Insegnamento ZOOTECNIA GENERALE E MIGLIORAMENTO GENETICO

Corso
Medicina veterinaria
Codice insegnamento
85000407
Curriculum
Comune a tutti i curricula
Docente
Maurizio Silvestrelli
CFU
7
Regolamento
Coorte 2019
Erogato
2020/21
Tipo insegnamento
Obbligatorio (Required)
Tipo attività
Attività formativa integrata

GENETICA MOLECOLARE APPLICATA AGLI ANIMALI DOMESTICI

Codice 85104202
CFU 2
Docente Katia Cappelli
Docenti
  • Katia Cappelli
Ore
  • 26 ore - Katia Cappelli
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline della zootecnica, allevamento e nutrizione animale
Settore AGR/17
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti Studio dei genomi: marcatori molecolari, sequenziamento NGS dei genomi.
Funzionamento dei genomi: elementi per lo studio dell'espressione genica, regolazione epigenetica, gene editing.
Diagnosi molecolare di malattie genetiche negli animali.
Elementi di Bioinformatica e utilizzo delle banche dati biologiche
Testi di riferimento Genomi 3 "T.A. Brown" Edises.
Introduzione alla Bioinformatica "Arhur M.Lesk" McGraw-Hill.
Appunti e presentazioni delle lezioni messe a disposizione dal docente sulla piattaforma di Teledidattica
Obiettivi formativi Il corso ha l’obiettivo d’illustrare la teoria della genetica molecolare e le principali applicazioni all’allevamento e alle produzioni degli animali d’interesse veterinario.

D1 - CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Al termine dell’attività formativa lo studente deve:
- conoscere le basi della genetica molecolare applicata agli animali domestici.
- conoscere l'origine della variabilità genetica e gli strumenti per trarne vantaggio.

D2 - CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Al termine dell’attività formativa lo studente deve:
- saper mettere in atto tutti gli strumenti necessari per effettuare diagnosi molecolare e la prevenzione di malattie genetiche
- saper valutare dal punto di vista genetico-molecolare i caratteri di interesse nelle popolazioni animali;
- scegliere e valutare lo strumento genetico/genomico adeguato per la malattia in esame
- interpretare i risultati di un’eventuale test genetico-molecolare effettuato da un altro laboratorio o struttura competente.

D3 - AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Al termine dell’attività formativa lo studente deve:
- essere in grado di valutare le caratteristiche genomiche delle diverse specie ed applicarle in funzione dei caratteri/patologie da indagare
- conoscere metodologie avanzate di ricerca genetico-molecolare da applicare per le indagini e più adatte al caso in studio

D4 - ABILITÀ COMUNICATIVE
Al termine dell’attività formativa lo studente deve:
- essere in grado di esporre in modo appropriato e completo le conoscenze acquisite
- dimostrare proprietà di linguaggio attraverso l’utilizzo di una corretta terminologia genetica.

D5 - CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO
Al termine dell’attività formativa lo studente deve:
- essere in grado di consultare e comprendere testi scientifici, siti di settore, aggiornamenti bibliografici nonché valutare procedure e tecnologie criticamente;
- Essere in grado di esporre gli argomenti trattati in maniera critica ed interconnessa dimostrando la capacità di utilizzare tali conoscenze a supporto delle altre discipline acquisite o in acquisizione
Prerequisiti
Metodi didattici Il corso prevederà 18 ore di lezioni frontali teoriche riguardanti tutti gli argomenti del programma e 8 ore di lezioni pratiche che si svolgeranno come esercitazioni in laboratorio di biologia-molecolare ed in aula informatica.

Le lezioni pratiche in laboratorio coinvolgeranno un massimo di 15 studenti alla volta che dovranno partecipare muniti di camice.

Le lezioni pratiche in aula informatica conivolgeranno un numero di studenti pari alle postazioni disponibili in ogni caso non superiore a 20.
Altre informazioni
Modalità di verifica dell'apprendimento
Programma esteso Studio dei genomi:
il gene e sua organizzazione in genomi complessi (1,5 h)
Comprendere il funzionamento dei genomi: trascrizione ed espressione genica, elementi genetici mobile (3h)
segnali epigenetici (1,5h)
studiare il DNA: manipolazione del materiale genetico, mappatura dei genomi (mappe fisiche e genetiche), marcatori molecolari (3h)
metodi per il sequenziamento dei genomi: Next generation sequencing, (1,5)
assemblaggio di sequenze contigue di DNA, interpretazione di una sequenza genomica (1,5h)
Geni che controllano le malattie ereditarie e loro eventuale diagnosi molecolare (3h)
Elementi di Bioinformatica: banche dati di acidi nucleici e di proteine, accesso alle banche dati di biologia molecolare, allineamenti di sequenze, disegno di primer (3h)

GENETICA VETERINARIA

Codice 85004203
CFU 3
Docente Maurizio Silvestrelli
Docenti
  • Maurizio Silvestrelli
Ore
  • 30 ore - Maurizio Silvestrelli
Attività Affine/integrativa
Ambito Attività formative affini o integrative
Settore AGR/17
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Frequenze geniche nelle popolazioni. Mutazione. Ibridazione interspecifica. Anomalie cariotipiche. Freemartinismo. Classificazione degli intersesso. Modelli fenotipici e genotipici. Patologie, mantelli e selezione nei cani, gatti e cavalli. Malattie ereditarie semplici. Legge di Hardy-Weinberg. Esempi pratico-applicativi
Testi di riferimento Il libro di testo consigliato è "Genetica animale applicata" di G. Pagnacco
Obiettivi formativi L'insegnamento è l'unico esame che lo studente affronta in ambito dei difetti ereditari all'interno del corso di laurea che si propone come obiettivo principale quello di fornire le basi conoscitive del rapporto genotipo/fenotipo soprattutto per aspetti legati a patologie.
D1 - CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Lo studente deve:
- conoscere le principali razze animali affezione (cane e gatto) e cavalli e loro schema di selezione,
- conoscere le anomalie cariologiche negli animali,
-conoscere le malattie ereditarie semplici negli animali.

D2 - CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Al termine dell’attività formativa lo studente deve:
- identificare il comportamento ereditario (dominante/recessivo) di patologie negli animali,
- riconoscere i fenotipi legati a particolari patologie,

D3 - AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà essere in grado di:
- utilizzare la conoscenza del genotipo nei programmi di accoppiamento per gli animali.

D4 - ABILITÀ COMUNICATIVE
Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà essere in grado di:
- saper organizzare, preparare ed esporre, ad un uditorio composto da
persone di pari livello di preparazione, una presentazione su una malattia ad eredità mendeliana con proprie
valutazioni supportate da appropriate argomentazioni,
- sostenere un contraddittorio con persone sia di pari preparazione che
esperte di tematiche diverse, di carattere normativo, scientifico,
procedurale e/o tecnologico,
- dimostrare proprietà di linguaggio in forma sia scritta che orale, nonché
capacità di impiegare una terminologia sufficientemente appropriata per
un corretto approccio alla professione, importante anche ai fini di colloqui
di lavoro.
D5 - CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO
Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà essere in grado di:
- consultare e comprendere testi scientifici, anche innovativi,
aggiornamenti bibliografici, dettati normativi, in modo tale da impiegarli
in contesti non solo usuali per la professione, compresa la ricerca, ma
anche originali,
- possedere una padronanza della materia sufficientemente ampia da
garantire una base accettabile per proseguire l’aggiornamento
professionale durante tutto l’arco della vita, attraverso la formazione
continua permanente.
Prerequisiti
Metodi didattici Il corso è organizzato nel seguente modo:- Attività teorica: lezioni in aula su tutti gli argomenti del corso;- Attività pratica: esercitazioni in sala microscopi per l'individuazione di anomalie cariotipiche nel bovino. Gli studenti saranno divisi in gruppi (massimo 20 studenti per gruppo) e seguiranno 1 esercitazione guidata di 2 ore
Altre informazioni
Programma esteso LEZIONI TEORICHEIntroduzione (2 ore). Razze animali affezione (cane e gatto) e cavalli (12 ore). Frequenze geniche nelle popolazioni. Mutazione. Frequenze geniche e genotipiche e legge di H-W (1 ora). Evoluzione del cariotipo (1 ora). Ibridazione interspecifica (1 ora). Anomalie cariotipiche (1 ora). Alterazione numero autosomi (1 ora). Alterazione della struttura dei cromosomi (1 ora). Alterazione del numero degli eterocromosomi (2 ore). Freemartinismo. Classificazione degli intersesso (2 ore). Modelli fenotipici e genotipici. Patologia e mantelli nei cani, gatti e cavalli. Malattie ereditarie semplici (2 ora).LEZIONI PRATICHEEsempi su frequenze alleliche e genotipiche e legge di H-W (2 ore). Individuazione al microscopio delle traslocazioni nel cariotipo bovino (2 ore).

VALUTAZIONE GENETICA DEGLI ANIMALI IN PRODUZIONE ZOOTECNICA

Codice 85004302
CFU 2
Docente Camillo Pieramati
Docenti
  • Camillo Pieramati
Ore
  • 26 ore - Camillo Pieramati
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline della zootecnica, allevamento e nutrizione animale
Settore AGR/17
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti La selezione contro le malattie genetiche. La valutazione genetica: indici genetici, selezione assistita da marcatori e selezione genomica.
Testi di riferimento G. Pagnacco: 'Genetica animale. Applicazioni zootecniche e veterinarie', Casa Editrice Ambrosiana.
Appunti, presentazioni, fogli di calcolo e dati da analizzare preparati dal docente sono disponibile nel sito UniStudium.
Obiettivi formativi D1 - Lo studente dovrà acquisire una solida conoscenza delle basi teoriche dell'attività di miglioramento genetico animale: in particolare, dovrà aver compreso i principi di un piano di profilassi delle malattie mendeliane ed a predisposizione, l'importanza pratica del modello additivo infinitesimale, i fondamenti dei metodi di stima del valore genetico e l'uso pratico ai fini selettivi delle informazioni molecolari.

D2 -Lo studente dovrà essere in grado di applicare le conoscenze acquisite alla soluzione di piccoli problemi: calcolare i rischi derivanti da diversi tipi di accoppiamenti, calcolare coefficienti di parentela e di consanguineità, stimare effetti ambientali e valori genetici individuali, analizzare criticamente le informazioni disponibili sui riproduttori.

D3- Lo studente dovrà essere in grado di giudicare in maniera autonoma vantaggi e svantaggi delle diverse strategie di risoluzione dei problemi che possono presentarsi ai diversi livelli di un piano di selezione genetica di una specie zootecnica.

D4- Lo studente dovrà essere in grado di comunicare in maniera efficiente ed efficace con gli altri operatori (veterinari, allevatori, zootecnici) della filiera, utilizzando in maniera appropriata il lessico tecnico-scientifico del settore.

D5- Lo studente dovrà essere in grado di apprendere gli approfondimenti che dovessero rivelarsi necessari alla successiva attività professionale.

EAEVE - Competenze del veterinario del primo giorno: 2.3 (Struttura, funzione e comportamento degli animali e le loro esigenze fisiologiche e di benesere, compresi i comuni animali domestici sani, la fauna selvatica in cattività e gli animali da laboratorio stabulati) e 2.4 (Conoscenza dell'importanza economica dell'allevamento, produzione e tenuta degli animali).

LOGBOOK - 3 Produzioni Animali: "tecnologia Informatica e Statistica: utilizzo del foglio di calcolo" (per gli studenti che non hanno acquisito la certificazione al I anno)
Metodi didattici Lezioni frontali in aula su tutti gli argomenti principali del programma. Attività pratica al personal computer in aula informatica, con studenti suddivisi in 4 gruppi: le attività pratiche sono organizzate in modo da aiutare lo studente nella comprensione degli aspetti che, per la loro natura matematico-statistica, risultano generalmente più ostici.
Programma esteso LEZIONI FRONTALI.

- Introduzione al corso. Obiettivi, programma, modalità di svolgimento, testi ed altro materiale didattico, prova di profitto. [0,5 h]

- Le malattie genetiche. Mutazioni favorevoli e sfavorevoli, dominanti e recessive; perdita casuale di mutazioni. [1,5 h]

- Le malattie genetiche: differenza fra specie zootecniche e animali d'affezione. Malattie recessive negli animali d'affezione: interpretazione di un albero genealogico; calcolo del rischio e teorema di Bayes (con esempi pratici); sensibilità e specificità di un test diagnostico (esempi pratici con test genetico); cenni alla profilassi genetica nei cani. [4 h]

- Il test mating: analisi dei diversi tipi di accoppiamento; più tipi di accoppiamento contemporaneamente; l'andamento delle frequenze in una popolazione: alleli recessivi letali in selezione naturale e confronto fra selezione naturale ed individuazione dei portatori. [5 h]

- La profilassi genetica nella Frisona, nella Bruna e nelle 5R; il gene alotano dei suini; gli aplotipi per la scrapie. Persistenza di alleli indesiderati: equilibrio selezione-mutazione e polimorfismo bilanciato. [4 h]

- Malattie a predisposizione: ereditabilità; modello a più soglie. [3 h]

ATTIVITA’ PRATICA E SUPERVISED.

- Selezione assistita da marcatori. Genetica semiquantitativa: geni maggiori. Pleiotropia ed associazione. MAS. L'esperimento di Sax. Marker e QTL. Il Daughter Design: premesse logiche; individuazione dell'allele trasmesso; effetto delle frequenze alleliche; Gran-Daughter Design. PIC e alleli effettivi. [1 h]

- Simulazione di un Daughter Design: alleli minori, gene maggiore e marcatore; pleiotropia e associazione; probabilità degli aplotipi e frequenza di ricombinazione; effetto ambientale; varianza genetica. Componenti della variabilità fenotipica ed ereditabilità: prova di performance e prova di progenie; ripetibilità: effetto sulla rimonta e sull'intervallo di generazione; correlazioni fra caratteri: risposta diretta ed indiretta, selezione per più caratteri; covarianza fra loci e accoppiamento preferenziale; covarianza genotipo-ambiente e trattamento preferenziale. Il linkage disequilibrium: aplotipi cis e trans; effetto del crossing over; disequilibrio in popolazione o in famiglie. ANOVA di un DD: significato dell'interazione. Interpretazione della simulazione di un Daughter Design con diversi livelli di varianza additiva, di ereditabilità, di disequilibrio d'associazione e di frequenza di ricombinazione. [3 h]

- Gli indici genetici. Il concetto di indice. Indici BLP, indici BLUP e indici genomici. GEBV (Genome Enhanced Breeding Value). Esempio di calcolo di un indice BLP: stima degli effetti ambientali con il metodo dei minimi quadrati e preaggiustamento dei fenotipi (uno o più fattori e covariate). [2 h]

- Le informazioni genealogiche: calcolo delle parentele additive; parentele genomiche; consanguineità; proprietà dell'indice; calcolo dei pesi, degli indici, delle accuratezze e del progresso atteso; ottimizzazione del progresso genetico. [2 h]
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