Insegnamento IGIENE APPLICATA
Nome del corso di laurea | Biologia |
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Codice insegnamento | GP004089 |
Curriculum | Comune a tutti i curricula |
Docente responsabile | Roberto Fabiani |
Docenti |
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Ore |
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CFU | 6 |
Regolamento | Coorte 2018 |
Erogato | Erogato nel 2019/20 |
Erogato altro regolamento | |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Discipline del settore biomedico |
Settore | MED/42 |
Anno | 2 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Dalla epidemiologia tradizionale alla epidemiologia molecolare. Tipologia degli studi epidemiologici. Categorie di Biomarcatori. L'utilizzo dei Biomarcatori nella valutazione del rischio. Ruolo della epidemiologia molecolare nella prevenzione delle patologie cronico-degenerative. Applicazioni della epidemiologia classica e molecolare alla valutazione del rischio associato all'esposizione a xeno -biotici ambientali e alimentari. Il ruolo dei fattori protettivi. |
Testi di riferimento | -Molecular Epidemiology, principles and practics. Schulte A.A., Perera F.P. Ed. Academic press -Molecular Epidemiology of Chronic Diseases. Wild C., Vineis P., Garte S. Ed. Wiley |
Obiettivi formativi | Al termine del corso gli studenti avranno acquisito conoscenze approfondite riguardo i vantaggi e i limiti che l'utilizzo dei marcatori biologici possono apportare allo studio epidemiologico. Acquisiranno inoltre nozioni su alcuni dei più comuni metodi sperimentali per la determinazione e validazione dei biomarcatori. Avranno acquisito inoltre la metodologia per la valutazione dei rischi ambientali ed alimentari. |
Prerequisiti | Nessuno |
Metodi didattici | Lezioni frontali |
Altre informazioni | La frequenza è fortemente raccomandata |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame orale |
Programma esteso | Lezioni Generalità sul metodo epidemiologico. Epidemiologia descrittiva. Incidenza, Prevalenza, Tassi di mortalità. Standardizzazione per età. Descrizione generale degli studi di epidemiologia analitica e di intervento. Valutazione del rischio. Rischio relativo, Odd ratio, rischio attribuibile. Vantaggi e svantaggi degli studi prospettici e retrospettivi. Utilizzo dei biomarcatori nello studio epidemiologico. Epidemiologia molecolare. Classificazione dei biomarcatori. Biomarcatori di esposizione, effetto e suscettibilità. Esempio di biomarcatori utilizzati per la valutazione del rischio conseguente all'esposizione al fumo di sigaretta . Vantaggi dell'utilizzo dei biomarcatori nello studio epidemiologico. Selezione, validazione e significati predittivo dei biomarcatori. Validità interna ed esterna. Sensibilità e specificità. Biomarcatori di esposizione: vie di esposizione, vita media, cinetica, modelli farmacocinetici. Utilizzo dei biomarcatori negli studi caso-controllo e negli studi per coorte: vantaggi e svantaggi. Esempi di studi analitici condotti sull'uomo mediante l'utilizzo delle diverse classi di biomarcatori. Epidemiologia molecolare nella ricerca sui tumori. Metodi per la valutazione del danno al DNA: comet assay, p32-post labelling, micronuclei. Stress ossidativo, danno ossidativo al DNA, antiossidanti, biomarker di stress ossidativo. Addotti alle proteine. Test di mutagenesi in vitro. Spettri di mutazione, oncogeni e oncosoppressori. Biomarcatori di suscettibilità. Biomarcatori tumorali. Epidemiologia molecolare dell'ateroscerosi e delle malattie cardiovascolari. Applicazionei della epidemiologia classica e molecolare alla valutazione del rischio associato all'esposizione a xeno -biotici ambientali e alimentari. Il ruolo dei fattori protettivi. Attività di laboratorio Citofluorimetria Metodi per la valutazione del danno al DNA |