Insegnamento SOCIETÀ E CULTURA CINESE

Nome del corso di laurea Filosofia ed etica delle relazioni
Codice insegnamento GP005957
Curriculum World religions and philosophy
Docente responsabile Ester Bianchi
Docenti
  • Ester Bianchi
Ore
  • 54 Ore - Ester Bianchi
CFU 9
Regolamento Coorte 2022
Erogato Erogato nel 2023/24
Erogato altro regolamento
Attività Affine/integrativa
Ambito Attività formative affini o integrative
Settore L-OR/21
Anno 2
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Opzionale (Optional)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento INGLESE
Contenuti Il corso intende fornire elementi base del pensiero buddhista e delineare un quadro della trasmissione e del consolidamento del Buddhismo in Cina, per poi indagare in particolare il Buddhismo cinese contemporaneo, seguendo le tendenze del buddhismo cinese dal primo Novecento fino agli sviluppi più recenti nella contemporaneità.
** Per gli Studenti di Letteratura cinese 3 sarà organizzato un laboratorio di traduzione letteraria con la Prof. Anna di Toro (Siena) di 18 ore (1 modulo).
Testi di riferimento * 1. Lamotte, Etienne, “The Buddha, his Teachings and his Sangha.” In Bechert and R. Gombrich (eds.), The World of Buddhism: Buddhist Monks and Nuns in Society and Culture, Facts on File, New York 1984, pp. 41-58.
* 2. Zürcher, Erik, “‘Beyond the Jade Gate’: Buddhism in China, Vietnam and Korea.” In Bechert and R. Gombrich (eds.), The World of Buddhism: Buddhist Monks and Nuns in Society and Culture, Facts on File, New York 1984, pp. 193-211.
* 3. Tansen Sen, “The Spread of Buddhism to China: A Re-examination of the Buddhist Interactions between Ancient India and China, China Report 48, 1&2 (2012): 11–27.
* 4. Xing Guang, “Buddhist Impact on Chinese Culture.” Asian Philosophy 23/4, 2013: 305-322.
• 5. Ji, Zhe, “Buddhist Institutional Innovations.” In Goossaert, J. Kiely and J. Lagerwey (eds.), Modern Chinese Religion II: 1850-2015, Brill, Leiden 2015, pp. 729-766.

Oltre ai CINQUE saggi principali, lo studente dovra' selezionare dalla seguente lista un saggio da presentare in classe (esonero) e ulteriori QUATTRO saggi (SEI per lo studente non frequentante che non prepara l'esonero) da portare all'esame:
• 6. Nedostup, Rebecca, “Introduction: Religion, Modernity, Nationalism.” In Superstitious Regimes. Religion and the Politics of Chinese Modernity, Harvard University Press, Cambridge 2009, pp. 1-24.
• 7. Ritzinger, Justin R., “Parsing Buddhist Modernity in Republican China. Ten Contrasting Terms.” In H. Havnevik, U. Hüsken, M. Teeuwen, V. Tikhonov, and K. Wellens, (eds.), Buddhist Modernities: Re-inventing Tradition in the Globalizing Modern World, Routledge, London and New York 2017, pp. 51-65.
• 8. Ritzinger, Justin R., “Original Buddhism and its Discontents: The Chinese Buddhist Exchange Monks and the Search for the Pure Dharma in Ceylon.” Journal of Chinese Religions 44/2, 2016, pp. 149-173.
• 9. Schicketanz, Erik, “Narratives of Buddhist Decline and the Concept of the Sect (zong) in Modern Chinese Buddhist Thought”, Studies in Chinese Religions 3/3, 2017, pp. 281-300.
• 10. Eyal Aviv, “Ambitions and Negotiations: The Growing Role of Laity in 20th Century Chinese Buddhism”, Journal of the Oxford Centre of Buddhist Studies 1 (2011): 31-54.
• 11. Welch, Holmes, The Practice of Chinese Buddhism, Harvard University Press, Cambridge MA 1967, pp. 179-206.
• 12. Bianchi, Ester, “Yi jie wei shi ¿¿¿¿. Theory and Practice of Monastic Discipline in Modern and Contemporary Chinese Buddhism.” Studies in Chinese Religions 3/2, 2017: 111-141.
• 13. Welch, Holmes, The Practice of Chinese Buddhism, Harvard University Press, Cambridge MA 1967, pp. 47-88.
• 14. Yifeng Liu, “Forging Sanctity: The Way Laiguo became a Saint”, Studies in Chinese Religions 6, 4 (2020): 386-406.
• 15. Kiely, Jan, “The Charismatic Monk and Chanting Masses: Master Yinguang and His Pure Land Revival Movement.” In Goossaert, Z. Ji and D. Ownby (eds.), Making Saints in Modern China, Oxford University Press, New York 2017, pp. 30-77.
• 16. Ester Bianchi, “Revisiting Impurity in Republican China: An Evaluation of the Modern Rediscovery of Bujing guan ¿¿¿”, in Religions, 12, 903 (2021): 1-20.
• 17. Chen, Bing. “The Tantric Revival and Its Reception in Modern China.” In M. Esposito (ed.), Images of Tibet in the 19th and 20th Centuries, E.F.E.O., Paris 2008, pp. 387-427.
• 18. McMahan, David L., “Modernity and the Discourse of Scientific Buddhism.” In D. L. McMahan (ed.), The Making of Buddhist Modernism, Oxford University Press, Oxford 2008, 89-116.
• 19. Kang Xiaofei, “Women and the Religion Question in Modern China.” In Goossaert, J. Kiely and J. Lagerwey (eds.), Modern Chinese Religion II: 1850-2015, Brill, Leiden 2015, pp. 492-559.
• 20. De Vido, Elise A. 2015. “Networks and Bridges: Nuns in the Making of Modern Chinese Buddhism.” The Chinese Historical Review, 22/1: 72-93.
• 21. Kiely, Jan, “The Communist Dismantling of Temple and Monastic Buddhism in Suzhou.” In Kiely and J. B. Jessup (eds.), Recovering Buddhism in Modern China, Columbia University Press, New York 2016, pp. 216-254.
• 22. Laliberté, André, “Buddhist Revival Under State Watch”, Journal of Current Affairs 40/2, 2011a, pp. 107-134.
• 23. Birnbaum, Raoul, “Buddhist China at the Century’s Turn”, The China Quarterly 174, 2003, pp. 451-467.
• 24. Campo Daniela, “Chinese Buddhism in the post-Mao era: Preserving and Reinventing the Received Tradition”, in Stephan Feuchtwang (ed.), Handbook on Religion in China, Edward Elgar Publishing, 2020, pp. 255-280.
• 25. Bingenheimer, Marcus, “Chinese Buddhism Unbound: Rebuilding and Redefining Chinese Buddhism in Taiwan”, in Kalpakam Sankarnarayan (ed.), Buddhism in Global Perspective, Somaiya Publications, Mumbai 2003, pp. 122-146.
• 26. Ashiwa, Yoshiko and David L. Wank, “The Globalization of Chinese Buddhism: Clergy and Devotee Networks in the Twentieth Century”, International Journal of Asian Studies 65/2, 2006, pp. 337-359
• 27. Ji Zhe, “Zhao Puchu and His Renjian Fojiao”, The Eastern Buddhist 44/2, 2013: 35-58.
• 28. Lai, Rongdao and Jessica Main, “Introduction: Reformulating ‘Socially Engaged Buddhism’ as an Analytical Category.” The Eastern Buddhist (feature on Socially Engaged Buddhism) 44/2, 2014: 1-34.

Documentary Film The Buddhist Nun of Emei Mountain (Chengdu Economy TV Station, 1995, 30 minutes).
Documentary Film ¿¿ ALMS (2010, 26 minutes).
Documentary Film ¿ VOWS (2013, 37 minutes)
Documentary Film «¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿»(The Most Outstanding Bhik¿u¿i in Modern China: Master Longlian).
Documentary film: “The Mountain Path” (2022, 1 h 30 minutes)
Documentary Films about Taiwanese Humanistic Buddhism.

Per eventuali richieste di testi in formato accessibile gli studenti con disabilità e/o con DSA possono rivolgersi alla Referente di Dipartimento.
Obiettivi formativi Conoscenza dei fondamenti del pensiero, della cosmologia e dell'ortoprassi buddhista, in linea con gli obiettivi del CdS: acquisizione di ulteriori basi culturali necessarie per l'insegnamento della filosofia (conoscenza).
- Conoscenze della storia, delle pratiche e delle dottrine del Buddhismo cinese, nella sua evoluzione storica, con particolare focus sull'epoca moderna, in linea con gli obiettivi formativi del CdS: perfezionamento della conoscenza generale dell'evoluzione storica del pensiero filosofico.
Il corso auspica inoltre lo sviluppo di capacità di elaborazione teorica del pensiero buddhista, con particolare riferimento dell'Asia Orientale, per quanto concerne questioni riguardanti l'uomo nella sua dimensione, sociale e politica, religiosa, estetica e conoscitiva, in linea con il linea con gli obiettivi del CdS (abilità).
Infine, il corso mira a fornire competenze necessarie per porsi come mediatore culturale con migranti provenienti dall’Asia Orientale e del Sud-est, soprattutto in riferimento a contesti religiosi.
Prerequisiti È auspicato (ma non obbligatorio) lo studio della lingua cinese.
Per frequentare il corso è necessario avere delle conoscenze di base di storia della Cina imperiale e moderna. Se lo studente non ha dato in precedenza esami di Letteratura cinese o di Storia dell’Asia, è invitato a leggere preliminarmente il manuale di Storia della Cina di Mario Sabattini e Paolo Santangelo.
Metodi didattici Il corso è organizzato nel seguente modo:
- lezioni frontali in aula sugli argomenti del corso;
- seminari e lezioni di approfondimento, anche con docenti esterni;
- laboratori per approfondire specifiche tematiche, anche attraverso la visione di film e documentari;
- visite di istruzione (musei, mostre ecc.).
Si farà ampio utilizzo del portale Unistudium (piattaforma didattica d’Ateneo) per fornire materiale didattico (da programma o integrativo) e comunicare con gli studenti.
Altre informazioni Il corso è indirizzato agli studenti della LM in Filosofia ed Etica delle Relazioni e agli studenti della LM in Studi socioantropologici per la sicurezza e l'integrazione sociale. Il corso è altresì indirizzato agli studenti di Letetratura cinese III della Laurea triennale in Lingue e civiltà straniere.
Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame finale si tiene in lingua italiana (salvo lo studente preferisca l'inglese) e consiste in una prova orale: il colloquio orale, di circa mezzora, permette di verificare la capacità dello studente di contestualizzare le conoscenze acquisite nel quadro storico, socio-culturale e filosofico-religioso di riferimento.
Oltre ai quattro saggi principali, lo studente dovra' selezionare dalla lista fornita in "testi di riferimento" ulteriori qinque saggi da portare all'esame.
Durante il corso si darà agli studenti la possibilità di preparare una tesina su un argomento specifico (un ulteriore saggio selezionato dalla lista di "testi di riferimento"), che sarà presentata alla classe durante le ore seminariali, e che varrà come prova in itinere (per 1/3 del punteggio). In alternativa alla tesina e presentazione in classe, gli studenti di letteratura cinese possono scegliere di seguire il modulo di traduzione letteraria con la Prof.ssa Anna Di Toro.

STUDENTI NON FREQUENTANTI:
Oltre ai quattro saggi principali, lo studente dovra' selezionare dalla lista in "testi di riferimento" ulteriori sette saggi da portare all'esame.

In generale, la prova verifica i seguenti aspetti:
· Conoscenza e comprensione – Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Sintesi
· Conoscenza e comprensione – Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Dettaglio
· Autonomia di giudizio, intesa come capacità di produrre giudizi autonomi, pervenendo a riflessioni coerenti su tematiche sociali, scientifiche o etiche;
· Abilità comunicative, concepite come capacità di trasmettere informazioni, idee, problemi e soluzioni ad altri interlocutori;
· Capacità di apprendimento, intesa come abilità necessaria ad avanzare negli studi con un elevato grado di autonomia

Nel caso in cui lo studente intenda anticipare l’esame in un anno precedente a quello programmato nel piano di studio, si raccomanda di frequentare il ciclo delle lezioni e di sostenere l’esame nel primo appello utile dopo che le lezioni medesime siano terminate, nel rispetto quindi del semestre di programmazione dell’insegnamento.

Gli studenti e le studentesse con disabilità e/o con DSA sono invitati/e a visitare la pagina dedicata agli strumenti e alle misure previste e a concordare preventivamente quanto necessario con il/la docente (https://www.unipg.it/disabilita-e-dsa).
Programma esteso Il corso intende fornire elementi base del pensiero buddhista e delineare un quadro della trasmissione e del consolidamento del Buddhismo in Cina, per poi focalizzare l'attenzione sulle modalità con cui i buddhisti si sono confrontati e continuano a confrontarsi con la modernità. Nell'era moderna, i buddhisti cinesi si sono trovati di fronte a nuovi modelli culturali, strutture sociali, ideologie politiche, concetti filosofici e alla globalizzazione. Il buddhismo cinese moderno è emerso da una varietà di reazioni a queste e altre sfide poste dalla modernità.
Il corso seguirà le tendenze del buddhismo cinese dal primo Novecento fino agli sviluppi più recenti nella contemporaneità. Esploreremo le costruzioni moderne del buddhismo in Cina, distinguendo tra modernismo e modernità e indagando come i buddhisti cinesi abbiano introdotto riforme e innovazioni, cercando al contempo di mantenere la continuità con gli ideali e le modalità di pratica tradizionali.
Le prime due settimane del corso proporranno un'introduzione alla storia e ai principi dottrinali e di pratica del buddhismo in India, e una panoramica sulla sua storia e influenza in Cina. In seguito, il corso si concentrerà sulle risposte dei buddisti cinesi all'emergere di uno Stato-nazione moderno e di una società moderna, e allo sviluppo di un Buddhismo panasiatico moderno. Le lezioni successivi tratteranno le tensioni tra tendenze di riforma e forme tradizionali di pratica durante la Repubblica di Cina (1911-1949), dando spazio alle azioni e all'impatto di figure buddhiste di spicco, alla ricostruzione delle tradizioni e all'invenzione di nuove pratiche, alle interazioni tra laici e monaci e all'incontro tra buddhismo e una visione moderna del sapere. Esploreremo poi aspetti specifici del buddhismo cinese moderno e contemporaneo, in particolare il suo coinvolgimento con le scienze moderne e e le questioni di genere nel buddhismo, argomenti che ci introdurranno alla seconda metà del XX secolo. In seguito, ci concentreremo sul buddhismo durante la Cina maoista (1949-1979) e l'era delle riforme nella Cina continentale (1978-presente), inclusi i rapporti tra stato e religione e le modalità di pratica religiosa. Successivamente esploreremo il buddhismo a Taiwan e nelle varie aree della diaspora cinese. Infine analizzeremo una delle principali caratteristiche del buddhismo cinese moderno nella vasta Sinosfera, ovvero il buddhismo umanistico e il suo impegno sociale.
Il corso sarà integrato dalla proiezione di documentari sulla vita monastica e le pratiche nella Cina contemporanea.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile 4 Istruzione di qualità
5 Uguaglianza di genere
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