Insegnamento SALUTE E SICUREZZA

Nome del corso di laurea Planet life design
Codice insegnamento A001953
Curriculum Comune a tutti i curricula
Docente responsabile Giovanna Ramaccini
CFU 19
Regolamento Coorte 2021
Erogato Erogato nel 2022/23
Erogato altro regolamento
Informazioni sull'attività didattica
Anno 2
Periodo Secondo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa integrata
Suddivisione

PSICOLOGIA CLINICA E DINAMICA

Codice A001956
CFU 5
Docente responsabile Claudia Mazzeschi
Docenti
  • Claudia Mazzeschi
Ore
  • 40 Ore - Claudia Mazzeschi
Attività Caratterizzante
Ambito Scienze umane, sociali, psicologiche ed economiche
Settore M-PSI/07
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Il corso intende introdurre allo studio dell'Infant Research come corrente psicoanalitica che integra le attuali scoperte della psicologia evolutiva e delle neuroscienze con le concezioni psicoanalitiche sullo sviluppo infantile
Testi di riferimento •Lis, A., Mazzeschi, C., Zennaro., A. (2002-2012). La psicoanalisi. Capp.: 10.4, 11.2, 11.5, 13
•Pazzagli, C. (2010). Donald Woods Winnicott la relazione madre-bambino e la psicoanalisi. In De Coro, F. Ortu (2010) Psicologia Dinamica. I modelli teorici a confronto. Editori Laterza: Roma. (materiale fornito a lezione - unistudium)
•Chapter 1. The attachment theory: the theoretical background. C. Mazzeschi, L. Laghezza, D. Di Riso., C. Napoli (materiale fornito a lezione)
•Stern, D. (1987). Il mondo interpersonale del bambino. Bollati Boringhieri

APPROFONDIRE CON UN LIBRO A SCELTA TRA:
•Beebe, B., Lachman, F. (2003). Infant Research e Trattamento degli adulti. Raffaello Cortina. Capp. 2, 3, 5, 6, 9
• Beebe, B., Lachman, F. (2015). Le origini dell’attaccamento. Infant Research e trattamento degli adulti. Raffaello Cortina. Capp. 1, 2, 3, 8, 9

UN ARTICOLO a scelta (forniti a lezione - unistudium) tra i seguenti:
•Beebe, B. (2014). My Journey in Infant Research and Psychoanalysis: Microanalysis, a Social Microscope. Psychoanal. Psychol., 31(1):4-25.
•Beatrice Beebe, (2017). Daniel Stern: Microanalysis and the Empirical Infant Research Foundations. Psychoanalytic Inquiry, 37(4):228-241
•Beebe, B. Knoblauch, S. Rustin, J. Sorter, D. (2003). Introduction: A Systems View. Psychoanal. Dial., 13(6):743-775
Obiettivi formativi Il corso intende introdurre lo studente al rapporto dell'uomo con l'ambiente (non umano) al fine identificare meccanismio e aspetti che contribuiscono a determinare il suo benessere all'interno di una logica di sostenibilità. Il corso intende formare sulle differenze psicologiche individuali e a identificare processi e meccanismi che consentono una progettazione degli ambienti in una logica inclusiva e di benessere delle persone
Prerequisiti Lo studente deve essere in possesso delle conosce di base relative alla Psicologia Dinamica.
Tali conoscenze sono utili al fine di comprendere i contenuti trattai dal corso
Metodi didattici Lezioni frontali. Lavori in gruppo (se possibile)
Altre informazioni Unistudium è usato per comunicare (avvisi e messaggi) oltre che per fornire eventuali materaili didattici
Modalità di verifica dell'apprendimento Esame scritto e/o orale
Esame scritto: 15 domande chiuse e 1 domanda aperta.

Nel caso in cui lo studente intenda anticipare l’esame in un anno precedente a quello programmato nel piano di studio, si raccomanda di frequentare il ciclo delle lezioni e di sostenere l’esame nel primo appello utile dopo che le lezioni medesime siano terminate, nel rispetto quindi del semestre di programmazione dell’insegnamento.

RESIDENZE PROTETTE

Codice A001954
CFU 8
Docente responsabile Giovanna Ramaccini
Docenti
  • Giovanna Ramaccini
Ore
  • 64 Ore - Giovanna Ramaccini
Attività Caratterizzante
Ambito Design e comunicazioni multimediali
Settore ICAR/16
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti L'insegnamento è volto a trasmettere il ruolo assunto dalla progettazione degli interni per favorire il benessere della persona, con specifico riferimento agli spazi abitativi destinati ai soggetti fragili.
Testi di riferimento Arthur, P., Passini, R. (1992). Wayfinding: People, Signs, and Architecture. New York: McGraw-Hill.

Hall, H.T. (1968). La dimensione nascosta. Milano: Bompiani.

Ku, B., Lupton, E. (2020). Health design thinking. Creating products and services for better health. New York: Cooper Hewitt.

Meuser, P. (Eds.) (2019). Consruction and Design Manual. Accessibility and Wayfinding. Berlin: DOM.

Pilozzi, F., Torresan, M. (eds.) (2018). La comunicazione visiva per la salute. Wayfinding, pittogrammi e health literacy nello spazio ospedaliero. Milano: FrancoAngeli.

Spinelli, F., Bellini, E., Bocci, P., Fossati, R. (1994). Lo spazio terapeutico. Un metodo per il Progetto di umanizzazione degli spazi ospedalieri. Firenze: Alinea.

Turillazzi, B. (2007). Edilizia Sanitaria Territoriale. Il Progetto e la realizzazione di strutture sanitarie destinate all’assistenza, la cura palliative e la lungodegenza. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore.
Obiettivi formativi L'insegnamento si pone l'obiettivo di fornire allo studente gli strumenti per analizzare, comprendere e modificare gli ambienti interni degli spazi abitativi destinati ai soggetti fragili. A tal fine, l'insegnamento si prefigge, da un lato di fornire allo studente conoscenze di carattere teorico e analitico, principalmente rivolte alla conoscenza dell’evoluzione delle strutture sanitarie a carattere residenziale e all’acquisizione di una rigorosa metodologia di analisi, dall’altro di fornire allo studente conoscenze tecniche e progettuali, principalmente rivolte ad acquisire una conoscenza dei requisiti progettuali minimi nonché una capacità critica per la relativa applicazione in contesti specifici.
Metodi didattici Il corso è articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali.
Altre informazioni La docente comunicherà con gli studenti per esiti esami e/o materiali corsi attraverso il sito www.unistudium.unipg.it
Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede una prova orale individuale incentrata sulla discussione dei contenuti teorici e sull’esposizione delle esercitazioni progettuali. Tali prove sono volte ad accertare il livello di competenze conoscitive, critiche e relazionali.
Programma esteso Acquisire una conoscenza di base della storia dell’evoluzione delle strutture sanitarie associato all’evoluzione del concetto di cura;
acquisire una conoscenza delle differenti tipologie abitative destinate ai soggetti fragili, sia nel contesto nazionale sia nel contesto internazionale;
acquisire una conoscenza di base delle normative per la progettazione delle strutture sanitarie, con specifico riferimento a quelle destinate ai soggetti fragili;
apprendere i criteri per l’analisi e la valutazione delle soluzioni progettuali;
acquisire una conoscenza dei principi dell’Universal Design e degli aspetti emozionali a essi associati;
acquisire una conoscenza dei criteri e delle strategie progettuali per migliorare le condizioni abitative e di fruizione degli spazi interni;
maturare una consapevolezza della centralità assunta dal tema dell’abitare per i soggetti fragili, tanto nel contesto nazionale quanto nel contesto internazionale;
maturare una consapevolezza rispetto al potenziale ruolo sociale assunto dalla progettazione degli interni per i soggetti fragili.

SAFETY FASHION DESIGN

Codice A001955
CFU 6
Docente responsabile Simona Ottieri
Attività Caratterizzante
Ambito Design e comunicazioni multimediali
Settore ICAR/13
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti Il corso SAFETY FASHION DESIGN, ha l’obiettivo di fornire all’allievo le conoscenze per la progettazione di capi di fashion secondo i principi della salvaguardia della salute, del benessere e della sicurezza. Questi criteri rappresentano una possibilità chiamata a svolgere un ruolo centrale nella sperimentazione di nuovi materiali e l’applicazione di tecnologie avanzate.
Testi di riferimento Fiorani E., Moda, corpo, immaginario. Il divenire moda del mondo fra tradizione e innovazione, POLI. DESIGN, 2009¿
Bertola P., La moda progettata. Le (sette meno una) vie del design. Editore: Pitagora, 2009¿.
Sbordone M. A., Work Dress Design, Alinea, Firenze, 2007
Sbordone M. A., Discronie. Fenomeni del contemporaneo nella moda e nel design. Alinea, Firenze, 2012.¿
Obiettivi formativi Gli obiettivi del Corso sono orientati a fornire agli studenti strumenti operativi per la messa in opera delle loro pregresse capacità progettuali e critiche nel settore safety fashion design con la progettazione di un capo tecnico o di un wearable
Prerequisiti Sono richieste conoscenze acquisite, in parte già sedimentate, nella rappresentazione stilistica, nella cultura del design per abbigliamento tecnico e nelle preconoscenze tecniche per l’utilizzo di materiali tessili innovativi.
Metodi didattici Il corso sarà organizzato in lezioni laboratoriali e frontali.
Saranno organizzati seminari e lectures sugli argomenti oggetto del programma, di esperti del settore e delle tecnologie emergenti.
Altre informazioni La valutazione sarà effettuata in base alle prove intercorso e alla prova finale.
Modalità di verifica dell'apprendimento Le verifiche corrispondenti agli obiettivi formativi saranno condotte in aula attraverso la consegna di specifici elaborati in formato libero, corredati di presentazione multimediale, ed eventuali prototipi. Saranno effettuate prove intercorso.
Programma esteso Il corso Safety Fashion Design, ha l’obiettivo di fornire all’allievo le conoscenze per la progettazione di capi tecnici per la sicurezza e il wellness.
Rappresentando questa una possibilità ancora poco esplorata nel mondo della moda, è chiamata a svolgere un ruolo centrale nella sperimentazione di materiali innovativi e tecnologie avanzate per rispondere alle esigenze di categorie di utenti specifiche.
Il corso sarà articolato secondo un percorso che partendo dall’analisi dell’esistente porterà alla valutazione dei nuovi bisogni, in riferimento a settori specifici. Sarà sviluppata quindi una metodologia progettuale che porrà sullo stesso piano le istanze della progettazione mirata alla commodity, alla facility e alla utility.
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