Insegnamento TERRITORIO E PATRIMONIO (B)
- Corso
- Planet life design
- Codice insegnamento
- A003203
- Curriculum
- Comune a tutti i curricula
- Docente
- Benedetta Terenzi
- CFU
- 19
- Regolamento
- Coorte 2022
- Erogato
- 2022/23
- Tipo insegnamento
- Opzionale (Optional)
- Tipo attività
- Attività formativa integrata
DESIGN DELLE OPERE PROVVISIONALI
Codice | A001935 |
---|---|
CFU | 6 |
Docente | Giovanni Mochi |
Docenti |
|
Ore |
|
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Discipline tecnologiche e ingegneristiche |
Settore | ICAR/10 |
Tipo insegnamento | Opzionale (Optional) |
Lingua insegnamento | Italiano. |
Contenuti | L'insegnamento è volto a trasmettere i principi fondamentali utili al progetto delle opere provvisionali in contesti urbani storici |
Testi di riferimento | R. Acanfora, La pianificazione delle opere provvisionali: i ponteggi, Graus Editore, 2018. Comitato pari tecnico territoriale di Torinoe di Perugia, La sicurezza dei ponteggi e delle altre opere provvisionali. Manuale di antinfortunistica per operatori e tecnici di cantieri, Il Sole 24 Ore, 2007. A.M. Caivano, Le opere provvisionali nei cantieri edili e di ingegneria civile. Progettazione e sicurezza di ponteggi e armature degli scavi, EPC Libri, 2001. M. Bellizzi, Le opere provvisionali nell’emergenza sismica, Ed. Protezione Civile, 2001. C.N.VV.F., Manuale Opere Provvisionali (STOP), Tipolitografia Inail, 2011. |
Obiettivi formativi | Il corso si propone di trasmettere agli studenti le competenze necessarie per valutare l’impatto delle opere provvisionali nell’ambiente urbano e per migliorare tali impatti. Le principali conoscenze (Descrittore di Dublino 1) acquisite saranno: •conoscenza delle nozioni di base sulla sicurezza dei lavoratori e delle costruzioni; •conoscenza dei dispositivi idonei a garantire la sicurezza; Le principali abilità acquisite (capacità di applicare le conoscenze acquisite, Descrittore di Dublino 2, e di adottare con autonomia di giudizio l’opportuno approccio, Descrittore di Dublino 3) saranno: •capacità di valutare gli impatti delle opere provvisionali con l’ambiente urbano; •capacità di elaborare, proposte di miglioramento delle situazioni di impatto che potrebbero creare le opere provvisionali; |
Prerequisiti | Nessuno. |
Metodi didattici | Il corso è articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. |
Altre informazioni | Nessuna. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | L’esame consiste in una prova orale individuale. La verifica degli obiettivi formativi dell’insegnamento (esame) prevede una prova orale, che sarà svolta nelle date fissate nel calendario degli esami del CdS. La prove orale consiste in un colloquio di durata non superiore a circa 30 minuti finalizzato ad accertare: i) il livello di conoscenza dei contenuti teorici del corso (descrittore di Dublino 1); ii) il livello di competenza nell’esporre le proprie conoscenze (descrittore di Dublino 2); iii) l’autonomia di giudizio (descrittore di Dublino 3). La prova orale ha anche l’obiettivo di verificare la capacità dello studente di rispondere con proprietà di linguaggio alle domande proposte dalla Commissione, di sostenere un rapporto dialettico durante il colloquio e di dimostrare capacità logico-deduttive e di sintesi nell'esposizione (descrittore di Dublino 4). La valutazione finale verrà stabilita dalla Commissione in trentesimi. |
Programma esteso | Nella prima parte del corso si apprenderanno i diversi tipi di opere provvisionali utilizzate in edilizia sia per la protezione dei lavoratori (ponteggi), sia per garantire la messa in sicurezza degli edifici danneggiati da eventi sismici in attesa degli interventi di riparazione (puntellamenti, incatenamenti e cerchiature). Il contesto ambientale analizzato sarà quello dei centri storici dove l’impatto, visivo e funzionale, di questi provvedimenti può creare ostacolo alla fruizione urbana. Nella seconda parte del corso verranno quindi ipotizzate soluzioni migliorative tese a restituire una adeguata vivibilità agli spazi urbani interessati da queste opere. |
DESIGN FOR EMERGENCY
Codice | A001940 |
---|---|
CFU | 8 |
Docente | Benedetta Terenzi |
Docenti |
|
Ore |
|
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Design e comunicazioni multimediali |
Settore | ICAR/13 |
Tipo insegnamento | Opzionale (Optional) |
Lingua insegnamento | Italiano. |
Contenuti | L'insegnamento intende affrontare i temi legati alle contemporanee emergenze, intese queste nell’accezione di ‘emergenze permanenti’ attraverso gli strumenti, le strategie, i linguaggi e le metodologie della comunicazione visiva. |
Testi di riferimento | - Piscitelli, D. (2019) First things first. Comunicare le emergenze, Listlab Editore - Sinni, G. (a cura di) (2018) Designing Civic Consciuness, Macerata: QuodLibet - AA.VV. Krisis: orientation. vol. 2, Aiap edizioni. - Piscitelli D. (2016) Per una ecologia dell’erranza, in G. Sinni (a cura di), Design X. Dieci anni di design a San Marino con uno sguardo ai prossimi cento, Quodlibet editore, Macerata - AA.VV. Hiatus II “Blak on White” . Sanserif Creatius SL. - Bollini, L., Branzaglia, C. (a cura di), No brand more profit. Etica e comunicazione, Milano: Aiap Edizioni. |
Obiettivi formativi | Il corso si propone di trasmettere agli studenti le competenze necessarie per utilizzare il design della comunicazione per affrontare le nuove emergenze cui la contemporaneità ci sottopone. Le principali conoscenze (Descrittore di Dublino 1) acquisite saranno: •conoscenza dei fondamenti teorici del design della comunicazione visiva; •conoscenza della storia della grafica e in particolare della Stagione della Pubblica utilità e dei manifesti e delle Carte programmatiche; •conoscenza degli strumenti, delle tecniche e delle metodologie innovative del design della comunicazione visiva; •conoscenza dei fondamenti del design dell’emergenza applicate in particolare al paradigma dell’emergenza permanente. Le principali abilità acquisite (capacità di applicare le conoscenze acquisite, Descrittore di Dublino 2, e di adottare con autonomia di giudizio l’opportuno approccio, Descrittore di Dublino 3) saranno: •capacità di individuare le strategie e i linguaggi della comunicazione finalizzati agli obiettivi degli specifici progetti assegnati; •abilità nell’utilizzare i linguaggi della comunicazione visiva come strumenti di divulgazione per la previsione, prevenzione, gestione dell’emergenza; •capacità di apprendere dai risultati raggiunti per implementare i processi e le competenze nella gestione degli stati di anomia permanente. |
Prerequisiti | Capacità di gestire tutti gli strumenti di rappresentazione, progettazione e visualizzazione dell’immagine, analogici e digitali, on-line e off-line. Elementi di base della grammatica del vedere, sintassi della composizione. Psicologia della percezione visiva, Teoria del campo, Basic design. |
Metodi didattici | Il corso è articolato in: Lezioni ex catedra Sessioni laboratoriali. Correzioni e verifiche collettive. Team working. |
Altre informazioni | Sono previste, compatibilmente all’organizzazione e alla gestione dei tempi e degli spazi, conferenze e seminari con progettisti che hanno lavorato sui temi del corso. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Sarà valutato il percorso di crescita per ogni studente. Gli studenti saranno seguiti per ogni esercitazione intercorso e per il progetto finale. Ogni singolo step avrà una propria valutazione intermedia. L’esame verterà sulla valutazione delle esercitazioni singole e del progetto finale di gruppo. Saranno valutate le competenze e le abilità previste dall'insegnamento. Saranno valutate la capacità di raggiungere l'obiettivo attraverso elaborati originali. La prove orale consiste in un colloquio di durata non superiore a circa 20 minuti svolto sulla base degli elaborati grafici prodotti in occasione delle esercitazioni applicative e finalizzato ad accertare: i) il livello di conoscenza dei contenuti teorici del corso (descrittore di Dublino 1); ii) il livello di competenza nell’esporre le proprie conoscenze (descrittore di Dublino 2); iii) l’autonomia di giudizio (descrittore di Dublino 3). La prova orale ha anche l’obiettivo di verificare la capacità dello studente di rispondere con proprietà di linguaggio alle domande proposte dalla Commissione, di sostenere un rapporto dialettico durante il colloquio e di dimostrare capacità logico-deduttive e di sintesi nell'esposizione (descrittore di Dublino 4). La valutazione finale verrà stabilita dalla Commissione in trentesimi. |
Programma esteso | Le lezioni frontali riguarderanno gli aspetti legati al progetto dell’emergenza, inteso nella sua accezione più ampia e contemporanea, intesa quale emergenza permanente. Verranno mostrati molti casi-studio per circoscrivere il tema. Le sessioni laboratoriali prevedono: - esercitazioni individuali, mirate su piccoli temi; - un tema di corso, da svolgere in gruppo, calato su un contesto di emergenza – economica, culturale, religiosa, etica, sociale, ambientale – Gli studenti sono chiamati a realizzare un progetto in grado di proporre soluzioni concrete per la soluzione o la gestione dell’emergenza oggetto del tema e del contesto scelto. Il corso è articolato nelle seguenti unità didattiche. 1. Principi teorici, contesti e approcci multidisciplinari, accenni storici. 2. Progetto: individuazione dello scenario, scelta del tema specifico, ricerca, analisi, strategia e progetto finale. Verifica degli obiettivi e dei risultati attesi. |
DESIGN PER IL RICICLO E LCA
Codice | A003204 |
---|---|
CFU | 5 |
Docente | Giovanni Gigliotti |
Docenti |
|
Ore |
|
Attività | Affine/integrativa |
Ambito | Attività formative affini o integrative |
Settore | ICAR/03 |
Tipo insegnamento | Opzionale (Optional) |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | La società moderna ha acquisito una sempre maggiore consapevolezza della necessità del rispetto dell'ambiente e, in quest'ambito, un impegno particolare è posta alla riduzione dei rifiuti prodotti e al massimo recupero e riciclo di quelli prodotti, per ricavarne nuove risorse. Il programma del corso parte dallo studio delle modalità di raccolta differenziata per poi giungere alle tecniche per il riciclo dei materiali di maggiore interesse nel campo del design quali materie plastiche, carta e cartone, materiali metallici ecc. Dopo aver affrontato le possibilità di nuova utilizzazione dei materiali recuperati, il corso si concluderà con una introduzione agli studi di analisi del ciclo di vita (LCA) per far comprendere l'effettiva impronta carbonica dei materiali riutilizzati. |
Testi di riferimento | Materiale fornito dal docente |
Obiettivi formativi | Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente le conoscenze necessarie alla comprensione dei processi industriali per il recupero e il riuso di materiali per il design da rifiuti e sottoprodotti in una logica sostenibile e di economia circolare. |
Prerequisiti | Nessuno |
Metodi didattici | Il corso è organizzato nel seguente modo: - lezioni in aula su tutti gli argomenti del corso; - attività laboratoriali volte alla corretta applicazione dei concetti studiati per la risoluzione di problemi pratico-applicativi. Il corso tende ad abituare lo studente a ragionare non solo in maniera qualitativa, ma anche quantitativamente grazie all'applicazione delle tecniche LCA. |
Altre informazioni | Lezioni frontali: quattro ore settimanali, comprensive di tutorato con dimostrazioni anche in laboratorio ed esercitazioni numeriche di LCA. Possono essere organizzate visite guidate presso laboratori/industrie che riciclano materiali o utilizzano materiali riciclati |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame orale che verterà sugli argomenti sviluppati nelle attività didattiche frontali e laboratoriali |
Programma esteso | Studio delle modalità di raccolta differenziata per l'ottenimento di frazioni il cui riciclo permette il recupero di materia ed energia. Tecniche per il riciclo dei materiali di maggiore interesse nel campo del design quali materie plastiche, carta e cartone, materiali metallici, vetro ecc. Possibilità ed opportunità di nuova utilizzazione dei materiali recuperati. Pericoli derivanti dall'uso di materiali di recupero non idonei. Introduzione agli studi di analisi del ciclo di vita (LCA) che porti alla comprensione dell'impronta carbonica dei materiali riutilizzati. |