono fuori corso. Anche a Terni si nota un calo costante della percentuale di fuori corso, che era 22,1% nel 2020-21 e 21,6 nel 2021-22, 20,7% nel 2022-2023. Complessivamente, si registra un incremento degli iscritti, in relazione all'incremento delle immatricolazioni, e una graduale diminuzione dei fuori corso. Dai dati forniti, sono oscillanti gli immatricolati puri, da 154 a 221, ma erano 212 nell'anno precedente, complessivamente nelle due sedi. I nuovi iscritti possiedono in larga maggioranza un diploma superiore liceale (85,1 e 82,1 % nelle due sedi) e provengono in larga maggioranza dai licei classico (19%), ma soprattutto scientifico (65,2%) con una minoranza d'iscritti provenienti da diplomi tecnici e professionali e 7,7% con diplomi esteri. Il 43% degli immatricolati puri ha conseguito la maturità con il massimo dei voti (55 nell'anno 2021 e 53% nell'anno 2022, 57 nel 2023).
Riguardo agli immatricolati puri, si conferma che il concorso nazionale sembra aumentare l'afflusso da altre Regioni: nella sede di Perugia il 38,3% sono umbri, mentre a Terni solo il 19,4% sono umbri. Complessivamente l'7,7% proviene dall'Estero, in incremento rispetto all'11%, 8% e 4% dei tre anni precedenti.
Per quanto riguarda il movimento degli studenti tra sedi, il numero di studenti in entrata nelle due sedi (118) supera quello in uscita (77). I flussi verso altri Atenei sono minimali (3) e basse le cessazioni (18 studenti). I flussi in uscita sono prevalentemente verso altri Corsi dell'Ateneo. Considerando il numero totale degli iscritti, complessivamente molto elevato (2281), la popolazione studentesca è da considerare molto stabile.
La media dei voti ottenuti agli esami del primo anno è , negli anni, più bassa nella sede di Perugia (25,68), che in quella di Terni (27,31), stabile rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, complessivamente la media dei voti riportati è elevata sia a Perugia (27,43), che a Terni (27,63), numeri stabili negli anni.
Nel file allegato sono riportati i dati relativi agli iscritti, in corso e fuori corso, e agli immatricolati puri, relativamente a Regione di provenienza, tipo di diploma, voto di diploma.
Risultati in termini di occupabilità
Le statistiche di ingresso nel mondo del lavoro sono disponibili nel sito di Almalaurea.
Il file allegato riporta un'analisi della condizione occupazionale dei laureati a 1, 3 e 5 anni dalla laurea (indagine 2023 aggiornata ad aprile 2024).
Dall'esame dei dati risulta che il tasso di occupazione ISTAT dei laureati è del 85,1% dopo un anno e del 95,7% dopo 5 anni, il primo valore leggermente inferiore ai confronti nazionali(86,2%), il secondo valore superiore al riferimento (93,4%). Leggermente superiori ai riferimenti le retribuzioni mensili 1.836€ dopo un anno e 1.924€ dopo cinque anni, contro 1.795€ e 1.868€ del riferimento nazionale.
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