Anno Accademico 2018/19 - Regolamento 2018

Corso di laurea in Protezione e sicurezza del territorio e del costruito

Attività Formative

Tirocinio
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste, di norma, in un'attività riguardante alcune tra le diverse tematiche della protezione e sicurezza del territorio e/o del costruito, sia nella fase di prevenzione e mitigazione del rischio che in quella di emergenza successiva alle calamità naturali oggetto del CdS.
La prova prevede inoltre la presentazione e discussione di una monografia originale, redatta in maniera autonoma dallo Studente sotto la supervisione di almeno un docente, che assume il ruolo di relatore, e finalizzata a descrivere i temi affrontati. Le attività di tesi possono essere correlate con attività di tirocinio o stage, ed essere svolte anche presso centri di ricerca, istituzioni e aziende nazionali o internazionali.
La discussione è valutata da una commissione, composta nel rispetto delle norme vigenti. La prova si conclude con la proclamazione ufficiale e l'assegnazione di una votazione espressa in centodecimi.

L'ordinamento del CdS prevede che parte dei CFU relativi alla prova finale siano dedicati a stages/tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (v. Università degli Studi di Perugia, Ripartizione Didattica, prot.n.76946 del 25/10/2016).
Modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale prevede la presentazione e discussione di una monografia originale, redatta in maniera autonoma dallo Studente sotto la supervisione di uno o più relatori. È richiesto che il relatore: (i) sia un professore o un ricercatore (di ruolo o a tempo determinato) dell'Università degli Studi di Perugia; (ii) sia un membro del Dipartimento di Ingegneria o svolga attività didattica ufficiale in almeno un corso del CdS. Il relatore può anche essere affiancato, se necessario, da un correlatore. L'elaborato finale deve riportare il nome del relatore e quello dell'eventuale correlatore. Ai fini della discussione della prova finale, le strutture didattiche possono inoltre provvedere a nominare uno o più controrelatori che non abbiano partecipato alla preparazione della prova finale. Correlatori e controrelatori possono non essere docenti dell'Ateneo.

L'elaborato può essere di due tipi:
i) Tesi compilativa, frutto di un lavoro di approfondimento personale centrato sulla assimilazione e riorganizzazione di concetti disponibili da molteplici fonti bibliografiche, sulle tematiche caratterizzanti l'ingegneria della sicurezza e della protezione civile. Tali elaborati, della dimensione di circa 50 pagine, non richiedono una particolare originalità ma sono utili a provare la capacità di organizzazione logica, di sintesi e di comunicazione del laureando.
ii) Tesi progettuale/sperimentale, frutto di un lavoro di verifica di idee e intuizioni, di norma originali, attraverso lo sviluppo o lo studio di casi concreti riguardanti alcune tra le diverse tematiche della protezione e sicurezza del territorio e/o del costruito, sia nella fase di prevenzione e mitigazione del rischio e/o in quella di emergenza successiva all’evento calamitoso. Tali elaborati, della dimensione di circa 80-100 pagine, sono soprattutto utili a verificare la capacità, da parte del laureando, di pervenire in forma autonoma a soluzioni progettuali su tematiche afferenti a specifici insegnamenti, o di carattere interdisciplinare. Questa tipologia di tesi potrà anche essere proficuamente supportata da esperienze in campo o in laboratorio.

L'impegno richiesto per la redazione della tesi è proporzionato al numero di CFU attribuiti alla prova finale, pari a 15 CFU (quadro SUA B1).
Il lavoro di tesi, o parte di esso, potrà essere svolto: a) nell'ambito di attività di tirocinio interno presso le strutture informatiche/didattiche e presso i laboratori dell'Ateneo di Perugia; b) nell’ambito di tirocinio o stage - come previsto dall’ordinamento didattico - presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali, società di servizi convenzionati con Il Dipartimento di Ingegneria; c) nell'ambito di stage all'estero regolamentati da programmi di mobilità internazionale, presso Università straniere, strutture di ricerca, società e imprese internazionali (Bando Erasmus+ Mobilità per studio, Erasmus+ Mobilità per Traineeship, Accordi quadro internazionali).
Nei casi b) e c), l'attività di stage sarà registrata in carriera studente con un appropriato numero di crediti, sulla base di quanto dettagliato nel Regolamento Didattico.
Il documento finale può essere redatto e presentato anche in lingua inglese.
L'elaborato di tesi deve essere consegnato presso la segreteria studenti competente almeno 10 giorni prima della discussione della tesi.

Per la discussione della prova finale, il candidato si avvale di norma di una presentazione in formato digitale. La discussione è valutata, nel rispetto delle norme vigenti, da una Commissione composta da sette membri ed è generalmente presieduta dal Coordinatore del CdS. Per quanto non espressamente previsto si rimanda al Regolamento Didattico di Ateneo. Al termine della discussione la Commissione decide a porte chiuse la votazione finale. Ai fini dell’attribuzione del voto finale, già nel corso del I anno di attivazione del CdS, il Comitato del Corso di Studio provvederà a stilare apposite “Linee guida per lo svolgimento della prova finale” nelle quali saranno specificate tutte le indicazioni di dettaglio in merito alle modalità di attribuzione del voto finale stesso, ai punteggi attribuibili e relativi criteri di attribuzione, alla composizione della Commissione, ecc…
La votazione è espressa in centodecimi. Una menzione di lode potrà essere espressa dalla Commissione, unanime, nei confronti di chi avrà conseguito il massimo punteggio.
La prova per il conseguimento del titolo accademico si intende superata se la votazione ottenuta è pari o superiore a 66/110; se tale soglia non è raggiunta il candidato dovrà ripetere la prova finale nelle successive sessioni di laurea previste dal calendario.
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