Insegnamento STORIA MODERNA
Nome del corso di laurea | Lingue e culture straniere |
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Codice insegnamento | GP004920 |
Curriculum | Comune a tutti i curricula |
Docente responsabile | Filippo Maria Troiani |
Docenti |
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Ore |
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CFU | 9 |
Regolamento | Coorte 2019 |
Erogato | Erogato nel 2019/20 |
Erogato altro regolamento | Informazioni sull'attività didattica |
Attività | Base |
Ambito | Discipline storiche, geografiche e socio-antropologiche |
Settore | M-STO/02 |
Anno | 1 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Opzionale (Optional) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Nella prima parte del corso sarà affrontata l'evoluzione della civiltà europea dalla fine del Quattrocento all'Impero napoleonico, intrecciando lo spazio politico con le vicende sociali, economiche e culturali. Nella seconda sarà approfondito il tema riguardante il mutamento dello scenario politico europeo e degli equilibri interni al vecchio continente nella prima metà del XVIII secolo, attraverso la testimonianza diretta di Carlo Mansi, ambasciatore della Repubblica di Lucca alla corte di Vienna in una epoca di profondo mutamento della politica estera europea. |
Testi di riferimento | I testi consigliati sono: per la storia generale; G. Ricuperati, F. Ieva, Manuale di Storia Moderna, UTET, Torino, Capitoli 1/3/4/5/6/8/9/10/11/12/13/14/16/17/19/20/21/22/23/24/25 (DA STUDIARE PER INTERO), Capitoli 2/7/15/18/ (DA LEGGERE). Per il secondo modulo: R. Sabbatini; L’occhio dell’ambasciatore: l’Europa delle guerre di successione nell’autobiografia dell’inviato lucchese a Vienna, Franco Angeli, Milano. 2006. |
Obiettivi formativi | Conoscere i mutamenti e le rotture che hanno segnato profondamente la storia dell’Europa nell’età moderna, sottolineando i cambiamenti più che le continuità e le uniformità, analizzare la molteplicità dei modelli politici, culturali, religiosi e delle forme dell’organizzazione della società operanti nella storia europea. Ricostruire i processi che hanno portato alla condizione odierna, individuando nell’espansione europea, nel sorgere di un’economia mondiale, nella connessione dei contenuti attraverso le emigrazioni di massa, nell’allargamento planetario delle relazioni internazionali, nella formazione di una cultura cosmopolita, le radici della contemporaneità. |
Prerequisiti | Al fine di comprendere e affrontare il corso lo studente dovrà possedere le nozioni generali riguardanti l'arco cronologico preso in esame dal corso (1492-1820), saper collegare fatti ed eventi nel tempo, riorganizzare dati e concetti, conoscere i principali strumenti concettuali e terminologici della disciplina. |
Metodi didattici | Lezioni frontali con proiezioni di slide e brevi filmati che riassumono i principali contenuti trattati |
Altre informazioni | Durante lo svolgimento del corso saranno messi a disposizione degli studenti sulla piattaforma UNISTUDIUM i materiali utilizzati nelle lezioni frontali. Per comunicazioni urgenti e appuntamenti scrivere all'indirizzo mail filippo.troiani@unipg.it |
Modalità di verifica dell'apprendimento | La valutazione è composta da n. 2 prove: un test scritto e 1 esame orale finale. Il Test scritto, riservato agli studenti che abbiano certificato la frequenza ad almeno due terzi del monte ore di lezione (36 ore), consiste in domande a risposta multipla che hanno come obiettivo quello di indurre lo studente a consolidare gradualmente le conoscenze specifiche, verificare le competenze nell’applicare le procedure e i concetti acquisiti e le capacità logiche. La prova si svolgerà al termine delle lezioni dedicate alla parte generale. La durata del test è di 40 minuti. L'Esonero consiste in un esame scritto con 30 domande a risposta multipla. Le domande vengono valutate in 30/30. Ogni singola domanda vale 1 punto. Ciascuna risposta non corretta o non data equivale a 0. La prova si intende superata ottenendo una votazione uguale o superiore a 18/30. In caso di esito positivo il voto dell'esonero non può essere rifiutato. Lo studente che supera il Test scritto, ottenendo una votazione uguale o superiore a 18, riferisce all'esame orale solo sui testi adottati per il secondo modulo. Gli studenti che non superano il Test scritto riferiscono anche sulla parte generale. L’esame orale finale consiste in un colloquio di 30 minuti max che vuole accertare la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione e di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti trattati nel secondo modulo. La votazione finale risulterà dalla media ponderata delle due prove sostenute. Tutti coloro che non parteciperanno al Test scritto riferiranno all'orale sull'intero programma del corso. |
Programma esteso | Il corso è diviso in due moduli. Nel primo modulo (48 ore) verranno affrontati i mutamenti e le rotture che hanno segnato profondamente la storia dell’Europa nell'età moderna, sottolineando i mutamenti, la pluralità dei modelli politici, culturali, religiosi e delle forme dell'organizzazione della società. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso le conoscenze e lo studio dei seguenti argomenti: La rottura delle barriere geografiche -le esplorazioni e la scoperta dell'America - la nascita degli imperi coloniali L'Italia e l'Europa nel Cinquecento -lo splendore del Rinascimento italiano -le guerre d'Italia -la Riforma protestante -la Controriforma e il Concilio di Trento -nuove guerre per il predominio sull'Europa Il Seicento -l'Europa del Seicento -la monarchia assoluta in Francia -la monarchia parlamentare in Inghilterra -l'Italia nel Seicento -la rivoluzione scientifica Il primo Settecento -la nuova cultura dell'Illuminismo -l'Europa e l'Italia del Settecento L'età delle Rivoluzioni - la prima Rivoluzione industriale -la Rivoluzione americana e la nascita degli Stati Uniti d'America -la Rivoluzione francese -L'età napoleonica Nel secondo Modulo (6 ore), si approfondiranno i meccanismi che hanno portato ad un profondo mutamento dello scenario politico europeo e degli equilibri interni al vecchio continente nella prima metà del XVIII secolo, attraverso la testimonianza diretta di Carlo Mansi, ambasciatore della Repubblica di Lucca alla corte di Vienna. |