Anno Accademico 2021/22 - Regolamento 2019

Corso di laurea in Ingegneria edile-architettura

Attività Formative

Tirocinio
Durante gli ultimi anni il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Perugia si è attivato, con una buona efficacia di azione, nella ricerca di rapporti con numerosi attori istituzionali, educativi, socio-economici, professionali e culturali.

In particolare, con l'intento di perseguire l'interazione e l'integrazione tra formazione e sistema economico sociale locale (e non solo), ma anche per promuovere e facilitare l'inserimento nel mondo lavorativo dei laureati, è stato recentemente (2014) istituito un Comitato di Indirizzo che comprende i seguenti Enti/Società/Associazioni

1. Regione Umbria
2. ANCI Umbria
3. Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria
4. Ordine degli Architetti della Provincia di Perugia
5. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia
6. CNR - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica
7. Confindustria Umbria
8. Associazione Nazionale Costruttori Edili - Umbria
9. Fondazione Cassa Risparmio di Perugia
10. Federmanager Perugia

Nelle interazioni esterne il CdS ha privilegiato attività di natura progettuale, che coinvolgono indirettamente strutture quali realtà produttive e amministrative senza formalizzare accordi. Tali attività, condotte per lo più in forma laboratoriale da gruppi numerosi, hanno consentito di giungere a esiti decisamente soddisfacenti, spesso presentati alla collettività in occasioni pubbliche con ottimi riscontri da parte dei media locali e nazionali.

Al fine di confrontare le conoscenze e le competenze di studenti/laureandi/laureati con gli obiettivi formativi prefigurati ed eventualmente aggiornarli, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale si è inoltre dotato di uno strumento di feedback in forma di questionario finalizzato a
- raccogliere elementi utili alla valutazione di ogni singola attività formativa progettata e svolta sotto forma di stage aziendale
- conoscere la percezione da parte delle aziende del territorio dei servizi forniti dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale e rilevare l'esigenza eventuale di ulteriori momenti di interazione e collaborazione con l'Ateneo.

Lo strumento di valutazione delle competenze del sistema formativo da sottoporre ai soggetti presso i quali gli studenti/laureandi/laureati del CdS svolgono attività di stage/tirocinio coinvolge i seguenti elementi di giudizio:
- idoneità della preparazione dello studente al ruolo assegnato nell'attività di stage
- capacità di applicazione delle conoscenze teoriche
- attitudine a lavorare in team
- spirito di iniziativa ed autonomia
- attitudine nell'affrontare le problematiche aziendali (capacità di offrire soluzioni innovative/alternative a criticità aziendali che si presentano in corso d'opera)
- grado di raggiungimento degli obiettivi previsti nel progetto formativo
- risultati di apprendimento in termini di nuove conoscenze tecniche acquisite durante lo stage
- benefici per l'azienda derivanti dall'operato dello studente

In relazione agli elementi di giudizio sopra elencati, le opinioni acquisite nell'ultimo anno (da settembre 2015), riferiti a studenti iscritti al CdS e coinvolti in un'attività di stage/tirocinio, pur evidenziando risultati positivi, appaiono ancora numericamente poco utili alla delineazione di un quadro complessivo.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
Il corsi di laurea magistrale della classe dovrà concludersi con una una importante attività di ricerca, analisi e progettazione e con un elaborato che dimostri la padronanza degli argomenti, la capacità di operare in modo autonomo e un buon livello di capacità di comunicazione.
Modalità di svolgimento della prova finale
Il corso di studio prevede una prova finale che consiste nella redazione e successiva discussione di una tesi da parte dello studente, elaborata in modo originale sotto la guida di uno o più relatori, uno dei quali professore o ricercatore dell'Ateneo. Il relatore può anche essere affiancato, se necessario, da uno o più correlatori durante tutto il corso dell'elaborazione. I relatori e i correlatori possono essere italiani o anche stranieri e afferenti ad altre università o operanti nel mondo della professione dell'ingegnere, in enti di ricerca, o in pubbliche amministrazioni.
L'impegno richiesto per la redazione della tesi è proporzionato al numero di CFU attribuiti alla prova finale indicato nel Manifesto degli Studi del corso.

Il lavoro di tesi può essere svolto:
- presso le strutture informatiche/didattiche e presso i laboratori dell'Ateneo di Perugia;
- nell'ambito di programmi di mobilità internazionale (Erasmus+, Traineeship, Accordi quadro internazionali), presso Università straniere, strutture di ricerca, società e imprese internazionali;
- nell'ambito di attività di tirocinio o stage, presso altre università italiane, aziende, imprese di costruzioni, società di ingegneria, servizi tecnici delle pubbliche amministrazioni, gestori di infrastrutture a partecipazione pubblica con i quali siano stabiliti rapporti di collaborazione.

Se necessario o richiesto dal contesto internazionale ove il candidato abbia elaborato il lavoro di tesi, il documento finale può essere redatto e presentato in lingua inglese.

L'accesso alla prova finale è consentito allo studente che abbia conseguito il totale dei CFU previsti dal Manifesto degli Studi del corso di studio per le attività formative diverse dalla prova finale.

La presentazione del lavoro di tesi, che può prevedere l'ausilio di supporti audiovisivi, avviene di fronte ad una Commissione, composta da almeno sette docenti dell'Ateneo, nominata dal Rettore su proposta della struttura didattica e presieduta, di norma, dal Presidente della struttura stessa. Il Presidente e gli altri membri della Commissione possono richiedere approfondimenti su quanto esposto.

La votazione di ammissione all'esame di laurea si ottiene calcolando la media pesata dei voti in trentesimi conseguiti negli esami di profitto. I pesi sono i CFU assegnati agli insegnamenti. La votazione così determinata viene quindi convertita in centodecimi ed arrotondata all'intero più vicino. La prova per il conseguimento del titolo accademico si intende superata se la votazione riportata è pari o superiore a 66/110.

La tesi di Laurea Magistrale è di regola un elaborato originale sviluppato individualmente dal laureando. Per tematiche particolarmente complesse e articolate il Corso di Laurea potrà ammettere tesi prodotte in collaborazione da più laureandi fino a un massimo di tre, purché il contributo di ciascuno sia chiaramente riconoscibile. Il titolo della tesi in questa fattispecie sarà distinto da quello degli altri lavori collegati. Rimane individuale la discussione pubblica di ciascun laureando per le parti di sua competenza, con chiari collegamenti al contesto generale del lavoro, come anche la votazione finale a lui attribuita.
L'elaborato della tesi dovrà essere consegnato in Segreteria Studenti almeno 10 giorni prima della discussione della tesi.
La Commissione può incrementare la votazione di ammissione fino a un massimo di 9 centodecimi in relazione a:
- originalità e rilevanza tecnico/scientifica dei risultati;
- capacità dimostrata nel corso del lavoro di applicare e approfondire le proprie conoscenze e competenze;
- autonomia espressa nella conduzione e organizzazione del lavoro e nella valutazione in itinere e finale dei risultati;
- efficacia della dissertazione scritta e orale;
- curriculum del candidato.
Qualora la Commissione di Laurea valuti l'elaborato e la discussione della tesi non adeguati al conseguimento della Laurea Magistrale, il candidato dovrà ripetere la prova stessa nelle successive sessioni di laurea previste dal calendario.
Su proposta del Presidente e con il parere unanime della Commissione, la lode può essere concessa ai candidati la cui votazione di ammissione non sia inferiore a 102/110.

Il punteggio finale è assegnato in centodecimi con eventuale lode considerando le linee guida approvate nella seduta del 08/07/2015 dal Consiglio di Dipartimento in Ingegneria Civile e Ambientale, su proposta del Consiglio di Intercorso in Ingegneria Civile (come previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo).
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