Insegnamento ARCHEOLOGIA MEDIEVALE

Nome del corso di laurea Archeologia e storia dell'arte
Codice insegnamento 35137309
Curriculum Comune a tutti i curricula
Docente responsabile Donatella Scortecci
Docenti
  • Donatella Scortecci
Ore
  • 54 Ore - Donatella Scortecci
CFU 9
Regolamento Coorte 2018
Erogato Erogato nel 2018/19
Attività Caratterizzante
Ambito Archeologia e antichità classiche e medievali
Settore L-ANT/08
Anno 1
Periodo Primo Semestre
Tipo insegnamento Opzionale (Optional)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti l corso ha come obiettivo il conseguimento delle conoscenze di base della disciplina aggiornate alle più attuali tendenze della ricerca nell'ambito sia dell'archeologia medievale sia di quella coeva del vicino oriente (bizantina e islamica) con particolare attenzione ai fenomeni relativi alla formazione della cultura medievale.Nello specifico il corso affronterà tutte le tematiche caratterizzanti la disciplina, da questioni metodologiche, quali l'archeologia teorica, ad aspetti ad ampio spettro di ricerca, quali l'archeologia urbana e l'urbanistica ; la trasformazione degli spazi rurali e il fenomeno dell'incastellamento; l'archeologia funeraria con le sue implicazioni sul piano antropologico; gli edifici di culto cristiani e i grandi complessi monastici; l'archeologia dell'architettura e l'archeologia della produzione e dei manufatti
Testi di riferimento A.Augenti, Archeologia dell'Italia Medievale, Bari, Laterza, 2016.
E.Zanini, Introduzione all'archeologia bizantina, Roma, 1994.
Testi di approfondimento ai tematismi saranno a disposizione degli studenti ONLINE sulla piattaforma e-learning dell'Università (www.unistudium.unipg.it)
Obiettivi formativi Il corso ha come obiettivo il conseguimento delle conoscenze di base della disciplina aggiornate alle più attuali tendenze della ricerca nell'ambito sia dell'archeologia medievale sia di quella coeva del vicino oriente. Lo studente dovrà dimostrare diaver acquisito le capacità di elaborare autonomamente e con sviluppato senso critico e speculativo la definizione di un "bene culturale", secondo i criteri istituzionali: dai concetti di integrità e autenticità che si riferiscono ai livelli di conservazione e di veridicità dell'informazione, alla capacità descrittiva, analisi degli elementi costitutivi, comparazione tra tipologie omogenee, sincroniche, diacroniche, apporto culturale.
Prerequisiti E' indispensabile che lo studente abbia acquisito competenze metodologiche e solide basi nella conoscenza delle discipline storiche e archeologiche di ambito classico e medievale, con particolare riguardo alla tarda antichità e all'alto medioevo.
Metodi didattici L'organizzazione delle attività didattiche prevede : lezioni frontali, seminari su tematiche specifiche, escursioni, laboratori sui materiali archeologici provenienti dagli scavi di cui il docente è direttore scientifico, lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche effettuate in funzione e nel contesto degli scavi didattici di cui il docente è direttore scientifico.
Altre informazioni Gli studenti frequentanti avranno la possibilità di programmi individuali concordati con il docente
Modalità di verifica dell'apprendimento La valutazione prevede una prova il cui obiettivo è quello di verificare l'apprendimento delle tematiche fondamentali della disciplina e la capacità di istituire comparazioni secondo criteri sincronici, diacronici e topografici. Lo studente dovrà dimostrare di saper elaborare la materia attraverso una rigorosa metodologia scientifica, che tenga conto del corretto utilizzo di fonti documentarie e materiali. La prova è costituita da un colloquio orale e dalla presentazione di seminari individuali da parte degli studenti su argomenti inerenti il corso. La tempistica vede una prima fase di verifica delle tematiche e una seconda di verifica del lavoro individuale . La durata prevista è di non più di 30 minuti, 15/20 riservati alla verifica generale e dieci alla relazione del seminario. La tipologia della prova è rappresentata da un colloquio a stimolo aperto con risposta aperta. La misurazione conclusiva della prova d'esame attribuisce i due terzi del punteggio alla prova generale e un terzo al lavoro seminariale.

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso Il programma prevede una prima parte di carattere generale dedicata alle problematiche fondamentali dell'Archeologia medievale. Si inizia dalla storia della ricerca archeologica postclassica, dall'età del positivismo per passare al fondamentale contributo di Paolo Orsi e agli episodi di Torcello e Castelseprio, nel secondo dopoguerra e al tema dei villaggi abbandonati. La recente definizione dell'archeologia medievale quale disciplina autonoma impone una doverosa riflessione sul suo significato e sugli ambiti della ricerca. Una parte del corso è riservata ai rapporti con l'architettura e le istituzioni. Si passano , poi, in rassegna i più significativi contesti archeologici italiani, secondo un criterio tematico. Al rapporto tra archeologa medievale e storia della città si riferiscono numerose problematiche, da quelle legate alla prevenzione e alla redazione delle carte di rischio archeologico, a quelle di carattere più giuridico-istituzionale ed economico, fino al dibattito più recente sull'archeologia urbana, con gli esempi di Brescia e Verona per il settentrione; della Crypta Balbi e gli scavi di Napoli per il centro e sud italia. Dai contesti urbani si passa allo studio dei castelli, dell'incastellamento e del popolamento rurale. Al fenomeno dell'incastellameto è dedicato un puntuale esame della storiografia, della terminologia e della ricerca archeologica, già a partire dalla tarda antichità sino ai fenomeni più recenti di età basso medievale. Al periodo più antico si riferiscono i castelli goti, longobardi e bizantini con gli esempi più noti di Ibligo-Invillino, Monte Barro, Castelseprio, Monselice, i castelli bizantini della Liguria e della Sicilia. All'altomedioevo si riferiscono ulteriori problematiche quali l'incastellamento in Italia centrale e la rioccupazione delle alture con i casi di Scarlino, Montarrenti, Rocca San Silvestro e la tematica del modello toubertiano. Al rapporto tra Archeologia e storia della mentalità è dedicato il tema delle necropoli che affronta l'ambiguo rapporto tra ritualità autoctona e influenze culturali alloctone con gli esempi delle necropoli longobarde di Nocera Umbra e Castel Trosino. Allo studio del popolamento rurale attiene l'importate tema dei complessi monastici, centri di cultura, potere e generatori di abitato. Gli esempi più importanti il monastero longobardo di San Salvatore a Brescia e di San Vincenzo al Volturno. L'archeologia delle chiese rappresenta una delle tematiche più indagate dall'Archeologia medievale nei termini della sequenza architettonica, delle sepolture, dei materiali, dell'insediamento. Esempi: l'edificio di Santa Maria foris portas a Castelseprio, San Lorenzo di Altavilla Silentina. Anche l'archeologia residenziale e delle strutture abitative occupa la ricerca segnatamente alla tipologia delle strutture, la materia impiegata e le forme del riuso, con gli esempi di Brescia, Luni, Classe, Pisa. Infine uno degli aspetti più innovativi dell'Archeologia medievale riguarda l'archeologia della produzione e dei manufatti come conoscenza delle sequenze subregionali, la lettura diacronica di taluni fenomeni, gli aspetti produttivi e dell'organizzazione del lavoro, il problema delle trasmissioni tecnologiche. Esempi nella ceramica, vetro, legno, metalli. La seconda parte del corso è dedicata ad alcuni aspetti dell'archeologia bizantina, in particolare alle città dell'Impero sino alla crisi del VII secolo e agli insediaenti difensivi del limes orientale (Palmira, Zenobia, Resafa). Il tema è di particolare attualità dal momento che molte città del limes orientale insistono su territorio siriano e attualmente sono oggetto di sistematica distruzione, con l'inevitabile perdita dello straordinario patrimonio culturale.
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