Insegnamento POLITICA, RELIGIONE E CULTURA NEL MONDO GRECO

Nome del corso di laurea Studi italiani, classici e storia europea
Codice insegnamento A002657
Curriculum Civiltà e cultura dell'antico
Docente responsabile Massimo Nafissi
Docenti
  • Massimo Nafissi
Ore
  • 36 Ore - Massimo Nafissi
CFU 6
Regolamento Coorte 2024
Erogato Erogato nel 2024/25
Erogato altro regolamento
Attività Affine/integrativa
Ambito Attività formative affini o integrative
Settore L-ANT/02
Anno 1
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti Monumenti: mito e religione, memoria e storia.
I. Il trono di Apollo ad Amicle: religione cultura e identità a Sparta in epoca arcaica.
II. Tucidide, il frontone occidentale del tempio di Zeus a Olimpia e i primi anni della Lega delio-attica.
III. La Stoà poikile ad Atene e la memoria delle guerre persiane nel V sec. a.C.
Testi di riferimento Frequentanti
• studio delle dispense che verranno fornite e caricate su Unistudium alla fine del corso.
E in più:

per la parte I:
• Nafissi, M., Spartan Heroic Ancestry and Austere Virtues. Herakles, Theseus, and the Phaiakians on the Throne of Amyklai, A. Möller (hrsg.), Historiographie und Vergangenheitsvorstellungen in der Antike, Stuttgart: Franz Steiner Verlag 2019, 35-56.
• Nafissi, M., Gli eroi del Trono di Apollo ad Amicle tra apoteosi, immortalità elisia e destino di morte, «Mythos» 14, 2020, 1-24 DOI: 10.4000/mythos.1868
M. Nafissi, The ‘Whip Ag¿nes’ for Orthia: Education, Religion, Memory and Identity in Sparta, in S. Scharff (ed.), “Beyond the Big Four”, Tyresias Supplements Online, in stampa.

per la parte II:
G. Bejor, M. Castoldi, C. Lambrugo, Arte greca: dal decimo al primo secolo a. C., Milano Mondadori Università, 2013, 394-426;
U. Fantasia, Atene e Sparta dall’alleanza alla diarchia e al conflitto, in M. Lombardo (a cura di), Forme sovrapoleiche e interpoleiche di organizzazione nel mondo greco antico, Galatina 2008, 124-141
per la parte III
R. Di Cesare, “La Stoa Nord-Occidentale (Poikile o delle Erme)”, e “La Stoa Poikile”, in E. Greco con la collaborazione di R. Di Cesare, F. Longo e D. Marchiandi, Topografia di Atene: sviluppo urbano e monumenti dalle origini al III. secolo d.C. Tomo III 2: Quartieri a nord e a nord-est dell'Acropoli e Agora del Ceramico, Agora del Ceramico, Pandemos, Atene-Paestum 2014, 949-956.
G. Proietti, Prima di Erodoto, Aspetti della memoria delle Guerre Persiane, Stuttgart 2021, 1-57, 336-349.
M.D. Stansbury-O’Donnell, "The Painting Program in the Stoa Poikile", in J.M. Barringer and J.M. Hurwit (eds.), Periklean Athens and Its Legacy: Problems and Perspectives, New York, USA: University of Texas Press, 2005, pp. 73-88.
(I saggi sopra indicati, in misura da non contravvenire alle norme sul copyright, saranno caricati su Unistudium)
Non frequentanti
In aggiunta alla bibliografia indicata sopra la lettura di


Gli studenti con disabilità e/o con DSA che, avendo compiuto regolare accreditamento tramite SOL, abbiano ottenuto accesso ai servizi d’Ateneo, possono fare richiesta degli strumenti compensativi previsti dalla normativa (ad es. libri di testo in formato digitale; materiali didattici in formati accessibili : presentazioni, dispense, eserciziari, forniti se necessario in anticipo sulle lezioni), per i quali si veda alla pagina https://www.unipg.it/disabilita-e-dsa. Per la richiesta, lo studente è invitato a rivolgersi al docente, che lo metterà in contatto con la Referente per la disabilità e/o DSA del Dipartimento (prof. Alessandra Di Pilla: alessandra.dipilla@unipg.it)
Obiettivi formativi Il corso mira a illustrare attraverso alcuni esempi rilevanti per la storia e la storia dell’arte greca l’importanza di un approccio interdisciplinare allo studio dell’antico ai fini della comprensione delle vicende politiche, dei fenomeni culturali e dei monumenti.
Conoscenze:
Storia, istituzioni e religione di Sparta arcaica;
Storia greca tra la tarda età arcaica e la guerra del Peloponneso;
Olimpia e il santuario di Zeus;
monumenti dell’agorà di Atene nel loro contesto storico e culturale;
aspetti del mito greco: narrazioni e significati culturali;
interpretazione dei programmi figurativi nel dibattito attuale.
Abilità e competenze:
Approccio interdisciplinare allo studio della cultura greca: analisi della tradizione letteraria, analisi di complessi monumentali e figurativi e interpretazione storica delle fonti.
Capacità di mettere in relazione e valutare i fenomeni storico-artistici in rapporto alle vicende storico-culturali e ai contesti interessati, ai fini della comprensione complessiva del passato e della sua comunicazione.
Prerequisiti È utile, ma non necessario, aver sostenuto un esame di base di Storia Greca e di Archeologia greca. Solo per gli studenti che frequentano il curriculum di Civiltà e cultura dell’antico è prevista la conoscenza della lingua greca.
Metodi didattici Lezioni frontali, con lettura di fonti in traduzione italiana.
Lezioni seminariali e/o preparazione di un elaborato scritto, se richiesti dagli studenti.
Frequenza verificata con appello nominale.
Gli studenti (tranne gli studenti lavoratori) che frequentano meno del 60% delle lezioni sono dichiarati non frequentanti e sono tenuti a letture supplementari (v. testi di riferimento).
Gli/le studenti/esse con disabilità e/o con DSA, previa consultazione con il docente, possono richiedere eventuali materiali didattici in formati accessibili (presentazioni, dispense, eserciziari), forniti se necessario in anticipo sulle lezioni, nonché l’uso di altri strumenti tecnologici di facilitazione nella fase di studio. Per le informazioni generali, consultare i Servizi di Ateneo alla pagina https://lettere.unipg.it/home/disabilita-e-dsa e mettersi in contatto con la Referente per il Dipartimento (prof.ssa A. Di Pilla).
Nell’a.a. 2023/2024 l’Università di Perugia ha previsto che 11 categorie di studenti/esse potessero essere ammesse alla fruizione della didattica a distanza. Gli studenti eventualmente interessati sono invitati a verificare la possibilità di seguire in DaD le lezioni al sito Procedura DAD - Università degli Studi di Perugia (unipg.it)
Altre informazioni Per la data d’inizio e termine, il calendario delle lezioni e la loro sede consultare il calendario ufficiale http://www.lettere.unipg.it/didattica/calendari
Modalità di verifica dell'apprendimento Colloquio orale al termine del corso della durata di 30' ca., che per gli studenti del Curriculum di Civiltà e cultura dell'antico prevede fra l'altro la verifica delle capacità di comprensione e commento di passi in greco, scelti da un elenco fornito nel corso dell'anno.
Su richiesta dei singoli studenti, l’esame orale può essere sostituito dalla presentazione di un elaborato scritto su argomenti inerenti il corso (ca. 10, max. 15 cartelle), ed eventualmente anche la sua presentazione seminariale.

- Verifica delle conoscenze:
le domande toccano tutti e tre i diversi argomenti previsti nel corso.

- Verifica delle competenze:
proprietà dell'esposizione orale, in particolare in riferimento ai concetti necessari per la descrizione delle istituzioni e dei fenomeni sociali, politici, religiosi e culturali e del divenire storico, delle realtà archeologiche, monumentali e figurate, e delle narrazioni storiografiche e mitiche. Capacità di esprimere concetti complessi e ipotesi e di gerarchizzare, articolare in modo logico e sintetizzare l’informazione, anche in vista di una sua presentazione a un pubblico più o meno informato; per gli studenti del curriculum di lettere classiche, capacità di tradurre dal greco, contestualizzare e commentare i testi presentati durante il corso.
Nella valutazione finale avranno ugual peso da un lato l’ampiezza e profondità delle conoscenze, la conoscenza della lingua greca nei passi presi in esame e la capacità di contestualizzarli e commentarli e dall’altro la capacità di espressione, sul piano concettuale e argomentativo, il rigore logico e il carattere personale dell’esposizione.
Gli studenti con disabilità e/o con DSA che, avendo compiuto regolare accreditamento tramite SOL, abbiano ottenuto accesso ai servizi d’Ateneo, possono fare richiesta degli strumenti compensativi previsti dalla normativa (ad es. libri di testo in formato digitale; materiali didattici in formati accessibili : presentazioni, dispense, eserciziari, forniti se necessario in anticipo sulle lezioni), per i quali si veda alla pagina https://www.unipg.it/disabilita-e-dsa. Per la richiesta, lo studente è invitato a rivolgersi al docente, che lo metterà in contatto con la Referente per la disabilità e/o DSA del Dipartimento (prof. Alessandra Di Pilla: alessandra.dipilla@unipg.it)  
Programma esteso I. Il trono di Apollo ad Amicle
Il santuario di Apollo e Hyakinthos era celebre nell'antichità fra l'altro per il cd. trono di Apollo o di Bathykles (dal nome del suo autore), una grande struttura d'epoca tardo-arcaica che circondava il più antico gigantesco simulacro di Apollo. La struttura era caratterizzata da un ricchissimo ciclo figurato, oggi completamente perduto. I temi che vi comparivano sono tuttavia elencati rapidamente, ma con sostanziale completezza dal periegeta Pausania nel II sec. d.C. Senza trascurare i dati archeologici – che peraltro sono in continua crescita in seguito a ricerche recenti, in parte ancora solo parzialmente edite – si tenterà di proporre un'interpretazione complessiva del ciclo figurativo. Tenendo presenti le condizioni nelle quali Pausania ha proposto la propria presentazione e l'insieme delle nostre conoscenze sulla cultura figurativa e sulla tradizione letteraria arcaica e classica, è possibile comprendere le concezioni religiose e le categorie etiche che hanno determinano la scelta dei miti e la loro combinazione sul monumento.

II. Tucidide, il frontone occidentale del tempio di Zeus a Olimpia e i primi anni della Lega delio-attica.
La percezione delle relazioni tra Sparta, Atene e gli altri alleati nella guerra contro la Persia nella prima parte della Pentecontaetia, fino al 464 a.C., dipende in gran parte dalla narrazione di Tucidide. Per Tucidide, la Guerra del Peloponneso fu l'inevitabile conseguenza della crescita di Atene, alla quale Sparta, con la sua inerzia, non aveva saputo reagire in tempo. Questo lo portò, da un lato, ad accogliere nella sua narrazione i primi momenti di attrito tra Atene e Sparta, che la tradizione orale ateniese, ispirata dalla successiva inimicizia tra le due poleis, enfatizzava, ma aall'altro lato, a carcare di inserire questi episodi in un quadro plausibile di graduale escalation. Nel suo racconto, i sintomi della crisi delle relazioni tra gli alleati sono quindi molto precoci, anche se esplodono solo qualche tempo dopo. La tradizione successiva accentua queste tensioni e sottolinea altri momenti di disaccordo. Il tempio di Zeus a Olimpia rivela, se non un quadro storico-politico oggettivamente diverso, almeno una prospettiva meno conflittuale. Il santuario di Olimpia era un luogo in cui guardare alla situazione politica in una prospettiva di concordia panellenica e la comunità che lo governava, gli Elei, era interessata a farlo. La battaglia di Teseo e dei Lapiti contro i Centauri sul frontone occidentale del tempio alludeva alle azioni di Atene e dei suoi alleati nella Lega di Delo contro i barbari, e le presentava ai Greci come un'azione comune da condividere emotivamente.

III. La Stoà poikile ad Atene e la memoria delle guerre persiane nel V sec. a.C.
La Stoà Poikile, ‘la dipinta’, celebre anche per i filosofi che la frequentavano, in particolare Zenone di Cizio e i suoi seguaci, che da essa presero il nome di Stoici, merita una particolare attenzione per la serie di grandi pitture a soggetto mitico e storico che la ornavano. Tra queste erano un’Amazonomachia, una pittura che ritraeva i Greci riuniti per esprimere un verdetto su Aiace d’Oileo, autore della violenza su Cassandra durante la presa di Troia, una con la battaglia di Maratona. Questi quadri erano opere dei grandi maestri del secondo quarto e dei decenni centrali del V secolo, Polignòto, Mikon e forse Panainos. La stoà è solitamente riconosciuta in un edificio scoperto al principio degli anni ’80 del XX secolo oltre la ferrovia Atene-Pireo, ma l’identificazione non è esente da incertezze. La costruzione della Stoa viene ricondotta all’iniziativa del genero di Cimone, e dunque il suo programma figurativo tende a essere ricondotto alla visione politica della sua cerchia. La descrizione di Pausania ricorda inoltre che nella Stoà erano conservati anche trofei per la vittoria sugli Spartani a Sphakteria (425 a.C.) e per quella sugli Scionei (421 a.C.). Il corso indaga sul significato della scelta delle pitture, che presentano problemi esegetici importanti anche nel riconoscimento degli eventi storici rappresentati (l’enigmatica battaglia di Oinoe), sull’importanza della Stoa nella costruzione delle memorie delle guerre persiane e sul ruolo di queste nella vicenda politica e ideale del V sec. anche in relazione alla celebrazione delle vittorie ateniesi. Tutta questa storia memoriale e celebrativa va anche intesa nel contesto della zona della piazza in cui la Stoa sorge.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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