Insegnamento STORIA DELL'ARTE MODERNA

Nome del corso di laurea Archeologia e storia dell'arte
Codice insegnamento GP003440
Curriculum Comune a tutti i curricula
Docente responsabile Francesco Federico Mancini
Docenti
  • Francesco Federico Mancini
Ore
  • 72 Ore - Francesco Federico Mancini
CFU 12
Regolamento Coorte 2018
Erogato Erogato nel 2019/20
Erogato altro regolamento
Attività Affine/integrativa
Ambito Attività formative affini o integrative
Settore L-ART/02
Anno 2
Periodo Secondo Semestre
Tipo insegnamento Opzionale (Optional)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti La "leggenda" dell'artista. A partire dal XV secolo, ma a ben vedere già in epoca medioevale in artisti come Giotto, gli artisti sviluppano una sempre più esplicita volontà di emancipazione, passando dallo status di semplici esecutori di manufatti d'arte al ruolo di intellettuali che godono di alta considerazione sociale.
Testi di riferimento E.Kris,O.Kurz, La leggenda dell'artista, Vienna 1934, ed. it. Milano, Boringhieri, 1980.
E. Pommier, L'invenzione dell'arte nell'Italia del Rinascimento, Torino, Einaudi, 2007.
F.F.Mancini, Fuit hic perusinus Apelles. L'artista fra i grandi della storia, in Perugino e Raffaello. Modelli nobili per Sassoferrato a Perugia, a cura di F.F.Mancini, A.Natali, catalogo della mostra, Perugia, Nobile Collegio del Cambio, 22 giugno-20 ottobre 2013, Perugia, Aguaplano-Officina del libro, 2013, pp. 25-48.
Obiettivi formativi Le principali conoscenze che gli studenti acquisiranno sono:
- strumenti di base per comprendere l'utilità di un approccio sociologico alla problematiche storico-artistiche
- uso delle fonti e della letteratura artistica relativa agli argomenti trattati
Le principali abilità che permettono di applicare le conoscenze acquisite saranno:
- capacità di studiare e comprendere l'arte in rapporto alla società del tempo
- capacità di relazionarsi con l'opera d'arte in modo concettualmente complesso
Prerequisiti Per seguire con profitto il corso lo studente deve possedere nozioni di carattere generale relative alla storia dell'arte medioevale e alla storia dell'arte moderna moderna. Tale prerequisito è valido sia per gli studenti frequentanti che per i non frequentanti.
Metodi didattici Il corso è organizzato nel seguente modo:
- lezioni frontali che verteranno sulle tematiche relative al ruolo sociale dell'artista dal Medioevo al Barocco.
- proiezione di slides relative ai temi trattati (le slides mostrate durante le lezioni, munite di brevi commenti, saranno messe, alla fine del corso, a disposizione degli studenti)
- lezioni "sul campo" che consentiranno agli studenti di verificare di fronte agli originali quanto illustrato nel corso delle lezioni
Altre informazioni Indirizzo email Francesco Federico Mancini:
francesco.mancini@unipg.it
Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede una prova orale finale che consiste in una discussione-colloquio relativa agli argomenti trattati durante il corso e approfonditi sui testi consigliati.
La prova serve per accertare il livello di conoscenza e la capacità di comprensione, nonché di sintesi, raggiunti dallo studente; ma consente anche di verificare la capacità di comunicare quanto acquisito con proprietà di linguaggio e di esposizione. La durata dell'esame può variare a seconda dell'andamento della prova e comincia, di norma, con una domanda a piacere al fine di mettere lo studente a proprio agio.
Programma esteso Argomento del corso sarà una riflessione sul ruolo sociale dell'artista in epoca medioevale e moderna. Si inzierà con Giotto e con la considerazione manifestata nei suoi confronti da artisti e letterati del tempo come Dante, Petrarca e Boccaccio. E' a partire da Giotto che gli artisti rivelano, del resto, una sempre più esplicita volontà di emancipazione e affermazione sociale. E' loro aspirazione passare dallo status di semplici esecutori di manufatti d'arte al ruolo di intellettuali che godono di notevole considerazione. Una via privilegiata per comprendere a fondo tale discorso è lo studio dell'autoritratto d'artista. E' a partire dal tardo Trecento che si afferma infatti, in modo sempre più esplicito, il desiderio dell'artista di farsi riconoscere attraverso la rappresentazione del proprio volto. Man mano che aumenta la coscienza del proprio ruolo, l'artista si propone non più solo e semplicemente attraverso la propria opera ma anche attraverso la propria effigie. E' possibile seguire questo discorso attraverso numerose esemplificazioni che partendo da Andrea di Cione detto l'Orcagna ci conducono fino ad Agnolo Gaddi, Taddeo di Bartolo, Masaccio, Ghiberti, e, proseguendo attraverso il Rinascimento maturo, a Mantegna, Perugino, Pintoricchio, Signorelli, Raffaello e Michelangelo. In una progressione che si fa sempre più serrata il discorso entra poi nel periodo barocco. Qui l'esame assume una dimensione "internazionale" e investe maestri come Bernini, Rubens, Rembrandt, Velazquez. Un aspetto di grande interesse, che sarà affrontato durante il corso, è anche quello della cosiddetta aneddotica. Riflettere su questa particolare e ricchissima materia letteraria, che ha origini antiche ma che si ritrova anche nella moderna storiografia, consente non solo di approfondire la conoscenza storico-culturale di molti contesti, ma di capire soprattutto come venga costruita e tramandata la fama di illustri maestri. Una ricerca impostata su questa tematica consente di far capire come nasce e si sviluppa il mito dell’artista.
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