Insegnamento PEDAGOGIA SOCIALE E EDUCAZIONE PERMANENTE

Nome del corso di laurea Scienze per l'investigazione e la sicurezza
Codice insegnamento 40A00057
Curriculum Comune a tutti i curricula
Docente responsabile Patrizia Garista
Docenti
  • Patrizia Garista
Ore
  • 36 Ore - Patrizia Garista
CFU 6
Regolamento Coorte 2018
Erogato Erogato nel 2019/20
Erogato altro regolamento
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline antropologiche, storico-geografiche e psico-pedagogiche
Settore M-PED/01
Anno 2
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti La pedagogia sociale approfondisce il rapporto tra società, cultura ed educazione, ovvero come il contesto culturale sia in grado di influenzare le politiche e i processi educativi e come il lavoro educativo, formale, non formale e informale sia in grado di trasformare gli orientamenti culturali e sociali in una data epoca e in dato contesto.
Se la pedagogia generale è il sapere che problematizza la nozione di formazione, tematizza l’esperienza pedagogica e dialoga con le altre scienze dell’educazione, la pedagogia sociale sistematizza ciò che riguarda l’esperienza educativa in un dato contesto per comprenderla e darle senso attraverso una riflessione sulle sue istanze principali: gli “spazi dell’educazione”, fuori e dentro i contesti tradizionalmente pensati per l’istruzione (dall’ambiente di apprendimento alla learning city); i “tempi dell’educazione” e quindi il collegamento con l’educazione permanente e il lavoro di progettazione educativa; le metodologie didattiche e di ricerca educativa.
I temi principali del corso di pedagogia sociale saranno quindi focalizzati sul life-long learning, il life-wide learning e il life-deep learning.
Il corso di pedagogia sociale nell’ambito delle scienze dell’investigazione e della sicurezza utilizza il sapere pedagogico per rileggere il lavoro educativo e formativo in ambito sociale anche in rapporto alle agenzie europee che si occupano di educazione permanente (upskiling pathways e Epale)
Testi di riferimento - Garista P. Dispensa del corso a cura della docente
- Garista P. (2018), Come canne di bambù. Farsi mentori della resilienza nel lavoro educativo, FrancoAngeli, Milano.
-L’articolo di Garista P., Coccimiglio C. (2019) “Social justice, empowerment and sustainability. How guidance could enhance a critical consciousness for life-long learning”
scaricabile al link
https://oaj.fupress.net/index.php/formare/article/view/3852
- Un testo a scelta tra le seguenti letture:
• Carofiglio G., Ragionevoli dubbi, Sellerio.
• Carofiglio G., La versione di Fenoglio, Einaudi.
• Geda F., La bellezza nonostante, Transeuropa edizioni
• DeLuca E., Impossibile, Feltrinelli
• DelGiudice D., Staccando l’ombra da terra, Einaudi.

Consigli di lettura:
- Blezza F. (2005), La pedagogia sociale. Che cos’è, di che cosa si occupa, quali strumenti impiega, Liguori, Napoli.
- Orefice P. (2011), Pedagogia sociale. L’educazione tra saperi e società, Mondadori, Milano.
- Tramma S. (1999), Pedagogia sociale, Guerini, Milano.
Obiettivi formativi Il programma del corso si propone:
- di offrire l’opportunità di mettere in pratica i diversi contenuti, sviluppando
conoscenze e capacità legate alla gestione dell’educazione in molteplici contesti di
apprendimento nel “mondo glocale”
- di far acquisire consapevolezza del valore aggiunto costituito dal paradigma della
resilienza come lente per rileggere le innovazioni educative e i processi di
educazione permanente.
- di facilitare una riflessione pedagogica autonoma, critica e valutativa sulla pratica di
investigazione e sulle azioni progettuali per la sicurezza, mediante esercitazioni e laboratori per l’applicazione di conoscenze e capacità che renderanno abilmente ed efficacemente attivi nei diversi contesti: educativi/formativi, professionali, di comunità.

A partire da queste finalità gli obiettivi specifici sono i seguenti:
1. Descrivere gli ambiti di riflessione e azione della pedagogia sociale e dell’educazione permanente
2. Dare una definizione dei vari modelli educativi e stili educativi
3. Descrivere e riconoscere, in comunicazioni duali e plurali, simulate o reali, aspecifiche o specificamente professionali, le domande di ricerca educativa
4. Riconoscere le caratteristiche del proprio stile educativo/relazionale spontaneo e riconoscere e discutere la rilevanza delle proprie risposte emotive nel lavoro in gruppo e nella civitas educationis
5. Spiegare in che modo stili relazionali e modi concreti dell’educare si connettono ai modelli educativi di cui si è – consapevolmente o inconsapevolmente – portatore
6. Dare una definizione di educazione, spiegando il significato di questo concetto nella pratica d’investigazione e nei progetti di educazione permanente e sostenibilità formativa.
7. Riconoscere processi educativi all’interno del proprio profilo professionale.
8. Spiegare perché la prospettiva della resilienza è utilizzata nella letteratura sulla promozione della sicurezza e in relazione ai concetti di rischio e trauma
9. Descrivere il significato del termine resilienza nell’ambito dell’educazione permanente e della pedagogia sociale chiarendo i possibili usi e abusi di tale costrutto, anche in relazione a quello di “relianza” di Morin.
10. Descrivere la differenza tra processi di istruzione ed educazione, chiarendo i diversi presupposti su cui essi si fondano, le differenti modalità attraverso le quali essi si esplicano, nonché la connessione tra di essi e la dimensione della partecipazione nella progettazione educativa e nella ricerca partecipata
11. Illustrare le principali caratteristiche del modello port-able nella costruzione di competenze educative (partecipazione, osservazione, riflessione, trasformazione) per una formazione continua
12. Illustrare le principali strategie educative a disposizione dell’operatore nella pratica investigativa e confrontarle con le caratteristiche della “diagnosi educativa” nella costruzione di conoscenze.
13. Descrivere i principali metodi di intervento della pedagogia sociale (ad es.: la resilienza di comunità)
14. Illustrare il ruolo dell’errore nei processi di educazione permanente e nelle epistemologie di temi complessi
15. Descrivere metodologie di ricerca e intervento educativo come le narrazioni, lo strumento filmico, i metodi visuali (e in particolare il disegno), i metodi art based e di revisione bibliografica (journal club)
Metodi didattici Il corso di pedagogia propone una riflessione teorica e delle esercitazioni laboratoriali. Gli strumenti didattici principali del corso sono il syllabus pedagogico (a cura della docente), le lezioni informative e partecipate, i lavori di gruppo e i laboratori che daranno modo di creare “campi di esperienza educativa in aula” con metodologie quali: la narrazione, la lettura condivisa, lo strumento filmico, il drawingtolearn, il journal club, l’osservazione.
Altre informazioni Il raggiungimento degli obiettivi sarà facilitato dalla partecipazione sia alle attività in aula che fuori dall’aula nonché dai momenti di studio individuali.
Modalità di verifica dell'apprendimento Nel nostro modello formativo la valutazione deve essere un’attività in grado di supportare l’apprendimento ovvero qualcosa che promuove empowerment. Per tale ragione si prevede una valutazione formativa (ci saranno momenti durante il corso in cui riflettere sui contenuti delle lezioni e su come stanno andando le cose) e una valutazione certificativa (l’esame finale).
Programma esteso -Introduzione al corso: Definizioni di pedagogia generale e sociale e di educazione
-I luoghi dell’educazione: esercitazione con le mappe degli spazi educativi
- Introduzione al concetto di resilienza nell’ambito della sicurezza
- Dagli spazi istituzionali, e non, al setting pedagogico
- Cultura e modelli dell’educazione
- Il territorio educante
- Esercitazione sugli elementi del setting pedagogico e la sua tenuta formativa in rapporto ai modelli sociali e culturali
- Progettare spazi o interventi? Il lavoro educativo sul contesto di apprendimento
- I tempi dell’educazione: la dimensione temporale della progettazione educativa
- Lettura ad alta voce sugli investigatori come costruttori di storie
-La ricerca educativa come arte investigativa
-Introduzione al paradigma narrativo in educazione
-Esercitazione sul ragionamento diagnostico in educazione
-Film-grafie: il potenziale formativo del cinema
-La resilienza e il fattore mentoring
-Introduzione del modello PORT-Able: Focus sulla partecipazione: cosa significa partecipare
-Esercitazione sull’essere presenti/assenti
-Pedagogia dell’autonomia: la lezione di Paulo Freire e delle critical theories sui diritti e la social justice
-La progettazione educativa territoriale e la fase della diagnosi educativa
-Il dialogo del topo e della montagna (Gramsci e l’educazione di comunità)
- Ricerca azione e ricerca partecipata
-L’osservazione nel modello port-able
-La metodologia dell’osservazione: ricerca e analisi dei protocolli
-Esercitazione art-based
-L’educazione degli adulti
-Biografie e autobiografie
-Lettura e analisi di casi storia
-Presentazione della piattaforma EPALE per l’educazione permanente
-Presentazione dei lavori tratti dal concorso “Storie di resilienza”
-Il framework europeo su upskilling pathways e sui role models. Esercitazione su lettura e applicazione della Raccomandazione Europea
-Nussbaum e il capability approach
-Chi sono i gruppi vulnerabili e fragili?
-Diagnosi educativa ed esercitazione sui progetti per la sicurezza
-L’errore in educazione, i “miracolati” e l’educazione permanente. Lettura ad alta voce
-La riflessione nel modello port-able
-Elementi di Mentoring, tutorship e leadership nel lavoro educativo
-Metodi di intervento della pedagogia sociale: il lavoro con le comunità, la partecipazione, l’apprendere dall’esperienza
-Seminario in collegamento skype da EPALE sul tema della giustizia riparativa e l’educazione degli adulti
-Educazione permanente ed educazione in carcere
-Laboratorio sulla ricerca bibliografica e l’information literacy per l’aggiornamento professionale
-La strategia formativa del journal club
-Apprendere dall’esperienza e lavorare in gruppo per progettare in modo partecipato
-La chiave formativa dello sviluppo glocale
-Debriefing sui temi principali del corso: scenari della pedagogia sociale e dell’educazione permanente
Le metodologie narrative nel lavoro per educare alla resilienza L’apprendimento trasformativo: la trasformazione nel modello port-able. Valutazione finale e spazio chiarimenti per l’esame.
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