Anno Accademico 2019/20 - Regolamento 2019

Corso di laurea in Politiche e servizi sociali

Attività Formative

Tirocinio
Il Corso di Laurea ha istituito da anni intensi rapporti con Enti Territoriali Pubblici. In particolare sono stati intensi i rapporti con la Regione dell’Umbria, in particolare con l’area delle Politiche sociali e della Sanità (ambiti nei quali svolgono tirocinio 8 studenti della magistrale ogni anno), alcuni Comuni dove assistenti sociali specialiste svolgono ruoli dirigenziali, USSMI, UEPE e Organismi del terzo settore per lo svolgimento dei tirocini degli studenti (circa 30 convenzioni). Per una migliore collaborazione e verifica dei tirocini, il Coordinatore del Corso di studio, nel corso dell’anno accademico, in collaborazione con l’Assistente sociale Anna Maria Paladino, ha seguito lo svolgimento del lavoro di tirocinio per alcune studentesse con la “Comunità Capodarco” di Perugia tra novembre 2017 e maggio 2018.
Il corso di laurea ha una stretta collaborazione con L’Ordine dell’Umbria degli assistenti sociali e si esplicita in diverse modalità:
- La presenza di assistenti sociali che lavorano in strutture pubbliche sul territorio, in 5 materie professionalizzanti,
- L’organizzazione di due seminari (maggio e ottobre) presso il nostro dipartimento, per la preparazioni agli esami di stato di tipo B;
- 7 dicembre 2017 si è avuto l’incontro con il nuovo direttivo dell’ordine degli Assistenti sociali dell’Umbria e la nuova presidente (Cristina Faraghini) per definire una convenzione che comprenda tutte le attività formative che vengono svolte congiuntamente e l’organizzazione dei tirocini, oltre che definire le modalità organizzative del Master sulla tutela dei minori. Sono stati anche decisi momenti di formazione congiunta con gli studenti, condivisione di eventi che valorizzano il rapporto tra l’Ordine e l’Università.
- Nella formazione di un assistente sociale, il tirocinio è uno degli elementi base della formazione, un pilastro per la professione. Il suo significato è infatti, attraverso l’integrazione tra le conoscenze teoriche e l’esperienza pratica, quello di acquisire consapevolezza rispetto all’identità professionale, che è complessa, piena di responsabilità e contenuti. Questo è un compito arduo per chi fa formazione in questo settore. Basandoci sulle esperienze precedenti, quest’anno (2017-2018) sono stati proposti obiettivi concordati in una riunione (22 gennaio 2018) con i docenti-assistenti sociali del Corso e le due assistenti sociali con contratto, AnnaMaria Padadino e Maria Pia Rapari e in particolare il rafforzamento del rapporto con gli Assistenti sociali supervisori per dare voce alle loro osservazioni, ai loro suggerimenti e proposte, per migliorare da un lato la formazione degli studenti, dall’altro per valorizzare l’impegno che viene dedicato alla supervisione. È un dovere previsto dal Codice deontologico dell’AS al titolo7° (Responsabilità dell’assistente sociale nei confronti della professione), capo 1 (Promozione e tutela della professione), art. 53: “L’A.S. deve impegnarsi nella supervisione didattica e professionale”. Quindi tra le attività svolte è stata organizzata una giornata sull’esperienza di tirocinio:
- 6 giugno 2018: L’esperienza di tirocinio: racconti dalla parte dei supervisori e dalla parte degli studenti, con C.Faraghini (presidente Ordine dell’Umbria), F.Giacalone, P.Cecchetti, P.Arbato, A.Trotta (assistenti sociali che lavoro negli Enti pubblici).

- L’organizzazione di seminari formativi insieme ad altri docenti del corso di laurea e all’Ordine degli Assistenti sociali dell’Umbria.
Quest’anno sono stati organizzati questi seminari:
- 24 novembre 2017, seminario: “La psichiatria di comunità. Innovazione e continuità nei servizi rivolti alla salute mentale”. Hanno partecipato psichiatri e psicologi dei CSM dell’Umbria e operatori delle cooperative che si occupano di salute mentale: Elisabetta Rossi, Dirigente medico psichiatra, Responsabile Salute mentale Area del Perugini Usl Umbria1, Deanna Armellini, Dirigente Psichiatra, Responsabile CSM Alto Chiascio (Gubbio), Angela Dello Mastro, Dirigente Medico Psichiatra, Responsabile CSM Perugia Centro, Ermes Forlin, Dirigente Medico Psichiatra, Responsabile CSM Bellocchio (Perugia), Silvia Urbani e Gaspare Di Giorgi, Psicologi CSM Perugia, operatori della Cooperativa Polis: Valeria Galmacci, Tiziano Manni, Andrea Volpini.
- 16 dicembre 2017, seminario: “La narrazione autobiografica per lo sviluppo sociale. Incontro con Duccio Demetrio”, Università di Milano. Laboratorio sulla narrazione nel pomeriggio.


Seminari per il II semestre 2018 (organizzati da Mariella Ursini e Francesca Cagnoni):
- 22 MARZO 2018; AULA 6, ORE 15-17.30: GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE: IL PIANO SOCIALE E IL PIANO SANITARIO DELLA REGIONE UMBRIA: DOTT. ANDREA CERNICCHI, A.VESTRELLI E GIOVANNINI DELLA REGIONE DELL’UMBRIA.
- 12 APRILE 2018; AULA 6 ORE 15-17.30: IL PIANO SOCIALE: ALCUNI ASPETTI CARATTERISTICI DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE REGIONALE Dott.ssa Serenella Tasselli e Beatrice Bartolini; Regione dell’Umbria.
- 19 APRILE 2018; AULA 6 ORE 15-17.30: SECONDO WELFARE, WELFARE AZIENDALE E TERZO SETTORE; IL MONDO COOPERATIVO E LA (R)INNOVAZIONE. COME VINCERE LA SFIDA? Dott. E. Libera; dott. S.Filippi; ARIS formazione e ricerca
- 10 MAGGIO 2018; AULA 6 ORE 15-17.30: LE MIGRAZIONI TRA INTEGRAZIONE ED ACCOGLIENZA: ASPETTI STATISTICI E COMPLESSITÀ CULTURALE QUALI ELEMENTI ESSENZIALI PER COMPRENDERE LA NUOVA SOCIETÀ PLURALE Dott.ssa Eleonora Bigi; Regione dell’Umbria e Dott.ssa Barbara Pilati; ARCI solidarietà.
Organizzazione di un premio di laura “Cesvol”
- Gli incontri del Coordinatore del Corso di Laurea, con i dirigenti del Cesvol di Perugia hanno portato all’istituzione di un Premio di Laurea “CESVOL”, ratificato dal Consiglio di Dipartimento del 21 settembre 2016, che vedrà la pubblicazione di una tesi di Laurea magistrale, che verterà sulle tematiche dell’associazionismo, della promozione della salute e della progettazione partecipata. Il premio di laurea è attivo dall’anno 2017: è stata premiata la tesi di Jessica Conteh, il giorno dell’inaugurazione del Dipartimento, il 21 novembre 2017.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella preparazione di un elaborato scritto, in forma compilativa o sperimentale, elaborata in modo originale, durante il quale lo studente è seguito da un docente del corso di laurea. La tesi può riguardare l'ambito nel quale è stato svolto il tirocinio esterno presso enti territoriali, attraverso approfondimenti e progetti. Per svolgere una tesi all'estero, dovrà essere concordato precedentemente con il docente relatore temi, tempi e metodologia della ricerca. L'elaborato, che dovrà dimostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto, sarà discusso di fronte ad una apposita commissione secondo le forme e le modalità definite dal Regolamento didattico del corso di studio.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale occorre aver conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi. La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione, sotto la guida di un docente relatore, e nella discussione, davanti ad un'apposita commissione, di una dissertazione scritta originale a carattere scientifico riguardante una tematica specifica attinente al percorso di studio realizzato nel biennio. L'elaborato dovrà dimostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto. La Commissione di valutazione della prova finale è composta da almeno sette docenti titolari di un insegnamento ed è presieduta da un professore di ruolo. Alle attività necessarie al superamento della prova finale sono riservati 21 crediti. La Commissione di laurea può attribuire alla prova finale fino ad un massimo di otto punti, da aggiungere alla media dei voti degli esami sostenuti, ponderati con i relativi crediti formativi e espressa in centodecimi, per ottenere il voto finale di laurea.

Prima della redazione della tesi di laurea lo studente è invitato a prendere visione delle decisioni del Dipartimento di Scienze Politiche in merito al plagio. E' da considerarsi plagio l'impiego di testi di cui lo studente non sia direttamente l'autore per la composizione della tesi di laurea. La riproposizione di testi altrui o di testi ufficiali è possibile quando si tratti di una porzione molto limitata di testo presentata fra virgolette e corredata dal riferimento all'autore o all'autorità che ha prodotto il testo. Ogni docente controlla che i lavori sottoposti dagli studenti per la composizione della tesi di laurea siano originali . Quando il docente individui il plagio, ne consegue la sospensione della domanda di laurea per una sessione e la segnalazione al presidente della commissione di laurea del tentato plagio. Qualora il tentato plagio sia reiterato per una seconda volta, il consiglio di dipartimento può assumere ulteriori misure quali la proposizione dell'azione disciplinare nei confronti dello studente. Nel caso in cui ne ricorrano i presupposti il Dipartimento provvede alla denuncia per plagio.
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